Serie A
Serie A, i premi economici per le squadre
La Serie A sta chiudendo i battenti, manca solo la gara tra Atalanta e Fiorentina per certificare il tutto
Al termine del campionato italiano verranno distribuiti i premi economici ad ogni squadra. Il montepremi complessivo si aggira sui 1075 milioni di euro con il 50% da dividere per tutte le squadre che hanno partecipato indistintamente dai traguardi raggiunti. Il 30% concerne, invece, i risultati sportivi: la maggior parte è per l’attuale posizione in classifica e per lo storico degli ultimi cinque campionati disputati. Il 5% andrà in base al ranking storico delle squadre dal 1946 e la restante fetta per i punti conquistati in stagione. Il 20% che rimane andrà alle squadre che hanno un bacino d’utenza maggiore considerando l’audience televisivo e le presenze allo stadio – è giusto ricordare come verranno calcolati solo gli spettatori paganti.
Serie A
Udinese-Lecce, le formazioni ufficiali: la scelta su Thauvin
Sono state ufficializzate le formazioni di Udinese-Lecce, match valevole per la 7° giornata di Serie A. Scopri con noi le scelte degli allenatori.
Le scelte
Runjaic sceglie nuovamente Tourè a discapito Giannetti. Out Payero per infortunio, dal 1′ Ekkelenkamp. In attacco confermata l’assenza di Thauvin, neanche in panchia, con Brenner a supporto di Lucca.
Gotti ritrova Guilbert dopo il turno di squalifica. A centrocampo confermato il duo Ramadani-Coulibaly, con Dorgu e Pierret sulle fasce. Dal 1′ Rebic vicino a Krstovic.
Le ufficiali di Udinese-Lecce
UDINESE (3-5-2): Okoye; Kabasele, Bijol, Tourè; Ehizibue, Karlstrom, Ekkelenkamp, Zarraga, Zemura; Brenner, Lucca.
LECCE (4-4-2): Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Pierret, Ramadani, Coulibaly, Dorgu; Rebic, Krstovic.
Serie A
Juventus, Motta: “Dispiaciuti per Bremer. Sulle parole di Conte…”
Il tecnico della Juventus, dopo la vittoria in Champions, è carico per recuperare terreno sul Napoli capolista. Leggi con noi le parole di Thiago Motta.
Dopo la bella prestazione contro il Lipsia, la Juventus ospiterà il Cagliari domani alle ore 12.30. In conferenza stampa Motta ha annunciato gli assenti, tra cui Bremer infortunatosi al ginocchio nella gara di Champions.
Le parole di Motta
Come sta la squadra?
“Bene, molto bene. Quando si vince aiuta tanto nel lavoro. Stiamo bene mentalmente e fisicamente. Non ci saranno Arek, Gleison, Nico, Adzic e nemmeno Weah che oggi ha sentito dolore. Tutti gli altri disponibili”.
L’infortunio di Bremer e il suo sostituto.
“Gleison è un giocatore importante per noi. Mi dispiace tanto per il ragazzo anche umanamente parlando. Adesso tutti noi daremo qualcosa in più. Lui si sarebbe preso le responsabilità per dare una mano ai suoi compagni. Lui deve stare tranquillo e calmo. Ieri l’ho visto molto meglio e noi dobbiamo fare bene e aspettarlo. Danilo? Lui come tutti sono convinto che daranno qualcosa in più“.
Il possibile turnover
“Vedremo domani. Tutti possono giocare e stanno tutti bene. Chi entrerà domani darà qualcosa in più per avere il risultato positivo”.
Il cambio Savona-Douglas Luiz.
“La squadra ha dato a me un input. Ho visto una squadra che voleva provare a vincere. Ho seguito il mio istinto, perchè vedevo così i miei ragazzi. È stato un orgoglio per tutti noi”.
Le parole di Conte erano riferite a te?
“Sicuramente no. Anzi non lo so, devi chiederlo a lui. Questo non lo so. Noi internamente abbiamo la stessa fiducia e voglia di fare bene. La prossima partita è la più importante. Sarà una partita diversa e noi dobbiamo entrare in campo determinati e convinti per avere un risultato positivo”.
La notizia di Pogba.
“Su Pogba la società valuterà quello da fare. Pogba è stato un grande giocatore. Non gioca da tanto tempo. Io sono concentrato sulla partita di domani il resto non conta”.
Sul vice Vlahovic e Fagioli?
“Qua non esiste un vice di nessuno. Sono contento della prestazione di Fagioli come di tutta la squadra. Può migliorare come tutti i campioni. La differenza dei campioni è quella che possono sempre migliorare. Questo è quello che può fare Fagioli. La differenza è la continuità. È quello che può fare. Sono convinto che lo farà“.
Le novità
Su Cabal.
“Bene è stato convocato anche in nazionale. Deve continuare a lavorare e allenarsi bene. Per il momento altri stanno meritando di giocare“.
Su Milik
“Non ho parlato con Arek. Mi dispiace come per tutti i miei ragazzi”.
Si aspettava di essere a questo livello già adesso?
“Alla fine abbiamo vinto una bella partita, ma due settimane non era così. Dobbiamo continuare così, oggi abbiamo fatto un ottimo allenamento. Non mi metto troppe cose in testa penso solo alla partita di domani”.
Locatelli può giocare in difesa?
“Perché no? Sarei l’allenatore più felice al mondo. Anche Savona, ma sono cose che devo vedere in allenamento. Spero di si“.
Su Conceicao.
“Sta lavorando bene e sono contento di quello che sta dimostrando in partita, ma soprattutto nel quotidiano. Lui trasmette voglia e allegria di andare in campo. Si impegna al massimo tutti i giorni. Ho solo elogi per Francisco, perchè aiuta tanto i compagni dimostrando come si deve allenare ogni giocatore”.
La questione infortuni.
“Non lo so. Si gioca tanto, ma lo sapevamo da inizio stagione. È un peccato e mi dispiace tanto quando succede una cosa come a Gleison. Non è facile ci sono passati anch’io. Devi fare una buona operazione e fare un buon recupero, perchè passi tanto tempo da solo. Noi dobbiamo dare qualcosa in più per sopperire la mancanza. Lui avrebbe fatto lo stesso per un compagno”.
Serie A
Roma: a Monza per uscire dalla crisi
Domani la Roma sarà impegnata nella delicata trasferta di Monza. Dopo la pessima figura di giovedì in Europa League, per Juric è già la gara della verità?
E’ già crisi in casa Roma? Forse dire così è un esagerazione, ma di certo questa stagione ha regalato pochissimi sprazzi di luce alla squadra giallorossa.
Dopo lo scossone causato dall’esonero di Daniele De Rossi l’arrivo di Ivan Juric non ha sortito gli effetti sperati. Alla bella prestazione al suo esordio sulla panchina contro l’Udinese si sono susseguiti il pareggio subito nei minuti finali dal Bilbao e la soffertissima vittoria contro il Venezia la scorsa settimana all’Olimpico, salutata dai fischi assordanti del popolo giallorosso.
Giovedì scorso la sconfitta per 1-0 contro i modestissimi svedesi dell’Elfsborg in Europa League rischia di essere stata la prima seria crepa nella gestione di Ivan Juric. La squadra è scesa in campo senza un’idea concreta di gioco, affidandosi alle sporadiche ed imprecise improvvisazioni dei singoli.
Le preoccupazioni maggiori, però, ancora una volta arrivano dal reparto arretrato. Nonostante la Roma abbia dominato a livello territoriale la gara contro l’Elfsborg, le occasioni più ghiotte nel primo tempo sono state proprio a favore della squadra allenata da Hiljemark. A fine gara Svilar è risultato uno dei migliori, e questo non è mai un buon segnale in generale.
Gli ingressi di Dybala, Pellegrini, El Shaarawy e Dobvyk hanno dato un po’ di slancio e di verve offensiva, con il capitano romanista che ha provato a sfondare in più occasioni, cogliendo anche una clamorosa traversa. Oltre a questo, però, poco o nulla. La squadra non sembra mai voler rischiare la giocata e continua ad affidarsi a passaggi sicuri in un ritmo compassato: gli stessi problemi che si erano visti nella gestione di Mourinho e in quella di De Rossi nell’ultima parte di stagione.
Al termine della gara Juric ha dichiarato che i miglioramenti sono stati “impressionanti”: parole che fanno a cazzotti con la prestazione che si è vista in Svezia, e che non sono piaciute per niente ai romanisti.
Insomma, in casa giallorossa gli allenatori si susseguono ma i problemi strutturali sembrano persistere. La trasferta in Brianza di domani contro un Monza in grande difficoltà rischia di essere già una gara decisiva per il futuro dell’allenatore croato. Dopo la brutta prestazione in Europa League la Roma vuole cercare la terza vittoria consecutiva in campionato.
I tre punti sono fondamentali per non perdere contatto con la parte alta della classifica di Serie A, ma soprattutto i tifosi giallorossi si aspettano delle risposte a livello caratteriale e di gioco sul campo, e non nelle parole.
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