Serie A
Sampdoria: ecco cosa ne pensa Sconcerti

L’opinionista Mario Sconcerti non ha espresso parole al miele per la Sampdoria. Il giornalista toscano non stravede per il gioco espresso da Giampaolo.
Nello specifico
Nella puntata di martedi 8 marzo, a Studio Aperto, il commentatore ed opinionista sportivo Sconcerti ha parlato anche della Sampdoria. “Gioco confuso e di poca qualità” : ecco le sue parole riguardo alle prestazioni sportive della squadra di Marco Giampaolo. Sicuramente non si può dare torto a queste parole, gli ultimi risultati sono tutt’altro che buoni e conditi da trame di gioco poco brillanti. La sconfitta con l’Udinese ha messo a rischio la permanenza in Serie A da parte della formazione ligure che si trova a soli 4 punti dalla zona retrocessione. Se il calcio moderno è fatto di corsa, schemi su calci da fermo e costruzione dal basso, si può dire che la Sampdoria non ha gradito questa evoluzione. I ritmi di corsa sono molto blandi e le occasioni su calcio piazzato misere.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE QUESTO ARTICOLO > > > >Sampdoria: Giampaolo striglia la squadra, ci vuole cattiveria
Confusione
La confusione espressa a livello di gioco si è ripercossa sui risultati della squadra blucerchiata. Nelle ultime 9 gare sono state solamente 2 le vittorie, mentre 7 le sconfitte. A coronamento del momento negativo della Sampdoria sono arrivate le due reti messe a segno dall’Udinese in appena 12 minuti. Certamente non un dato di cui Giampaolo può essere soddisfatto. Nel calcio moderno le partite vanno affrontate con grinta e determinazione dal primo minuto fino al recupero oltre al novantesimo. Chi ha più fame di vincere porta a casa la vittoria, quasi una sopravvivenza darwinista.
Nessuna novità
Tornando alle parole dell’opinionista sportivo Sconcerti, possiamo dire di non essere certo nuovi a critiche sul gioco espresso dai blucerchiati. Già nell’11 settembre 2021 aveva parlato di una formazione senza futuro e senza idee, andando dunque a sottolineare come fosse nettamente inferiore alle altre compagini nonostante alcuni giocatori importanti come Candreva, Quagliarella, Caputo e Thorsby. Si può dire che il commentatore del Corriere ci abbia visto lungo.
Serie A
Napoli-Antonio Conte: i cambiamenti positivi

Antonio Conte, allenatore del Napoli: i vari cambiamenti positivi della squadra hanno confermato le prospettive di crescita e determinazione.
Le vittorie del Napoli manifestate negli ultimi mesi, non lasciano altra interpretazione: vari cambiamenti positivi hanno inciso incoraggiamento e senso di supporto alla squadra. Antonio Conte è il responsabile dei cambiamenti performativi della squadra, ciò dà lungo auspicio e senso di aspettativa del Napoli.
Napoli, l’ultimo mese di Conte è stato fruttuoso
L’ultimo anno per Antonio Conte è risultato piuttosto produttivo. Il suo lavoro meticoloso ha portato grandi risultati alla squadra, facendo alzare di livello la qualità della squadra.
Gli esiti si sono verificati non solo sul piano delle performance dei giocatori, bensì ha portato a grandi risultati anche sul piano psicologico dei giocatori.
Conte è il vero valore. Le statistiche, riportate da Gazzetta dello Sport, rilevano dati attendibili sui risultati raggiunti: nel mese di marzo ha portato una differenza del 68% di vittorie in Serie A. Col rientro di Anguissa e Neres, la squadra è determinata a raggiungere nuovi obiettivi e inseguire il sogno di nuove vittorie.
Serie A
Lazio, Pedro da zona Cesarini

La Lazio vince la sfida del Meazza con il Milan con un gol in zona Cesarini di Pedro. Negli ultimi vent’anni, è il gol più tardivo che regala una vittoria.
La Lazio vince la sfida al Meazza contro il Milan con un gol su rigore in zona Cesarini firmato da Pedro al 97 minuto e 9 secondi: è il gol più tardivo degli ultimi vent’anni del club biancoceleste, dopo quello di Caicedo nel 2019.

PEDRO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, Pedro regala al 97′ la vittoria sul Milan al Meazza, solo Caicedo più tardivo di lui
La Lazio porta a casa i 3 punti nella sfida del Meazza contro il Milan, con un rigore realizzato da Pedro in zona Cesarini, addirittura al 97′ e 9 secondi di gioco, un evento che negli ultimi vent’anni è accaduto solo una volta, con Caicedo il 16 dicembre del 2019 contro il Cagliari, al 97′ e 28 secondi di gioco.
La freddezza dimostrata dal dischetto per il giocatore spagnolo, che il prossimo luglio compirà 38 anni, ha permesso ai biancocelesti di ottenere una vittoria importantissima in chiave Champions League. Inoltre, Pedro storicamente è un match-winner, visto che in carriera ha realizzato il gol decisivo in quasi tutte le finali disputate, ben 9 volte.
Nonostante l’età anagrafica piuttosto alta, lo spagnolo continua ad essere decisivo, come lo fu con il Barcellona nel 2011 nel derby contro il Real Madrid, con il suo gol che portò i blaugrana in finale poi vinta contro il Manchester United. Anche nel 2013 si dimostrò decisivo, siglando il pareggio nella gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il PSG che garantì ai catalani il passaggio del turno.
Dopo il suo passaggio al Chelsea nel 2015, Pedro continuò la sua fama di giocatore decisivo: lo fu all’esordio in Premier League contro il West Bromwich, lo fu contro il Newcastle ma soprattutto lo fu contro l’Arsenal nella finale dell’Europa League dopo siglò il gol del 4 a 1 finale che consegnò la Coppa ai Blues.
Insomma, Pedro ieri a San Siro ha aggiunto un altro capitolo di autentico match winner, nonostante l’età, ma in questi casi conta molto l’esperienza, soprattutto quando riguarda di realizzare un rigore al 97′ di gioco, proprio in zona Cesarini.
Serie A
Crisi-Milan: a rischio i rinnovi di Maignan e Hernandez?

A seguito della crisi interna scoppiata con la Lazio, il Milan sta valutando tutte le controversie della sua nave. Tra queste i rinnovi di Maignan e Hernandez.
Aleggiava già da tempo la crisi interna del Milan, ma dopo la sconfitta di ieri contro la Lazio la crepa del club rosso nero si è aperta rovinosamente.
La nave milanista sta affondando e va ricercando il problema che alberga sul fondo.
Partono così calcoli strategici per il mercato calcistico, ragionamenti delle prossime mosse della squadra, riflessioni ponderate sulle loro uscite, che vanno a spaziare in ogni angolo possibile della società.
Controlli serrati, nei quali rientrano anche le decisioni dei futuri rinnovi dei calciatori.
Il pensiero del Milan dei rinnovi
Ad essere maggiormente a rischio, in questo preciso momento storico per il Milan, sono i due giocatori francesi Mike Maignan e Theo Hernandez.
Rispettivamente il portiere e il difensore della squadra rosso nera, Maignan e Hernandez sono i due nomi che risultano in procinto di rinnovo, anche se le voci dei giorni scorsi bisbigliavano il contrario.
Chiacchiericci, che per quanto riguarda Maignan, vanno comunque a valutare la possibilità di un nuovo accordo con scadenza nel 2028, ma che si potrebbe protrarre tranquillamente con opzione fino al 2029.

MIKE MAIGNAN PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Un contratto che porterebbe nel conto del portiere una cifra annuale di 5 milioni di euro, esclusi i vari bonus di stagione.
Un conto molto salato per il Milan, che sta ancora valutando la situazione, vista una potenziale ricaduta economica.
Per Theo Hernandez invece la sentenza potrebbe essere più dura, in quanto visto il prossimo termine di contratto nell’estate del 2026 e l’attuale bilancio in rosso del club milanista, il rapporto tra i due potrebbe realmente interrompersi.
Due tristi inconvenienti, due strade separate dal punto nevralgico del fronte rosso nero, che dipenderanno solamente se gli errori fatti nelle scorse settimane si andranno a ripetere in futuro.
-
Notizie6 giorni fa
Milan, toto allenatore: un nome è già da depennare
-
editoriale6 giorni fa
Juventus, che futuro con Tether e Lindsell Train? Il punto
-
Serie A3 giorni fa
Bologna-Milan, spunta la foto di Calabria dopo la partita
-
Notizie13 ore fa
Milan, crolla il castello: fallito l’intero progetto | Cardinale pronto a vendere
-
Notizie6 giorni fa
Milan, Morata al veleno:” Un progetto che sembrava una cosa è diventato un altro”
-
Calciomercato3 giorni fa
Mediaset – Milan, Conceicao a rischia esonero: spunta il sostituto fino a giugno
-
Serie B2 giorni fa
Serie B, cambio d’agente per Bardi e Vieira
-
Serie A5 giorni fa
Juventus, riflessioni su Motta: ipotesi esonero immediato