Serie A
Serie A, gli arbitri della 22° giornata
L’Aia ha Designati gli arbitri che dirigeranno le gare valide per la 22° giornata del Campionato di Serie A 2023/24 in programma domenica 28 gennaio.
Di seguito la lista completa:
CAGLIARI – TORINO Venerdì 26/01 h.20.45
COLOMBO
BINDONI – TEGONI
IV: ZUFFERLI
VAR: DI PAOLO
AVAR: GUIDA
ATALANTA – UDINESE Sabato 27/01 h.15.00
PICCININI
PERROTTI – TRINCHIERI
IV: PEZZUTO
VAR: DI PAOLO
AVAR: MARINI
JUVENTUS – EMPOLI Sabato 27/01 h.18.00
MARINELLI
ROSSI L. – ROSSI C.
IV: PRONTERA
VAR: DOVERI
AVAR: VALERI
MILAN – BOLOGNA Sabato 27/01 h.20.45
MASSA
PALERMO – YOSHIKAWA
IV: MARCENARO
VAR: GUIDA
AVAR: IRRATI
GENOA – LECCE h. 12.30
PAIRETTO
MASSARA – BAHRI
IV: VOLPI
VAR: SERRA
AVAR: DI PAOLO
H. VERONA – FROSINONE h. 15.00
LA PENNA
BERCIGLI – ZINGARELLI
IV: AYROLDI
VAR: VALERI
AVAR: DI MARTINO
MONZA – SASSUOLO h. 15.00
MANGANIELLO
BACCINI – MINIUTTI
IV: MASSIMI
VAR: MAZZOLENI
AVAR: MAGGIONI
LAZIO – NAPOLI h. 18.00
ORSATO
BERTI – MORO
IV: SACCHI
VAR: IRRATI
AVAR: PATERNA
FIORENTINA – INTER h. 20.45
AURELIANO
IMPERIALE – VECCHI
IV: GIUA
VAR: MARINI
AVAR: DOVERI
SALERNITANA – ROMA Lunedì 29/01 h. 20.45
DI BELLO
DEI GIUDICI – ROSSI M.
IV: DIONISI
VAR: PATERNA
AVAR: DOVERI
Serie A
Milan, Calabria: “Annata difficile, la priorità è il Milan”
Davide Calabria ammette le difficoltà personali e professionali, ma sottolinea il suo impegno per il Milan, dichiarando che la squadra viene prima di tutto.
In un’intervista recente, Davide Calabria, capitano del Milan, ha rivelato che la stagione in corso non è stata all’altezza delle sue aspettative. “Sono sincero, non è un’annata positiva,” ha confessato il difensore, lasciando intendere che ci sono anche problematiche personali dietro le sue prestazioni altalenanti. Nonostante le difficoltà, Calabria ha ribadito il suo impegno totale verso la squadra rossonera, affermando con convinzione che il suo obiettivo principale è “fare bene per il Milan“.
Milan, l’importanza della squadra per Calabria
Calabria ha voluto sottolineare che, nonostante le sfide personali, la sua priorità rimane il successo collettivo del Milan. Ha dichiarato: “Voglio finire bene la stagione per il Milan perché è la cosa a cui tengo di più anche più di me stesso.” Queste parole dimostrano una dedizione totale al club e una volontà di superare le avversità per il bene della squadra. Calabria, con la sua leadership, continua a essere una figura centrale nello spogliatoio e un esempio per i compagni.
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Fonte: l’account X di Schira
Davide #Calabria: “Sono sincero, non è un’annata positiva. Ci sono anche problematiche personali di cui non voglio parlare. Voglio finire bene la stagione per il #Milan perché è la cosa a cui tengo di più anche più di me stesso. Quello che conta è solo fare bene per l’#ACMilan” pic.twitter.com/3tdQI6zYf7
— Nicolò Schira (@NicoSchira) January 26, 2025
Serie A
Juventus, la prima sconfitta porta le riflessioni sul futuro
Juventus, i bianconeri perdono l’imbattibilità in Serie A e scivolano a -16 dai partenopei. Tante colpe da dividere tra squadra, allenatore e dirigenza.
E così, anche l’ultimo baluardo della Juventus di Thiago Motta è caduto: l’imbattibilità in campionato. La sconfitta per 2-1 al Maradona contro il Napoli non solo segna il primo KO in Serie A 2024-25 per i bianconeri, ma apre una riflessione amara sullo stato attuale della squadra. È la terza sconfitta stagionale complessiva, dopo quelle con Stoccarda in Champions League e Milan in Supercoppa, ma questa ha un peso diverso.
Se a inizio stagione avessero detto che il primo passo falso in campionato sarebbe arrivato solo a fine gennaio, probabilmente molti tifosi juventini sarebbero stati soddisfatti. Ma la realtà oggi è ben diversa. Questa Juventus, rispetto alla scorsa stagione, ha perso terreno, punti e soprattutto identità. Dopo 22 giornate, i bianconeri si trovano a -16 dal Napoli, leader indiscusso della classifica, e lontanissimi dai 53 punti raccolti dalla squadra di Allegri nello stesso periodo l’anno scorso.
Juventus, una sconfitta che non nasconde gli altri problemi
A pesare non è solo la sconfitta, ma il dato più rilevante – e deludente – della stagione sono i 13 pareggi in campionato, a fronte di sole 8 vittorie. Numeri che spiegano gran parte del ritardo accumulato in classifica e che portano a interrogarsi sulle responsabilità di una stagione che sembra già segnata.
Le colpe, inevitabilmente, vanno suddivise. La squadra non ha offerto un rendimento adeguato. Basti pensare a Koopmeiners, uno dei grandi acquisti estivi, il cui contributo finora è stato ampiamente al di sotto delle aspettative. L’allenatore ha mostrato rigidità tattica e spesso è apparso indeciso nelle scelte di formazioni e cambi. Tuttavia, una parte importante delle responsabilità ricade anche sulla dirigenza.
Cristiano Giuntoli ha certamente avuto il merito di ringiovanire la rosa – con un’età media di 24,3 anni, la seconda più bassa in Serie A – e di ridurre il monte ingaggi. Ma questi risultati non bastano a mascherare alcuni errori significativi sul mercato come l’assenza di un vice-Vlahovic nella prima parte di stagione, la lentezza nel sostituire Bremer dopo il grave infortunio e una gestione delle emergenze non sempre efficace.
Un altro problema, forse il più profondo, riguarda la struttura societaria. Giuntoli si trova a lavorare in un contesto dove i vertici dirigenziali – dal presidente Gianluca Ferrero all’amministratore delegato Maurizio Scanavino – non hanno esperienza diretta nel calcio. L’assenza di figure forti, con competenze specifiche nel mondo sportivo, rappresenta un limite evidente. È una situazione che ricorda la fase più complicata della gestione Secco-Cobolli Gigli-Blanc, quando mancava quel mix di esperienza e autorità che avevano invece caratterizzato l’era di Marotta, Paratici e Nedved, guidati da Andrea Agnelli.
Ora la Juventus è chiamata a reagire, ma anche a guardarsi dentro. Se questa stagione servirà a costruire un nuovo ciclo, dovrà partire da una revisione profonda delle dinamiche societarie. Perché il talento in campo può fare la differenza, ma senza una guida chiara e uomini di calcio al comando, è difficile tornare a essere protagonisti.
Serie A
Lazio-Fiorentina: formazioni ufficiali, out Rovella
Lazio-Fiorentina è l’ultimo big match che chiuderà questa intensa domenica di calcio. Calcio d’inizio alle ore 20.45 allo stadio Olimpico: ecco le formazioni ufficiali.
La 22ª giornata di Serie A offre stasera un altro appuntamento imperdibile: Lazio-Fiorentina, uno dei due big match del turno. Allo Stadio Olimpico si affrontano due squadre dal presente molto diverso, ma con ambizioni europee che rendono la partita cruciale per entrambe.
La Lazio di Baroni arriva al confronto con il vento in poppa. Reduce da una convincente vittoria che ha garantito il 1° posto nella classifica di Europa League, la squadra capitolina sta vivendo un momento di fiducia. Nonostante l’assenza di uno dei protagonisti della stagione, Nuno Tavares, i biancocelesti sembrano avere tutte le carte in regola per puntare a un risultato positivo anche contro un’avversaria storicamente ostica come la Fiorentina.
Dall’altra parte, invece, la squadra di Vincenzo Italiano è alla ricerca di un’identità smarrita. La Viola sta attraversando il periodo più difficile della stagione, senza vittorie da sei giornate, e il match contro la Lazio rappresenta un banco di prova delicatissimo. Ritrovare compattezza, solidità difensiva e incisività sotto porta sono le priorità per i toscani, che non possono più permettersi di perdere terreno nella corsa per un posto in Europa.
Le motivazioni non mancano per nessuna delle due squadre. La Lazio vuole consolidare la propria posizione tra le prime quattro della classifica, mentre la Fiorentina, a dispetto del momento negativo, sa che un risultato positivo all’Olimpico potrebbe rappresentare la scintilla necessaria per invertire la rotta.
Lazio-Fiorentina: formazioni ufficiali
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Dele-Bashiru; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. All. Baroni.
FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea; Dodò, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Adli, Mandragora; Folorunsho, Gudmundsson, Sottil; Kean. All. Palladino.
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