Serie A
Sassuolo, le big piombano su Berardi: la risposta di Carnevali

Dopo il terzo gol consecutivo in azzurro, Giovanni Carnevali esprime tutta la sua stima per Domenico Berardi, diventato ormai un vero simbolo del Sassuolo.
Una carriera colorata di neroverde quella di Berardi, che con gli emiliani ha totalizzato 267 presenze e 91 gol. E ora, al di là del problemino fisico che nella giornata di ieri l’ha costretto ad abbandonare il gruppo, negli ultimi mesi sta arrivando anche la consacrazione in nazionale, con tre gol nelle ultime tre uscite degli azzurri. Un giocatore per il quale l’amministratore delegato del Sassuolo Carnevali non ha lesinato buone parole: “E’ un ragazzo eccezionale e le parole del patron Squinzi, che voleva farne un simbolo del Sassuolo, stanno diventando realtà. Quando ha segnato, ho esultato. Domenico aveva fatto bene anche in precedenza con la Nazionale e in azzurro si sta confermando sui grandi livelli toccati in queste stagioni con il Sassuolo. E’ un campione e ora tutti se ne rendono conto.”
Il futuro di Berardi è lontano dal Sassuolo?

Domenico Berardi (foto Instagram)
L’esterno è stato spesso nelle ultime stagioni identificato come potenziale uomo mercato del club emiliano, salvo poi rimanere come un baluardo mentre intorno a lui la squadra ha attraversato diversi cicli. A ricordare le offerte importanti rispedite al mittente negli anni è lo stesso Carnevali: “Negli ultimi mercati ce lo hanno chiesto Juventus, Inter e Roma. Con lui ci lega un rapporto speciale. E’ vero che ci sono state offerte o interessamenti per lui, ma abbiamo sempre concordato che la cosa migliore era andare avanti insieme.”
In effetti, Berardi è diventato definitivamente il vice capitano del Sassuolo, spesso decorato della fascia al braccio per via delle apparizioni sempre più sporadiche di Magnanelli. Stando alle parole dell’amministratore delegato poi, che ricorda anche l’affetto e la fiducia che Squinzi stesso riponeva nel ragazzo, sembra che il futuro di giocatore e società continueranno ad essere legati: “Spero solo che a giugno Berardi faccia grandi prestazioni con la Nazionale. L’idea comune è quella di continuare insieme questo percorso e non credo proprio che le cose cambieranno tra tre mesi.”
Serie A
Milan, Jovic: “Do il massimo anche se gioco pochi minuti”

L’attaccante del Milan Luka Jovic ha parlato al termine del pareggio di San Siro contro la sua ex squadra, la Fiorentina. Suo il gol del definitivo 2-2.
Il Milan pareggia in casa con la Fiorentina e vede allontanarsi sempre di più la zona Europa: qualora le due romane dovessero vincere domani, si porterebbero a +7 sui rossoneri. A San Siro finisce 2-2: dopo 10 minuti la Viola si ritrova avanti di due con l’autorete di Thiaw e il gol di Kean, ma il Diavolo rimonta con Abraham e Jovic. Nel finale il VAR annulla il gol del 2-3 di Dodo. I toscani salgono a quota 54 e restano in corsa per la Champions, ma vincendo sarebbero stati ancor più a ridosso del quarto posto.

TAMMY ABRAHAM E JOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan-Fiorentina 2-2: le parole di Jovic nel dopo partita
Al termine della partita di San Siro, l’attaccante del Milan Luka Jovic, autore del gol del pari, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le parole del serbo, ex della gara.
L’ennesima gara iniziata male, con il Milan costretto alla rimonta
“Non so cosa dire, dobbiamo trovare una risposta perché abbiamo 7 partite da giocare. Dobbiamo cambiare, soprattutto nel primo tempo. Oggi in dieci minuti abbiamo subito due gol, ma alla fine abbiamo dimostrato carattere. Credo che avremmo meritato di vincere anche se pure loro hanno giocato bene. È un punto guadagnato per loro“.
La soddisfazione del gol
“Come ho detto, cerco di fare quello che posso nei minuti concessi. Oggi ho segnato. Sono stato bene a Firenze, ma ora gioco per il Milan e voglio giocare al meglio tutte le partite, fare quello che posso. Spero che l’allenatore ci faccia caso“.
Questo invece quanto dichiarato a DAZN: “Il gol è l’unica positiva di oggi, bisogna segnare prima perché quando vai sotto non è facile. E perché la classifica non è quella che merita un grande club come il Milan“.
Serie A
Milan, Maignan: “Su Kean la parata più difficile. Crisi? Bisogna lavorare e pensare positivo”

Mike Maignan, portiere del Milan, ha parlato al termine della pareggio di San Siro contro la Fiorentina, nella gara valida per la 31a giornata di Serie A.
Il Milan pareggia in casa con la Fiorentina e vede allontanarsi sempre di più la zona Europa: qualora le due romane dovessero vincere domani, si porterebbero a +7 sui rossoneri. A San Siro finisce 2-2: dopo 10 minuti la Viola si ritrova avanti di due con l’autorete di Thiaw e il gol di Kean, ma il Diavolo rimonta con Abraham e Jovic. Nel finale il VAR annulla il gol del 2-3 di Dodo. I toscani salgono a quota 54 e restano in corsa per la Champions, ma vincendo sarebbero stati ancor più a ridosso del quarto posto.

MIKE MAIGNAN RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan-Fiorentina 2-2: le parole di Maignan nel dopo partita
Al termine dell’incontro, il portiere del Milan Mike Maignan ha parlato ai microfoni di DAZN. Di seguito le sue parole.
Le difficoltà della squadra
“Nel calcio ci sono momenti così nei quali il vento non è favorevole, ma devi lavorare ogni giorno a testa alta e restare positivo. Io ho lavorato sempre, per cui non direi che sono tornato“.
Quali sono gli obiettivi del Milan?
“No, quando arrivi al Milan non serve parlare di obiettivi perché è sempre il top: cercare lo scudetto o le finali. Il momento è così, ogni giorno siamo qua a lavorare. Posso dire con tranquillità e serenità che questa squadra cerca ogni giorno di dare il massimo anche se a volte è difficile. Sicuramente in futuro impareremo da questa esperienza negativa e ci servirà per crescere, perché se hai tutto non cresci“.
La parata più difficile della partita
“Quella nell’uno contro uno con Kean, perché è una situazione dove il giocatore arriva vicino con due angoli aperti e può calciare a sinistra o a destra ma sono riuscito a chiudere un po’ di più la porta e a vincere questo duello“.
Serie A
Milan, Conceicao: “Sbagliamo tanto, non solo in difesa. Sul cambio di Musah…”

L’allenatore del Milan Sergio Conceicao ha parlato dopo la partita di San Siro contro la Fiorentina, terminato 2-1 in favore dei toscani.
Il Milan pareggia in casa con la Fiorentina e vede allontanarsi sempre di più la zona Europa: qualora le due romane dovessero vincere domani, si porterebbero a +7 sui rossoneri. A San Siro finisce 2-2: dopo 10 minuti la Viola si ritrova avanti di due con l’autorete di Thiaw e il gol di Kean, ma il Diavolo rimonta con Abraham e Jovic. Nel finale il VAR annulla il gol del 2-3 di Dodo. I toscani salgono a quota 54 e restano in corsa per la Champions, ma vincendo sarebbero stati ancor più a ridosso del quarto posto.

Yunus Musah ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan-Fiorentina 2-2: le parole di Conceicao nel dopo partita
Al termine dell’incontro di San Siro, il tecnico del Milan Sergio Conceicao ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le sue parole.
Contrasto tra difensori centrali e terzini nei movimenti
“Ci sono errori individuali ma non solo in difesa. La squadra ha commesso vari errori non forzati, è un comportamento che cerchiamo di migliorare. Anche a Napoli abbiamo subito un gol simile. Stiamo lavorando per cercare di migliorare, sono comportamenti che si imparano da ragazzini. Comunque noi sbagliamo anche tanti gol e bisogna creare equilibrio. I primi 20 minuti sono stati brutti, non era quello che abbiamo preparato, il responsabile sono io“.
Costretti sempre a rimontare
“Ne parliamo, è la terza partita in 6 giorni che facciamo. Contro l’Inter l’approccio è stato diverso, siamo stati più equilibrati con meno errori. La qualità che abbiamo è un insieme di caratteristiche che i giocatori devono avere. La personalità per entrare in partita deve essere forte e sempre presente“.
La sostituzione di Musah
“Lui mi ha dato dei segni positivi, ha fatto molto bene, non c’era motivo per non giocare. Dopo ho capito che la partita non stava andando bene e l’ho sostituito. Comunque Musah è un bravo giocatore e un bravo ragazzo“.
Theo Hernandez possibile esterno a tutto campo
“A livello offensivo è un giocatore di grandissima qualità, va avanti con grande facilità e riesce a creare difficoltà agli avversari sulla sua fascia. Ma i laterali sono tutti offensivi, questa è anche la dinamica della squadra: contro l’Inter avevamo anche il quinto uomo quando difendevamo. I giocatori con queste caratteristiche si sentono più sicuri con la difesa a 5“.
Queste invece le dichiarazioni dell’allenatore portoghese in conferenza stampa.
Per l’ennesima volta il Milan è costretto a rimontare
“All’intervallo abbiamo parlato tra di noi per capire cosa c’è da fare meglio rispetto al primo. La partita la prepariamo bene, l’approccio alla partita… Bisogna avere mentalità giusta e carattere. Poi non è facile ribaltare una squadra come la Fiorentina“.
Secondo Palladino è stata una partita avvincente
“Non mi piacciono le partite così, aperte, con tanti errori. Io sono più per la compattezza, per la solidità. Agli spettatori piace di più, ma a me piacerebbe vincere 1-0 e non 3-2. Non prendere gol è un segnale importante per la squadra“.
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