Serie A
Sassuolo, affetto in neroverde
Il Sassuolo è reduce da un pesante cappaò contro la Salernitana. Ma vi è un giocatore che, perdesse anche 10-0, gli garantirebbe eterno amore.
Sassuolo, l’Armand innamorato
Sul suo futuro ha già le idee ben stampate in testa. Armand Laurientè non si farebbe allontanare dal Sassuolo nemmeno con le cannonate.
Certo, lo 0-3 con cui la sua squadra ha archiviato la sfida con la Salernitana non gli ha messo il sorriso sulle labbra. Ma i followers della pagina “Chiamarsi bomber” lo hanno eletto Cb Rookie per il mese di marzo, ovvero migliore debuttante della massima serie, e allora il sorriso gli torna rapidamente sul volto.
E gli dà il fiato giusto per dire che lui, nella città emiliana e nella squadra di cui è esponente, ci sta benone. Intanto si apre il campo indicando quale sarebbe, per lui, la rete ideale: “se preferirei fare un gol in rovesciata o dove dribblo tutti – si domanda su Sassuolo news con la voglia di regalarseli entrambi – un gol dove dribblo tutti, decisamente dribblare tutti gli avversari lo preferisco”.
Poi arriva il je t’aime cucito sul Sassuolo come un vestito su misura: “quando sono arrivato mi sono trovato subito bene – dice – questo è un club che mi ha fatto crescere e l’obiettivo è di andare il più lontano possibile con il Sassuolo. Mi sono ripromesso di dare il massimo per questa squadra”.
Serie A
Cagliari, Zappa: “Dopo la doppietta ho fatto fatica a dormire. Sono milanista ma…”
Il terzino del Cagliari, dopo aver siglato una doppietta al Milan, è tornato sulle emozioni di quel momento. Leggi con noi le parole di Zappa.
Le parole di Zappa
La doppietta al Milan.
“Faccio fatica ancora a crederci. Sara, la mia compagna, dice che sabato notte ero elettrico, super agitato. E la mattina quando mi sono svegliato ho trovato il messaggio di Gabbia, il difensore del Milan che è un amico con scritto ‘Mannaggia a te, ma complimenti'”.
Sulla fede rossonera.
“Era vero, poi quando stai vicino alla prima squadra e sei all’Inter non puoi non tifare. Oggi in Champions le tifo tutte e due. Anche se quando sono a casa stacco dal calcio, non sto sempre a guardare partite. Sulla tv decide più Sara che vuole vedere film e serie”.
Serie A
Milan, Pulisic: “Giocare a San Siro è davvero stimolante”
Milan, l’attaccante rossonero, impegnato con la Nazionale USA, si racconta in conferenza stampa sul momento in rossonero e non solo.
Christian Pulisic si sta confermando uno dei giocatori più decisivi di questa stagione rossonera. Con 7 gol e 5 assist tra Serie A e Champions League, l’ex Chelsea sta dimostrando un talento e una leadership in campo che lo rendono fondamentale per la squadra allenata da Fonseca. Impegnato in questi giorni con la Nazionale degli Stati Uniti, Pulisic ha tenuto una conferenza stampa in cui ha parlato anche della sua esperienza a Milano e dei recenti successi in Europa, come la vittoria per 3-1 contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu, un trionfo che ha infuso nuova fiducia al gruppo. Ecco un estratto delle dichiarazioni di Pulisic.
Milan, le parole di Pulisic
Il successo del Milan sul Real Madrid ha fatto parlare il mondo, come lo ha vissuto da protagonista?
“Mi sono reso conto di aver affrontato il Real Madrid 8 volte in carriera, numero pazzesco in Champions League. L’ultima partita è stata uno sforzo incredibile della squadra, il mio connazionale Musah ha giocato un ruolo fondamentale all’interno della sfida e tutti hanno visto la sua importanza per la squadra. In generale è stato speciale andare in uno stadio come il Bernabeu e uscire vincenti.
La sua esperienza al Milan in generale come sta andando e quale è l’aspetto del club che le piace maggiormente?
“La parte migliore di essere al Milan è giocare a San Siro, dove c’è un’atmosfera speciale. E’ un posto incredibile per giocare, molto stimolante. Tutte le squadre si preparano in modo particolare per sfidare lì il Milan e questo lo rende ancora più speciale”.
Serie A
Serie A, Trevisani: “La realtà è che abbiamo arbitri scarsi”
Il giornalista Mediaset Riccardo Trevisani ha commentato a Terzo Tempo Calcio Napoli l’arbitraggio della Serie A, mettendo l’accento su alcuni episodi.
Il telecronista di Mediaset Riccardo Trevisani è intervenuto durante la trasmissione Terzo Tempo Calcio Napoli in onda su Televomero. Il giornalista è tornato sull’episodio del rigore assegnato a Inter-Napoli e, più in generale, sull’arbitraggio della Serie A.
Serie A, l’intervento di Riccardo Trevisani
Trevisani parte dalle polemiche legate allo strumento del VAR: “Il post-partita è stato fortemente dominato dalle polemiche sul VAR. Nel novembre 2019 Ancelotti disse ‘Basta con il VAR, devono arbitrare gli arbitri in campo’. Oggi Conte dice ‘Basta con gli arbitri, deve arbitrare il VAR’.
“Arbitri scarsi” in Serie A
La realtà è che abbiamo arbitri scarsi in campo e scarsi al VAR. Se diamo il via libera a discutere ogni intervento, non finiamo più. Per me, il contatto su Çalhanoğlu non è assolutamente rigore, ancora meno di quello su Politano a Empoli. Ogni volta entriamo in una discussione in cui, su cento persone, settanta la pensano in un modo e trenta in un altro”.
Sul rigore assegnato a Inter-Napoli
“Dal punto in cui si trova Mariani può sembrare che Dumfries subisca un pestone, quindi che sia rigore. Il problema è che il VAR vede chiaramente che non si tratta di un pestone, ma non può intervenire. Se giocatori come Dumfries si buttano, per arbitri che già non sono al livello di Collina, la gestione diventa complicatissima.
Nessun altro campionato fischierebbe un rigore così, tranne la Serie A. È deludente vedere che il protocollo non venga recepito. Anche per l’AIA e la UEFA è difficile, ma resta l’amarezza, perché un big match poteva essere deciso da questo episodio. Mariani ha arbitrato molto bene per 90 minuti, eppure verrà ricordato solo per quell’errore. È un peccato che resti quel marchio, anche se l’errore può capitare e il VAR non lo aiuta; è un circolo vizioso. Fa riflettere che il designatore arbitrale chieda ogni settimana di limitare i rigori facili, ma poi puntualmente ce n’è uno ogni settimana”.
Sul campionato di Serie A e su Napoli-Roma
Così Trevisani: “Sembra più la Premier League che la Serie A, con partite molto interessanti e scontri diretti tra le prime in classifica. Se sulla panchina della Roma ci fosse ancora Juric, sarebbe stato un impegno più semplice per il Napoli. Ma il cambio d’allenatore, con un tecnico esperto come Ranieri, porta sicuramente una scossa positiva. Per questo i giallorossi saranno un avversario più complicato di quanto si sarebbe pensato una settimana fa”.
Su Meret
“Meret è migliorato molto negli ultimi anni e ha giocato buone partite, ma secondo me ha sbagliato sia sul gol di Lookman che su quello di Çalhanoğlu”.
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