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Silenzio, Gigi Riva racconta lo storico scudetto
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5 anni fail

Gigi Riva è il mito vivente del Cagliari Calcio e di tutta la Sardegna, amato in ogni angolo dell’isola, intoccabile e leggenda. Quando parla lui, stanno tutti zitti in religioso silenzio, nessuno pensa nemmeno di farlo, perché parla GIGI RIVA, e quando lui parla di calcio è Vangelo. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il bomber del Cagliari e della Nazionale, ha ricordato il momento storico, quello dello scudetto, che fu la più grand gioia della sua carriera.
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Lo scudetto che nessuno immaginava
Il Cagliari vinse lo scudetto il 12 Aprile del 1970, a sorpresa visto che nessuno lo avrebbe mai messo in preventivo. “Noi eravamo tranquilli, abbiamo disputato tutto il campionato con lo stesso spirito. Volevamo divertirci e vincere il più possibile. Certo quando ti trovi li, e sei giunto alla fine del campionato, un po di pressione subentra, tutti volevano uno scudetto storico. Ma noi anche l’ultima partita, quella vinta contro il Bari, l’abbiamo disputata sempre con lo stesso spirito, che ci aveva accompagnato per tutta la stagione. Poi abbiamo festeggiato qualcosa di incredibile“.
Festa infinita
Rombo di tuono ha poi proseguito raccontando la festa scudetto. “Una festa incredibile, una gioia immensa di tutto il popolo sardo e dei tifosi Rossoblu del Cagliari, che come noi non avrebbero mai immaginato un’impresa di quelle proporzioni. La festa fu bellissima perché i cagliaritani, come sempre, si comportarono molto bene e diedero esempio di grande civiltà. Una festa veramente molto, molto bella, che rimarrà per sempre nella mente di tutti coloro che l’hanno vissuta in prima persona, ma anche di chi l’ha potuta vedere dopo dalla TV. Vincere lo scudetto non era assolutamente prevedibile per noi, visto che comunque arrivavamo dalla serie B, avevamo conquistato la serie A con un gruppo di calciatori di ottima qualità ma comunque giovani, io per primo. Un’impresa unica e penso irripetibile”.
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UEFA, Marchetti annuncia delle modifiche nel fuorigioco: “L’IFAB sta facendo degli esperimenti”
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22 minuti fail
12/05/2025
Il vice segretario generale della UEFA, Giorgio Marchetti, ha parlato soffermandosi sulle possibili modifiche delle regole riguardanti il fuorigioco.
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Giorgio Marchetti, vice segretario generale della UEFA, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su Radio Rai soffermandosi su diverse tematiche. Dal nuovo format delle competizioni europee alla questione stadi in Italia passando per l’Inter in finale di Champions League fino alla possibilità di modificare le regole del fuorigioco.
UEFA, le parole di Marchetti
Ritocchi sul nuovo formato delle coppe europee?
“Non è un formato temporaneo, è il nuovo formato per tutte le competizioni europee. È stato pensato perché diventi il formato del futuro. Darà grandi soddisfazioni e migliorerà una formula che ha avuto un successo enorme e mondiale. Abbiamo constatato che funziona per incertezza, imprevedibilità, sorpresa e interesse. Ragioneremo con i club su qualche piccolo dettaglio. Ma il formato rimarrà tale”.
L’anno prossimo 6 squadre inglesi in Champions. Possono cambiare i criteri di selezione?
“Tutti i dettagli sono studiati con cura. Con la nuova formula abbiamo aggiunto un elemento di grande interesse per tutti i campionati nazionali, cioè la possibilità che i club che giocano in Europa, con i loro risultati, possano aggiungere un posto alla loro nazione. Poi con la vittoria dell’Europa League si aggiunge un ulteriore posto in Champions, ma questo esisteva già prima. Va anche ricordato che ora ci sono 36 squadre, non riteniamo sia un elemento di disturbo”.
Utilizzo e considerazioni sul Var:
“Il Var è uno strumento essenziale per tutti. Nessuno può immaginare il calcio di oggi privato di questo supporto tecnologico. Ma è anche un elemento da maneggiare con cura, per evitare che trasformi il gioco in qualcosa che gli sportivi non amerebbero vedere. Per quanto riguarda il fuorigioco millimetrico, l’IFAB sta facendo degli esperimenti per testare una modifica delle regole del fuorigioco, che non sia più bastata su qualunque parte del corpo.
Vedere annullato un gol per tre centimetri di piede o di spalla è qualcosa che si fatica a sopportare a livello di spirito di gioco. Vedremo a cosa porteranno questi esperimenti e se sarà possibile in futuro un fuorigioco non più basato più sui tre centimetri ma magari su una parte più significativa del corpo”.
Questione stadi dopo le critiche di Ceferin, con quale occhio ci segue l’Uefa?
“Con un occhio estremamente attento. L’Italia è uno dei grandi paesi del calcio europeo e mondiale. Vedere una situazione infrastrutturale così precaria e così fuori dal tempo non è un elemento di beneficio per calcio italiano. Ci auguriamo che l’Italia riesca a dare una sterzata ai propri stadi, trasformandoli in stadi moderni e confortevoli, cosa che purtroppo non è in questo momento. Questo deve avvenire per forza, l’Italia non può mancare questo appuntamento col futuro”.
In caso di mancati adempimenti, c’è il rischio di avere un numero inferiore di stadi rispetto alla Turchia, altro paese organizzatore di Euro2032?
“Manca ancora tempo, c’è tempo fino a ottobre 2026. Non posso pensare che l’Italia non sarà in grado di presentare cinque stadi con tutti i requisiti necessari. L’Italia deve farlo”.
Inter finalista in Champions:
“Per tutti gli italiani è un motivo d’orgoglio avere un’italiana in finale di Champions. Negli ultimi anni l’Italia ha piazzato squadre nelle finali delle tre competizioni. Questo dice molto dello stato di salute calcio italiano, un calcio che fa risultati in Europa e speriamo adesso qualificandosi con la Nazionale anche alla Coppa del Mondo 2026”.
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Inter, Asllani: “Andare in finale di Champions non è una cosa che succede tutti gli anni”
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15 ore fail
11/05/2025
Al termine della sfida contro il Torino, ha parlato il centrocampista dell’Inter Asllani, autore della rete che ha chiuso il risultato sullo 0-2.
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Inter, le parole di Asllani
Essere determinanti? “È sempre bello essere determinanti però non è questo. Adesso pensiamo a vincere tutte le partite che ci mancano per poi arrivare bene alla finale di Champions League. Siamo li vicino al Napoli, vediamo cosa può succedere: noi non dobbiamo sbagliare, ma dobbiamo aspettare loro”.
Quanta voglia di vincere c’è? La voglia di vincere è tanta. Io sono da 3 anni in questo spogliatoio e e ogni volta che c’è un pareggio o una sconfitta, non si può parlare. Adesso sappiamo che siamo li sotto, ma siamo orgogliosi. Andare in finale di Champions non è una cosa che succede tutti gli anni.
Dedica? Alla mamma, perché è la festa della mamma, ma in realtà è per tutta la mia famiglia che è sempre con me”.

L’ESULTANZA DI SIMONE INZAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Demografia e salute: scopri come affrontare le sfide dell’invecchiamento! Ti aspettiamo l’11 maggio a Roma per un evento gratuito con esperti e testimonianze.
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Unisciti a noi domenica 11 maggio 2025 alle ore 18:00 presso la sede dell’UNAR a Roma per “Demografia e Salute: Idee per le Sfide del Futuro”, un incontro illuminante e multidisciplinare in cui esploreremo le interconnessioni tra i cambiamenti demografici e l’evoluzione del concetto di salute.
All’evento interverranno:
Corrado Garofalo, consulente finanziario e founder della community “Eventi &Co®, che offrirà una panoramica sui dati demografici e sulle loro implicazioni socio-economiche.
Augusto Ottaviani, osteopata e fisioterapista, responsabile del settore riabilitativo in un prestigioso centro medico, che condividerà il suo punto di vista qualificato sulla situazione sanitaria attuale e futura, con un focus sulle strategie per migliorare il benessere fisico.
Claudio Castana, manager dell’Associazione Fair Play CONI, allenatore federale CONI e regista, che porterà la sua testimonianza diretta dello sport quale strumento fondamentale di prevenzione.
L’incontro sarà moderato dalla dott.ssa Silvia Troiani, avvocato abilitato, autrice e presentatrice tv e radio, che guiderà il dibattito e faciliterà l’interazione tra gli ospiti e con il pubblico.
Un’occasione imperdibile per riflettere, apprendere e trarre ispirazione da esperti di diversi settori, con l’obiettivo comune di delineare un futuro più sano e consapevole.
Ingresso libero e gratuito, consentito fino a esaurimento posti a sedere.
Vi aspetto!
Francesco Ugolini
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