Serie A
Serie A, Nuovo Torino Paradiso ?
Serie A, Nuovo Torino Paradiso ? La tifoseria granata elettrizzata dal nuovo progetto, affidato ancora una volta a Ivan Juric
La squadra granata riparte dal decimo posto in campionato e dal seguente score: 14 vittorie, 11 pareggi, 13 sconfitte, 42 reti realizzate, 41 subite, 53 punti in classifica. Una stagione priva di acuti, ma che fa ben sperare.
Il presidente Urbano Cairo, il direttore sportivo Daniele Vagnati e il tecnico Ivan Juric puntano alla zona Europa. Per farlo, hanno cercato di toccare il meno possibile l’ossatura dell’ultima stagione sportiva.
Il vero colpo è stato quello di trattenere in rosa Alessandro Buongiorno, il classe 1999 è la nuova bandiera del club. Tanto è vero che ha prolungato il contratto fino al 30/06/2028 e spera di avere Perr Schuurs come compagno.
Il centrale olandese ha molto mercato e di fronte ad una offerta irrinunciabile potrebbe essere ceduto, ma tutti stanno cercando di convincerlo a continuare l’avventura sotto la Mole. E a quanto sembra, il giocatore vorrebbe rimanere.
Si riparte dal 3-5-2 o si cambia ?
Curiosità per quanto riguarda il modulo tattico: avanti con il 3-5-2 o possibili variazioni sul tema ? Al momento si andrà avanti per linee collaudate, stante l’assenza di trequartisti. Fondamentali per il gioco dell’allenatore serbo.
Sono partiti Nikola Vlasic e Alexey Miranchuk. Al loro posto è in prova il giramondo Simone Verdi. Nella variante 3-4-2-1 accanto all’italiano si stanno muovendo Demba Seck e Yann Karamoh. Con buoni risultati.
La difesa appare di ferro con Perr Schuurs, Alessandro Buongiorno e Ricardo Rodriguez. Sulle fasce sprinta Raoul Bellanova, arrivato con un quadriennale. Metterà in crisi Stephane Singo ? A sinistra adattato Mergim Vojvoda.
Urge terzino sinistro dal mercato. Attrezzato il centrocampo con Ivan Ilic, Samuele Ricci, il neo arrivato Adrien Tameze (Verona), Gvidas Gineitis e il diciannovenne Emirhan Ilkhan sul quale si nutrono speranze.
Toni Sanabria e Pietro Pellegri troppo soli in attacco ?
L’attacco granata ormai dal gennaio 2021 è affidato all’attaccante paraguayano Antonio “Toni” Sanabria. Il classe 1996 ha rinnovato il proprio contratto fino al 30/06/2025, il legame con l’ambiente è forte.
Nel ruolo di centravanti si alterna con Pietro Pellegri (2001) e la cosa non piace ai tifosi, li vedrebbero bene insieme in un 3-4-1-2. Ma Ivan Juric non li vede complementari e persegue l’alternanza. Bastano due punte ?
A preoccupare sono gli infortuni che ciclicamente colpiscono l’italiano, ragione per la quale si monitorano altre piste per il reparto avanzato. Piace Lorenzo Colombo (Milan), ma al momento non si muove da Milanello.
Si seguono con attenzione i profili di Walid Cheddira (Bari), Giovanni Simeone (Napoli), Milan Djuric (Verona), Massimo Coda (Genoa), Joaquin Correa (Inter). Uno di loro potrebbe arrivare verso fine agosto.
Serie A
Torino, due ruoli da coprire a gennaio: i nomi in ballo
Il Torino di Vanoli è una delle sorprese di questo avvio di campionato. A gennaio, però, serviranno rinforzi per completare la rosa.
Il Torino di Paolo Vanoli ha iniziato il campionato con grande slancio, riportando l’entusiasmo tra i tifosi granata a suon di ottime prestazioni.
Tuttavia, il gravissimo infortunio di Duvan Zapata rappresenta una complicazione per la squadra e per la dirigenza, che dovrà rivedere i piani di mercato in vista della finestra di gennaio. Il colombiano, che doveva essere il perno dell’attacco granata, sarà costretto a un lungo stop, e la sua assenza ha ribaltato le priorità della società.
Inizialmente, l’obiettivo principale per il mercato invernale era quello di trovare un braccetto mancino per rinforzare la difesa, ruolo rimasto scoperto durante l’estate.
Con l’infortunio di Zapata, il ds Vagnati dovrà cercare anche un attaccante, aggiungendo ulteriore pressione a un mercato che si preannuncia difficile, soprattutto con un budget non ancora definito e forse insufficiente per colmare entrambe le lacune.
Torino, Hajdari e Simeone i preferiti
Vagnati si è già mosso per individuare i rinforzi giusti e ha puntato due nomi: Albian Hajdari, giovane difensore del Lugano, e Giovanni Simeone, centravanti del Napoli.
Hajdari rappresenta una soluzione ideale per completare la difesa a tre di Vanoli, che necessita di un centrale mancino. Il Torino lo segue ormai da mesi, ma l’operazione si è arenata in estate per mancanza di fondi, e il Lugano non sembra intenzionato a concedere sconti neanche a gennaio.
Stesso dicasi per Simeone. L’attaccante argentino è il primo obiettivo per il reparto avanzato, ma i partenopei chiedono almeno 15 milioni per liberarlo e De Laurentiis non sembra disposto ad abbassare il prezzo.
Adesso Vanoli dovrà sopperire all’assenza di Zapata, ma a gennaio potrebbe essere costretto a dare priorità a uno solo dei due rinforzi, concentrandosi o su un attaccante per sostituire il colombiano o sul tanto atteso braccetto mancino per completare la difesa.
Serie A
Cagliari-Torino: probabili formazioni e dove vederla
Cagliari-Torino é la partita valida per l’ottava giornata di Serie A. Si inizierà a giocare domenica 20 Ottobre alle ore 18 allo stadio Unipol Domus di Cagliari.
I rossoblù arrivano al match forti di una vittoria contro il Parma e di un pareggio contro la Juventus nell’ultimo turno di campionato.
Il Toro, invece, deve mettere in campo tutta la sua grinta per potersi riprendere dalle due sconfitte consecutive che hanno preceduto questa partita: perse entrambe 3 a 2 contro la Lazio e l‘Inter.
Qui Cagliari
Dopo la sosta delle nazionali tutti i giocatori sono finalmente tornati disponibili. Davide Nicola ha così avuto modo di vedere la formazione al completo e fare le sue scelte tattiche.
Il mister dei rossoblu ha deciso intanto di sottoporre ad allenamento personalizzato tre giocatori: Pavoletti, Obert e Jankto durante la preparazione a questa partita.
Quasi sicuramente ritroveremo Makoumbou in campo. Ancora non si sa chi scenderà in campo tra Gaetano e Marin.
Qui Torino
Il Torino di Vanoli si prepara alla sfida riaccogliendo tra le sue fila Sebastian Walukievicz. Il difensore si é ripreso anzitempo dall’influenza che lo aveva colpito e potrà giocare questa domenica.
Si sono allenati anche Sanabria e Maripan. A centrocampo vedremo probabilmente Vlasic o Linetty. Zapata invece sarà assente, quindi in attacco ci sarà spazio per uno tra Sanabria e Adams.
Cagliari-Torino, probabili formazioni
Cagliari (4-2-3-1): Scuffet; Zappa, Mina, Luperto, Augello; Makombou, Adopo; Zortea, Gaetano, Luvumbo; Piccoli. All. Nicola.
Torino (3-5-2): Milinkovic-Savic; Vojvoda, Coco, Masina; Lazaro, Vlasic, Ricci, Ilic, Sosa; Sanabria, Adams. All. Vanoli.
Cagliari-Torino: dove Vederla
Cagliari-Torino sarà trasmessa in TV da DAZN e da Sky, infatti é in onda anche sulla televisione satellitare.
Serie A
Juventus-Lazio, le formazioni ufficiali
Juventus-Lazio è il Saturday Night di Serie A. La Juventus di Thiago Motta ospita la Lazio di Baroni, in uno dei big match dell’ottava giornata.
Juventus-Lazio si gioca con le due squadre appaiate in classifica. Una situazione impossibile da pronosticare ad inizio stagione, quando la Lazio era in piena contestazione e la Juventus ebbra di entusiasmo per un’estate da reminiscenza dell’epoca d’oro degli Agnelli. Tre mesi dopo, però, è cambiato tutto.
La squadra dell’ingiustamente vituperato Baroni è la rivelazione della Serie A. E’ quella che “gioca meglio” (per quello che vale), è quella che, sin qui, ha convinto di più. La squadra di Thiago Motta, semplicemente, non è (ancora) la squadra di Thiago Motta. Chi si aspettava di vedere la Juventus trasformata nel il Manchester City di Guardiola o nel Liverpool di Klopp dopo soli tre mesi ha probabilmente sbagliato mestiere.
Ma anche chi si aspettava che Motta fosse, in confronto ad Allegri, Jurgen o Pep non ha probabilmente mai visto giocare il suo Bologna. Oppure ha visto solo gli highlights, parafrasando Fabio Caressa. Il gioco di Motta è più vicino a quello di Allegri di quanto si sia disposti ad ammettere. Del resto il suo mentore è Mourinho, mica Guardiola. E il suo compito è quello di rendere la Juventus più moderna, non più bella.
Ci riuscirà, perché è un bravissimo allenatore, ma di fatto ad oggi sta allenando la stessa squadra dello scorso anno. E la Juventus dello scorso anno, checché ne dicano i giochisti, poteva giocare solo come la faceva giocare Max. Non regge nemmeno l’argomentazione dei milioni spesi sul mercato, se si considera che una settantina di questi (nei nomi di Douglas Luiz e Thuram) non sono ancora a pieno regime.
Il calcio, però, sovente sfugge ai recentismi e alla miopia calcistica. La Juventus ha dimostrato (soprattutto in Champions League) di essere mortifera in transizione, di saper andare in verticale come poche squadre in Europa e di poter sbranare le avversarie che la vanno a prendere alta. Sembra la descrizione di come la Lazio di Baroni ha giocato in queste prime otto partite di campionato e, alla luce di ciò, non si capisce come qualcuno possa asserire che i biancocelesti siano i favoriti assoluti.
Vero che i bianconeri sono martoriati dagli infortuni e che i biancocelesti sono praticamente “obbligati” a giocare la partita in questa maniera. Sia perché una Juventus così incerottata non ti capita più, sia perché snaturare la propria filosofia per una partita sarebbe un errore. La Lazio ha scelto un modo di giocare a calcio e deve difenderlo, anche a costo di perdere qualche partita. Nessuno chiede alla Lazio di vincere a Torino. Deve giocare con leggerezza, ma senza infantilismi. Perché il percorso di crescita passa anche da questo.
Juventus-Lazio, le formazioni ufficiali
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cabal; Locatelli, Thuram; Cambiaso, Douglas Luiz, Yildiz; Vlahovic. Allenatore: Thiago Motta.
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. Allenatore: Baroni.
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