Serie A, Lazio-Milan: il focus tattico. Le similitudini fra Sarri e Pioli, le necessità di classifica
Stasera sul prato dell’Olimpico andrà in scena una partita ad alta tensione emotiva. Si affrontano Lazio e Milan, alle prese con impellenti necessità di classifica. Biancocelesti a caccia di un posto europeo, rossoneri per il tricolore.
Sarà anche il confronto fra due allenatori diversi fra loro caratterialmente, ma simili come concezioni di gioco. Sarri e Pioli prediligono il possesso palla, valorizzano il gioco sulle fasce e le palle in verticale verso gli attaccanti.
Non a caso nelle loro squadre a fare la voce grossa sono gli attaccanti. Sarri utilizza un chiaro 4-3-3, mentre il collega milanista da tempo ha virato sul 4-2-3-1, con sporadiche escursioni verso il 3-5-2 e il 4-3-3.
L’assenza di Immobile da una parte e di Hernandez dall’altra toglie due grandi protagonisti alla sfida. Sarà compito di Felipe Anderson e Dest non farli rimpiangere. Ma è innegabile che si tratta di assenze pesantissime.
Il pronostico verte a favore della Lazio, in virtù della crisi che attanaglia la squadra rossonera. In calo evidente da prima della sosta per i mondiali in Qatar. Dopo la vittoria di Salerno, il Milan si è progressivamente liquefatto.
Sotto ogni punto di vista: mentale, atletico, caratteriale, tattico. Le assenze di Maignan, Ibrahimovic, Hernandez non possono essere una scusa. Il Milan ha in rosa quasi 3o giocatori, tutti nel giro delle rispettive nazionali.
L’allenatore Pioli cerca il bandolo della matassa, ma ha sfiduciato tutte le seconde linee. Puntando sempre ed esclusivamente sugli undici scudettati. Deprezzando l’intera campagna acquisti estiva: solo colpa dei nuovi arrivati ?
Al contrario i laziali veleggiano con il vento in poppa, Sarri gestisce la rosa con sapienza e non ha paura di lanciare i giovani. Tipo Romero, esterno mancino tutto pepe e talento. E ha una carta che Pioli non ha: Luis Alberto.
Pioli si copre ? Le contromosse di Sarri per tenere basso il baricentro del gioco milanista
Dagli ultimi allenamenti effettuati a Milanello filtra la volontà di proteggere meglio una difesa allo sbando. Che ha incassato la bellezza di otto reti. Per farlo, Pioli pensa a un centrocampista in più: Pobega, Vranckx o Krunic.
In questo modo si passerebbe al 4-3-3, mettendosi a specchio con gli uomini di Sarri. Andando a giocare negli uno contro uno a tutto campo. Sarri ha ordinato a Zaccagni e Pedro di giocare alti per tenere a freno Calabria e Dest.
Non solo: Cataldi andrà a soffocare in prima battuta Bennacer, mentre Luis Alberto e Milinkovic Savic si occuperanno di Tonali. Sarri vuole sfruttare il calo atletico dei rossoneri mettendo la partita su un ritmo molto alto.
Per contro lo staff tecnico milanista lavora proprio sulle motivazioni, affiggendo le frasi post Supercoppa di Calhanoglu sui muri dello spogliatoio. Ma qualcosa sembra essersi rotto nello spogliatoio, fra tecnico e squadra.
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