Serie A
Serie A, il sabato della dodicesima giornata: i focus del dottor Sarli
Bentrovati al nostro appuntamento coi focus. Squadre in cerca di conferma e di riscatto, ecco le compagini che si affronteranno oggi. Vediamo insieme cosa ci aspetta.
Dopo la beffa di Roma, due goal incassati nel recupero, il Lecce ospita un Milan che si sta leccando le ferite dopo la pesante sconfitta di Udine, ringalluzzito soltanto dal trionfo sul PSG in Europa. Il Cagliari cerca conferme in trasferta contro la Juventus, dopo i due clamorosi successi interni. Il Monza ospita il Torino, che arriva qui forte di due vittorie consecutive. Insomma, tre belle sfide da godere tutti insieme.
Focus Serie A: Lecce – Milan
Il Lecce arriva qui da sette partite senza vittorie in tutte le competizioni (2 pareggi, 5 sconfitte) che significano tredicesimo posto dopo un’inizio brillante. Risale al 3 settembre l’ultima partita in cui i salentini hanno segnato più di un goal e, addirittura, sono la squadra più indisciplinata del campionato, 32 cartellini gialli guadagnati finora. Doloroso poi il ricordo dell’ultimo precedente quando, in vantaggio 2-0, la partita finì in parità.
Tre partite senza vittoria per il Milan per la prima volta da marzo, pensate solo che l’Udinese, che in questa stagione non aveva ancora vinto, ha conquistato contro il Diavolo i suoi primi 3 punti.
Il Milan non ha perso nessuno dei suoi dieci scontri diretti coi salentini (6 vittorie, 4 pareggi). I rossoneri sono al terzo posto, a sei punti dall’Inter capolista, e non hanno mai perso fuori da Milano, vincendo due partite a zero dopo la scoppola nel derby “in trasferta” (5-1).
Ecco i giocatori più pericolosi.
Per il Lecce occhio a Banda, che ha fatto assist nelle ultime due partite giocate ed è stato l’ultimo giocatore del Lecce ad essere coinvolto in due gol in una sola partita, quando la squadra pugliese ha recuperato da uno svantaggio di 2-0 fino a guadagnare un punto in trasferta a Firenze. Per il Milan attenzione a Leao, è vero che non segna da sei partite in Serie A, ma ha interrotto un digiuno che durava da dieci giornata con una spettacolare rovesciata contro il PSG.
La statistica curiosa
Il Lecce non ha segnato alcun gol tra il 50′ e l’80’ nelle partite casalinghe in questa stagione di Serie A.
Focus Serie A: Juventus – Cagliari
Dodici vittorie in tredici scontri diretti contro i sardi (1 sconfitta), questo l’impressionante score della Juventus negli scontri diretti. In più, a Firenze, con soli tre tiri in porta, la Vecchia Signora ha battuto la Fiorentina (0-1) continuando così la corsa al primo posto, che stasera potrebbe conquistare per qualche ora.
La Juventus arriva qui da sei partite senza subire goal (5 vittorie, 1 pareggio) l’ultima volta avvenne tra ottobre 2022 e gennaio 2023, quando la sequenza s’interruppe all’ottava partita.
Il Cagliari prima di vincere ha dovuto attendere ben dieci giornate ma ora arriva da tre vittorie consecutive in tutte le competizioni, 6 i punti conquistati in campionato che l’hanno portato fuori dalla zona retrocessione.
Premesso che i sardi devono ancora vincere in trasferta in questa stagione (2 pareggi, 3 sconfitte) vincere qui sarà molto difficile perché il Cagliari ha perso tutte e sei le sue ultime trasferte contro la Juventus, cinque di esse sono finite senza segnare, il che, se unito al record personale di mister Ranieri contro la Juventus (3 vittorie, 4 pareggi, 16 sconfitte), rende chiara la situazione che possiamo esprimere con una sola parola: deprimente.
Ecco i giocatori a cui badare maggiormente.
Per la Juventus occhio a Miretti, che ha segnato il primo goal in Serie A contro la Fiorentina, marcatura siglata nel primo tempo, proprio come il suo primo goal con l’Under 21 a inizio stagione. Per i sardi attenzione a Viola, che sta vivendo una forma decisamente migliore, avendo contribuito a quattro goal nell’arco degli ultimi quattro match (3 gol, 1 assist).
La statistica curiosa
Dal ritorno di Mister Allegri nel 2021/22, nessuna squadra ha vinto con un risultato finale di 1-0 più spesso rispetto alla Juventus in Serie A (17).
Focus Serie A: Monza – Torino
8 punti dopo undici giornate sulla zona retrocessione, non male per una squadra alla seconda stagione in Serie A. In più, il Monza è imbattuto contro squadre che cominciano queste turno classificate più in basso (4 vittorie, 3 pareggi).
Il Monza farebbe però bene a prendere il Toro per le corna, dato che non è riuscito a batterlo in nessuno dei due scontri diretti durante la scorsa stagione (1 pareggio, 1 sconfitta) incluso il match perso per 2-1 in questa stessa partita della scorsa stagione, una partita che è stata, curiosamente, la prima di sempre dei brianzoli in Serie A!
Il Torino ha segnato per primo in entrambi gli scontri diretti la scorsa stagione e spera di farlo anche oggi, giacché non ha mai perso quando ha segnato primo durante questa stagione (4 vittorie).
6 vittorie nelle ultime 9 trasferte di campionato, ma una sola di quelle partite ha visto segnare entrambe le squadre e le partite del Toro prima di questo turno hanno visto una media di due goal a partita, quindi il Torino non segna molto e subisce poco, ergo il divertimento in questo match non è garantito.
Ecco i giocatori da attenzionare.
Per il Monza occhio a Colpani, che ha segnato in quattro delle cinque partite casalinghe in questa stagione di Serie A, realizzando le marcature ogni volta nel primo tempo. Per il Torino fari puntati su Buongiorno, che ha segnato in entrambe le vittorie in trasferta in questa stagione di campionato, segnando ogni volta il goal di apertura.
La statistica curiosa
Sono state otto le partite del Torino in questa stagione di campionato che hanno visto un pareggio alla fine del primo tempo e questo è un record stagionale.
Serie A
Inter-Bologna 2-2, Lautaro e Dumfries non bastano: Italiano silenzia San Siro I Le pagelle nerazzurre
Inter-Bologna 2-2, i felsinei fermano la corsa nerazzurra e trovano un pareggio d’oro a San Siro. Le reti di Dumfries e Lautaro non bastano per portare a casa la vittoria. Le pagelle degli uomini di Inzaghi.
Sommer 7: finché può tiene in piedi la baracca, ma a tradirlo sono due deviazioni decisive. Impegnato più del solito, dimostra di essere un valore aggiunto per i nerazzurri.
Darmian 5: chiedergli un impiego a tempo pieno per due match di fila alla fine non giova alle sue forze. Ndoye ha decisamente un’altra gamba (dal 70′ Pavard 6: porta fiato in difesa dove Darmian non ne aveva proprio più).
De Vrij 6: tenere a bada Castro è un lavoraccio, ma l’olandese di questi tempi riesce in questo e in altro.
Bastoni 6: non sfigura, ma ha vissuto partite decisamente più brillanti. Entra, suo malgrado, nell’azione del gol del Bologna con una deviazione sfortunata (dall’83’ Buchanan sv).
Dumfries 6,5: è in una condizione di forma strepitosa, e lo dimostra anche dalla puntualità, con la quale, ultimamente vede la porta. Ottima la spinta sulla destra.
Barella 7: Inzaghi gli chiede gli straordinari, consapevole di quanto le forze, in mezzo al campo, siano contate.
Asllani 5: ripiomba nel suo standard, decisamente tre scalini sotto Calhanoglu, che fa un altro mestiere. Perde palloni sanguinosi, fa rimpiangere il turco (dal 70′ Frattesi 5: decisamente evanescente. Dovrebbe dimostrare di essere all’altezza dei titolari, ma il campo continua a dire altro).
Zielinski 5,5: pascola in mezzo al campo con un andamento troppo lento. Sembra spaesato, da lui si chiede molto più carattere, ma puntualmente non fa quel salto in avanti che gli si chiede. Meglio nella ripresa, ma il saldo è comunque negativo.
Dimarco 6: viene chiamato poco in causa, ma fa la sua parte in modo egregio quando i compagni scaricano la palla su di lui per accendere il motore sulla sinistra (dal 70′ Carlos Augusto 6: porta generosità al gioco).
Thuram 7: da solo tiene in apprensione la difesa del Bologna, con la sua fisicità funzionale che costringe gli avversari a raddoppiarlo.
Lautaro 6,5: è evidente che abbia ritrovato la vena realizzativa perduta, e lo conferma con il gol dell’illusorio 2-1. Una nota positiva per Inzaghi (dal 75′ Taremi 5: ha le movenze di un ballerino del Teatro San Carlo, quando ci sarebbe bisogno dei cingoli di un carrarmato. Bravo nei movimenti, ma sempre troppo lento).
Simone Inzaghi 6: le assenze pesano, ma non sono le sole a incidere sul risultato finale. A lungo il Bologna tiene il pallino, generando difficoltà. Alla fine il blitz non riesce, ma il pareggio finale è sostanzialmente giusto.
Serie A
Danilo risponde ai tifosi al J|Hotel: “Dispiace anche a me”
Danilo risponde ai tifosi al J|Hotel: “Dispiace anche a me”. Il difensore della Juventus ha espresso il suo malcontento dopo il recente incontro.
Danilo e il suo rapporto con i tifosi
Durante una recente visita al J|Hotel, Danilo, il difensore della Juventus, ha avuto l’opportunità di interagire direttamente con alcuni tifosi del club. L’incontro si è svolto in un clima di grande partecipazione, ma non sono mancate le domande scomode da parte dei sostenitori bianconeri. Danilo, sempre disponibile e sincero, non ha esitato a rispondere, esprimendo il suo dispiacere per alcune recenti prestazioni della squadra.
Il difensore brasiliano ha sottolineato quanto sia importante per lui il supporto dei tifosi e quanto senta la responsabilità di rappresentare al meglio i colori della Juventus. “Dispiace anche a me” ha dichiarato il sudamericano ammettendo che le aspettative del club e dei suoi fan sono sempre molto alte. Le sue parole hanno trovato riscontro tra i tifosi presenti, che hanno apprezzato la sua onestà e il suo impegno costante.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
.@juventusfc |#Danilo risponde ad alcuni tifosi presenti al J|Hotel: “Dispiace anche a me”https://t.co/r4P5dsyNP2
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) January 15, 2025
Serie A
Napoli, De Laurentiis esce con il massimo dall’affaire Kvaratskhelia: casse piene e occasione per Neres
Napoli, l’imminente addio di Khvicha Kvaratskhelia chiude il sipario su uno degli affari più remunerativi dell’era De Laurentiis. Disinnescato sul nascere un caso che si spegne con il benestare di tutti.
L’insofferenza è rimasta celata a lungo, ma alla fine è esplosa. Khvicha Kvaratskhelia considera da tempo concluso il suo rapporto con il Napoli e, a ore, si consumerà l’addio e l’approdo al Paris Saint Germain.
Dopo lo strepitoso anno dello scudetto, per il georgiano è iniziato un anno e mezzo complicato, che lo ha portato, prima con Calzona, e poi con Conte, nell’insolita ombra di un giocatore straordinario palla al piede.
Nasser Al Khelaifi, nel frattempo, ha servito un assist ad Aurelio De Laurentiis e alla luna storta del numero 77, con il club che incasserà tra i 70 e i 75 milioni dalla cessione più remunerativa degli ultimi anni.
Il patron azzurro, così, accontenta Kvara, attirato dai milioni degli sceicchi e, nel contempo, serve un assist ad Antonio Conte, che da tempo ha investito David Neres dell’eredità lasciata libera là davanti.
L’ex Benfica potrà ora ripagare la fiducia estiva della società, che in lui vede quella spina nel fianco che Kvara fu con Luciano Spalletti.
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