Il tecnico del Sassuolo, Davide Ballardini, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida di campionato contro il Frosinone.
Davide Ballardini, allenatore del Sassuolo, è intervenuto nella consueta conferenza stampa alla vigilia della delicata e importante sfida contro il Frosinone di Di Francesco. Obiettivo portare a casa i tre punti per rialzare la testa e provare ad uscire dalla zona calda della classifica.
Sassuolo: intervento riuscito per Domenico Berardi
Sassuolo, le parole di Ballardini
Quali le sue sensazioni per preparare il match di domani?
“Abbiamo avuto qualche giorno in più ma venivamo da 3 partite giocate in pochi giorni e per noi questi giorni sono stati importanti perché conosciamo sempre meglio i giocatori, le persone, e le loro qualità”.
Come ha reagito la squadra al ko con il Verona e all’infortunio di Berardi?
“Il Sassuolo a Verona non meritava di perdere, per me la squadra ha fatto vedere che c’era e copriva bene il campo, non siamo stati così pericolosi come credo non lo è stato il Verona. L’infortunio di Berardi deve essere una grossa spinta per tutti noi a fare di più”.
Come avete improntato la gara?
“Il Frosinone è abituato a giocare, da anni giocano così. Sanno dall’inizio che devono fare un campionato per la salvezza, la loro vittoria è rimanere in Serie A. È una squadra che si è consolidata nel tempo, conoscono il loro obiettivo e noi bisogna che siamo, in questo senso, nel gioco e nelle motivazioni siamo bravi quanto loro, poi vediamo chi riuscirà ad avere la meglio”.
Cambierete modulo? Ha lavorato sulla fase difensiva?
“Cambieremo qualcosa era riferito al discorso di Berardi e dunque si può cambiare qualcosa. Bisogna rispettare le caratteristiche di chi è a Sassuolo, bisogna esaltarle. Gol subiti? A certi livelli bisogna fare sempre meno errori perché se li fai in B o in C certi errori riesci a rimediarli, in Serie A fai più fatica.
Noi ricerchiamo compattezza e solidità, il gol del Verona è venuto su un disimpegno nostro sbagliato. Noi ricerchiamo la solidità, l’equilibrio, la profondità, la qualità e l’imprevedibilità perché bisogna mettere in difficoltà i difensori avversari e li metti in difficoltà non dando punti di riferimento e attaccando la profondità alle spalle dei difensori centrali”.
In questo senso provare a giocare con due uomini e una punta può essere un’idea?
“Può essere che quegli spazi che tu lasci liberi sono spazi dove devi attaccarli con la corsa. Per me è importante non dare punti di riferimento, essere meno prevedibili rispetto a quanto visto a Verona, e più verticalizzazioni e accompagnare di più con i giocatori dietro”.
A Verona il Sassuolo ha battuto 11 corner contro i 2 del Verona, tanti sono stati battuti male da Laurienté. Avete lavorato su questo?
“Noi il giorno prima facciamo sempre i calci piazzati a favore e contro e nel giorno prima Laurienté ne aveva battuti alcuni e avevamo fatto 4-5 gol. Poi le cose in partita cambiano. È vero che ne abbiamo battuti tanti e dobbiamo essere più attenti e cattivi perché non ci regala niente nessuno e se non sei determinato e concentrato non crei difficoltà”.
Matheus Henrique è reduce da due errori marchiani: come lo ha visto in settimana?
“Matheus Henrique è un ragazzo intelligente, serio, è molto dispiaciuto però bisogna andare avanti. Gliel’abbiamo detto, i compagni, noi, si può sbagliare, l’importante è avere l’atteggiamento giusto e lo spirito giusto per fare meglio”.
In settimana è arrivato Colonnello nello staff: che ruolo avrà?
“E un collaboratore tecnico perché in campo abbiamo tanti ragazzi con
compiti specifici e avevamo bisogno di un collaboratore tecnico”.
Come sta la squadra?
“A parer mio la squadra sta bene. Le cose ora pesano un po’ di più, non sei rilassato perché hai delle difficoltà da superare, ma è bello per un ragazzo, fai questa professione, giochi a calcio, è bello avere tante difficoltà e riuscire a superarle, è molto stimolante e noi abbiamo questo di fronte ma sappiamo anche che abbiamo le qualità individuali come squadra, una società importante, e tutto questo ci porta a dire che ci siamo noi, le difficoltà ci sono ma conosciamo anche il modo per superarle perché nella vita non è sempre tutto facile, le persone vere vengono fuori per le persone che sono e per le qualità che hanno soprattutto nei momenti delicati e questo è un momento delicato”.
La classifica lascia aperte molte strade…
“Sì è vero, sono coinvolte molte squadre ma bisogna pensare a una partita alla volta ma la nostra attenzione va alla partita che abbiamo domani e il fatto che ci siano tante squadre coinvolte ti dà una spinta per giocartela fino alla fine”.
Ritorna Toljan? Può lavorare nei 3? La responsabilità di essere il vice Berardi su quali spalle va?
“Toljan non c’è, Viti lo sapete, Pedersen ha la febbre ed è rimasto in hotel, Berardi lo sapete, Kumbulla si è allenato oggi e vediamo un po’ come sta. Questi sono gli infortunati e i dubbi.
Il vice Berardi? Il discorso riguarda tutti noi. Io gliel’ho detto ‘non t’ho mai allené, mi sembravi Miccoli’ gli ho detto, ti ho visto due allenamenti, ma niente, dopo due allenamenti e un tempo e mezzo non lo posso utilizzare. Siamo tutti vice Berardi in questo momento, dobbiamo prenderci delle responsabilità”.
Aggiornato al 08/03/2024 13:06