Serie A
Serie A, Atalanta super: classifiche a confronto dopo 16 giornate
La classifica attuale di Serie A, confrontata con quella dell’anno scorso dopo 16 giornate, mette in luce gli enormi passi in avanti compiuti dall’Atalanta.
In Serie A già si tracciano i primi bilanci. Tra squadre che viaggiano a ritmi elevatissimi e altre che non riescono affatto a trovare continuità, ecco il confronto con la classifica della stagione 2023/24 a parità di partite giocate.
Serie A, le squadre migliorate rispetto a un anno fa: Atalanta da sogno
Dopo la vittoria sofferta in casa del Cagliari, l’Atalanta si è portata a 37 punti: mantenendo la vetta della classifica. Gli uomini di Gasperini hanno ottenuto ben 11 punti in più rispetto a quanto avevano fatto l’anno scorso dopo 16 partite. Si tratta fin qui della squadra con il miglioramento più netto.
Appena dietro ai bergamaschi, nonostante la sonora sconfitta contro l’Inter, c’è la Lazio, migliorata fin qui di 10 punti rispetto alla stagione precedente. La squadra di Inzaghi merita però un discorso a parte, dato che attualmente ha un punto in mezzo rispetto alla passata ma potenzialmente potrebbe migliorare questo dato.
Deve infatti recuperare la 14esima giornata, quella contro la Fiorentina: rinviata a data da destinarsi dopo lo spavento di Bove. I nerazzurri non sono sempre sembrati la macchina perfetta vista lo scorso anno, ma vincendo il recupero contro i gigliati potrebbero comunque migliorare il rendimento della passata stagione.
Dopo la doppia sconfitta contro la Lazio prima in Coppa Italia e poi in campionato nell’arco di 3 giorni, il Napoli rialza la testa e vince 3-1 in rimonta sul campo dell’Udinese. Con questo successo i partenopei restano a -2 dall’Atalanta e sono la terza squadra più “migliorata”, con 8 punti in più.
Appena dietro c’è la coppia composta da Empoli e Udinese. Entrambe hanno rimediato una sconfitta nell’ultimo turno, rispettivamente contro Torino e Napoli. Eppure il bilancio rispetto alla scorsa stagione resta estremamente positivo, con 7 punti in più.
Serie A, le squadre peggiorate: caos Roma, Juventus e Milan
Il Monza è la squadra più “peggiorata” rispetto alla scorsa stagione. Gli uomini di Nesta sono ultimi in classifica a quota 10 insieme al Venezia, sono reduci dalla sconfitta in casa del Lecce nello scontro diretto e hanno collezionato ben 11 punti in meno rispetto a un anno fa.
Ecco poi il terzetto composto da Roma, Juventus e Milan, con 9 punti in meno rispetto alla passata stagione. Giallorossi, bianconeri e rossoneri vengono da un lungo periodo di crisi di gioco, rendimento o continuità. Nessuna delle tre ha vinto l’ultima partita, nonostante affrontassero squadre in lotta per la salvezza. Il Diavolo ha però una gara in meno: quella col Bologna, ancora da recuperare.
Serie A
Atalanta, Percassi vince il titolo di Miglior Presidente Europeo dell’Anno ai Golden Boy
Il numero uno dell’Atalanta ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per la sua visione e i successi del club bergamasco, esempio di eccellenza nel calcio continentale.
Antonio Percassi è stato insignito del premio di Miglior Presidente Europeo dell’Anno durante la cerimonia dei Golden Boy Awards, tenutasi ieri sera. Un riconoscimento di grande prestigio, che celebra la sua straordinaria capacità di gestione e la visione innovativa che hanno trasformato il club bergamasco in un modello di successo nel panorama calcistico europeo.
A seguire, il comunicato della Dea:
“L’Atalanta continua a fare incetta di riconoscimenti. Dopo l’Amministratore Delegato Luca Percassi, insignito del premio di Best Manager of the Year succedendo nell’albo d’oro ad Adriano Galliani e Giuseppe Marotta, è stata la volta del Presidente Antonio Percassi. La giuria del Golden Boy Legends, premio giunto alla sua quinta edizione e inserito nel contesto dell’European Golden Boy, ha eletto il numero 1 nerazzurro come Best European President of the Year, vale a dire miglior Presidente a livello europeo. Un riconoscimento prestigiosissimo che in passato è stato assegnato – fra gli altri – ad Andrea Agnelli e Florentino Perez.
La cerimonia di premiazione si è tenuta lunedì 16 dicembre al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.
La giuria, che contava ben quattro Palloni d’Oro, era composta da personaggi del calibro di Hristo Stoichkov, Lothar Matthäus, Andriy Schevchenko, Pavel Nedved, Sebastian Veron, Alessandro Costacurta, Manuel Rui Costa, Cesc Fabregas, Massimo Mauro, Stephane Chapuisat, Lina Souloukou e Diana Langes Swarovski.”
Serie A
Inter, si alza la voce sul campionato: Inzaghi risponde ad Atalanta e Napoli
Inter, il larghissimo successo sulla Lazio ribadisce la piena candidatura dei nerazzurri per lo scudetto e manda un messaggio ad Atalanta e Napoli.
Senza troppi giri di parole, la sfida tra Lazio e Inter ha dato una risposta forte e chiara: i nerazzurri sono, a piedi uniti, più che mai nella corsa per lo scudetto.
L’etichetta da campioni uscenti non basta alla squadra di Inzaghi, che all’Olimpico ha mostrato, sul prato verde, di voler partecipare alla gara a pieno titolo.
Dopo i successi di Atalanta e Napoli, i nerazzurri rispondono con tre punti pesantissimi, contro un’avversario temibile alla vigilia.
Lo 0-6 ha mostrato in modo palese una delle caratteristiche fondamentali dell’Inter di Inzaghi: rendere facile qualcosa di esattamente difficile.
Fino a fine primo tempo, il match era ampiamente aperto. Nella prima parte della ripresa, i nerazzurri hanno chiuso la pratica, con i colpi da ko dei priori tenori.
La Lazio, alle corde, ha abdicato nonostante un’alba del match che lasciava presagire ben altro.
Forse quest’ultimo aspetto deve fare preoccupare le avversarie: la capacità di invertire l’inerzia di un match iniziato in sofferenza.
Ciò che in Champions League appare ancora un processo lungo da compiere (vedi Leverkusen), in Italia sembra ampiamente realizzato.
Atalanta e Napoli hanno anima, coraggio e forza, l’Inter anche. La corsa scudetto, a meno di clamorosi inserimenti da dietro, sarà un gran premio con tre fuoriserie.
Serie A
Milan, Van Basten: “Per me i colori rossoneri resteranno sempre speciali. Su Fonseca…”
Milan, l’ex bomber Marco Van Basten è stato intervistato in esclusiva dalla Gazzetta dello Sport in occasione della sua entrata nella Hall of Fame del Club.
A seguire un breve estratto dell’intervista al “Cigno di Utrecht”.
Milan, le parole di Van Basten
Un pensiero sulla sua esperienza in rossonero?
“Per me i colori rossoneri, il pubblico e la società resteranno sempre qualcosa di speciale. Anche se vivo in Olanda, quando gioca la prima cosa che controllo è il risultato del Milan. La partita che ricordo con più affetto è la finale di Coppa Campioni 1988-89 a Barcellona contro la Steaua, una gara che ci ha regalato il primo trionfo internazionale dopo anni che il club lo attendeva. È stato il coronamento del sogno di Berlusconi”.
L’idea di Fonseca le piace?
“Non ha i grandissimi giocatori che c’erano ai miei tempi e così non è facile fare sempre risultato. L’allenatore è cambiato dopo qualche anno: bisogna dare tempo a Fonseca di lavorare e avere pazienza. Ibra? Non pensavo che sarebbe diventato dirigente, ma ha vissuto tanto tempo nel calcio e ha parecchia esperienza. Le società hanno bisogno di persone che hanno giocato, che sanno cosa vuol dire essere un calciatore. Può essere un grande aiuto per portare il Milan di nuovo al top”.
Si aspettava un Reijnders così decisivo?
“La sua esplosione per me è stata un po’ inaspettata perché all’Az era abbastanza bravo, ma… senza esagerare. A Milano è arrivato a 25 anni, quindi già formato, e non credevo che potesse diventare così forte, fare così tanti progressi. È uno dei migliori centrocampisti in circolazione”.
Su altri giocatori
“Morata ha avuto un paio di infortuni e per un attaccante non è facile se stai fuori e non trovi il feeling con il gol. Leao è bravo, salta spesso uno-due avversari in dribbling e ha spunti che non si vedono spesso. Leao è uno dal grande potenziale e sta a lui mostrarlo a pieno. Può crescere ancora tanto e fare meglio”.
In Champions gli ottavi sono alla portata?
“Mancano due vittorie e in Europa non ci sono partite facili. Auguro al Milan di evitare i play off e di andare direttamente agli ottavi. Pensare di vincere la Champions è… tanto, ma in futuro può riuscirci di nuovo”.
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