Serie A
Serie A, ricavi 23/24: dominio Inter, sorpresa Sassuolo

Calcio e Finanza ha pubblicato la classifica dei ricavi delle squadre di Serie A per la stagione 2023/2024. L’Inter si conferma al primo posto.
La scorsa stagione ha visto trionfare i nerazzurri non solo sul campo ma anche a livello economico-finanziario. Il club meneghino ha fatto registrare ricavi molto importanti.
Serie A, la classifica dei ricavi 2023/2024
Questo speciale rapporto vede al 15° posto il Lecce di Sticchi Damiani che vanta ricavi per 85 milioni, in parte composto dalla quota salvezza e in parte da alcune cessioni.
Appena sopra c’è il Torino di Cairo che, fino a dicembre 2023, aveva sfondato il muro dei 100 milioni. Rendimento simile per l’Hellas Verona che a giugno ha chiuso con circa 115 di ricavi totali.
A pochi milioni di distanza ci sono Udinese e Genoa, rispettivamente 121 e 117 col Bologna che le precede a 128. La vera sorpresa però riguarda il Sassuolo, che nonostante la retrocessione in Serie B, a dicembre 2023 vantava già 140 milioni di euro di ricavi dati per la stragrande maggioranza dalle cessioni di Locatelli, Raspadori, Traorè, Scamacca e Boga.

MANUEL LOCATELLI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina e Lazio invece gli succedono all’8° e 7° posto (200 e 236), l’Atalanta di Percassi si posiziona al 6° posto grazie alle magiche operazioni di mercato Hojlund, Romero, Gosens, Demiral, Pessina, Malinovski ecc. che hanno fruttato 244 milioni.
La top 5 invece si apre con la Roma della famiglia Friedkin che nella stagione 2023/2024 ha raggiunto l’incredibile cifra di 300 milioni di euro in termini di ricavi, di poco sotto rispetto al Napoli (328).
Terzo posto per la Juventus (395) che dalla sua vanta la cessione di De Ligt al Bayern Monaco e quella di Kulusevski al Tottenham. ma anche uno Stadium quasi sempre sold out.
I primi due posti sono occupati dalle due milanesi, Milan e Inter che hanno chiuso l’annata scorsa con ricavi pari a oltre 400 milioni, derivanti anche da abbonamenti e biglietti oltre alle varie cessioni.

ROMELU LUKAKU PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Serie A
Inter, Taremi torna alla ribalta: ecco perchè

Taremi abbandona il ‘segreto professionale’ e mostra di cosa è capace. C’è ancora lavoro da fare ma ora fa di nuovo parte del progetto. E Inzaghi l’ha capito.
Il percorso di Taremi in nerazzurro: da comparsa a protagonista
Dieci giorni possono cambiare una stagione. Chiedetelo a Mehdi Taremi. L’iraniano è passato dall’essere una comparsa utile all’occorrenza, a diventare un main character dell’Inter. Tutto è cominciato in una serata folle a Barcellona: 3-3 sul campo dei blaugrana, l’iraniano entra e si inventa un assist per Frattesi. Un lampo, il primo.
Poi il Torino, la svolta vera. Taremi si prende un rigore guadagnato con strategia. Asllani segna, ma la scena se la prende l’ex Porto, che lotta, smista palloni e si muove in chiave offensiva. Da qui Inzaghi ha capito: non è solo un’alternativa, è una pedina che sa come incidere. Finalmente mostra le qualità che avevano convinto i nerazzurri a puntare su di lui.

MEHDI TAREMI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La stagione di Taremi: pochi goal, ma rendimento in crescendo
I suoi numeri non sono strabilianti: 3 gol in 41 presenze, uno solo su azione. Ma chi si sofferma solo su questo perde il quadro. Taremi è diventato altro: un riferimento offensivo, un punto di equilibrio, che fa giocare meglio chi gli sta intorno. E pensare che nella prima parte della stagione tutto sembrava andare storto. L’attaccante aveva avuto una pubalgia che non dava tregua. E, come se non bastasse, c’era stato un rientro dalla nazionale segnato da una lesione. Inzaghi aveva provato a inserirlo, ma ogni volta qualcosa lo frenava.
E ora? Lazio, Como e finale di Champions League col PSG. Inzaghi lo ha scelto per partire titolare contro i biancocelesti. Non era mai successo due volte di fila in campionato. Thuram sarà al suo fianco, ma Taremi non è più una comparsa. Dalla panchina, invece, Lautaro Martinez , Arnautovic e il Tucu Correa aspettano il loro turno. Ma ora Mehdi è parte del piano.
La profezia di Sneijder su Taremi
Il suo segreto? Non solo tecnica, ma lettura del gioco. Non è il classico bomber da area di rigore. È un attaccante che sa giocare per la squadra. Si abbassa, dialoga, apre spazi. E questo Inzaghi l’ha capito.
A dire il vero, qualcuno lo aveva previsto. Wesley Sneijder, ex Inter e vecchio compagno di squadra di Mehdi in Qatar, lo aveva detto: «Nella seconda parte della stagione Taremi sarà prezioso». La dichiarazione è stata una profezia: parola di uno che di calcio se ne intende.
Serie A
Milan, Scaroni replica a Boban: “Critica i dirigenti del Milan? Forse parla di sé”

Paolo Scaroni risponde a Zvone Boban: “Forse parla di sè stesso” quando critica i dirigenti del Milan di non capire di calcio.
Tensione tra Scaroni e Boban
La recente dichiarazione di Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha acceso i riflettori sul dibattito interno al club rossonero. Scaroni ha risposto con fermezza alle critiche mosse da Zvone Boban, ex dirigente del Milan, che aveva accusato i vertici del club di mancare di competenze calcistiche. Scaroni, con una punta di ironia, ha suggerito che Boban potrebbe riferirsi a sè stesso, alimentando ulteriormente le discussioni tra i tifosi e gli appassionati di calcio.

Zvonimir Boban during Events Festival dello Sport 2021 – Saturday at the Trento in Trento, Italy, October 09, 2021 – Credit: Ettore Griffoni
Il contesto della polemica
Le parole di Boban, che ha ricoperto un ruolo fondamentale nel Milan fino al 2020, non sono passate inosservate. La sua esperienza e il suo contributo al club sono stati significativi, ma la sua critica ha sollevato interrogativi sulla gestione attuale del Milan. Scaroni, da parte sua, ha difeso la sua squadra dirigenziale, sottolineando il loro impegno e professionalità. Questo scambio di battute tra due figure di spicco del calcio italiano ha riacceso l’attenzione mediatica sul Milan, un club che continua a essere al centro di dibattiti e analisi.
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Fonte: l’account X di Schira
Paolo #Scaroni risponde a Zvone #Boban: “Dice che i dirigenti del #Milan non capiscono di calcio? Forse parla di sè stesso…” pic.twitter.com/L0pGEPEcKG
— Nicolò Schira (@NicoSchira) May 14, 2025
Serie A
Atalanta-Roma e quel tifoso di casa che ha deciso di far gol

Un uomo di 40 anni ha deciso di invadere il campo di calcio (durante Atalanta-Roma) quando la propria squadra ha segnato il 2-1. E’ sceso in campo ed ha segnato
E’ successo il 12 maggio; durante la partita Atalanta-Roma, un tifoso nerazzurro è riuscito ad accedere al campo di calcio (con i giocatori titolari presenti) ed ha segnato un gol nella porta giallorossa, con tanto di esultanza.
E’ tutto vero! Un tifoso del club bergamasco si è reso protagonista di quello che non può e deve succedere durante un match calcistico: un’invasione di campo. Infatti, il tifoso nerazzurro, probabilmente, troppo felice del risultato di 2-1 raggiunto dalla sua squadra ha pensato bene di scavalcare le transenne e mettersi a correre nel campo di calcio. Non contento, lo sconosciuto fuoriclasse, ha deciso di togliere il pallone al portiere della Roma, calciare il pallone nella porta e mettersi ad esultare.
Il rischio di gesti come questi è che si focalizza l’attenzione sulla goliardia dell’egocentrico di turno piuttosto che sul riconoscere i meriti delle squadre in campo: di quella di Gasperini (che ha conquistato tre punti preziosi) contro la squadra di Ranieri che sta cercando di conquistare il quarto posto utile per l’accesso alla Champions League. Ma per chi ha potuto vedere il match live si è trattato, certamente, di uno sketch inconsueto nel Campionato di Serie A.

GIAN PIERO GASPERINI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Cosa è successo durante Atalanta-Roma, a parte le reti ufficiali?
La scena non è stata trasmessa (per le leggi in vigore) ma non è rimasta tra gli spacchi dello Gewiss Stadium poiché, nell’era social, è iniziata ad essere postata ed è diventata virale in poco tempo.
Proprio queste riprese, apparse online, hanno mostrato tutto quello che non si era compreso dalla cronaca di DAZN; ovvero che il tifoso (che sembrerebbe essere un quarantenne con precedenti penali) abbia deciso di infrangere un bel po’ di regole tutte insieme: dapprima, non pagando il biglietto del match ma scavalcando in zona Tribuna Rinascimento, abbia deciso di vedersi la partita e poi, non contento, abbia voluto scavalcare nuovamente ma questa volta verso il campo di calcio. Chissà credendosi il dodicesimo in campo in forza alla rosa nerazzurra.
Dopo aver sottratto il pallone a Mile Svilar e calciato verso la rete, si sono creati attimi di concitazione proprio tra il fuorilegge del campo di calcio ed il portiere belga. Solo l’arrivo di uno steward e di Sozza ha impedito che si potesse creare un vero e proprio contatto con il portiere, irritato dal gesto poco sportivo del tifoso.
Nel frattempo i giocatori in campo erano increduli mentre i tifosi di casa esultavano alla prodezza illegale del loro eroe dell’ultimo minuto.
Il tifoso è stato, infine, prelevato dalla polizia e condotto in caserma dove è stato riconosciuto ed ora, per lui, il campo di calcio (e anche gli spalti) dello stadio cittadino saranno vietati per i prossimi anni. Proprio per controllare che il Daspo sarà rispettato, il Questore ha richiesto all’uomo di recarsi in caserma (per un anno) all’inizio ed alla fine di ogni partita che l’Atalanta giocherà in casa.
Non si è voluto correre sul rischio considerando la predisposizione dell’uomo a sentirsi Spiderman ma solo con l’intento di aiutare se stesso!
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