Il tecnico del Sassuolo, Alessio Dionisi, ha tenuto una conferenza stampa in vista dell’importante scontro contro il Genoa, che si terrà Venerdì 22 Dicembre alle ore 18.45.
In mattinata l’allenatore del Sassuolo ha parlato alla vigilia del match con il Genoa. Di seguito l’intervista completa:
“Non posso nascondermi: vogliamo la vittoria. Dobbiamo volere per ottenerla. Veniamo da una partita in cui siamo stati prestativi. Sembrava destinata a un risultato negativo e invece l’abbiamo ripresa. Vuol dire che la squadra c’è. Al tempo stesso col Genoa sarà impegnativa, perché il Genoa non è solo una neopromossa ma è una squadra di A che sta facendo bene. Ha le sue qualità e noi abbiamo le nostre. Domani le dobbiamo mettere in campo”.
“Rispetto alla partita precedente recuperiamo Ruan. Missori ha fatto più allenamenti ed è disponibile al 100%, mentre gli altri non saranno della partita. Parto da Obiang e Alvarez che hanno dei decorsi più lunghi, ma c’è una bella notizia perché Alvarez sabato sarà a disposizione della Primavera. Non ci saranno Racic, Defrel, Viti e Vina. Viti sta lavorando per rientrare mentre per Vina ci vorrà più di tempo”.
“Si fa con quel che si ha. L’ho sempre fatto e lo farò sempre. Bisogna lavorare con quelli che si hanno. L’a.d. è stato chiaro nell’intervista ed è stata una bella intervista, con belle parole che condivido in pieno. Tranne, ovviamente, quelle che mi riguardano. E sono state belle parole sulla squadra e i giocatori”.
“Se guardo tutto dico amarezza perché abbiamo fatto tutto da soli. Abbiamo concesso poco, ma abbiamo preso due gol e la partita ci stava sfuggendo di mano. Dobbiamo avere più fiducia in noi perché la fase difensiva passa anche da quello e dal coraggio, ma per come si era messa è un punto guadagnato. L’episodio ci ha agevolato perché per una volta sono rimasti gli altri in 10. Il pari ce lo siamo meritati di gran lunga, ma non era scontato”.
“È una questione di equilibrio. E’ normale che in 11 contro 10 abbiamo osato. Volpato ha delle qualità, mentre Boloca, che è uscito a Udine, è un centrocampista che gravita tra difesa e centrocampo. Volpato a oggi pensa da attaccante ma non si rende conto di essere un centrocampista offensivo. Potrebbe darsi che dall’inizio o a gara in corso sarà così”.
“Tutti. Dal primo all’ultimo. Se ci manca qualcosa la responsabilità è nostra. Poi anche merito agli altri. Bisogna iniziare a fare un’analisi di quanto fatto. Non dobbiamo mai essere soddisfatti a prescindere. Ovvio che non lo siamo, ma passa da noi. C’è la partita di domani e sappiamo che non sarà facile”.
“Più di così non possiamo proteggerli. Abbiamo guardato i numeri. Abbiamo preso più gol di quanto concesso nelle ultime partite. Abbiamo realizzato anche meno di quanto creato, ma stiamo creando e realizzando più gol. Stiamo concedendo meno e abbiamo preso troppi gol, quindi va al lavoro di squadra, in settimana, ma ci lavoriamo e lavoriamo per migliorare. Ovvio che nel dettaglio dobbiamo metterci qualcosina in più e più coraggio, perché i gol presi con l’Udinese non rientrano in errori ma rientrano nel coraggio. In alcuni momenti osi e in altri meno. Noi abbiamo osato meno del solito e gli altri ne approfittano
. Dobbiamo avere coraggio e non aver paura”.“Non lo so. Ogni squadra ha giocatori determinanti. Non esiste squadra che dipende dal gioco, anche il gioco passa dai giocatori. Se togli qualche giocatore a qualche squadra cambia qualcosina. Berardi è il nostro giocatore più importante ma non l’unico. Nel Genoa Gudmundsson è importante ma non è l’unico”.
“Faranno le loro valutazioni. Non so se ci sarà Retegui. Lui è il centravanti più strutturato che hanno. Con lui ricercano delle cose e senza altre. Dovremo essere bravi anche noi ad adeguarci alla fase offensiva del Genoa“.
“Abbiamo fatto due corsi insieme e lo conosco. Allenavamo categorie diverse e sarà la prima volta che ci saluteremo in campo. Voi identificate la squadra nell’allenatore ma spesso è il contrario. Non sarà mai Gilardino contro Dionisi o allenatore contro allenatore”.
“Ha avuto fiducia e continuerà ad averne perché ha doti importanti e lo ha dimostrato. Allo stesso tempo in diverse partite ha avuto delle amnesie e fatto errori che un difensore non si può permettere. Forse gli errori degli attaccanti e dei centrocampisti passano inosservati, quelli dei difensori no. Lui deve crescere. Lavora e deve lavorare. Deve metterci testa per migliorare perché a livello fisico ha doti importanti. Avrà spazio? Sì. Ce l’avrà domani? Forse…”.
“L’ho detto davanti a tutta la squadra, perché Armand l’anno scorso faceva più fatica con la palla che senza palla. Non è mai stato un attaccante. Non ha mai avuto grandi numeri di gol. L’anno scorso è stata la sua migliore stagione a livello realizzativo, per il resto non è mai andato oltre i 4-5 gol. A oggi è sotto media. Mi aspetto che calci di più in porta. Ha un tiro pericoloso e lo cerca poco. Deve mettere più personalità nella partita. Deve aumentare la sua fiducia, la sua consapevolezza, perché non è il gol che manca ma la finalizzazione. La ricerca dell’uno contro uno e la ricerca della porta. Nella prima mezz’ora con l’Udinese ha fatto tre attacchi. Abbiamo attaccato quasi sempre da quella parte e deve ripartire da quello”.
“A sinistra giocherà un destro, questo è poco ma sicuro. Abbiamo fatto delle prove. Hanno giocato sia Toljan che Pedersen lì. In base alla partita, alla pressione degli avversari e in base a quello che vogliamo fare. Ormai Toljan e Domenico insieme formano una coppia importante e si conoscono senza vedersi. Al tempo stesso dobbiamo cercare di rendere la coperta più lunga possibile e le scelte sono anche in funzione di questo”.
Aggiornato al 21/12/2023 13:12
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