Serie A
Serie A, decimo turno: le statistiche del Dottor Sarli
Bentrovati alle statistiche, siamo giunti al decimo turno di Serie A. Abbiamo vissuto un turno ricco di emozioni, di goal, di rimonte assurde, un turno spettacolare che ora andremo a vedere insieme.
In questo turno c’è una favola, quella scritta domenica all’ora di pranzo dal Cagliari. Narra che il Frosinone ha dominato il primo tempo con la doppietta di Soulé e il goal di Brescianini e che il Cagliari, molto passivo, nella ripresa ha cambiato volto. Si narra che al minuto 72′ Oristanio ha accorciato le distanze e che 4′ più tardi è giunto il pareggio di Makoumbou.
Ma la parte più bella di questa favola è il finale, dove si racconta la salita sugli scudi di un supereroe, Leonardo Pavoletti che, con una doppietta in pieno recupero, ha completato la rimonta, il Cagliari, come nelle più belle favole, la ribalta e la vince 4-3, clamoroso alla Domus!
Tre pareggi con goal
Il Sassuolo impatta a Reggio Emilia contro il Bologna, partita sbloccata al 3′ da Zirkzee e pareggiata, al termine della prima frazione, da Boloca. Un pareggio di cui le due contendenti si possono accontentare, il Bologna continua il suo bel campionato e il Sassuolo si porta a 4 punti sulla zona retrocessione.
A Monza al goal di Colpani (27′) risponde Lucca (66′), un pareggio che sta stretto ad entrambi, soprattutto all’Udinese che, per un pelo, rimane sopra all’Empoli.
Al Maradona è serata di spettacolo, la doppietta di Giroud nel primo tempo (22′ e 31′) non basta al Milan per vincere a Napoli, poiché nel secondo tempo i ciuchini pareggiano con Politano (50′) e Raspadori (63′). Un punto per uno nelle zone alte della classifica, è giusto così ma l’Inter allunga sui cugini battendo la Roma, adesso è a +3.
Cinque vittorie col minimo scarto
Il Genoa batte di misura la Salernitana con un goal di Gudmundsson (35′) e vince lo scontro salvezza portandosi a 4 punti dalla zona rossa della classifica.
Il Buongiorno è arrivato sul finire del primo tempo (41′) per il Torino, che sbanca il Via del Mare vincendo con una sola rete ma incassando tre punti preziosissimi (ora è a 1 punto dal Lecce).
La Juventus piega il l’Hellas Verona all’ultimo secondo, dopo due reti annullate a Kean per fuorigioco (uno davvero millimetrico) ci pensa Cambiaso (97′) a ribadire un tiro finito sul palo e a regalare alla Vecchia Signora tre punti d’oro in chiava scudetto, ora i bianconeri sono a -2 dalla capolista.
Ed eccola la capolista, 1-0 alla Roma con goal di Thuram (81′), una vittoria importantissima che permette ai nerazzurri, complice anche il pari del Milan, di mantenere la vetta della classica con un margine leggermente maggiore (2 punti) sulla diretta inseguitrice (la Juventus, appunto).
Un rigore di Immobile (95′) permette alla Lazio di risalire la china della classifica liquidando la pratica Fiorentina, una partita decisa sul filo di lana che permette agli aquilotti di portarsi a -1 dalla Viola e, quindi, dall’Europa.
La vittoria col massimo scarto
L’Atalanta fa presto a mandare in archivio la pratica Empoli (al 29′ era già sullo 0-2). Il match termina 0-3, la Dea si mantiene in zona Champions.
Il goal più veloce e quello più tardivo
Di Zirkzee (Bologna) al 3′ il goal più veloce per il momentaneo vantaggio felsineo (1-1). Tante le reti nel recupero ma la più tardiva è quella già citata di Cambiaso per la Juventus. Curiosità, tutti i goal nel recupero sono stati decisivi.
La partita più corretta e quella più fallosa
Quattro cartellini in Monza – Udinese ed Empoli – Atalanta, queste le partite più corrette, giusto per usare un eufemismo. Sette gialli e un rosso in Napoli – Milan, la partita più fallosa considerando l’espulsione. Sette gialli anche in Inter – Roma e Genoa – Salernitana.
Il bilancio finale
23 goal, due rigori (uno sbagliato per il Cagliari da Mancosu e uno realizzato per la Lazio da Immobile). Una rimonta clamorosa (quella di Cagliari) e, soprattutto, una giornata molto fallosa. Questo il bilancio del decimo turno, au revoir!
Serie A
Fiorentina, Adli: “L’Italia mi ha migliorato tatticamente”
Il centrocampista della Fiorentina, Yacine Adli, ha parlato del suo futuro in maglia Viola e della sua esperienza al Milan in un’intervista a RMC Sport.
Yacine Adli sta attraversando un ottimo momento insieme a tutta la Fiorentina: lo scorso anno nel Milan era comunque riuscito a ritagliarsi il suo spazio nonostante i tanti e frequenti infortuni, ma in maglia viola sta avendo un rendimento qualitativamente più alto. Il francese classe 2000 ha rilasciato un’intervista a RMC Sport dove ha parlato della sua esperienza in rossonero e del suo possibile rinnovo al termine della stagione.
Fiorentina, le parole di Adli
Il centrocampista ex Milan ha parlato in modo molto sereno ed ottimista di quello che potrebbe essere il suo futuro. Il giocatore è in prestito dal club rossonero e a fine stagione la Fiorentina dovrà decidere se acquistare a titolo definitivo il suo cartellino o meno:
“È difficile parlare ora del futuro, siamo ancora all’inizio. L’obiettivo è disputare una grande stagione, far parlare il campo, avere questa costanza nelle prestazioni. Se arriverà una grande stagione a livello di squadra e personale, la Fiorentina non mancherà di esercitare l’opzione di acquisto. Se farò una grande stagione e la Fiorentina non eserciterà l’opzione di acquisto, giocare bene mi aiuterà comunque”.
La sua esperienza italiana
Yacine Adli ha parlato dei grandi miglioramenti personali che ha avuto dal momento del suo arrivo in Italia: “Prima del Milan ho lasciato il Bordeaux che era in una situazione complicata. Quando sono arrivato a Milano sono stato scelto dai dirigenti, non è sempre lo stesso rispetto a quando ti vuole l’allenatore.
Arrivo alla Fiorentina con un allenatore che mi vuole e il club era sulla stessa lunghezza d’onda. In termini di fiducia è diverso. Mi sento molto a mio agio in campo, riesco ad esprimermi al meglio delle mie possibilità. L’Italia mi ha migliorato tatticamente, oggi posso giocare in tutte le posizioni in mezzo al campo.
Sono un giocatore più completo: mi viene chiesto di essere l’organizzatore della squadra e di portare qualcosa in più alla squadra in fase difensiva”.
Serie A
Filippo Inzaghi: “Napoli favorito per lo Scudetto, ma c’è anche l’Atalanta. Inter e Juventus…”
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, l’attuale allenatore del Pisa, Filippo Inzaghi, ha parlato della lotta Scudetto di quest’anno.
La lotta per lo Scudetto di quest’anno si preannuncia come una delle più equilibrate degli ultimi anni. A testimonianza di ciò, la classifica di Serie A vede attualmente sei squadre racchiuse in soli due punti, con il Napoli che mantiene un minimo vantaggio in vetta. Un contesto che promette spettacolo e battaglia fino alla fine della stagione. Anche Filippo Inzaghi, oggi alla guida del Pisa capolista in Serie B, ha detto la sua sull’appassionante corsa al vertice.
Le parole di Inzaghi
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, il tecnico ha espresso la sua opinione sull’attuale competizione in Serie A: “Il Napoli parte avvantaggiato, non solo per la forza della rosa e la guida di un grande allenatore, ma anche perché non ha l’impegno delle coppe europee a cui pensare. Questo può fare una grande differenza”.
L’ex campione del mondo ha poi analizzato le possibili contendenti: “Le solite rivali come Inter e Juventus saranno sicuramente protagoniste, ma attenzione anche a una possibile sorpresa come l’Atalanta. La squadra di Gasperini può ambire al titolo, sostenuta anche dalla spinta incredibile dei suoi tifosi”.
Serie A
Inter, infortunio per Calhanoglu in Nazionale: le ultimissime
Il centrocampista turco dell’Inter Hakan Calhanoglu, è stato costretto al cambio dopo 45 minuti della sfida di Nations League contro il Galles.
Come riportato da Sky Sport, Hakan Calhanoglu è uscito all’intervallo della sfida di Nations League tra Turchia e Galles per il possibile, ma ancora da verificare, riacutizzarsi del problema fisico alla coscia destra che lo ha frenato nella seconda metà di ottobre. Al termine della partita, lo stesso giocatore ha parlato ai media turchi delle ragioni del cambio.
Inter, Calhanoglu: le prime parole dopo l’infortunio
“Visto il calendario molto intenso, il mio riposo è stato breve. Sono passate un paio di settimane dal mio infortunio, ma la stessa zona mi ha fatto male, ho sentito pizzicare. Ho preferito non correre rischi e domani faremo una risonanza magnetica. Non sono ancora completamente pronto”.
Parole che non rasserenano Inzaghi, la dirigenza e i tifosi nerazzurri. Calhanoglu si era infortunato i primi minuti del match con la Roma, lo scorso 20 ottobre, riportando un’elongazione all’adduttore della coscia destra e tornando a disposizione già per la sfida contro il Venezia del 3 novembre. Dalle prime impressioni c’è il rischio che si possa trattare di un risentimento muscolare.
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