Head Coach of Juventus Maurizio Sarri during italian soccer Serie A season 2019/20 of Juventus FC - Photo credit: Fabrizio Carabelli /LM
Dopo quasi un anno lontano dai campi da calcio, Maurizio Sarri si racconta in un’intervista esclusiva per il Corriere della Sera.
L’ex allenatore di Lazio e Napoli ha affrontato diversi temi, parlando della sua passione per il calcio, della qualità dei giocatori e accennando, senza sbilanciarsi troppo, a un possibile approdo al Milan poi sfumato.
MAURIZIO SARRI PENSIEROSO ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
“È stato complesso stare lontano dal calcio, ma anche per problemi di carattere personale: è venuta a mancare mia madre e mio zio a cui ero molto legato. Mia moglie è stata in terapia intensiva e anch’io ho subito un infortunio. Ci siamo ripresi dopo un periodo difficile”.
Sulle offerte
“Ne ho ricevute diverse, anche dall’Arabia, ma nessuna di queste mi ha suscitato quel qualcosa in più da farmi accettare e ricominciare”.
Come si crea entusiasmo?
“Negli ultimi dieci anni ho lavorato in club importanti, spero di ricevere la giusta chiamata per tornare in campo, ma deve esserci quella scintilla, altrimenti resto fermo”.
E’ vero che ha rifiutato un contratto di sei mesi al Milan al posto di Conceicao?
“Preferisco non rispondere, le dico che ho non ho vacillato sulle proposte che mi hanno fatto. Dove mi sentirei a mio agio? In Serie A, in Italia, è il campionato che rispecchia al meglio le mie caratteristiche. Anche la Premier ha un fascino unico”.
Cosa le manca più del calcio?
“Del calcio mi è mancato tutto, dalla preparazione all’adrenalina, tranne una cosa, il mercato: sembra la soluzione a tutto, ma non si parla mai di come accrescere il talento”.
Chi la sta sorprendendo di più?
“Il Como di Fabregas, apprezzo molto il progetto e la connessione con il club. È stato un mio giocatore quando allenavo al Chelsea, è un ragazzo molto arguto. Ci siamo incontrati e ha preso appunti sulla tattica. È un ragazzo umile”.
Sul rapporto con De Laurentis e Lotito
“Sarò sempre grato ad Aurelio. Lotito? Appare differente da ciò che è realmente, ho affetto per lui, ma ci sono state diverse discussioni soprattutto nell’ultimo periodo. Mi aspettavo dei rinforzi dopo un secondo posto conquistato e la vendita di Milinkovic Savic. Alla fine ho trasmesso il mio scontento alla squadra”.
Aggiornato al 22/02/2025 11:13
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