Serie A
Serie A, la top 3 degli allenatori più longevi
La Serie A volge al termine e si prospetta un valzer sulle panchine fuori da ogni aspettative
Con il supporto del portale economico Transfertmarkt, la redazione di Calciostyle è andata a vedere chi sono i tre allenatori più longevi dalla stagione 2014/2015 ad oggi. Un decennio che ha visto molti cambiamenti con altrettanti allenatori che si sono susseguiti sulle varie panchine delle compagini italiche. Sul gradino più basso del podio si trova Gian Piero Ventura, il quale è stato alla guida del Torino per ben 5 anni e 19 giorni. Un’avventura che è culminata con la chiamata dell’Italia per l’allenatore e la qualificazione in Europa per i Granata, una storia d’amore d’altri tempi difficilmente ripetibile in questo momento. Medaglia d’argento per Andrea Mandorlini che è stato alla guida dell’Hellas Verona per 5 anni e 21 giorni, altro racconto meraviglioso con l’approdo in Serie A.
Il primato è di Gian Piero Gasperini con quasi 8 anni al servizio della Dea ed un progetto che ha portato alla conquista dell’Europa League contro il Bayer Leverkusen – unica sconfitta stagionale proprio contro gli orobici. L’unico ancora in carica che avrebbe potuto scavalcare le gerarchie era Stefano Pioli ( 4 anni e 7 mesi circa) ma ha interrotto il suo rapporto lavorativo con il Milan. In un’epoca dove si cerca il cambiamento a tutti i costi queste statistiche sono veramente incredibili.
Serie A
Napoli-Roma: le formazioni ufficiali
Sono state ufficializzate le scelte degli allenatori Antonio Conte e Claudio Ranieri per la sfida al Maradona tra Napoli e Roma, in programma alle 18:00.
C’è grande attesa allo Stadio Diego Armando Maradona, dove tra pochi minuti scenderanno in campo Napoli e Roma, nel big match della tredicesima giornata di Serie A.
Gli azzurri di Antonio Conte vogliono ritrovare i tre punti davanti al proprio pubblico e ritornare capolista nella classifica. Claudio Ranieri è pronto all’esordio sulla panchina giallorossa, e vuole tentare il colpaccio in trasferta.
Ecco le formazioni ufficiali di Napoli-Roma
Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka; Politano, McTominay, Kvaratskhelia; Lukaku. All. Conte
Roma (4-4-1-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka, Angelino; Pisilli, Cristante, M. Kone, El Shaarawy; Pellegrini; Dovbyk. All. Ranieri.
Serie A
Juventus, Zambrotta: “Cambiaso d’esempio per tutti. Motta..”
La Gazzetta dello Sport ha intervistato l’ex terzino di Juventus e Milan Gianluca Zambrotta, il quale ha detto la sua in merito alla Juventus ma non solo.
Juventus, ecco le parole di Zambrotta
Cambiaso – “Mi piace molto per lo spirito, ha iniziato dalla D ed è un esempio per tutti. E’ cresciuto in qualità negli ultimi anni ed è molto duttile, può giocare sia alto che basso. E’ una risorsa per la Juventus e per l’Italia”
Conceicao – “Mi piace proprio come tipologia, quei giocatori rapidi e veloci che ti possono cambiare la partita. E’ un’idea di calcio che a me piace quella di avere gli esterni forti a piede invertito. La Juve e Giuntoli dovranno fare il possibile per portarselo a casa. Se sta bene, fa la differenza”
Thiago Motta – “In campo era molto intelligente e tattico: piede e qualità, qualcosa che sta riportando nel ruolo da allenatore. Ora, poi, lo vedo molto più calmo e riflessivo. Mi piacciono la sua serenità e il sangue freddo. In campo era sicuramente più fumantino…“
Matteo Di Tria
Serie A
Cagliari, Nicola: “Giusto il pareggio, ma serve più cattiveria!”
Il tecnico del Cagliari, Davide Nicola, ha parlato al termine del pareggio raggiunto in extremis al Marassi contro il nuovo Genoa targato Viera.
Davide Nicola, allenatore del Cagliari, è intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida della 13° giornata di Serie A contro il nuovo Genoa di Viera. Il match del Marassi è terminato in pareggio (2-2) con il club sardo che ha raggiunto la parità negli ultimi minuti grazie alla rete di Piccoli su calcio di rigore.
Cagliari, le parole di Nicola
Un punto in rimonta.
“Sapevamo bene che sarebbe stata una partita tosta. Da parte nostra significava incontrare in un campo notoriamente impegnativo perché la spinta di questo pubblico concentrati a dare una mano al nuovo allenatore e ai giocatori. Per noi significava essere nella posizione dove l’aspetto dell’aggressività doveva essere pari. La partita nel risultato è giusto il pareggio ma per chi come noi lotta per determinate posizioni le partite se le perdi ci sia tutto da buttare. Dobbiamo migliorare ad essere più determinati perché essere più cattivi fa la differenza anche perché il gol subito è arrivato subito dopo”.
Troppi gol subiti?
“Credo che se si guarda la classifica delle squadre interessate alla lotta per non retrocedere il problema del subire gol è generalizzato. Dobbiamo migliorare per non far trovare con troppa facilità il gol agli avversari. Oggi la difficoltà era pensare che potessero utilizzare un altro modo di stare in campo e per gran parte è accaduto. Mi spiace non aver trovato il vantaggio nel nostro momento migliorare. Per contro sono soddisfatto che questo Cagliari lotta”.
I complimenti di Giulini?
“E’ sempre piacevole che il presidente sia soddisfatto. Io non sono molto schiavo dei complimenti, spesso mi sottraggo perché penso all’obiettivo finale. Certo, mi interessano anche i ‘micro’ obiettivi. Questa squadra riesce ad interpretare due modi di stare in campo”.
Gli errori sotto porta?
“C’è più di una spiegazione. Gaetano ha qualità ma ha bisogno della scintilla, non è frenetico ma può sfruttare meglio le occasioni. Noi i numeri ce li stiamo costruendo creando un ambiente intorno di fiducia. Nelle due occasioni di Gaetano, nella prima è stato pazzesco Leali e nella seconda poteva fare meglio”.
Cosa manca per la vittoria?
“Non si vince da cinque partite ma si stanno facendo punti. Dalla decima squadra in giù, non so quante squadre hanno vinto tante partite. Il campionato di chi lotta per la categoria è questo. Bisogna rispondere presente a livello di carattere, autocriticandosi quando c’è da migliorare è l’unica strada che abbiamo per mantenere la Serie A. Oggi era una squadra contro cui si poteva vincere ma anche perdere. Ad oggi è un campionato molto competitivo”.
La scelta del portiere?
“E’ interessante come qualsiasi scelta venga interpretata. Una sola partita per il ruolo del portiere non è possibile valutare le potenzialità. Oggi era una partita importante in un contesto provante e credo abbia fatto un’ottima partita. Molto probabilmente succederà che alternerò i portieri. Sto cercando il giusto livello di energia in tutti i giocatori. Vedremo chi continuerà a difendere i pali. Prima viene il Cagliari”.
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