Serie A
Serie A, i migliori 5 attaccanti dopo 29 giornate: vince il Napoli
I migliori 5 attaccanti della Serie A per rendimento, secondo le medie di Tuttomercatoweb. Mattia Zaccagni primo italiano in questa classifica.
Nella lista ci sono solamente i giocatori andati a voto in almeno 15 occasioni:
1. Victor Osimhen (Napoli) 7.22
2. Khvicha Kvaratskhelia (Napoli) 6.86
3. Paulo Dybala (Roma) 6.59
4. Mattia Zaccagni (Lazio) 6.48
5. Armand Lauriente (Sassuolo) 6.48
Serie A
Inter, comunicato della Curva Nord: “Respingiamo con forza qualsiasi tipo di associazione a famiglie criminali”
Il tifo organizzato dell’Inter ha emesso un comunicato a proposito della ultime vicende legate all’inchiesta sulla presenza della mafia tra gli ultras.
Nei mesi scorsi diversi arresti hanno portato la Curva Nord ha esporre un nuovo striscione durante le partite casalinghe dell’Inter: “Uniti, fieri, mai domi”.
Inter, la Curva Nord prende posizione: “Ribadiamo con fermezza la nostra totale estraneità ai fatti”
Di seguito il comunicato integrale pubblicato sui social della curva:
“Nelle ultime settimane siamo stati travolti da un’ondata di fango senza precedenti, orchestrata da media avidi di sensazionalismo, pronti a sacrificare la verità sull’altare dell’audience», si legge in un comunicato ufficiale pubblicato nella giornata odierna.
TV e giornali parlano di noi quotidianamente, dipingendoci come criminali e associandoci a situazioni con cui non abbiamo nulla a che vedere, alla ricerca di qualche ascolto e click in più. Ciò ha contribuito al divieto di esporre, sia in casa che in trasferta, qualsiasi drappo appartenente di gruppi storici, oltre che lo striscione UNITI, FIERI, MAI DOMI
Le nostre scelte, frutto di un nuovo inizio e di una volontà di cambiamento, sono state strumentalizzate e distorte, con il chiaro obiettivo di distruggerci e farci scomparire definitivamente. Tutte le recenti decisioni sono state prese perseguendo la rotta del cambiamento, talvolta in maniera impulsiva ma sempre con l’obiettivo di tracciare un solco tra noi e il passato», prosegue la curva nerazzurra.
Fin da subito abbiamo voluto porre le basi per un futuro all’insegna della trasparenza e dei valori ULTRAS, senza alcuna dietrologia, prendendo le distanze da qualsiasi tipo di ambiente criminale e/o malavitoso. Respingiamo con forza qualsiasi tipo di associazione a famiglie criminali, e ribadiamo con fermezza la nostra totale estraneità ai fatti riportati dai media negli ultimi mesi. Combatteremo fino alla morte per onorare e preservare una storia ultras che ci precede da oltre 55 anni. Il passato non ci appartiene. Non tollereremo più questa caccia alle streghe. UNITI, FIERI, MAI DOMI.
Serie A
Roma, caso Pellegrini: futuro in bilico
Il capitano della Roma, Lorenzo Pellegrini, è assente da tre gare tra campionato ed Europa League. Ranieri l’ha messo in disparte: il suo futuro a Roma è in bilico.
Il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini non scende in campo con i giallorossi da ben 270 minuti consecutivi, tra campionato ed Europa League. Il tecnico Claudio Ranieri, pur avendo un buon giudizio sul capitano romanista, lo sta mettendo in disparte, con un rinnovo di contratto che non arriva.
Roma, Pellegrini assente da 270 minuti: futuro incerto per il capitano giallorosso.
Il capitano della Roma, Lorenzo Pellegrini, sta diventando un vero e proprio caso. Assente da ben 3 gare consecutive, tra campionato ed Europa League, contro Tottenham, Atalanta e Lecce. Non succedeva dal 2018, dove saltò pure 3 gare: ma ora il discorso è molto diverso.
Con Ranieri il capitano giallorosso ha trovato poco spazio. Solamente con il Napoli è sceso in campo dal primo minuto, ma è sostituito nella ripresa. Fino ad ora nessuna rete in campionato, mai così male dal 2020.
Comunque il tecnico giallorosso ha voluto spezzare una lancia nei confronti di Pellegrini, dichiarando che i più forti centrocampisti con spiccate doti realizzative che ha allenato sono lui e Lampard. Paragone importante con l’ex colonna di Chelsea e West Ham, che però non continua a vedere il terreno.
Però Ranieri lascia una possibilità che Pellegrini sia in campo giovedì nel match di Europa League contro il Braga, ma il capitano giallorosso vuole certezze dal suo tecnico di essere in campo dal primo minuto e con la fascia al braccio.
Il suo futuro, comunque, è in discussione. Con il contratto in scadenza nel 2026, sino ad ora non è arrivato il rinnovo contrattuale con la dirigenza romanista. Pellegrini ha un ingaggio di circa 5 milioni di euro, bonus inclusi. Per restare in giallorosso dovrebbe accettare una decurtazione dell’ingaggio, ma offerte in Europa non ci sono. Ecco che spunterebbe la pista saudita, ma dovremo vedere cosa accadrà da qui a giugno: incominciando da giovedì prossimo con il Braga.
Serie A
Juventus, dubbi di mercato: la situazione portieri
La Juventus sta iniziando a pagare il prezzo di alcune decisioni estive. Dall’acquisto di un nuovo portiere alla mancanza di un vice Vlahovic, le riflessioni si moltiplicano tra tifosi e addetti ai lavori.
La Juventus si trova ad affrontare un avvio di stagione difficile, tra risultati altalenanti e una serie di infortuni che hanno colpito duramente la rosa di Thiago Motta. Tuttavia, il momento complesso non dipende solo dalla sfortuna, ma anche da alcune scelte di mercato che oggi appaiono discutibili. Decisioni legittime sulla carta, ma che stanno mostrando i loro limiti sotto la pressione degli eventi.
Una delle decisioni più significative è stata quella di puntare su un nuovo portiere, Michele Di Gregorio, arrivato dal Monza per 20 milioni di euro e con un ingaggio da 2 milioni netti (3,7 lordi). Una mossa che ha fatto seguito alla separazione da Wojciech Szczesny, il cui stipendio da 6,5 milioni netti rappresentava un peso insostenibile per le casse bianconere. Una scelta, questa, condivisibile dal punto di vista economico, considerando anche l’età del portiere polacco, ma che, a posteriori, suscita qualche perplessità.
Infatti, la presenza in rosa di Mattia Perin, portiere di comprovata affidabilità e di livello equivalente a Di Gregorio, ha sollevato dubbi sull’opportunità di un investimento così rilevante. Perin, come dimostrano le sue recenti prestazioni da titolare, avrebbe potuto garantire le stesse certezze, magari affiancato da un secondo portiere più economico. I 20 milioni spesi per Di Gregorio avrebbero potuto essere destinati altrove, soprattutto considerando le lacune offensive della squadra.
Juventus: l’assenza di un vice Vlahovic era un rischio calcolato…
Un altro tema cruciale riguarda l’attacco. Con l’addio di Moise Kean in estate, la Juventus ha deciso di non investire in un vice per Dusan Vlahovic, puntando tutto sul recupero fisico di Arek Milik. Tuttavia, il polacco, storicamente incline agli infortuni, non è ancora riuscito a dare continuità alle sue prestazioni, lasciando il tecnico Thiago Motta con pochissime alternative. Emblematico è stato il caso della partita contro il Lecce, in cui il tecnico ha schierato il giovane Diego Pugno, a testimonianza di una situazione emergenziale.
Col senno di poi, sembra evidente che quei 20 milioni investiti su Di Gregorio avrebbero potuto essere utilizzati per acquistare un centravanti d’esperienza, capace di offrire un’alternativa credibile a Vlahovic e di sopperire alle assenze di Milik. Una scelta che avrebbe permesso alla Juventus di gestire meglio le rotazioni in attacco, riducendo il rischio di situazioni come quella attuale, in cui mancano opzioni affidabili in avanti.
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