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Sassuolo-Milan: le probabili formazioni e dove vederla
Domani 21 luglio andrà in scena l’avvincente sfida tra il Sassuolo ed il Milan, fischio d’inizio alle ore 21,45. Il Sassuolo sta vivendo un periodo decisamente buono, è stato infatti capace di fermare sia Juventus che Inter e staziona appena dietro ai rossoneri in ottava posizione con 48 punti. Anche il Milan sta vivendo un periodo di grazia e rincorre l’Europa League forte della manita inflitta al Bologna ed un gioco corale e finalmente convincente. La sfida si preannuncia quindi molto interessante dal punto di vista delle emozioni, le due squadra sanno giocare a calcio molto bene in quest’ultimo periodo.
Rientri importanti per De Zerbi
Il tecnico De Zerbi potrà contare praticamente su quasi tutta la rosa a sua disposizione. In porta tornerà Consigli dietro ai due centrali Marlon e Peluso con Muldur a destra e Kyriakopoulos a sinistra. Accanto al confermato Locatelli a centrocampo, ballottaggio tra Magnanelli e Bourabia che rientrano entrambi dal turno di squalifica. Terminale offensivo sarà Caputo con l’assistenza alle sue spalle fornita da Berardi, Djuricic e Boga. Il modulo scelto sarà il 4-2-3-1.
Pochi cambi per Pioli
Il Milan metterà in campo la migliore formazione per questa ostica trasferta. Davanti a Donnarumma Conti vince il ballottaggio con Calabria, centrali Kjaer e Romagnoli ed a sinistra Theo Hernandez. Bonaventura dovrebbe essere preferito a Saelemaekers davanti alla linea mediana composta da Kessie e Bennacer. Completano il reparto Calhanoglu e Rebic che caricheranno le cartucce per Ibrahimovic unica punta.
Le probabili formazioni
Sassuolo (4-2-3-1): Consigli, Muldur, Marlon, Peluso, Kyriakopoulos, Magnanelli, Locatelli, Berardi, Djuricic, Boga, Caputo. Allenatore: De Zerbi
Milan (4-2-3-1): Donnarumma, Conti, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez, Kessiè, Bennacer, Bonaventura, Calhanoglu, Rebic, Ibrahimovic. Allenatore: Pioli.
I precedenti
I precedenti tra il Sassuolo ed il Milan sono in tutto 14. Il bilancio è nettamente a favore dei rossoneri che conducono con 8 vittorie, i pareggi sono 2. Al Mapei Stadium i precedenti sono invece 6 con 3 vittorie per parte. Il Sassuolo non batte il Milan dal 6 marzo del 2016, allora la partita finì con il risultato di 2-0 e reti di Duncan e Sansone. Il Milan dovrà prestare particolare attenzione a Berardi, sono infatti 8 i gol segnati ai rossoneri dal bomber del Sassuolo. La partita d’andata è finita a reti inviolate, 0-0.
Dove vederla
La sfida tra Sassuolo e Milan sarà visibile in diretta esclusiva su Sky Sport. Come di consueto la gara potrà essere seguita su pc, smartphone e tablet con l’app di SkyGo, oppure acquistando i pacchetti offerti su Now Tv.
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Ben Yedder condannato a 2 anni di carcere: tutti i dettagli
Arriva la svolta nel caso Ben Yedder, l’attaccante ex Monaco accusato di guida in stato di ebrezza e abusi sessuali. Il tribunale ha emesso la sentenza.
Il francese aveva in precedenza ammesso di essersi messo alla guida sotto l’effetto di alcol, ma aveva negato categoricamente ogni azione contro la ragazza in questione.
Ben Yedder condannato: ecco la sentenza
Il tribunale di Nizza ha giudicato l’imputato colpevole di entrambe le accuse e di conseguenza stabilito una pena di due anni di reclusione con condizionale più una multa di 5000 euro. Contenstualmente, anche l’obbligo di assistere e risarcire la ragazza di 23 anni presumibilmente vittima dell’accaduto risalente al 7 settembre scorso.
Inoltre è stata predisposta la sospensione della patente per 6 mesi per Ben Yedder, il quale dovrà sottoporsi ai classici esami del sangue periodici per ottenere la restituzione della licenza.
L’attaccante è svincolato da luglio scorso e a causa di questi problemi legali nessuna squadra si è fatta avanti per ingaggiarlo. Risolto questo nodo, potrebbe delinearsi finalmente il futuro del classe 1990. Tra i riconoscimenti più importanti i 3 titoli di capocannoniere della Ligue 1, Coppa del Re e Coupe de France.
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Infantino è american dream: “Congratulazioni Presidente”
Infantino celebra la vittoria di Donald Trump alle elezioni e con un post sui social e promette “Avremo un grande Mondiale 2026 negli Usa.”
Il presidente della Fifa dedica un post al neoeletto presidente degli Stati Uniti, che torna alla Casa Bianca battendo Kamala Harris.
“Football Unites the World!” scrive nel messaggio.
Infantino alla Casa Bianca
Era l’agosto del 2018, primo mandato per Donald Trump.
Accompagnato dal presidente della Federazione Calcio statunitense, Carlos Cordeiro, il presidente della Fifa venne ricevuto dallo stesso Trump proprio per discutere del Mondiale 2026, assegnato a Canada, Messico e Stati Uniti.
Scambio di regali e di battute: Gianni Infantino infatti consegnò a Trump una maglia blu con il numero 26 e il nome del presidente e insieme anche a dei cartellini gialli e rossi da utilizzare in conferenza stampa. Tutti i giornalisti vennero scherzosamente sanzionati col rosso.
Fifa…dei dem
I rapporti tra Infantino e Trump sono sempre stati amichevoli: infatti dopo l’esito delle elezioni statunitensi il presidente Fifa è stato tra i primi a pubblicare le foto risalenti a quell’incontro del 2018, prova molto chiara della buona intesa tra i due.
Invece durante l’amministrazione Biden tra i vertici apicali di Fifa e Casa Bianca non c’è stato alcun contatto.
Anche lo scorso maggio, quando si è recato a Washington DC, Infantino si è limitato a incontrare solo deputati e senatori.
Non può dunque che essere contento del cambio di schieramento alla Casa Bianca, a ridosso ormai del Mondiale 2026.
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Inter, Adriano: “Pensavano di mandarmi in una clinica. Volevo fuggire dal calcio”
L’ex attaccante dell’Inter Adriano ha parlato di alcuni brutti momenti della sua carriera e del tentativo dei nerazzurri di mandarlo in una clinica.
Considerato uno dei più grandi what if della storia del calcio, Adriano per caratteristiche sembrava potesse diventare l’erede del Fenomeno Ronaldo. Un giocatore completo dotato di potenza, tecnica, velocità, dribbling, finalizzazione. Purtroppo le cose sono andate diversamente: ne ha parlato lo stesso Adriano nella presentazione della sua autobiografia intitolata La mia più grande paura.
Adriano e la sua autobiografia: retroscena sull’Inter e non solo
“Tornavo a casa e trovavo sempre un motivo per bere, perché c’erano i miei amici o perché non volevo stare in silenzio“. Così Adriano racconta nella sua autobiografia i momenti difficili della sua carriera: “Molti usano il calcio come valvola di sfogo, io invece volevo fuggirne“.
“La mia fuga dal calcio era mio padre, ma quando se n’è andato il mio compagno è diventato il bere. Arrivavo tardi agli allenamenti, il club mi multava ma non mi interessava. La mia depressione raggiunse un livello che preferisco non ricordare“.
Sul ruolo dell’Inter nella vicenda: “Un giorno Moratti mi disse che mi volevano mandare in un posto speciale. Era una clinica di riabilitazione in Svizzera. Ero depresso e non capivo di cosa stessero parlando. Iniziai a innervosirmi e gli chiesi perché stesse cercando di mandarmi in un ospedale psichiatrico. Un giocatore ricoverato in clinica psichiatrica? Non volevo crederci!“
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