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Sassuolo, Ballardini: “Le ultime prestazioni sono state inguardabili. Con l’Inter sarà una partita emozionante”

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Sassuolo

Il mister del Sassuolo Davide Ballardini ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro l’Inter, in programma domani alle 20:45 al Mapei Stadium.

Sassuolo, le parole di Ballardini

Sassuolo

Il mister del Sassuolo  ed ex Genoa, Davide Ballardini, ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro l’Inter in programma domani alle 20:45 e valevole per la 35^giornata di Serie A:

Trasformare la sfida contro i campioni d’Italia può essere un’occasione per stare insieme e per avere qualcosa insieme da donarsi…

“Nella domanda c’è la risposta quindi complimenti. È una partita che ti dà emozioni forti. Io penso che la rosa del Sassuolo possa giocarsela con chiunque, chiaramente giochiamo contro i campioni d’Italia che sono fortissimi ma per me il Sassuolo ha una rosa che può fare una buona prestazione, anche se viene da due prestazioni molto negative, anche con l’Inter“.

C’è una cosa che il Sassuolo deve fare assolutamente contro questo modo di stare in campo dell’Inter?

“L’errore grave che noi abbiamo commesso contro Lecce e Fiorentina è in zona di palla non portare tanti giocatori e non essere aggressivi, quindi l’aver portato pochi giocatori in zona di palla è soprattutto non aver avuto quell’aggressività e quella voglia di chiudere e raddoppiare gli avversari che fa sì che noi si possa fare la partita, pochi giocatori in zona di palla, passivi e tu hai preso delle bastonate”.

L’Inter scende in campo contro l’unica formazione che l’ha battuta, è un ‘aggravarsi’ della situazione per via degli stimoli che questo può offrire all’Inter?

“Sì, penso di sì, ma è giusto che noi si pensi a noi, a far vedere, a mostrare, quelle cose che ho detto: portare tanti giocatori in zona palla, cercare di condizionare di più gli avversari, smarcarsi per farsi dare palla, il Sassuolo deve essere questo per me, in fase difensiva devi scivolare, capire la situazione, il momento, questi tre-quattro aspetti che sono fondamentali bisogna saperli leggere e farli nel modo giusto cosa che non abbiamo fatto assolutamente nelle ultime due partite”.

C’è il rischio che si scenda in campo paurosi e contratti per poter ripetere le ultime prestazioni?

“Sì ma puoi solamente vincere questa paura facendo quello che ho detto, se tu fai quello che vogliamo che si faccia poi fai la partita, da squadra perché se metti in campo quella voglia, quella chiarezza, quella determinazione, quell’agonismo, quella foga che serve, io so bene che il Sassuolo ha giocatori di qualità e i giocatori di qualità si esprimono grazie alla squadra che fa le cose che ho detto prima”.

Situazione infortunati?

“Abbiamo fuori da un bel po’ Berardi, Castillejo e Defrel. Ruan è squalificato, abbiamo Thorstvedt che ha un fastidio al pube e lo valutiamo domani, Mattia Viti che oggi non ha finito l’allenamento, ha mal di pancia, non so cosa possa essere e lo valutiamo domani”.

Come si spiega queste ultime prestazioni? La squadra sembra quasi non crederci ma la salvezza era a 2 punti…

“Per me la squadra ci crede ancora nella salvezza, è chiaro che i punti sono aumentati ma abbiamo degli scontri che possono essere decisivi per il nostro percorso. Io me lo spiego solo in un modo: abbiamo ragazzi che ci tengono molto e questo ti porta a essere più pesante di quello che devi essere e non riesci a superare questa pesantezza, il fatto che tu ci tenga molto invece di riempirti ti porta via “.

Perché Racic nelle ultime settimane è uscito dai radar? Con lui in campo nelle prime gare della sua gestione la squadra ha subito meno gol…

“Noi abbiamo fatto bene da squadra, non siamo mai stati solidissimi ma siamo stati sempre in partita fino alla sesta nostra, la settima e l’ottava nostra sono state inguardabili, a prescindere da un giocatore perché non è un giocatore che ti fa prendere più o meno gol”.

La squadra ci crede ancora?

“A Verona eravamo due giorni prima e non è facile, a Salerno la partita l’hai fatta tu ma abbiamo fatto degli errori gravi. Io sono certo, perché la nostra storia dice questo, che tutti noi faremo del nostro meglio per far sì che le cose vadano meglio, non ci sono dubbi su questo.

Stiamo vivendo tutti una grande sofferenza, un grande dispiacere, e queste sono una spinta per far sì che le cose vadano meglio. Anche a Firenze o contro il Lecce noi abbiamo fatto fatica, non ci è riuscito nulla di quello che volevamo fare ma nessuno si è risparmiato.

Quando le cose non vengono bene fai più fatica ma noi faremo tutto quello che è nelle nostre corde da qui alla fine, questa è una certezza”.

Se fossi Forattini avrei rappresentato la gara di domani con una vignetta con Re David che lancia un sasso ma il Re David del Sassuolo, Berardi, manca. C’è un modo per sostituirlo contro l’Inter?

“Noi siamo tutti Berardi, bisogna che tutti noi facciamo quel qualcosa in più, a partire dallo staff e a finire dai magazzinieri. Berardi è un giocatore importante ma Berardi non c’è e tutti dobbiamo fare quel qualcosa in più”.

L’Inter ha dei punti deboli?

“Per me non è un fatto di punti deboli dell’Inter ma se il Sassuolo fa una partita con personalità, e quando gli avversari hanno la palla, l’Inter ha giocatori straordinari, ma se porti tanti giocatori limiti anche i giocatori straordinari che ha l’Inter“.

Può far rivedere ai giocatori il video della partita vinta all’andata?

“Io ho visto ieri il gol di Berardi all’andata ma per chi ama il gioco vedere quei momenti è un piacere, come vedere una bella scena di un film: vedere come un campione tratta la palla è come vedere un bel film”.

C’è qualche accorgimento di sistemazione in campo per l’Inter? Perché se manca uno come Thorstvedt credo che crei qualche problema…

“È la verità, Thorstvedt a me piace molto, è un gran giocatore, ma noi abbiamo Racic, Lipani, Obiang, Boloca. È chiaro che fai fatica a sostituire un giocatore che ha fisicità e qualità con la palla, ma abbiamo da Racic a Lipani, non credo di creargli disturbo se dico che Lipani diventerà un giocatore importante perché è un ragazzo serio”.

Serie A

Inter, c’è un problema con gli scontri diretti?

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Inter

Inter, un altro ko nei big match testimonia il fatto che la squadra di Inzaghi, quando c’è da spingere, non sta riuscendo a esprimere il proprio potenziale.

L’Inter cade anche contro la Juventus e conferma le difficoltà nei big match di questa stagione. La sconfitta allo Stadium è la 3° in 9 partite contro le prime sei della classifica, un netto passo indietro rispetto allo scorso anno, quando i nerazzurri avevano costruito il proprio dominio proprio negli scontri diretti.

Inter, numeri che non preoccupano…ma che fanno riflettere

Finora la squadra di Inzaghi ha raccolto solo 12 punti in 9 partite contro Juventus, Milan, Napoli, Atalanta, Lazio e Fiorentina, con una media di 1,33 a gara. Un rendimento ben lontano da quello del campionato precedente, quando aveva ottenuto 30 punti in 12 sfide di vertice. A preoccupare è anche un dato storico: l’Inter non ha mai vinto lo scudetto senza battere almeno una volta Juventus o Milan, cosa che finora non è successa.

Ora il calendario offre un’ultima occasione per invertire la rotta, con le sfide di ritorno contro Napoli, Atalanta e Lazio. La trasferta al Maradona diventa cruciale: vincere significherebbe rilanciare le ambizioni tricolori, perdere potrebbe compromettere definitivamente la corsa al titolo.

Inter

DAVIDE FRATTESI, FEDERICO DIMARCO E MARCUS THURAM IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Juventus, Repice: “Sono quattro risultati utili di fila, ora c’è la prova di fuoco in Champions”

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Il radiocronista di Radio Rai, Francesco Repice, oggi ha parlato a TMW Radio della Juventus vittoriosa sull’Inter e non solo, ma anche di altre squadre.

Il radiocronista di Radio Rai, Francesco Repice, oggi ha parlato a TMW Radio della Juventus vittoriosa sull’Inter e non solo, ma anche di altre squadre, come il Milan e l’Atalanta, impegnate in Champions League.

Juventus, il radiocronista di Radio Rai Francesco Repice oggi ha parlato a TMW Radio della Juventus vittoriosa sull'Inter e non solo

FRANCISCO CONCEICAO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Juventus, Repice: “Nel primo tempo l’ha scampata bella la Juve, perché di solito l’Inter difficilmente sbaglia certi gol”

Il radiocronista di Radio Rai, Francesco Repice, oggi ha parlato a TMW Radio della Juventus vittoriosa sull’Inter e non solo, ma anche di altre squadre, come il Milan e l’Atalanta impegnate in Champions League.

A proposito della sfida di ieri sera, Repice dal suo  punto di vista della vittoria bianconera sull’Inter: “Sono quattro risultati utili di fila, ora c’è la prova di fuoco in Champions. Nel primo tempo l’ha scampata bella la Juve, perché di solito l’Inter difficilmente sbaglia certi gol. Però è una squadra che sta facendo risultati e va tenuta in considerazione per il piazzamento Champions. Il lavoro alla fine paga. Io più che fiducia in Motta dico che grazie a lui i calciatori stanno avendo maggiore autostima”.

Poi, ha dato un suo parere sulla possibilità che Vlahovic e Kolo Muani posso entrambi giocare in attacco: “Retegui e Kean possono giocare insieme in Nazionale, non è vietato. Se hai due che fanno gol, io li farei giocare insieme, compresi Vlahovic e Kolo Muani. Se sono giocatori forti, poi se la trovano la posizione in campo. Non so quante squadre abbiano due attaccanti come loro in Italia”.

Infine, Repice fa il punto su Milan ed Atalanta impegnate in Champions League: “Possono passare, ma la paura è sempre quella di sbagliare la partita. Sono un po’ preoccupato. Per Atalanta e Milan vedo difficile gestire il doppio impegno. Gli avversari non sono di grandissimo livello ma mi aspetto che passino il turno”.

 

 

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Roma, la cura Ranieri funziona: trasformata la squadra in versione Champions

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Roma, Ranieri

Dall’arrivo di Claudio Ranieri, la Roma ha cambiato totalmente faccia. Da una squadra in piena lotta salvezza a una formato Champions League.

Terza vittoria consecutiva fuori casa per la Roma. In pochi lo avrebbero predetto qualche mese fa, quando la Roma di Ivan Juric, arrivato per sostituire De Rossi, si trovava in zone molto vicine alla zona retrocessione.

Con il cambio in panchina e l’arrivo di Claudio Ranieri ter, la formazione giallorossa ha cambiato totalmente faccia, trasformandosi in una squadra da corsa Champions League. Infatti, da quanto il tecnico romano si è trasferito a Trigoria, la Roma vola in classifica. Nonostante nelle prime quattro gare siano arrivate tre sconfitte, la banda giallorossa ha un ritmo, in questo determinato periodo, da Champions League.

CLAUDIO RANIERI SI COCCOLA PAULO DYBALA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Solamente Inter (29), Napoli (28) ed Atalanta (26) hanno fatto meglio degli uomini di Ranieri. Sono 24 i punti conquistati in 13 partite di Serie A: un’enormità se consideriamo che all’addio di Juric i giallorossi avevano collezionato solamente 13 punti in altrettante gare.

Il confronto con le altre della classifica fa sorridere. Nello stesso periodo la Roma ha conquistato più punti di Bologna (+1), Milan e Juventus (+2), Lazio (+3) e Fiorentina (+7). A rendere ancora più importante il lavoro di Claudio Ranieri è il fatto che i giallorossi hanno affrontato su 13 partite ben 6 scontri diretti. Il tecnico ha affrontato 2 volte il Napoli, Bologna e Milan fuori casa, il derby e l’Atalanta con uno score di 1 vittoria, 3 pareggi e 2 sconfitte.

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