Serie A
Salernitana, un passato che ritorna
Tecnico della Salernitana, Paulo Sousa ha un trascorso con l’Inter prossima avversaria del suo undici. E ne traccia un ricordo nitido.
Salernitana, il libro dei ricordi
Trentuno presenze tra 1998 e 2000. Contro l’Inter, Paulo Sousa, tecnico della Salernitana, non giocherà soltanto contro un’avversaria quotata, ma anche contro una parte del suo passato. Ma, più che l’angolo dell’amarcord, pare interessargli che il suo undici arrivi all’appuntamento con i nerazzurri con la temperatura massima di concentrazione.
Qualche angolo di memoria, però, accetta di estrarlo dal cassetto: “non vivo di ricordi- premette nella conferenza stampa di presentazione del match contro i milanesi – sono proiettato al presente, io penso a ciò che posso controllare, avevo la stessa mentalità anche quando ero giocatore”. La ricorda come “società importante, di tradizione in cui ho trovato grandissimi campioni“.
“Ero a Dortmund- spiega ricordando come nacque il rapporto – e Moratti mi chiamò e riuscì a portarmi a Milano strappandomi a due importantissime società spagnole. C’era Ronaldo, il migliore al mondo in quel momento. Sposavano la mia mentalità , volevano vincere tutte le partite”.
Poi con la macchina del tempo abbandona l’angolo del memento e si sposta sul territorio del match: “abbiamo preparato la nostra strategia– conclude – ci saranno spazi nei quali inserirci, bisogna essere orgogliosi di affrontare una squadra del genere”. Sì, ce l’ha ancora nel cuore. Di ricordi, in fondo, ci vive un po’ anche lui.
Serie A
Venezia-Parma, le probabili formazioni e dove vederla
Venezia-Parma e’ una partita valida per la dodicesima giornata di serie A. Di seguito andiamo a illustrare le ultime notizie del match, le probabili formazioni e dove vederla in TV.
Al Penzo da in scena un match di elevatissima importanza, in chiave salvezza, tra Venezia e Parma.
I lagunari arrivano dalla sconfitta di misura contro l’Inter e puntano a rifarsi in un match che mette in palio punti pesantissimi.
A maggior ragione, di punti ne ha bisogno il Parma, che non vince da agosto e che, nell’ultimo turno, e’ caduto tra le mura amiche, al cospetto del Genoa.
Qui Venezia
Di Francesco non può sbagliare l’occasione casalinga e presenterà un Venezia aggressivo.
Nel 3-5-2 iniziale, conferma per la coppia offensiva Oristanio-Pohjanpalo, che tante difficoltà ha creato all’Inter.
Nicolussi Caviglia e Duncan dal 1′ a centrocampo, con Zampano e Ellertsson sugli esterni.
Qui Parma
Pecchia chiede ai suoi la vittoria, per mettere benzina nell’umore, ma soprattutto, per conquistare vitali punti salvezza.
Il ko di Bernabè darà una chance alla coppia Estevez-Keita in mezzo.
Bonny a guidare l’attacco e Mihaila con Man sulla trequarti sono le certezze in zona offensiva.
Attenzione, però, a Cancellieri, che potrebbe essere la mossa, a sorpresa, dell’ultimo minuto.
Le probabili formazioni
Venezia (3-5-2): 35 Stankovic; 4 Idzes, 30 Svoboda, 33 Sverko; 7 Zampano, 32 Duncan, 14 Nicolussi Caviglia, 6 Busio, 77 Ellertsson; 20 Pohjanpalo, 11 Oristanio. Allenatore: Eusebio Di Francesco
Parma (4-2-3-1): 31 Suzuki; 26 Coulibaly, 15 Delprato, 4 Balogh, 14 Valeri; 18 Estevez, 16 Keita; 98 Man, 19 Sohm, 28 Mihaila; 13 Bonny. Allenatore: Fabio Pecchia
Dove vederla
Venezia-Parma, in programma domani alle ore 15.00, sarà visibile sull’app DAZN.
Per chi possiede anche Sky, il match sarà fruibile attivando Dazn 1, e sintonizzandosi sul canale 214.
Serie A
Juventus-Torino, probabili formazioni e dove vederla
Juventus-Torino, match valido per la 12^ giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Allianz Stadium di Torino sabato 9 novembre, alle ore 20:45.
Ultimo turno di campionato prima di Serie A della sosta per le nazionali e la Juventus ospita all’Allianz Stadium il Torino. Dopo la vittoria contro l’Udinese, i bianconeri vogliono dare continuità in campionato e mettere pressione a Napoli ed Inter, che si affrontano domenica. Dall’altra parte il Torino di Paolo Vanoli è in un momento molto complicato tra risultati e infortuni; il derby l’occasione migliore per riscattarsi.
Qui Juventus
La squadra di Thiago Motta non riesce ancora a convincere al 100%. Alterna prestazioni di cuore e grinta, come quelle di Lipsia o San Siro, a gare più deludenti, come quella in casa contro lo Stoccarda o il pareggio, sempre allo Stadium. I bianconeri sono ancora alla ricerca di un’identità vera e propria. I nuovi acquisti stanno un po’ faticando a inserirsi, e i numerosi infortuni ovviamente non hanno aiutato.
Qui Torino
Il Toro di Vanoli ha iniziato benissimo, ottenendo un pareggio a San Siro contro il Milan e una grande vittoria allo stadio Grande Torino contro l’Atalanta. Tuttavia, non è riuscito a mantenere l’andamento positivo dell’inizio e ha alternato prestazioni buone a meno convincenti.
Juventus-Torino, le probabili formazioni
JUVENTUS: Di Gregorio; Cambiaso, Kalulu, Gatti, Savona; Thuram, Locatelli; Yildiz, Koopmeiners, Weah; Vlahovic. Allenatore: Motta.
TORINO: Milinkovic-Savic; Lazaro, Maripan, Coco, Masina; Ricci, Gineitis, Tameze; Vlasic; Njie, Sanabria. Allenatore: Vanoli.
Dove vedere il match
Ampia scelta per i tifosi bianconeri e granata. La sfida è in programma sia su DAZN che su Sky (Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K e Sky Sport canale 251). Se DAZN richiede una connessione internet per lo streaming, Sky permette di vedere l’evento anche offline grazie al classico decoder. Gli abbonati Sky possono inoltre guardare la partita su dispositivi mobili tramite il servizio Sky Go.
Serie A
Genoa-Como, Fabregas: “Sono arrabbiato, abbiamo sprecato troppe occasioni”
Al termine di Genoa-Como, l’allenatore dei lariani, Cesc Fabregas, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match e il risultato.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico spagnolo dopo il pareggio amaro in Genoa–Como.
Genoa-Como, le parole di Fabregas
Il tecnico ha iniziato commentando il risultato: “Prima di venire qui ho dovuto contare fino a cinquanta. Sono ovviamente arrabbiato. Non riesco a capire come si possa creare così tanto in una partita senza riuscire a vincerla. È pesante e frustrante. Mi dispiace per i ragazzi. Contro l’Empoli non siamo stati all’altezza, con molti infortuni e giocatori schierati in ruoli insoliti.
Oggi, invece, nonostante fosse una partita complicata, abbiamo giocato con grande personalità e avremmo meritato di più. È difficile da accettare vedere una squadra che fa poco segnare, mentre noi creiamo tanto ma non riusciamo a concretizzare. Sono comunque soddisfatto della performance e della mentalità che abbiamo mostrato. Questa è la Serie A: fino all’ultimo secondo tutto può cambiare, specialmente se sprechi cinquanta occasioni da gol”
Quanto alla scelta di schierare Da Cunha in una posizione diversa, ha spiegato: “Mi pento di non aver fatto la stessa cosa a Empoli. Devo credere sempre nelle mie decisioni. Questo è ciò che mi spinge ad andare avanti con il mio piano, sfruttando giocatori di qualità. Oggi Da Cunha è stato, per me, il miglior giocatore in campo. Complimenti a lui: ha interpretato un nuovo ruolo in maniera eccellente e ha lavorato molto bene anche senza palla”
Il tecnico ha anche commentato le numerose occasioni sprecate in ripartenza: “Ho già parlato un po’ con loro, ma cosa posso dire? Mi crederebbe se le dicessi che lavoriamo su questo tre volte a settimana? In partita abbiamo avuto quattro o cinque occasioni, ma sì, è vero, la squadra fatica a mettere la palla in rete”
Nonostante la frustrazione, ha riconosciuto che ci sono stati diversi aspetti positivi: “Provo frustrazione perché sembra di guardare sempre lo stesso film. Ci sono molte cose da migliorare, ma anche tanti elementi positivi su cui costruire. Nei momenti difficili, bisogna sempre trovare soluzioni. Oggi la frustrazione nasce dal fatto che prepariamo bene la partita, giochiamo bene, ma manca sempre quel dettaglio decisivo”
Infine, ha sottolineato come l’atteggiamento sia stato molto diverso rispetto alla partita contro l’Empoli: “Abbiamo affrontato molte partite così anche l’anno scorso in Serie B. Oggi ho apprezzato la cattiveria e la mentalità con cui abbiamo affrontato la gara. Ci sono partite in cui meriti tanto ma non riesci a vincere, ma i ragazzi hanno dato tutto. Devono comprendere che in Serie A, se perdi la concentrazione anche solo per un attimo, tutto può cambiare”
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