Sassuolo, Dionisi parla a tuttocampo della prossima sfida dei suoi, ma anche di Berardi, affiatamento e modulo. Con un pensiero preciso: rispetto sì, paura no.
Il suo primo pensiero è per la partita con il Napoli: “Per me sarebbe un successo come squadra farsi riconoscere come gioco – afferma il tecnico del Sassuolo – sappiamo qual è la nostra identità, delle volte riusciamo a esprimerla, altre volte meno”. Ma dalle ultime sfide ha avuto ottime vibrazioni.
Dionisi chiama a raccolta i suoi con un concetto preciso: “Coraggio nel giocare”. Con il pensiero, magari, di ripetere l’impresa con il Milan. “Nelle ultime partite con il Napoli siamo partiti con l’handicap- dice – il Napoli gioca tutte le partite per vincere come è giusto che sia, un Napoli molto arrembante ci permetterà di avere occasioni”.
Un obiettivo che, per il tecnico sassuolese, passa anche per un’operazione di blindatura chiara: frenare Osimhen. E, per estensione, frenare la banda Spalletti. Elogi gli spuntano dalle labbra per Berardi ma anche per Bajrami che, dice, “a Udine ha interpretato bene il ruolo ma può fare ancora meglio”.
Parla poi di modulo: “giocheremo a due o a tre in mezzo al campo – prosegue- ma dipende dalle situazioni, stiamo cercando di rendere più elastico il centrocampo, se non corri indietro veloce e se non copri il campo in ampiezza, il Napoli ti può far male, sono convinto che faremo una partita gagliarda”.
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