Serie A
Serie A, Salernitana: Inzaghi a rischio
La sconfitta dell’Arechi contro l’Empoli nel match di Serie A di venerdì mette in serio dubbio la posizione dell’allenatore dei granata.
La Salernitana perde 3-1 la sfida salvezza contro l’Empoli nell’anticipo della ventiquattresima di Serie A. Una sconfitta che segue ai risultati deludenti delle ultime settimane, nonostante forse alcune di esse non avevano reso giustizia all’impegno dei granata.
La gara di ieri sera dell’Arechi potrebbe essere stata decisiva per il futuro di Filippo Inzaghi sulla panchina della Salernitana.
Le parole di Walter Sabatini, durante la conferenza stampa di presentazione del suo arrivo, avevano già messo qualche dubbio al riguardo: “Inzaghi non è una mia scelta, sono onesto, e il fatto che non sia una mia scelta mi condiziona un pochino. Ma ovviamente non voglio condannare una persona a priori”.
I risultati, di certo, non sono a favore di Inzaghi. Secondo gli ultimi rumor ci sarebbero due nomi in pole position per la panchina della Salernitana in caso di esonero: Leonardo Semplici, ex tecnico della SPAL, e Davide Ballardini, un allenatore specializzato in salvezze in Serie A.
Serie A
Roma, Zalewski è di nuovo in gruppo: la decisione di Juric
Il nuovo tecnico reintegra subito Zalewski in rosa, sfruttando così un’occasione d’oro anche a causa dell’infortunio di Saelemaekers.
Cambio di rotta nella gestione di Nicola Zalewski.
Dopo l’esonero di De Rossi, Ivan Juric, neoallenatore della Roma, ha già iniziato a mettere in atto le sue prime decisioni.
Una di queste è il reintegro in squadra del giovane esterno polacco, escluso nelle ultime settimane per motivi contrattuali.
A fine mercato, il centrocampista aveva infatti rifiutato il rinnovo e le offerte di PSV e Galatasaray.
La sua posizione di rottura aveva portato la Roma a escluderlo temporaneamente dai piani.
Zalewski, Juric lo riaccoglie in squadra
Tuttavia, con l’arrivo di Juric, il quadro è cambiato.
Il neoallenatore, in accordo con la dirigenza, avrebbe infatti deciso di accogliere la richiesta di reinserimento presentata dai legali del giocatore.
La scelta, oltre a evitare un potenziale contenzioso legale, rappresenta anche una mossa tattica, in un momento delicato per la squadra.
Va ricordato infatti che Saelemaekers starà fuori per 2 mesi, e il reintegro del polacco può rappresentare una soluzione strategica per sopperire tale assenza.
Serie A
Juventus-Napoli, possibile chiusura per il settore ospiti
L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive sta valutando di chiudere il settore ospiti dello Stadium in vista del big match Juventus-Napoli.
Juventus-Napoli è sempre più vicina, ma ci potrebbe essere una svolta clamorosa per i tifosi ospiti. Infatti, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive sta valutando l’ipotesi di chiudere il settore ospiti dello Stadium in vista del big match: la decisione è ancora da definire.
Perchè chiudere il settore ospiti?
Il motivo della chiusura è strettamente legato ai violenti scontri avvenuti durante l’ultima trasferta, vinta dai partenopei all’Unipol Domus di Cagliari.
In questa occasione, i tifosi del Napoli hanno causato disagi tali da costringere l’arbitro a sospendere la partita per circa 7 minuti.
Il caos sugli spalti, innescato dal lancio reciproco di fumogeni tra le curve e il settore ospiti, ha sollevato molte preoccupazioni per la sicurezza delle prossime gare.
L’attenzione è rivolta proprio alla gara di Torino, dove sono attesi circa 2.300 sostenitori partenopei. Tuttavia, nonostante il settore ospiti dell’Allianz Stadium sia già sold out da settimane, la loro presenza è ora in forte dubbio.
Juventus-Napoli, ci saranno i tifosi?
Secondo le ultime indiscrezioni, il CASMS starebbe valutando di chiudere l’area riservata ai tifosi partenopei per evitare nuovi scontri tra le tifoserie.
La decisione definitiva è attesa per domani mattina, a poco più di 24 ore dal fischio d’inizio. Seguiranno aggiornamenti.
Serie A
Milan, Capello: “Ibra principale responsabile. Fonseca…”
L’ex tecnico del Milan Fabio Capello ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport in merito alla delicata situazione in casa rossonera.
Di seguito le sue parole.
Capello sul Milan
“Quando prendevo una squadra ero attento al passato ma mettevo dentro le mie idee. Ho sempre fatto il vino con l’uva che avevo. Com’è l’uva di Fonseca? Bisognerebbe chiedere a chi ha fatto il mercato. Ho sentito il boss in tv: dice di comandare lui, no? Quindi ha qualche responsabilità anche lui.
Entrare nella testa dei giocatori. Non mi sembra abbiamo la giusta tensione agonistica. Come se non fossero preparati ad affrontare in partita situazione diverse da quelle di allenamento. Dopo lo scudetto è mancato lo spirito, come avessero la pancia piena: Tomori sembrava un fenomeno, oggi fatica tremendamente. Forse la tensione potrebbe inculcargliela Ibra: a lui in campo non mancava.”
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