Serie A
Salernitana: Nicola per il ‘sogno’ salvezza
Sembrava che Colantuono dovesse restare, ma alla fine Iervolino ha preso un’altra decisione per la sua Salernitana.
E’ infatti ufficiale da qualche giorno l’arrivo sulla panchina granata di ‘mister Salvezza’, Davide Nicola: allenatore italiano ex Genoa, Udinese e Torino ora a Salerno per ripartire.
L’obiettivo è chiaro, è uno solo, è la permanenza in Serie A e le chiavi per riuscirci saranno 3: euforia, Ribery e la difesa a quattro.
La grinta del tecnico 48enne di Luserna San Giovanni sarà vitale e necessaria per dare euforia ai tifosi granata che comunque non smettono mai di supportare ed incitare gli undici in campo nonostante le vicende societarie alquanto turbolenti.
Non sarà di certo un problema per i nuovi arrivati (Verdi su tutti che ha da subito dimostrato il suo potenziale, ma anche Mousset) adattarsi ai nuovi meccanismi poichè sono considerati fondamentali nel rettangolo di gioco.
Inoltre Nicola si affiderà a Ribery: con un giocatore del genere di esperienza internazionale l’allenatore chiede una certa leadership sul campo da gioco e anche nello spogliatoio.
Il francese ex Bayern Monaco e Fiorentina è reduce da una stagione senza troppi acuti, anzi in alcune partite è parso quasi svogliato e fuori forma, ma vuole portare i granata ad una salvezza storica e che sembrava insperata fino a qualche settimana fa.
La classifica non è proibita, il campionato è ancora lungo (una partita in meno e 8 punti di distanza dall’obiettivo, con possibilità concreta di sfidare il Venezia), ci sono 42 punti ancora in ballo a iniziare da sabato sera dove l’Arechi ospiterà la capolista attuale, il Milan di Pioli.
Inoltre la difesa a 4 per respingere gli attacchi rossoneri: composta da Mazzocchi, Dragusin, Fazio e Luca Ranieri a comporre la linea difensiva ed arginare le offensive di Leao&Co.
Il modulo tattico di riferimento per Nicola è stato spesso il 3-5-2 ma a Salerno, vista la rosa, potrebbe sfruttare le qualità offensive dei suoi giocatori di maggior talento.
Serie A
Parma, Pecchia: “Hernani out, l’Atalanta fra le top d’Europa. Sugli infortuni…”
Nella conferenza stampa delle 12 e 30, l’allenatore del Parma Pecchia analizza la partita di domani sera con l’Atalanta di Gasperini.
Il Parma, dopo la sosta nazionali, affronta tre sfide difficilissime contro Atalanta, Lazio e Inter. Soprattutto quella di domani sera contro i nerazzurri di Gasperini (20.45) sarà abbastanza dura, anche per via dei numerosi infortuni e degli impegni nazionali dei crociati.
Parma, le parole di Pecchia
il tecnico del Parma, Fabio Pecchia, analizza, nella conferenza stampa di oggi delle 12 e 30, la sfida di domani sera contro l’Atalanta di Gasperini.
Sosta e nazionali
“Come successo nelle altre soste, qualcuno torna spremuto. Oggi ci siamo ritrovati per la prima volta tutti in campo”
Hernani e il recupero
“Hernani ,non è del gruppo, manca poco ma non sarà con noi.”
L’atteggiamento mentale
“Quando giochi contro queste squadre, ci sono fasi in cui sei costretto a fare determinate cose. Dobbiamo saperlo fare con consapevolezza, sapendo aspettare in alcuni frangenti. Sarà importante riuscire a sviluppare un gioco in velocità, affidandoci ancora di più alla qualità, non solo attaccando gli spazi ma anche giocando il pallone. ”
Problemi in difesa
“A volte, anche per meriti dell’avversario. La squadra deve trovare un equilibrio che prescinde dalle caratteristiche dei giocatori, le qualità restano. Cerchiamo di trovare nuove soluzioni, ne abbiamo bisogno, correggendo di volta in volta errori che portano a situazioni come questa, cercando di difendere sempre più di reparto”
Atalanta: massima concentrazione
“Bisogna stare sempre dentro la gara, contro chiunque ma ancora di più contro questi avversari. Mantere gli equilibri, non solo tattici ma anche mentale, sapendo vivere i momenti della gara. Quando c’è da attaccare va fatto, a prescindere dall’avversario”.
La sosta senza nazionali
“E’ un problema di ogni allenatore che allena i top club. Io alleno un top club e mi devo adeguare, preparando le partite in pochi giorni. E’ stato così anche l’anno scorso. Ciò che mi premeva era evitare infortuni, tanti hanno giocato in giro per il mondo.”.
Atalanta: è come andare dal dentista
“E’ facile dal punti di vista mentale. Sul piano tattico invece affronti un avversario che ha sempre mantenuto il suo stile, con coraggio e anima, pur cambiando interpreti. C’è sempre il rischio del dolore dal dentista ma ci si augura sempre sia indolore”.
Serie A
Monza, Nesta: “Nessuna emergenza a centrocampo, ma perdo Pessina. Su Petagna…”
Il tecnico del Monza, Alessandro Nesta, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Torino contro la squadra di Vanoli.
Domenica 24 Novembre, ore 15:00, all’Olimpico Grande Torino andrà in scena il match fra il Torino di Paolo Vanoli e il Monza di Alessandro Nesta. Piemontesi undicesimi in classifica con 14 punti, mentre i brianzoli sono penultimi. 8 punti in classifica, gli stessi del Venezia ultimo ma con una migliore differenza reti.
Monza, le parole di Nesta
Di seguito le parole di Nesta.
Sosta
“Abbiamo riflettuto sulle ultime partite, soprattutto nel capire come migliorare le nostre prestazioni. Dobbiamo fare gol e massimizzare le occasioni che costruiamo“.
Infortuni
“Abbiamo perso Pessina a causa di un infortunio, per una lesione parziale tendine prossimale del bicipite femorale. Sarà un pò lunga, ci vorrà tempo. Forse rimettiamo dentro Stefano Sensi. Forson invece è rientrato, mentre per Ciurria il percorso di recupero sarà più lungo“.
Maldini
“Maldini è rientrato bene dopo gli impegni con l’Italia. Ci aspettiamo qualche gol da lui, almeno 7-8“.
Modulo
“La difesa a quattro è sicuramente un buon piano B. Abbiamo provato il centrocampo a tre ed era andata bene, ma subito dopo si è fatto male Pessina. I punti si fanno nelle due aree di rigore, noi dobbiamo esser forti lì. Siamo ultimi e dobbiamo far meglio“.
Torino
“Anche loro non stanno vivendo un periodo facilissimo e faranno la partita della vita. Sono una buonissima squadra“.
Cambi societari
“Siamo ultimi e siamo stati messi tutti in discussione. Rispetto ciò che è stato deciso. Il risultato è tutto e di conseguenza cambia il giudizio anche di ognuno di noi. Il mio percorso? Fare l’allenatore è una mia scelta, non me l’ha chiesto nessuno. Questo sport è la mia vita del resto“.
Petagna
“Petagna è un giocatore importante ed è stato pagato tanto dal Monza. Per forza ci darà una mano da qui in avanti.”
Emergenza a centrocampo
“Bianco con l’Under 21 ha avuto un affaticamento, ma è a disposizione. Poi ci sono Valoti e Colombo, che salirà dalla Primavera“.
Serie A
Roma, Ranieri: “Dovbyk sta bene. Pellegrini deve saper reagire. Su Dybala…”
Il neo tecnico della Roma, Claudio Ranieri, ha parlato ai microfoni nella conferenza stampa pre-partita di Napoli-Roma, primo test per l’allenatore romano.
I giallorossi vengono da un periodo molto complicato. Sono già stati cambiati 3 allenatori e la speranza è che Claudio Ranieri riesca a risollevare le sorti della squadra. Queste le sue parole nella conferenza stampa pre-partita contro il Napoli di Antonio Conte.
Roma, le parole di Ranieri
Il tecnico romano ha parlato, nella sua prima conferenza pre-partita sulla panchina della Roma, della trasferta impegnativa contro il Napoli.
Situazione Hummels e Dybala
“Dybala l’ho visto oggi per i primi 20 minuti. Lasciatemi parlare con lui e con il fisioterapista. Sicuramente bisogna aiutarlo, se tutto evidenzia che non c’è nulla bisogna capire perchè ha dolore. Io in questi giorni c’ho parlato ed è propositivo. Hummels invece si è già allenato qualche giorno fa. Mi lascia sereno di poter decidere come meglio credo”.
Su Dovbyk e Pellegrini
“Dovbyk sta bene. Pellegrini deve saper reagire ai fischi. E’ un ragazzo un po’ introverso per essere romano. Lui soffre dentro ma deve saper reagire alle avversità. Sono sicuro che reagirà”.
Chi in difesa con N’Dicka e Mancini
“Cristante può giocare nei 3. Ma se c’è Hummels perchè deve giocarci Cristante? Tante volte l’allenatore fa delle mosse strane ma solo lui vive i giocatori tutti i giorni quindi ne saprà sicuramente più di voi. Io seguo la squadra tutti i giorni e so chi può darmi cosa. Ormai non esistono più moduli fissi come una volta, ora le squadre cambiano in corso d’opera in base a come si mette la partita”.
Lo spogliatoio
“Se Juric l’ha trovato triste immaginatevi io. Voglio che i giocatori tirino fuori il sogno che avevano da bambini, siamo fortunati a fare della nostra passione il nostro lavoro, ci pagano per questo. Siamo caduti in basso è vero, ma solo chi cade può e deve rialzarsi”.
Sui tifosi della Roma
“Ringrazio i tifosi della fiducia e per le manifestazioni d’affetto. La squadra ha bisogno di tutti, dobbiamo tornare a fare quello che abbiamo l’obbligo di fare. Vincere. La pressione l’ho sempre avuta, altrimenti non sarei tornato una terza volta”.
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