Serie A
Serie A: il campionato italiano punta in alto
La Serie A ha ancora tutte le squadre in una competizione europea
In molti vogliono far passare il campionato italiano come poco competitivo ma i numeri raccontano una storia diversa. Il torneo italico è l’unico, insieme alla Ligue 1, ad avere tutte le compagini qualificate ancora in corsa – pur avendone 7 contro le 6 dei transalpini. Stando a quanto riportato dal ranking FIFA della nazioni, la Serie A è al terzo posto dietro alla Premier League e alla Liga. L’obiettivo? Quello di superare il torneo iberico, per quello inglese pochissime speranze vista l’enorme distanza di punti – oltre che di appeal.
Serie A
I Friedkin hanno deciso: rimediano all’errore
I Friedkin hanno deciso: la proprietà statunitense della AS Roma ascolta i propri tifosi e prende una decisione. Aperto anche un procedimento disciplinare.
Il responsabile commerciale, Michael Wandell, è stato sollevato dall’incarico. A lui è stato contestato il lancio, della Felpa Adidas, che ricorda i colori sociali dell’altra squadra di Roma: la Lazio. Per i Friedkin è molto grave.
La Felpa della discordia: genesi e ritiro
La società ha deciso di accogliere le richieste dei tifosi, che in qualche modo si sentivano traditi. La felpa in questione ricordava ai più il legame con i colori sociali della Lazio, e non c’è stato bisogno di aspettare molto per vedere l’insorgere delle polemiche. Il concept era stato pensato dall’Adidas per rendere omaggio ad un murale sito nel quartiere Ostiense di Roma, che raffigura l’antinquinamento rappresentando un airone tricolore che lotta per la sopravvivenza.
L’artista Federico Massa per l’opera ha scelto colori che vanno sulla tonalità del verde acqua e nello specifico un “vintage”, che ricorda il colore celeste (poco caro ai romanisti) poi rivisto sulla felpa. Per Adidas solo una questione di immagini che rendono poco chiaro il colore, ma i tifosi sono insorti.
La posizione dei Friedkin
Per i Friedkin l’anima della Roma sono i tifosi e per questo la felpa è stata tolta dal mercato, nonché da tutti gli store. Non ci saranno altri richiami ai colori celesti sulle prossime tute. Aperto, inoltre, un procedimento disciplinare, che dovrà far chiarezza sulle scelte commerciali del reparto predisposto.
Serie A
Zangrillo: “Il mio Genoa deve tornare dove merita”
Il Presidente Zangrillo, intervistato all’evento “Margini d’estate”, ha parlato a Telenord del suo Genoa, del mercato e delle ambizioni nel prossimo futuro.
Il professor Zangrillo è stato, prima che Presidente del Genoa, un rinomato Primario dell’ospedale San Raffaele di Milano, nonché medico personale di Silvio Berlusconi. Cavaliere della Repubblica Italiana per le sue numerose pubblicazioni in ambito medico, è Presidente del Genoa dal 2021.
Indice
Zangrillo, il Presidente tifoso
Il Presidente Zangrillo (scelto dalla cordata 777) è tifoso rossoblù fin da bambino. Da sempre ha seguito sugli spalti del Ferraris la sua squadra del cuore, ma ora con qualche responsabilità in più.
L’intervista
Alcuni punti salienti dell’intervista rilasciata a Telenord:
Sulla questione stadio, Zangrillo ha dichiarato: “Genova, orograficamente, è ostile perché non ci sono spazi. La cosa che viene in mente è costruire uno stadio sul mare. Prima ci ha pensato qualcuno. Allora, pare che Sampdoria e Genoa siano d’accordo per presentare un progetto in comune. Per una serie di motivi, il Ferraris dobbiamo considerarlo lo stadio della città e non di uno due club. Facciamo questo sforzo. Essere pronti significa aver fatto il primo passo di un percorso burocratico che vedrà contenziosi”.
Facendo anche riferimento alle infrastrutture italiane: “Lo stadio per eccellenza per noi italiani è lo stadio di San Siro, obbrobrio di cemento nella periferia di Milano, poi abbiamo delle piccole realtà nella provincia come Monza e Sassuolo. Invece andiamo a Madrid o Parigi e vediamo queste strutture meravigliose, o il centrale di Wimbledon che si chiude appena vengono due gocce d’acqua. ”
Genoa-Bologna si giocherà allo Stadio ‘Luigi Ferraris’ di Genova
Sul Calcio: “Il mondo del calcio è un mondo drogato, malato. Non per fare piagnistei facili, ma il fatto che la rappresentazione recente che abbiamo dato della nazionale sia poco simpatica. Vedevo la Turchia ieri che davano l’anima. Fai poi delle considerazioni e vedo che ci sono questi procuratori leggendari che girano con Lamborghini e Ferrari. Questi signori muscolosi e ipertatuati che la fanno da padroni andando a proporre ingaggi alle società. E poi vedi che c’è un campione che speriamo non ci rovinino come Sinner.”
“L’ambiente è pulito”
Sul suo Genoa: “Il Genoa è stato straordinario. E’ cresciuto, adesso il Genoa è un gruppo bello, pulito e dobbiamo garantirgli la continuità. È innegabile che esistano delle difficoltà di cui non conosciamo l’entità. Ma possiamo dire che non immaginiamo ci possano essere dei riflessi sulla società Genoa perché è all’interno di una struttura sana, governata e strutturata in modo sapiente.
C’è una governance in cui c’è il controllo reciproco, lo scambio di informazioni e noi speriamo che tutto si possa, nel rispetto della giustizia, garantire su quelli che sono i fondamentali di una società che ha ben operato e noi pensiamo debba ben operare. Se respiro, come sto respirando, aria pulita, se c’è dialogo, reciproca stima e condivisione, io ho questo ruolo e continuerò a tenerlo perché è un ruolo di garanzia e responsabilità nei confronti dei tifosi che sono tutti quelli che ci seguono e non solo quelli che vengono allo stadio”.
“Il Genoa deve tornare dove manca da tanto tempo”
“Il calcio, mi ha insegnato Galliani, è crudele. Penso che il Genoa debba ritornare dove manca da tanto tempo. Per farlo ci vuole un consolidamento economico che consenta di poter usufruire di una rosa che ha un valore che tu gestisci, che tu controlli, di cui tu sei padrone.”
“Il Genoa deve essere padrone di se stesso”
Zangrillo, infine, chiosa sul mercato, dove riconosce al Genoa una gestione di compravendita che punta a migliorare sempre più la rosa: “E che quindi ti consenta di dire di no al signor Marotta quando vorrebbe che tu gli regalassi Gudmundsson, e lo dico all’amico Beppe senza nessun tipo di malignità. Lo dico perché so che all’Inter piace Gudmundsson e io ho detto che spero che lui possa sognare e continuare a sognare. Però il Genoa deve essere padrone di se stesso: se vende Martinez è perché pensa di poterselo permettere, perché arriva un altro Martinez o meglio di lui, e se va via Gudmundsson, come è andato via Dragusin abbiamo visto che abbiamo fatto ancora meglio”.
Serie A
Serie A: un campionato sempre più spezzato
Serie A: continua il calcio spezzatino, anche nel prossimo campionato si giocherà in 9 slot differenti ogni weekend, tutti i dettagli
La Serie A 2024/2025 sta per nascere, tant’è vero che domani, giovedì 4 luglio alle ore 12:00, la Lega definirà il calendario della prossima stagione.
Nella giornata odierna, in vista dell’inizio del campionato, fissato per il weekend del 17-18 agosto, la stessa ha già pubblicato alcuni dettagli.
A saltare all’occhio sono i vari slot orari in cui si svolgeranno le partite della stagione che, in totale saranno nove.
Serie A, gli slot delle partite
venerdì ore 20.45 (1 anticipo)
sabato ore 15.00 (1 anticipo)
sabato ore 18.00 (1 anticipo)
sabato ore 20.45 (1 anticipo)
domenica ore 12.30 (1 anticipo)
domenica ore 15.00 (2 match)
domenica ore 18.00 (1 posticipo)
domenica ore 20.45 (1 posticipo)
lunedì ore 20.45 (1 posticipo)
-
Calciomercato7 giorni fa
Milan, trattativa avviata per Lukaku: si è già parlato di cifre | Il punto
-
Calciomercato4 giorni fa
Fiorentina, possibile colpo dalla Russia a parametro zero: la situazione
-
Notizie3 giorni fa
Milan, novità su Divock Origi: le parti trovano una soluzione
-
Calciomercato6 giorni fa
Milan, pronto un triennale per Rabiot: ora si fa sul serio | Il punto
-
Notizie2 giorni fa
Milan, un’offerta da…Leoni: lo sgambetto all’Inter
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, Conte chiama e Lukaku risponde: il belga prepara le valigie
-
Calciomercato23 ore fa
Fiorentina scelta clamorosa: rifiuta il ritiro
-
Calciomercato4 giorni fa
Rabiot, l’interesse del Milan…l’Inter e le richieste della mamma: il punto