Serie A
Sampdoria, odissea infinita

La situazione della Sampdoria sembrava essere tornata al sole splendente. Ma il suo possibile nuovo patron Andrea Radrizzani ha avuto qualche vicissitudine.
Sampdoria, a quando uno sbocco al sole?
Figurasse nel dizionario dei sinonimi, la definizionerisulterebbe Sampdoria vedi odissea e odissea vedi Sampdoria.
Già, perché l’operazione salvataggio non ha ancora raggiunto il porto della tranquillità. Con la stretta di mano tra l’ex presidente Massimo Ferrero, l’attuale Marco Lanna e il nuovo gruppo guidato da Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi sembrava che la strada fosse finalmente in discesa.
Ma nel calcio come nella vita, le sorprese sono spesso dietro l’angolo. E non sempre sono piacevoli. “A oggi il club blucerchiato – riferisce Tuttosport – non si è ancora iscritto al prossimo campionato di B, il tempo stringe, la scadenza è quella del 20 giugno e si sta lavorando ancora a un’intesa totale sul piano di ristrutturazione del debito con i creditori”.
Insomma, punti fermi veri ancora non ve ne sono. E i tifosi doriani devono attingere ancora acqua a un pozzo della pazienza che si è ormai quasi prosciugato.
Se è pur vero che la composizione negoziata della crisi ha portato la sofferenza da 150 a circa 80 -90 milioni, vi è comunque un altro fatto da non sottovalutare. Radrizzani sarebbe disposto a tenere fede agli accordi del 30 maggio ma i creditori della società “non paiono intenzionati a provocare indirettamente il fallimento della Sampdoria”. La possibile soluzione? Consisterebbe, prosegue Tuttosport, in “una nuova proposta intorno al 50 per cento per i procuratori”.
Radrizzani, intanto ,è impegnato su un altro fronte ovvero la cessione agli americani dei 49ers del 56 per cento del pacchetto del Leeds United, appena retrocesso in cadetteria come i doriani ma dalla Premier League, di cui è proprietario. Questo gli dovrebbe dare mani più libere per dedicarsi anima e corpo alla causa dei blucerchiati.
Se per i procuratori il discorso potrebbe venire a soluzione in breve tempo, anche le banche stanno nondimeno premendo “provando a chiedere condizioni migliori”.
Il futuro della società permane al momento magmatico. Tanto che Alessandro Barnaba si è affacciato di nuovo alla ribalta nel caso in cui l’operazione acquisizione Radrizzani- Manfredi dovesse avere qualche inghippo. Sul piano dell’organigramma societario, frattanto, si è fatto strada il nome di Pietro Accardi, all’Empoli da sette stagioni e con buoni risultati e con ampi trascorsi in doriano da calciatore: tra 2006 e 2011 con 96 presenze e un gol e tra 2011 e 2012 con dodici partite all’attivo. Pare invece intiepidirsi l’ipotesi che portava a Claudio Chiellini, fratello del calciatore della Juventus Giorgio.
Fervono le trattative anche sul fronte allenatori. Sono spuntati i nomi dell’ex Spezia Luca Gotti così come dell’ex Juventus Andrea Pirlo, dell’attuale tecnico del Lecce Marco Baroni, reduce da un’ottima salvezza con i salentini, e di Francesco Farioli, ora in Turchia sulla panchina dell’Alanyaspor. La priorità è però l’assetto societario. I tifosi sperano. E attendono.
Serie A
Lecce, Giampaolo: “Abbiamo dato il massimo, ma i cambi del Milan hanno fatto la differenza”

Lecce, Giampaolo esprime amarezza dopo la sconfitta contro il Milan, sottolineando la qualità degli avversari e gli episodi sfavorevoli.
La delusione di Giampaolo
Durante un’intervista a Radio Rai, Marco Giampaolo ha espresso tutta la sua amarezza per la sconfitta subita dal Lecce contro il Milan.
Nonostante l’ottima prestazione della sua squadra, gli episodi sfavorevoli hanno pesato, condannando il suo team nel giro di soli quattro minuti. Giampaolo ha evidenziato come, nonostante gli sforzi massimi, il Milan abbia saputo sfruttare i cambi, introducendo giocatori di grande qualità che hanno fatto la differenza.
Un Milan superiore nei momenti chiave
L’allenatore ha riconosciuto la superiorità dei rossoneri nei momenti decisivi della partita, sottolineando che chi vince festeggia e chi perde deve spiegare.
Le parole di Giampaolo riflettono il rammarico per non aver capitalizzato una grande prestazione, ma anche l’accettazione che il calcio, a volte, è determinato da episodi che sfuggono al controllo di una squadra.
Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.
Fonte: l’account X di Schira
#Giampaolo sconsolato a Radio Rai: “Abbiamo fatto il massimo. Il #Milan ha messo dentro tanti giocatori di qualità coi cambi. Gli episodi ci hanno condannato pesantemente e nel giro di 4 minuti. Peccato perché abbiamo fatto gran partita. Chi vince festeggia, chi perde spiega…” pic.twitter.com/Ampq5oq7VG
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 8, 2025
Serie A
Hellas Verona-Bologna, le ultimissime sulle formazioni

Hellas Verona-Bologna, match valido per la 28^ giornata del campionato di Serie A: le probabili scelte di Paolo Zanetti e Vincenzo Italiano.
Hellas Verona-Bologna, sarà il lunch match di questa 28^ giornata del campionato di Serie A.
L’Hellas Verona deve vincere per tenersi alla larga dalla zona retrocessione. Al Bentegodi, però, arriva un Bologna che sogna ancora il quarto posto, l’ultimo utile per conquistare il pass per la prossima UEFA Champions League. Sono dunque punti importantissimi quelli in palio nel lunch match
Di seguito la designazione arbitrale e le ultimissime sulle formazioni.

VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: RAPUANO
ASSISTENTI: TOLFO – ROSSI M.
IV: PAIRETTO
VAR: LA PENNA
AVAR: MARINI
Hellas Verona-Bologna, le ultimissime sulle formazioni
Serie A
Castro, inizia il ballottaggio tra Spalletti e Scaloni

L’attaccante Santiago Castro si ritrova conteso tra le parti della Nazionale Argentina e italiana, dopo un resoconto di campionato eccellente con il Bologna.
Santiago Castro, dopo il saluto del compagno Joshua Zirkzee per il Manchester United, ha preso in mano le redini della difesa del Bologna, guidando la sua squadra verso la realizzazione di una splendida stagione calcistica .
Con un’ottimo traguardo alle spalle, che lo innalza a protagonista del club bolognese e vincitore dello scontro con Dallinga per il posto d’onore, il calciatore classe 2004 sta per diventare, con tutta probabilità, un gioiello della corona del mercato calcistico.
Un talento unico, che verrà conteso nella prossima sessione di trattative, ma che al momento presenta davanti ai suoi occhi una questione molto più importante, la scelta della squadra Nazionale.
Infatti l’accattante Castro, di nascita argentina, viene conteso dai due rispettivi CT della Nazionale Argentina e Italiana, Lionel Scaloni e Luciano Spalletti.
Una lotta sanguinosa per Castro
Dunque, come trascritto da TycSports, il nostro allenatore compatriota sembrerebbe indubbiamente interessato a Castro, quale possibile attaccante della Nazionale azzurra, in quanto sia facilmente adattabile alle caratteristiche di gioco di Spalletti, sia per la sua malleabilità dentro e fuori il campo.
Un attaccante con il fiuto per le tattiche a pochi metri dalla porta, la variabilità di gioco, un buon possesso palla che si articola con un’ottima qualità di palleggi.
Tutte caratteristiche eccezionali per il ct Spalletti, che è totalmente intenzionato a rubare Castro sotto gli occhi del suo avversario argentino.

L’URLO DI LUCIANO SPALLETTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tuttavia la Nazionale Albiceleste ha agito preventivamente, convocando il giovane attaccante alle gare di qualificazione contro l’Uruguay e il Brasile per i Mondiali 2026.
Una tattica perfetta, guidata anche dall’eccezionale annata di Santiago nel Bologna e dalle sue singole ed eccellenti prestazioni fisiche.
A dar man forte alla mossa strategica dell’Argentina è anche il profondo desiderio di Castro di indossare nuovamente la maglia bianco-azzurra, in quanto da sempre suo sogno nel cassetto.
Infatti dichiara: “Il mio sogno? Sono consapevole che il livello della Nazionale è altissimo e so che dovrò lavorare sodo per meritarmi una convocazione. Ma il mio sogno è quello di indossare la maglia dell’Argentina”
Una brama che però non spaventa Spalletti poichè, com’è successo nel caso di Retegui al tempo di Mancini, può cambiare rapidamente, da un momento a un altro.

MATEO RETEGUI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Certo, anche se le possibilità che Castro entri nella Nazionale azzurra si stanno abbassando, il ct Luciano Spalletti sta continuando a muovere le fila, dichiarando, con sua grande gioia e fermento tra i tifosi italiani, che l’attaccante ventenne è in possesso, da pochi giorni, anche del passaporto italiano.
Un vantaggio non da poco, che va a favore della Nazionale italiana per la convocazione del giocatore, grazie anche al sostegno delle regole vigenti per il cambio. Infatti, oltre alla regolarità di passaporto per la Nazione appartenente, va ricordato che un calciatore può scegliere di cambiare la maglia nazionale con cui giocare solamente se, al momento dell’ultima disputa ufficiale con la squadra precedente, l’atleta non ha più di 21 anni.
Una prerogativa essenziale, che si unisce alle altre due, altrettanto fondamentali, di:
. aver presenziato in un contesto internazionale per un massimo di tre partite (tra gare ufficiali e ufficiose)
. aver sostenuto l’ultima competizione internazionale almeno di tre anni prima dalla richiesta.
Tutte regole che Castro rispetta perfettamente con l’Argentina, in quanto ha giocato con la loro maglia nel periodo dell’Under 16, 20 e 23.
-
Notizie6 giorni fa
Milan, crolla il castello: fallito l’intero progetto | Cardinale pronto a vendere
-
Notizie5 giorni fa
Milan, il gioco del toto allenatore: con Tare potrebbe arrivare lui
-
Notizie2 giorni fa
Ultim’ora Milan, l’ira di Furlani: Conceicao a rischio esonero
-
Serie A3 giorni fa
Milan, Conceicao fa fuori tutti: rivoluzione contro il Lecce
-
Serie A5 giorni fa
Milan, la farsa Maignan. Ma Lautaro?
-
Notizie2 giorni fa
Milan, retroscena sull’incontro Furlani-Cardinale. Tutti i dettagli
-
Calciomercato2 giorni fa
Juventus, arrivano conferme per Tonali: la chiave può essere…
-
Calciomercato3 giorni fa
Milan-Tare, chiusura vicina. Spunta la data per la firma