Serie A
Sassuolo-Venezia: probabili formazioni e dove vederla

Il Sassuolo alla nona giornata di Serie A ospita il Venezia: tutto sulla partita, da dove è possibile vederla in tv e streaming alle probabili formazioni.
Il Sassuolo, dopo il cambio di allenatore (via De Zerbi, ecco Dionisi) stanno un po’ faticando a ritrovare la propria identità. Il Venezia, invece, con la guida di Zanetti, hanno trovato la prima vittoria al Penzo e si sono rilanciati alla grande in ottica salvezza.
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Qui Sassuolo
Mister Dionisi dovrebbe recuperare Boga, Traorè e Ayhan dopo i sintomi influenzali che hanno escluso i tre calciatori dalla trasferta di sabato scorso a Genova. Tuttavia, se dovessero accomodarsi in panchina, il tecnico potrebbe concedere ancora posto nell’11 iniziale a Scamacca in attacco sostenuto da Raspadori, poi Berardi e Djuricic posizionati sugli esterni. In mezzo al campo Frattesi affiancherà Maxime Lopez. In difesa a destra conferma per Toljan, positivo a Marassi, invece rischia Rogerio a sinistra sul pressing di Kyriakopoulos; al centro Chiriches con Ferrari. Tra i pali Consigli.
Qui Venezia
Pesa l’assenza di Johnsen, colpito duro alla caviglia lunedì scorso contro la Fiorentina e fuori causa per Reggio Emilia. Mister Zanetti in attacco schiererà Okereke e Aramu ai lati della punta Henry. In regia non dovrebbe mancare Vacca, uscito acciaccato dall’ultimo turno di campionato; poi dovrebbe ritrovare posto in mediana Crnigoj dall’inizio. In difesa tre dubbi per il tecnico: sulle fasce Mazzocchi e Haps possono spuntarla sulla concorrenza di Ebuehi e Molinaro mentre al centro Svoboda cerca conferma (a svantaggio di Caldara) al fianco di Ceccaroni.
Arbitro
Sabato 23 ottobre 2021 alle ore 18.00 si disputerà Sassuolo-Venezia, gara valida per la giornata numero 9 della serie A 2021-22: l’arbitro sarà Antonio Di Martino di Teramo.
A completare la squadra arbitrale di Di Martino per Sassuolo-Venezia ci saranno anche Niccolò Pagliardini di Arezzo e Salvatore Affatato di Vco. Quarto uomo sarà Francesco Cosso di Reggio Calabria.
Al Var ci sarà Paolo Mazzoleni di Bergamo, con Andrea Colombo di Como come A-VAR.
Nei suoi precedenti con Sassuolo e Venezia, non c’è alcuna partita dei neroverdi da lui diretta. Ce ne sono invece ben 9 del Venezia, che con lui conta 6 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. L’ultima risale allo scorso campionato di serie B: Pordenone-Venezia 2-0 del 16 gennaio 2021.
Precedenti
Le due squadre in totale si sono affrontate quattro volte, sempre in Lega Pro. Il bilancio delle sfide è a favore del Venezia con due vittorie. Gli altri due scontri sono finiti con una vittoria del Sassuolo e un pari. Di fatto, le due vittorie del Venezia sono arrivate in casa, conseguentemente, gli emiliani sono imbattuti tra le mura amiche contro il Venezia. Ma i neroverdi dovranno prestare molta attenzione in vista della sfida contro la formazione lagunare.
Probabili formazioni
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Chiriches, Ferrari, Rogério; Frattesi, Lopez; Berardi, Raspadori, Djuricic; Scamacca.
VENEZIA (4-3-3): Romero; Ebuehi, Svoboda, Ceccaroni, Haps; Crnigoj, Ampadu, Busio; Aramu, Henry, Okereke.
Dove vederla
Per poter assistere al match tra rossoblù e neroverdi è necessario avere un abbonamento a DAZN , che trasmetterà in esclusiva la partita. Disponendo di una moderna smart tv basterà accedere all’applicazione e selezionare l’evento desiderato, mentre con un televisore di altro genere è necessario avere uno dei seguenti supporti e collegarlo alla tv: TIMVISION BOX, console PlayStation 4/5 o Xbox (One, One S, One X, Series X, Series S), dispositivo Google Chromecast o Amazon Fire TV Stick.
Per seguire il racconto live del match potete farlo collegandovi alla pagina Facebook de La Serie A nel Pallone sabato 23 ottobre dalle 17.45
Serie A
Palladino: con l’acqua alla gola si è ripreso la Fiorentina

Notte da sogno per la Fiorentina di Raffaele Palladino. Il tecnico, ex Monza, ha fatto vivere una notte da sogno ai tifosi dopo il pesante 3ao alla Juventus.
La Fiorentina passeggia, anzi demolisce, su una Juventus inguardabile e irriconoscibile. Mister Palladino, con i gol di Gosens, Mandragora e Gudmunsson, salva la panchina quantomeno per il tempo della sosta. Grandissima prova di Fagioli, che mette a referto due assist, probabile rimpianto juventino. Una cosa è certa: l’impresa contro la Juve sarà ricordata e raccontata dai tifosi fiorentini per molto tempo.
Palladino salvo…per adesso
Prestazione vincente dei Viola contro la Juventus. Palladino sembra aver ri-trovato una quadra di squadra per affrontare questo finale di stagione per le posizioni europee. De Gea tra i pali muro difensivo, una difesa che con il nuovo vestito a tre sembra aver trovato solidità, centrocampo di alta qualità con l’innesto di Fagioli (in casa Juve si staranno mangiando le mani?), e una coppia d’attacco formata da Gudmundsson e Kean che fa sognare.
Il tecnico Viola è stato più volte nella stagione criticato per la qualità del gioco della sua squadra. Tuttavia va sottolineata una dote dell’allenatore di Mugnano di Napoli: la capacità di saper reagire e resistere quando ci si ritrova con l’acqua alla gola. Qualità da molti considerata da grande allenatore.
Bisogna dire però che la squadra è inciampata, nel corso della stagione, in errori che poi non sono stati del tutto corretti. Errori che hanno indotto i media e gli addetti ai lavori a fare paragoni con il precedente tecnico Viola, Vincenzo Italiano.
Sta di fatto che il tecnico della Fiorentina spera, con gli aggiustamenti fatti, di aver trovato la quadra per centrare l’Europa: “Stasera è stata magica. Non ci rendiamo ancora conto. Siamo felici, abbiamo giocato con intensità ed energia, a tutto campo: serviva una partita così, per dare la svolta”.
Serie A
Fiorentina, Comuzzo dall’addio alla panchina: non è più inamovibile

Pietro Comuzzo è sicuramente una delle sorprese più liete della stagione della Fiorentina. Da gennaio, però, sembra aver perso la titolarità.
In una Fiorentina che continua a vivere una stagione tra alti e bassi, una delle poche certezze, almeno fino a gennaio, era rappresentata da Pietro Comuzzo. Il classe 2005 si era guadagnato il posto da titolare inamovibile con prestazioni di grande solidità, attirando così l’attenzione dei top club italiani.
Il Napoli, in particolare, aveva tentato il colpo nel mercato invernale, arrivando a offrire oltre 30 milioni di euro per strapparlo ai viola. La trattativa, però, non si è concretizzata e, paradossalmente, da quel momento qualcosa è cambiato nella stagione del difensore.
Gli errori e la rinascita di Pongracic
Comuzzo ha risentito della discontinuità della Fiorentina e di alcune scelte sperimentali di Palladino, commettendo qualche errore di troppo che ha finito per pesare sulle sue gerarchie in squadra.
Nel frattempo, Marin Pongracic ha ritrovato la miglior condizione dopo un avvio di stagione shock tra errori madornali e infortuni. L’ex Lecce, arrivato in estate per 16 milioni come erede di Milenkovic, ha scalato le gerarchie fino a diventare un titolare inamovibile, complice anche il passaggio alla difesa a 3.
Un futuro ancora da scrivere con la Fiorentina?
Nonostante il minutaggio ridotto, Comuzzo non è stato del tutto accantonato: Palladino lo ha schierato titolare nel doppio confronto di Conference League contro il Panathinaikos, segno che la fiducia nel talento del giovane difensore resta.
La sua gestione, però, è cambiata, forse anche per valorizzare l’investimento fatto su Pongracic. Con l’estate ormai alle porte e i grandi club sempre vigili, il futuro di Comuzzo potrebbe essere ancora un tema caldo del mercato: resterà a Firenze o cederà al corteggiamento di una big?
Serie A
Sacchi: “Vittoria Inter importante, una cosa può frenarli”

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, ha parlato degli scenari possibili della corsa scudetto dopo la vittoria dei nerazzurri sull’Atalanta al Gewiss Stadium.
La vittoria dell’Inter sull’Atalanta al Gewiss Stadium ha delineato la squadra di Inzaghi come la pretendente numero 1 allo Scudetto. Soprattutto a fronte del passo indietro del Napoli di Conte a Venezia.

LA GRINTA DI LAUTARO MARTINEZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le parole di Sacchi
A proposito del percorso dei nerazzurri in campionato, all’alba di questa vittoria sulla Dea di Gian Piero Gasperini è intervenuto anche Arrigo Sacchi.
L’ex allenatore della Nazionale e del Milan ha commentato così sulle pagine della Gazzetta dello Sport: “Mi è sembrato un duello tra pugili di altissimo livello: uno tira un colpo, l’altro lo para e va all’assalto con coraggio. Battaglie in ogni zona del campo: lotte per la riconquista del pallone, corse lungo le fasce, buone trame di gioco quando si è trattato di costruire una manovra più articolata. Insomma, tutto quello che un appassionato di calcio desidera vedere quando va allo stadio o si siede in poltrona per assistere a una partita davanti alla televisione. Tutto sommato, ritengo che il successo dell’Inter sia meritato: ha fatto di più in zona offensiva, è stata più pericolosa dell’Atalanta, ha dimostrato di essere superiore”.
Sulla squadra bergamasca e il suo allenatore ha poi continuato: “Dalla squadra di Gasperini, lo ammetto, mi aspettavo qualcosa di più: è mancata la scintilla che tante volte, in questi ultimi anni, abbiamo visto e ammirato”.
Il 78enne di Fusignano ha poi tirato in ballo il Napoli di Antonio Conte: “Aver vinto in casa dell’Atalanta è una notevole prova di forza, anche perché ha spedito i bergamaschi a meno sei punti. E il Napoli, fermato sul pareggio a Venezia, è ora a meno tre”.
Le insidie nerazzurre
Tutti incroci perfetti per il puzzle Scudetto, sempre più vicino per i nerazzurri, ma Sacchi non dà tutto per fatto: “Non voglio dire che per la squadra di Inzaghi il cammino sia in discesa, anche perché ha tanti impegni, e soprattutto quelli in Champions League sono pericolosi e tolgono energie fisiche e nervose. Però bisogna ammettere che lo scatto di Lautaro e compagni è di quelli importanti, perché lasciano sul posto gli avversari, che adesso hanno il compito di assorbire la botta e rimettersi a pedalare”.
E sulla Champions ha concluso dicendo: “A mio avviso soltanto le partite internazionali possono frenare l’Inter, ma se Inzaghi (e non ho alcun dubbio al riguardo) riuscirà a dosare bene le forze dei suoi ragazzi credo che i nerazzurri possano arrivare in fondo a braccia alzate”.
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