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Serie A, verso Juventus-Napoli: l’arbitro del match e dove vederla
Il recupero del match di campionato Juventus-Napoli avrà luogo mercoledì 7 aprile alle ore 18.45. Una partita particolarmente attesa, con le due compagini alla ricerca di punti importanti per la corsa per la Champions League. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo assieme le parole dei mister bianconero alla vigilia e l’arbitro che dirigerà il match.
Andrea Pirlo in conferenza stampa
Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del big match Juventus-Napoli, Andrea Pirlo ha dichiarato: “Sarà una gara importante per la classifica. Loro attraversano un ottimo momento e vengono da buoni risultati. Vorranno fare risultato anche qui ma noi abbiamo la stessa ambizione e faremo del nostro meglio. Spero sia una bella partita in cui entrambe le squadre proveranno ad imporre il proprio gioco”. Confermato Szczesny titolare, con l’allenatore che punta sulla voglia di riscatto del portiere dopo la brutta prestazione nel corso dell’ultima partita.
Per quanto riguarda la corsa per la Champions, inoltre, lo stesso Pirlo ha sottolineato come si tratti di una sfida importante, ma, a suo avviso: “Non è decisiva“. Soffermandosi sul rapporto con i giocatori, inoltre, ha sottolineato di avvertire “la fiducia dei giocatori, quotidianamente parlo con loro prima e dopo gli allenamenti. Mi danno fiducia su quello che voglio e stiamo portando avanti. Mi seguono e hanno voglia di rivalsa. Sanno che non stiamo attraversando un buon momento ma sono i primi ad essere tristi”.
Juventus-Napoli: l’arbitro del match e dove vederla
Mercoledì alle ore 18.45 verrà fischiato il calcio d’inizio della partita Juventus-Napoli che verrà trasmessa in diretta tv esclusiva da Sky sui seguenti canali: Sky Sport Uno (201 del satellite, 472 e 482 del digitale terrestre), Sky Sport Serie A (202 del satellite, 473 e 483 del digitale terrestre), Sky Sport (251 e 254 del satellite).
A dirigere il match sarà l’arbitro Mariani di Aprilia, coadiuvato dagli assistenti Tegoni e Bindoni. IV Uomo, Doveri. Al VAR Di Paolo, mentre Avar ci sarà Peretti.
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Autogol lacci arcobaleno: tra polemiche e rainbow washing
Autogol epocale da cui sembrava difficile tirarsi fuori. La brand reputation ha scavalcato il nobile obiettivo. Una forzatura che potrebbe costare cara?
Un terribile boomerang: l’iniziativa partita per sensibilizzare su un importante argomento come l’inclusione nello sport si è rivelata un cane che si morde la coda.
Stonewall Rainbow Laces
La campagna Stonewall Rainbow Laces è un evento annuale nato nel 2013 a sostegno della comunità LGBTQ+ e della diversità nello sport.
La Premier League ha da sempre aderito all’iniziativa. Per circa due giornate, nei mesi di novembre e dicembre, i club o i singoli calciatori si impegnano a promuovere ed esprimere il proprio supporto alla comunità LGBTQ+ con gesti simbolici o azioni più concrete.
Come per esempio indossare lacci colorati. Da qui, appunto, il nome Rainbow Laces.
Il sostegno non arriva solo dal mondo del calcio: ci sono sostenitori nei più grandi sport del mondo, sia maschile che femminile, da atleti normodotati o con disabilità.
Inoltre Stonewall ha il supporto di un gruppo chiamato TeamPride, che è composto da Adidas, Aon, Aviva, Barclays, eBay, Manchester United, Premier League, Sky Sports e Visa.
Ma qualcosa è andato storto: rischio autogol alto
Ovviamente la polemica e il disaccordo sono sempre in agguato e le critiche non hanno tardato ad arrivare.
I primi anni erano poche le voci fuori dal coro, ma da pochi e sperduti ultraconservatori sono cresciuti e hanno cominciato a esprimere apertamente il proprio disaccordo.
Eclatante un paio di anni fa circa il caso in Ligue1 di Idrissa Gueye del Paris Saint Germain. Per due anni consecutivi, proprio nelle partite in cui avrebbe dovuto scendere in campo con una maglietta speciale per la Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, il giocatore senegalese era indisposto.
Il comitato etico della FFF ha preteso delle spiegazioni, poiché, come scritto in una lettera indirizzata allo stesso giocatore senegalese e pubblicata da L’Equipe “Rifiutando di prendere parte a questa operazione si convalida un comportamento discriminatorio […] L’impatto del calcio nella società e il modo in cui i giocatori sono modelli per coloro che li ammirano dà a tutti noi un senso di responsabilità personale. Speriamo che questa lettera ti renda consapevole del fatto che devi chiarire la tua posizione o fare ammenda.”
Una questione politica
Era inevitabile e forse anche prevedibile che l’atto di schierarsi per una questione sociale e di diritti civili diventasse una faccenda politica. Soprattutto nel mondo del calcio, dove il legame politica-denaro è molto stretto.
A maggior ragione quando i soldi arrivano da finanziatori nel cui Paese i diritti civili non sono esattamente una priorità.
Una questione personale
Quest’anno la polemica è proprio scesa in campo.
Le azioni sono state più numerose e più eclatanti.
Ha cominciato per primo Sam Morsy, il capitano dell’Ipswich Town di origini egiziane che ha indossato una fascia classica al braccio invece della fantasia arcobaleno, sia nel match contro il Nottingham Forest sia contro il Crystal Palace.
Per “credenze religiose” stando a quanto dichiarato dal suo club. Che però ha aggiunto “Supportiamo con orgoglio la campagna Rainbow Laces della Premier League e siamo al fianco della comunità LGBTQ+ nel promuovere l’uguaglianza e l’accettazione. Allo stesso tempo, rispettiamo la decisione del nostro capitano Sam Morsy […] Continueremo a far crescere un ambiente in cui tutti sono apprezzati e rispettati, sia dentro che fuori dal campo.”
È stato poi proprio il capitano del Crystal Palace, Marc Guéhi, ivoriano, ha manifestare il proprio dissenso. Ha infatti apportato una personale correzione sulla fascia arcobaleno, aggiungendo la scritta “I love Jesus”.
Richiamato dalla Football Association poiché i messaggi religiosi sono vietati in campo, il giocatore l’ha modificata in “Jesus loves you”.
Il manager del Crystal Palace, Oliver Glasner ha commentato in conferenza stampa “Non è un bambino, è un adulto, ha la sua opinione e noi rispettiamo questo.”
Nessuna sanzione per il giocatore.
Azione di squadra invece per il Manchester United, da sempre club molto attivo nel sostegno alla campagna. Infatti i giocatori avrebbero dovuto indossare dei giacconi rainbow a marchio Adidas per il riscaldamento pre-partita contro contro l’Everton. Invece il difensore di origine marocchina Noussair Mazraoui ha scelto di non indossarla. Così la squadra per salvarlo da un’inevitabile gogna mediatica ha preferito evitare di scendere in campo con l’indumento arcobaleno.
Autogol nel match tra diritti civili e libertà d’opinione
Vince dunque il rispetto delle opinioni personali e la loro libertà d’espressione.
È giusto così?
Bisognerebbe anche indagare quanto sia sentita la causa dai club. Se ci credono davvero o è solo rainbow washing, cioè la strategia di accostare un brand alle istanze LGBTQIA+, ma solo con lo scopo di portare visibilità e aumentare la buona reputazione agli occhi del pubblico. Il tutto per un ritorno economico.
Ci ha pensato la stessa Stonewall a risolvere il dilemma “Spetta agli individui scegliere se e come mostrare il loro sostegno all’inclusione LGBTQ+ nello sport.”
Se non c’è forzatura significa che l’azione è sentita e vera, nessun dubbio. Inoltre, sottolinea l’associazione, il sostegno è stato tanto, le defezioni poche.
Il rispetto passa anche da gesti di comprensione e contestualizzando le scelte personali nel background culturale di ognuno.
Un gesto simbolico ha anche valenze politiche. La sua portata mediatica può talvolta risultare molto pericolosa per il singolo individuo.
E il calcio, di portata mediatica, non ne ha di certo poca.
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UFFICIALE AIA, Antonio Zappi è il nuovo presidente
Cambio al vertice nell’AIA (Associazione italiana arbitri) con l’addio di Pacifici e l’elezione di Antonio Zappi, che si è detto entusiasta della vittoria.
È terminato poco fa lo spoglio dei voti per l’elezione del nuovo presidente e il nome è stato quello di Zappi. Nuova guida dunque per l’organo che tutela i direttori di gara.
AIA, Antonio Zappi è il nuovo presidente
Questo il comunicato ufficiale:
Antonio Zappi è il nuovo Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri. La sua proclamazione è avvenuta al termine dell’Assemblea Generale che si è svolta oggi a Roma.
Di seguito la composizione della Presidenza AIA e del Comitato Nazionale:
Presidente AIA – Antonio Zappi
Vicepresidente Vicario AIA – Francesco Massini
Vicepresidente AIA – Michele Affinito
Comitato nazionale AIA: Marinella Caissutti, Valentina Finzi, Valentina Garoffolo, Emanuele Marchesi, Pierpaolo Perrone e Marcello Terzo.
In apertura di Assemblea, poco prima di un saluto da parte del Presidente della FIGC Gabriele Gravina, è stato proiettato un video che ha ripercorso i momenti salienti della Presidenza guidata da Carlo Pacifici.
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Cittadella-Cremonese, le probabili formazioni e dove vederla
Cittadella-Cremonese è una delle sfide valide per la diciassettesima giornata di serie B. Qui di seguito le ultime notizie, le probabili scelte degli allenatori e dove vederla.
Testa coda, o quasi, al Tombolato di Cittadella, per una sfida accattivante tra i veneti e la squadra del Torrazzo.
La squadra di Dal Canto naviga in cattive acque, con tre sconfitte nelle ultime cinque gare e un ultimo posto in classifica che preoccupa l’ambiente. In settimana il ds Marchetti ha parlato apertamente, invitando tutti a rimanere uniti.
In casa grigiorossa, invece, è giunta, la scorsa settimana, la prima sconfitta della seconda gestione Stroppa. Nonostante il ko, però, i lombardi restano saldamente in zona playoff, anche le i primi due posti si sono decisamente allontanati.
Qui Cittadella
Dal Canto si affida alla formazione tipo per provare a risvegliare l’orgoglio dei suoi, ultimi e in crisi a dir poco nera.
Kastrati difenderà i pali, supportato da Salvi, Negro ed Angeli. Cinque i mediani, con il terzetto Amatucci–Branca–Tronchin al centro e il due Carissoni–Maschiangelo sugli esterni.
In avanti Magrassi e Pandolfi per cercare i gol utili per un successo che sarebbe ossigeno puro.
Qui Cremonese
Modulo a specchio per Stroppa, che vuole approfittare dello stop del Bari e accorciare sulle battistrada.
Fulignati sarà il guardiano della porta, assieme alla difesa titolare, ovvero quella composta da Ravanelli, Antov e Bianchetti.
La classe del Mudo Vazquez, assieme a Collocolo e Castagnetti, guiderà il centrocampo.
In attacco De Luca con l’ex Venezia Johnsen.
Probabili formazioni
Cittadella (3-5-2): Kastrati; Salvi, Negro, Angeli; Carissoni, Amatucci, Branca, Tronchin, Masciangelo; Magrassi, Pandolfi. Allenatore: Alessandro Dal Canto
Cremonese (3-5-2): Fulignati; Antov, Ravanelli, Bianchetti; Zanimacchia, Vazquez, Castagnetti, Collocolo, Sernicola; Johnsen, De Luca. Allenatore: Giovanni Stroppa
Dove vederla
La sfida tra Cittadella e Cremonese, in programma per domani alle ore 15, sarà visibile sull’app Dazn.
L’alternativa è Amazon Prime Video, sul canale LaB Channel.
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