Serie A
Serie A, le pagelle di Como-Hellas Verona : i voti ai protagonisti
I voti ai protagonisti del match tra Como-Hellas Verona, valevole per la sesta giornata del campionato di Serie A: ecco il report del match e le pagelle.
Il Como si regala la seconda vittoria in Serie A e vola in classifica a 8 punti. La doppietta di Cutrone e il gol di Belotti consentono alla squadra di Fabregas di battere la compagine scaligera.
Per gli uomini di Zanetti sconfitta amara, vista l’espulsione di Suslov al 64′:sul punteggio di 1-1. Per l’Hellas Verona è la seconda sconfitta consecutiva
Indice
La cronaca di Como-Hellas Verona
Pericolosi in avvio Moreno e Paz, fermati due volte ciascuno da uno strepitoso Montipò. Sergi Roberto spreca il vantaggio, poi viene annullato per fuorigioco il gol di Tengstedt.
La sblocca Cutrone prima dell’intervallo, con la deviazione di Tchatchoua. Rimedia Lazovic su rigore dopo l’intervento del Var. Espulso, come detto, Suslov al 64′. Al 72′ arriva la doppietta di Cutrone, su assist di Paz. Tris di Belotti, poi Lambourde nel recupero. Seconda vittoria e nono posto in classifica per i comaschi.
Il tabellino della partita
Marcatori: 43′ Cutrone (C), 53′ Lazovic rig. (V), 72′ Cutrone (C), 89′ Belotti (C), 94′ Lambourde (V)
Ammoniti: Belahyane (V), Sergi Roberto (C), Suslov (V) Perrone (C), Mosquera (V)
Espulsi: Suslov 64′
Como-Hellas Verona, le pagelle
COMO (4-2-3-1): Audero 6.5, Van der Brempt 6, Kempf 6, Dossena 6, Moreno 6.5; Perrone 6 (Baselli sv), Roberto 5; Strefezza 6 (78′ Da Cunha sv), Paz 6.5, Fadera 6.5; Cutrone 7.5 (Belotti 7). Allenatore: Fabregas. 6.5
VERONA (4-2-3-1): Montipò 6.5. Tchatchoua 6, Daniliuc 5.5 (93′ Lambourde 6.5), Coppola 5.5, Frese 6; Dani Silva 5.5 (46′ Duda 6 ), Belahyane 6; Suslov 5, Kastanos 5 (46′ Mosquera 6), Lazovic 7 (76′ Livramento 6) , Tengstedt 6 (66′ Magnani 5). Allenatore: Zanetti 5.5.
Riepilogo partita
Partita: Como–Verona 3-2
Campionato: Serie A
Data: domenica 29 settembre 2024
Orario calcio d’inizio: 15:00
Stadio: Giuseppe Sinigaglia
Serie A
Milan, Ordine: “Fofana serratura di sicurezza, Pavlovic soppiantato nelle scelte. Sul bilancio..”
Milan, Franco Ordine ha commentato, dalle colonne de Il Giornale, le recenti vicende rossonere. Di seguito le sue parole.
Intervenuto su Il Giornale, Franco Ordine ha parlato di Milan a 360°, facendo il punto della situazione in casa rossonera.
Dapprima, ha parlato di campo. “I sei giorni che hanno capovolto il mondo Milan hanno una spiegazione calcistica. Dai 2 punti in 3 partite (Torino, Parma, Lazio) ai 9 in 3 partite (Venezia, Inter e Lecce) toccando quota 11 in classifica, sembra passato un secolo e invece ci sono appena 6 giorni di differenza”.
Entrando nello specifico, Ordine ha citato i motivi alla base di questa ripresa. “La condizione fisica cresciuta è uno dei fattori segnalato dallo stesso tecnico portoghese che ha così sottolineato il contributo finalmente prezioso offerto dagli ultimi arrivati (a eccezione di Pavlovic, soppiantato per ora nelle scelte, da Tomori e in particolare dal lanciatissimo Gabbia). In quest’ultimo elenco spicca l’identità di Fofana, centrocampista con caratteristiche difensive applicato alla difesa rossonera come una serratura di sicurezza“.
Sul finire, anche un commento alle news provenienti da Calcio & Finanza, che vogliono un Milan verso un altro bilancio all’insegna dell’utile e dei risultati positivi. “Di pari passo con il team ci sono anche i conti del club che ha chiuso con un secondo consecutivo attivo (4 milioni) l’ultimo bilancio al netto dei 100 milioni investiti sul mercato grazie ai ricavi che sono saliti vertiginosamente a quota 457 milioni (più 13% rispetto al precedente, senza i profitti delle coppe) e alla plus-valenza ottenuta dalla cessione di Tonali”.
“Ma il dato più significativo che certifica la salute finanziaria del Milan versione RedBird è dato dal patrimonio netto salito dai 177 milioni del 2023 ai 196 milioni del 2024. Sembrano solo numeri, invece sono squilli di tromba nello scenario calcistico italiano”.
Serie A
Venezia, Di Francesco: “Ci sono partite dentro le partite. Prima o poi può accadere…”
Arrivano a caldo, nel post partita di Roma – Venezia, anche le parole di Eusebio Di Francesco, tecnico degli ospiti che fanno seguito a quelle di Juric.
Se nella partita dell’Olimpico c’è una squadra uscita con qualche rammarico di troppo è proprio quella guidata da Di Francesco. Il tecnico del Venezia, è consapevole che sul prato di Roma sono stati lasciati punti importanti, viste le chiare occasioni avute dopo il vantaggio per 0-1.
Per il Venezia una partita nella partita
Troppo testardi: ” Vero, eravamo meno freschi e meno lucidi. Ci siamo un po’ intestarditi nel cercare certe cose. Prima del primo gol stavo facendo due cambi, poi un altro. Mi mancava anche Yeboah che era il sostituto ideale di Oristanio. Se una squadra mette più centrocampisti rischia di schiacciarsi troppo, ma non avevo comunque la sensazione di poter prendere gol. Peccato, ma ci sta. Ci sono partite dentro le partite. Prima o poi può accadere di portare a casa il risultato, altre volte no. A volte devi solo guardare in alto e sperare.”
Un futuro con le stesse caratteristiche: ” No, è dettato in base alle caratteristiche dei miei giocatori. Abbiamo preparato la partita nelle due fasi, la Roma abbassava tanti giocatori in impostazione, quando giocavamo dal basso anche noi provavamo a giocare. Voi guardate il possesso oggi, ma quando vinci non lo guardi mai. Contano le qualità e le scelte che si fanno durante la gara. Ovviamente la Roma ha più qualità ovviamente.”
Qualche rammarico: ” Sì, potevamo essere più bravi in certe gestioni, siamo stati poco lucidi ma non la analizzerei sul 2-1 ma fino al 60′ quando abbiamo avuto le opportunità.”
Le soddisfazioni arriveranno: “Guardiamo su e speriamo che prima o poi giri. Un errore parlare di mala sorte, lo scorso anno meritavamo molto di più, questa squadra intanto sta giocando a calcio. Alla lunga ci toglieremo soddisfazioni, dobbiamo limare delle cose durante il percorso. Certe partite vanno chiuse perché prima o poi queste squadre resuscitano.”
Serie A
Roma, Juric: “La squadra oggi ha tirato fuori il cuore. Su Dybala…”
La Roma di Juric ribalta il Venezia con il risultato di 2-1. Dopo il vantaggio di Pohjanpalo nel primo tempo, la pareggia Cristante e la chiude Pisilli.
E’ intervenuto a caldo Ivan Juric, allenatore della Roma, che, ai microfoni di DAZN e subito dopo il fischio finale, ha chiosato sui suoi ragazzi: “Nel secondo tempo abbiamo alzato il ritmo e abbiamo giocato meglio. Non ci dimentichiamo che giovedì sera abbiamo fatto una partita di un’intensità pazzesca, ci sta che alcuni fossero sottotono.” Per poi concedere la consueta conferenza stampa
Juric contento dei più giovani
“Abbiamo 4/5 giovani con cui possiamo lavorare bene: hanno talento e voglia di imparare.” Interviene l’allenatore croato, che poi continua: “Li vedo bene, sono belli e puri, mi piacciono molto. Da Pisilli a Baldanzi, Konè e Soulé. Abbiamo interpretato bene la partita nel secondo tempo, anche quelli che sono entrati come Paredes. Qualcuno lo vedevo sottotono ma è comprensibile dopo la partita contro l’Athletic.”
Piena Fiducia: “Sono rimasto soddisfatto dalla partita contro il Bilbao, non è mai mancata la voglia di vincere e oggi l’hanno mostrata di nuovo. Il secondo tempo è stato fantastico. Nulla da dire ai ragazzi in questi 10 giorni. Sono fiducioso per il futuro. Tante cose positive tra Udinese, Bilbao e il secondo tempo di oggi. Rimane comunque tanto da migliorare.”
La conferenza post partita dell’allenatore della Roma
Sui ragazzi autori dei goal: “Pisilli? Si allena in modo pazzesco, va sempre oltre, vuole sempre fare di più, è felice di giocare e ha un margine pazzesco, vorrei sottolineare Paredes e la vecchia guardia. Cristante ha giocato a un livello altissimo da 3 partite, la squadra oggi ha tirato fuori il cuore e l’ultima mezzora abbiamo giocato bene.”
Su Matias Soulé: “Grandissima fiducia in questo ragazzo, ha fatto un anno a Frosinone, non può essere subito Dybala. Lavora, ha mentalità, lavora sui particolari e con il tempo dimostrerà il suo valore.”
La Roma e Dybala: “Squadra Dybala dipendente? Io lo conoscevo già a Palermo, è un giocatore speciale. Migliorare la Roma quando non c’è lui significa migliorare il gioco complessivo e le linee di passaggio, con Paulo a volte basta lasciar fare a lui. Fa giocare la squadra in maniera impressionante, con altri bisogna lavorare molto sulle posizioni del corpo per farli rendere al meglio. Possiamo migliorare quando non c’è lui, abbiamo tutto per far bene. Le sue condizioni? Sta bene, abbiamo deciso, vista la sua importanza, di non rischiarlo. Tutti gli esami sono negativi, non abbiamo voluto rischiarlo, umanamente è a un livello alto di sincerità.”
Su Eusebio Di Francesco e gli avversari: “Ho un debole per DiFra, fa un calcio bellissimo, sapevo che sarebbe stato difficile. Era comprensibile giocare un po’ lenti ma non è possibile concedere certi contropiedi”
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