Serie A
Serie A, Kvaratskhelia è il miglior calciatore di settembre
Il premio EA SPORTS FC Player Of The Month di settembre è stato assegnato al calciatore del Napoli Khvicha Kvaratskhelia. Ecco la classifica completa.
I voti dei tifosi sul sito della Serie A, combinati con i dati statistici individuali, hanno decretato come vincitore Khvicha Kvaratskhelia, che ha superato campioni del calibro di Bremer (Juventus), Castro (Bologna), Cutrone (Como), Dimarco (Inter), Pulisic (Milan).
Serie A, come funziona la votazione per il calciatore del mese
La sestina era stata selezionata tenendo conto delle analisi evolute di Stats Perform, realizzate a partire dai dati tracking registrati con il sistema Hawk-Eye. Il sistema di rating, brevettato nel 2010 con K-Sport e validato scientificamente, considera non soltanto i dati statistici e gli eventi tecnici, ma anche i dati posizionali.
Serie A
Inter, le condizioni di Acerbi: il comunicato
Inter, c’è il comunicato della società sulle condizioni di Francesco Acerbi, dopo l’infortunio rimediato nella partita contro l’Hellas Verona.
Dopo essere uscito appena 15 minuti dopo l’inizio della partita tra Hellas Verona e Inter, Francesco Acerbi è stato sottoposto agli esami clinici strumentali che hanno evidenziato un’elongazione al bicipite femorale della coscia destra. Un brutto colpo per la squadra di Inzaghi, che potrebbe dover a fare a meno del suo difensore per qualche giornata.
Inter, il comunicato su Acerbi
A seguire il comunicato dell’Inter:
“Francesco Acerbi si è sottoposto questa mattina a esami clinici e strumentali presso l’Istituto Humanitas di Rozzano.
Gli accertamenti hanno evidenziato un’elongazione al bicipite femorale della coscia destra. Il giocatore sarà valutato giorno dopo giorno.“
Serie A
Sacchi: “Milan-Juve partita grigia. Fonseca? ingiusto addossargli le colpe”
Arrigo Sacchi è stato intervistato alla Gazzetta dello Sport, commentando il momento che sta attraversando il Milan e la brutta prestazione vista in campo sabato contro la Juventus.
Le parole di Sacchi
MILAN-JUVE
“Ero a San Siro per vedere Milan-Juve, spinto soprattutto dalla curiosità di vedere dal vivo queste due squadre che ancora non si sono espresse al massimo, sul piano del gioco, né in campionato né in Champions League. Ebbene, sono stato spettatore di una partita grigia che più grigia non poteva essere: neanche un’emozione, neanche uno squillo. Ma, se i bianconeri avevano parecchie assenze e forse la loro prestazione sotto tono poteva essere giustificata, il Milan mi ha davvero deluso”.
I FISCHI
“Sentire i fischi del pubblico rossonero, assolutamente comprensibili per il poco che si è visto, è stata una scossa, l’unica in una serata negativa. Avevo di fianco a me Franco Baresi e Daniele Massaro. Osservando il ritmo lento della partita, ho detto loro: «Se continuano così, potete giocare anche voi, e di sicuro fareste bella figura!»”.
FONSECA
“In una simile situazione è facile addossare tutte le colpe all’allenatore. Sono onesto: non mi sembra giusto, da parte mia, criticare un collega. Fonseca l’avevo seguito nell’esperienza in Ucraina e mi aveva fatto una buona impressione. A Roma non ha incantato, ma fare bene in una piazza come quella giallorossa è complicato per chiunque, come dimostra il presente. In Francia, pur non meravigliando per la qualità del gioco, se l’è cavata. Ora, al Milan, è in difficoltà. Ma la domanda che ci si deve porre è la seguente: i giocatori che ha a disposizione li ha scelti tutti lui? Se sì, allora è responsabile. Se, invece, i dirigenti glieli hanno consegnati e gli hanno detto «Questi sono gli elementi, ora pensaci tu», le colpe vanno ripartite con la società”.
LEAO
“Questo Milan è vittima di troppi alti e bassi. La squadra, nel senso del gruppo, non c’è. Non si vede un gioco corale, collettivo. I reparti non sono collegati tra di loro: i difensori non aiutano i centrocampisti e i centrocampisti non supportano gli attaccanti. Quando sento dire che Leao non trascina i compagni, mi chiedo: ma vogliamo capire che Leao non è un trascinatore, per una questione di temperamento? A volte, in certe partite, è un buon giocatore, altre volte nemmeno lo noti. È come quando si va a pescare: non sai mai se tornerai con il cestino vuoto o pieno. La mia paura è che, quest’estate, le cose siano state fatte con un pizzico di superficialità”.
I DIRIGENTI
“Siamo certi che i dirigenti volessero proprio Fonseca sulla panchina? Non lo so. In ogni caso, quello che sta producendo il Milan non è soddisfacente e i tifosi sono molto delusi”.
SCUDETTO
“Qualcuno, esagerando in fiducia, mette ancora il Milan tra le possibili candidate allo scudetto. Io sostengo che i rossoneri lo scudetto se lo possono scordare. Ci sono troppe squadre davanti a loro e, soprattutto, queste squadre vanno a mille all’ora e hanno tutte un gioco e un’identità ben precisi. Difficile che al Milan possa riuscire una superrimonta, anche perché parecchi sono i dettagli da sistemare per raggiungere un buon livello”.
OROGOGLIO
“Non è possibile giocare contro la Juve in casa, davanti alla propria gente, e non fare nemmeno un tiro in porta… Questi giocatori vanno stimolati anche nell’orgoglio. Non si può pensare che la colpa dei risultati poco soddisfacenti sia sempre dell’allenatore, perché altrimenti si concede un alibi a chi gioca. Il segreto del successo è: grande società, bravo tecnico e buoni giocatori che lo seguono e si butterebbero nel fuoco per lui. Ci sono, nel Milan di oggi, tutte queste componenti?”
Serie A
Venezia-Lecce, le ultimissime sulle formazioni
A poche ora da Venezia-Lecce, ultimo match di questa giornata di Serie A, arrivano le ultime indiscrezioni sulle formazioni che scenderanno in campo al Penzo.
Lo scontro diretto Venezia–Lecce è la partita conclusiva della tredicesima giornata di Serie A. Si preannuncia una battaglia tra due allenatori che amano il bel gioco ma che dovranno fare i conti con la realtà: la vincente di stasera abbandonerà, almeno fino alla prossima giornata, la zona retrocessione. Servirà essere belli, ma soprattutto efficaci.
Qui Venezia
Di Francesco opterà per il consolidato 3-4-2-1 con Stankovic in porta, protetto da Candela, Svoboda e Idzes in difesa. Nei quattro di centrocampo ci saranno Zampano e Haps sulle fasce con Nicolussi Caviglia e Duncan in mezzo al campo. In avanti confermati Oristanio e Busio e il riferimento centrale Pohjanpalo.
Qui Lecce
Per la prima sulla panchina salentina, Giampaolo rispolvera il 4-2-3-1 con Falcone tra i pali e Guilbert, Gaspar, Baschirotto e Gallo a completare il reparto arretrato. In mediana la cintura formata da Ramadani e Coulibaly. Sulla trequarti, alle spalle di Krstovic, si muoveranno Pierotti, Rafia e Dorgu.
Venezia-Lecce, le probabili formazioni
Venezia (3-4-2-1): Stankovic; Candela, Svoboda, Idzes; Zampano, Nicolussi Caviglia, Duncan, Haps; Oristanio, Busio; Pohjanpalo
Lecce (4-2-3-1): Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Ramadani, Coulibaly; Pierotti, Rafia, Dorgu; Krstovic
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