Ezio Simonelli, presidente della Lega Serie A, si lascia andare in merito alla situazione stadi italiani e ne esce una speranza per il futuro ma tocca cambiare.
Il presidente della Lega Serie A italiano, Ezio Simonelli, in una intervista a Calcio e Finanza, parla della situazione stadi. Della lenta burocrazia italiana che sembra impantanare progetti e della necessità di cambiare.
Guardando all’estero come un modello per capire se ne vale la pena o meno si parte dagli USA. Simonelli in merito agli stadi statunitensi dice che “Abbiamo visto diversi stati negli USA e visto ciò che vorremmo realizzare anche in Italia: impianti che non sono luoghi di gioco ma spazi accoglienti per famiglie. Speriamo di poter commentare strutture simili anche nel nostro Paese.”
IL GOL DI ARTEM DOVBYK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Simonelli (con la Lega Serie A) cerca di spingere sul progresso
Scontrandosi con una burocrazia farraginosa e lentissima, parla delle idee già in cantiere tra alcuni club italiani. In particolare parla della situazione a Milano dove si parla di un nuovo stadio.
Il presidente dice che “abbiamo bellissimi progetti che vorremmo trasformare in realtà; i numeri dimostrano che gli stadi sono obsoleti.”
E’ un chiaro messaggio a chi deve permettere che i progetti non rimangano solo su carta ma che trovino riscontri nella realtà. “San Siro è rimasto immutato nel tempo, è una situazione che va risolta.” Stadio attualmente utilizzato dal Milan e dall’Inter.
Simonelli continua e parla dei numeri che seguono il calcio in Italia e degli oltre 31.000 spettatori nella scorsa stagione e un livello di riempimento molto alto per uno stadio come quello di San Siro.
Ma non si tratta dell’unica realtà da rendere più moderna e funzionale; infatti ci sarebbe anche l’Olimpico (di Roma e Lazio)e il Maradona (del Napoli). Due altre eccellenze italiane che hanno bisogno di qualche opera di ristrutturazione (più o meno importante).
Non è mancata qualche nota polemica quando ha detto che “non si può continuare a discutere con la sovrintendenza che considera il secondo anello di san Siro un bene da tutelare come monumento.”
E’ necessario, per il presidente, che si realizzi un fondo per gli stadi “individuando possibili fondi di finanziamento sulle scommesse”; ma questo sarebbe soltanto l’inizio.
Aggiornato al 18/03/2025 18:35
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