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Sampdoria, il Presidente Massimo Ferrero grida: “Fate entrare la gente allo stadio con il Green Pass. Perché ristoranti sì e calcio no?”
In un momento delicato come questo, all’interno dell’attuale situazione emergenziale, in che modo può essere garantita la sostenibilità del nostro calcio? “È cambiata un’epoca. Siete voi la comunicazione, siete voi il sale, siete voi a dover dire al governo che ci deve rispettare – così Massimo Ferrero, intervenuto alla tavola rotonda del Premio Cesarini, rivolgendosi con il suo solito “stile” a una platea di sportivi e professionisti della comunicazione – Lo stato italiano deve avere rispetto perché le società di calcio sono un’azienda come gli alberghi. Agli alberghi hanno dato i soldi, perché a noi non ce li danno? Siamo un’azienda? Paghiamo tasse? Tantissime, siamo massacrati davvero da questo. Ora si sta facendo una cosa, vedremo se andrà in porto. Non chiediamo niente di particolare, chiediamo gli ammortamenti, la dilatazione. È inutile che il governo ci dice sospendiamo l’Irpef, che paghiamo 10 milioni l’anno…”. Il Presidente Sampdoria Massimo Ferrero ha proseguito in maniera decisa come ci ha abituato negli ultimi anni: “Non è che stiamo dicendo stendo la mano e aiutateci.. Vogliamo solamente rispetto ed essere trattati come un’altra azienda, che ha un indotto di 38 milioni di italiani….”. Ferrero si è quindi rivolto a Gabriele Gravina, Presidente Figc, elogiando il suo operato: “A lui vanno dati grandi meriti – ha spiegato Ferrero – Quest’uomo ha fatto sacrifici per riportare gente allo stadio al 50%. Purtroppo, però, siamo sempre al 35% perché se facciamo un sedile da 30 cm e ci metti a un metro di distanza facciamo biglietto 1 e biglietto 8. Mi sembra un po’ una presa in giro… A Gravina vanno dati grandi meriti, lo ribadisco, è una persona che ama il nostro calcio”. Sul green Pass, sempre rivolgendosi a livello istituzionale, il Presidente Sampdoria Massimo Ferrero si è espresso così: “Abbiamo delle restrizioni, abbiamo il green pass. In Lega abbiamo detto una cosa estremamente importante: fate entrare allo stadio con il green pass. Perché i ristoranti sì e il calcio no? Non sono affatto d’accordo con quanti dicono che la gente non va più a vedere le partite al giorno d’oggi… Fate entrare la gente negli impianti col green pass…”.
Alla cerimonia del Cesarini, seguita alla perfezione da Aranciatv, hanno partecipato tra gli altri, il Presidente Fabrizio Corsi (Empoli), i ds Giovanni Sartori(Atalanta) e Tony D’Amico (Verona), gli allenatori Vincenzo Italiano (Fiorentina), Fabrizio Castori (Salernitana) e Andrea Sottil (Ascoli), gli ex calciatori Alessio Tacchinardi (Juventus) e Josè Altafini (Juventus, Milan e Napoli) e altri personaggi del mondo dello sport quali Sandro Sabatini (Mediaset). Nell’edizione 2020 vinsero Cutrone, Caicedo e Mertens a pari merito e furono assegnati prestigiosi riconoscimenti, fra gli altri, ad Arrigo Sacchi, Ariedo Braida, Fabrizio Ravanelli, Morgan De Sanctis, Massimo Pulcinelli (patron Ascoli Calcio), Stefano Barigelli (Direttore Gazzetta dello Sport), Piercarlo Presutti (Caporedattore Ansa Sport), Enrico Varriale (Vice Direttore Rai Sport), Andrea Balzanetti (Caporedattore Corriere della Sera), Luca Marchetti (Sky Sport), Daniele Bartocci (miglior giornalista giovane), Guido Vaciago (Tuttosport). Il premio Cesarini si assegna dal 2016: la prima edizione fu vinta da Eros Pisano (Hellas Verona), in seguito da Dybala, Zapata e Immobile (a pari merito), Barella (Cagliari, 2018),Ciofani (Frosinone, 2019) e nel 2020 a pari merito da Cutrone, Caicedo e Mertens.
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Florentino Pérez senza freni: “UEFA e FIFA stanno distruggendo il calcio: Superlega unica soluzione”
Non le manda a dire Florentino Pérez, presidente del Real Madrid. Durante l’assemblea dei soci del club, il patron ha toccato diversi argomenti.
Durante l’assemblea dei soci del Real Madrid, Florentino Pérez ha affrontato temi cruciali legati al futuro del calcio, intervenendo per la prima volta dopo le due sentenze favorevoli alla Superlega.
Le sue dichiarazioni hanno spaziato dalle critiche al nuovo format della Champions League, al calendario sempre più congestionato, fino alla necessità di un cambiamento radicale rappresentato dalla Superlega. Pérez non ha risparmiato critiche alla UEFA e alla FIFA, accusandole di anteporre i profitti al benessere dei giocatori e alla qualità dello spettacolo.
Le critiche di Florentino Pérez alla nuova Champions League
Pérez ha espresso tutta la sua insoddisfazione per il recente cambiamento nel format della Champions League:
“Il nuovo format ha dimostrato, come avevamo previsto, di non essere la soluzione ai problemi del calcio. La UEFA ha aumentato il numero di partite, ma ogni gara vale molto meno rispetto al passato. Nessuno capisce questo sistema: è ingiusto e ha ridotto il valore di ogni singola partita del 30%. Più partite non significano maggiore interesse, e la competizione susciterà passione solo alla fine della stagione. Questo non è ciò di cui il calcio ha bisogno”.
Un calendario insostenibile per i giocatori
Uno dei punti centrali del discorso è stato il sovraccarico del calendario, con conseguenze sempre più gravi per i giocatori:
“La salute dei calciatori è messa a rischio. Quest’anno, per esempio, potremmo giocare fino a 82 partite in una stagione, un aumento del 63% rispetto al passato. Gli infortuni sono in aumento: già in questa stagione abbiamo registrato nove rotture del crociato, lo stesso numero dell’intera scorsa stagione. Gli specialisti indicano la stanchezza come causa principale”.
Pérez ha portato l’esempio di Jude Bellingham per evidenziare il carico eccessivo:
“A soli 21 anni avrà giocato 251 partite. Beckham, alla sua età, ne aveva disputate solo 54. Questa pressione fisica e mentale è sproporzionata e insostenibile”.
Il pensiero di Florentino Pérez sul Mondiale per club
Pérez ha riservato parole dure anche per il Mondiale per Club, considerato un ulteriore ostacolo al riposo indispensabile dei giocatori. “La FIFA non si ferma. Ha aumentato il numero di soste internazionali e il numero di partite nei tornei esistenti. Ha creato nuovi format, come la Nations League e ora il Mondiale per Club, ignorando completamente il benessere dei calciatori. Dieci anni fa si giocavano 488 partite organizzate dalla FIFA; oggi sono 760. Tutto questo non ha niente a che fare con la sostenibilità dello sport, ma solo con l’avidità economica”.
La Superlega come risposta necessaria
Sul tema della Superlega, Pérez ha difeso con forza il progetto, descrivendolo come l’unica via per salvaguardare il calcio:
“Non vogliamo che il calcio diventi come Blockbuster, incapace di adattarsi al cambiamento e superato dai tempi. La Superlega è un’opportunità per riportare la grandezza nel calcio. La nostra proposta prevede calcio gratuito e un format interamente meritocratico. La recente sentenza della Corte Europea ha sancito la fine del monopolio della UEFA, restituendoci la libertà. Questo è un momento storico e sarà studiato nelle università. Non si tratta solo di celebrare una vittoria legale, ma di cogliere l’occasione per cambiare davvero il sistema”.
Il calcio deve tornare ai tifosi
Pérez ha infine sottolineato l’importanza di un calcio più emozionante e accessibile:
“In 122 anni, una squadra inglese ha giocato al Bernabéu solo 22 volte. L’Arsenal è venuto una sola volta e il Manchester United una in 16 anni. Questo non è lo spettacolo che i tifosi meritano. Vogliamo un sistema che metta al centro i tifosi, i club e i giocatori, non solo i profitti di UEFA e FIFA”.
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Curva Nord Inter: trovato il presunto arsenale
Proseguono le indagini sull’inchiesta riguardo le infiltrazioni malavitose nel tifo organizzato dell’Inter: perquisizione in un covo a Cambiago.
Stanno continuando in maniera costante le indagini relative all’inchiesta sulle presunte infiltrazioni criminali all’interno del tifo organizzato dell’Inter.
L’irruzione della squadra mobile: ecco cosa è stato trovato
Stando a quanto riportato dall’agenzia Adkronos, nelle ultime ore la squadra mobile di Milano avrebbe individuato un arsenale di armi a Cambiago. All’interno di un garage sarebbero stati trovati kalashnikov e mitragliette, oltre a svariate granate, proiettili e giubbotti antiproiettile.
Stando a quanto riportato il magazzino sarebbe vicino alla casa di Beretta e non molto distante dalla persona arrestata e attualmente detenuta al carcere di San Vittore.
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Coppa Davis: l’Italia cerca uno storico bis | Orario e dove vederla
Coppa Davis, appuntamento con la storia per l’Italia di capitan Volandri guidata da Sinner e Berrettini in campo: oggi la finale contro l’Olanda.
Dopo la vittoria dell’anno scorso con cui gli azzurri hanno riportato in Italia la storica coppa dopo l’unica vittoria del 1976, oggi pomeriggio l’Italia potrebbe rifare la storia con un bis fantastico.
Oggi l’Italia, alla nona finale di Davis, dovrà difendere il titolo contro l’Olanda, alla prima storica finale. Gli azzurri di Volandri hanno sconfitto gli olandesi ai gironi a Bologna lo scorso settembre.
Alle Final Eight di Malaga Sinner e compagni hanno sconfitto prima l’Argentina e poi l’Australia, mentre l’Olanda ha eliminato a sorpresa i padroni di casa della Spagna ai quarti e la Germania in semifinale.
Oggi Berrettini nel primo singolare affronterà van de Zandschulp, mentre Sinner nel secondo avrà di fronte Griekspoor. Se sarà parità sarà il doppio a decidere la vittoria finale.
Coppa Davis, Italia-Olanda: dove vederla
Italia-Olanda a Malaga avrà inizio alle ore 16: si potrà vedere su Raidue, Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e in streaming su Rai Play, Sky Go, Now e SuperTenniX.
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