Serie A
Sneijder: “Spero che a maggio festeggi l’Inter”

L’ex numero 10 Wesley Sneijder ha rilasciato un intervista alla Gazzetta dello Sport, soffermandosi sull’importante sfida di domenica sera tra Inter e Juventus.

L’ex giocatore dell’Inter Sneijder
Le dichiarazioni di Sneijder
Di seguito l’intervista completa:
E’ una partita scudetto?
“La partita non vale quattro punti, ma sempre tre come tutte le altre… L’Inter è avanti e ha una gara da recuperare, ma chi potrebbe mai dire che, battendo la Juve, avrebbe già lo scudetto in tasca? Non funziona così, mancano tanti mesi e gli avversari sono sempre difficili, soprattutto in Italia. La squadra di Inzaghi può uscire ancora più convinta dalla sfida, ma so che non perderà l’umiltà. Quella di Allegri ha l’occasione di avvicinarsi e mettere ancora più pressione all’Inter. Sarà così fino alla fine, mi immagino un testa a testa che rende la Serie A ancora più interessante. E spero che a maggio festeggi l’Inter, questo è chiaro”.
Il segreto dell’Inter.
“Hanno un gruppo solido, in cui non c’è niente di improvvisato. La casa l’hanno costruita un po’ alla volta negli anni e adesso, se sostituisci un giocatore con un altro, il cambiamento è assorbito in fretta. Pavard, Thuram, Sommer sono talmente ben inseriti che ti immagini siano lì da anni, invece è soltanto la loro prima stagione. Queste cose nel calcio non succedono mai per caso. La crescita collettiva, poi, aiuta sempre i singoli. Lautaro è un capitano perfetto”.
Serie A
Como, Fabregas: “Le prossime partite mi diranno chi è pronto per restare. Nico Paz è in ripresa, non so se giocherà. Milan e Roma…”

Cesc Fabregas ha parlato in conferenza stampa all’antivigilia di Lecce-Como. L’allenatore ha commentato alcune voci sul suo futuro e sugli infortunati.
Il Como sarà di scena al Via del Mare di Lecce sabato alle 15 per aprire la 33esima giornata di Serie A. In conferenza stampa ha parlato l’allenatore dei lariani.
Como, le parole di Fabregas
“Andiamo a Lecce e dobbiamo dare continuità, e dobbiamo avere la mentalità di andare a fare risultato, continuando con le belle prove delle ultime settimane. Troveremo un Lecce cattivo e deciso. Non dobbiamo farci sorprendere, sarà una gara dura e difficile”.
Che partite ha visto ieri in Champions?
“Le ho viste tutte e due da casa, non sono andato a San Siro, ero troppo stanco. Che giocatore prenderei da loro? Nessuno, siamo a posto così”.
Cosa si aspetta nel finale di campionato?
“Mi aspetto una crescita importante, le prossime partite mi diranno chi è pronto per restare qui e chi no. Vogliamo alzare il livello, la mentalità deve essere questa, la crescita deve essere importate nelle ultime sei partite. È un momento importante per tutti, i giocatori mi devono fare vedere se sono pronti per il prossimo anno. Azon e Dele Alli? Si devono fare trovare pronti, non siamo qui a regalare nulla a nessuno”.

CESC FABREGAS ALZA LE MANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come sta la squadra?
“Per Sergi Roberto la stagione è finita. Ha riportato una lesione al flessore. Stava recuperando, non è stata una buona stagione per lui. Ora si deve riposare e poi deve ripartire con la squadra a luglio. Per lui la stagione è conclusa. Non è stato un anno facile”.
È stato chiamato da qualcuno di Milan e Roma?
“No, non mi ha chiamato nessuno, io ripeto che sono solo focalizzato sul Como. Ma non mi è arrivata nessuna chiamata diretta, ve lo assicuro”.
Chi giocherà sabato?
“Douvikas sta facendo bene, giocherà anche sabato a Lecce”.
Come sta Nico Paz?
“Sta bene, si è allenato tutta la settimana. Non so se giocherà a Lecce, può essere che possa mandare in campo lo stesso centrocampo di settimana scorsa contro il Torino. Ma Nico è in ripresa sta bene. A parte Sergi Roberto e Dossena, gli altri ci sono tutti e partono con noi per Lecce. Kempf è in crescita, è migliorato nelle ultime settimane. È impossibile essere al massimo in tutta la stagione.

NICO PAZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come ha visto i giocatori?
“Sono molto contento di tutti, arriva sempre l’occasione e si devono fare trovare pronti. Tutti i ragazzi mi hanno soddisfatto, tutti si sono adattati alle esigenze molto velocemente. Tutti sono coinvolti nel progetto Como, questo è bello”.
Vive sempre al 100% la partita.
“Sì è vero, ho tanta tensione, a fine partita domenica ero carico di adrenalina. È stata una stagione dura per me, non abbiamo vinto per 9 partite e c’è stato tanto stress. Non ho avuto mai tempo per riposare, ho passione e non mi voglio fermare”.
Serie A
Torino, dal sostituto di Coco al recupero di Vlasic: gli aggiornamenti

Il Torino si prepara alla prossima sfida di campionato contro l’Udinese, in programma lunedì. L’allenatore granata Vanoli deve fare i conti con qualche dubbio di formazione.
Il Torino, dopo essere uscito sconfitto dal Como nell’ultima giornata, vuole riprendere l’ottimo andamento tenuto fin qui nel girone di ritorno. Allo stadio Olimpico Grande Torino, i granata riceveranno l’Udinese, lunedì alle ore 12.30. Entrambe le squadre si trovano appaiate a 40 punti in classifica, e si contendono il 10° posto. Il tecnico della formazione piemontese, Paolo Vanoli, deve fare i conti con qualche assenza importante.
Oltre a dover rinunciare allo squalificato Coco, è a rischio anche la presenza di Nikola Vlasic e Valentino Lazaro. Il trequartista croato è alle prese con un fastidio al polpaccio, che l’ha costretto a saltare la gara contro il Como. Il giocatore sta seguendo un programma personalizzato di recupero, e per ora non si è ancora allenato con il resto della squadra. Lavoro individuale anche per l’esterno austriaco, che ha accusato un problema al soleo, e non sembra poter recuperare per la gara di lunedì. Per entrambi il dubbio verrà sciolto solo nell’allenamento di rifinitura.

SAMUELE RICCI ALZA LE MANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino, le possibili scelte di Vanoli contro l’Udinese
L’eventuale forfait di Vlasic costringerebbe Vanoli a dover ridisegnare nuovamente il Torino. L’assenza del croato nella trasferta contro il Como ha costretto il tecnico a rinunciare al 4-2-3-1, e a passare al doppio centravanti, in un 4-4-2.La scelta non ha pagato, e probabilmente i granata torneranno all’assetto originale. Potrebbe essere Ivan Ilic il prescelto nella posizione di trequartista, con Elmas e Karamoh ad agire sulle corsie laterali.
In mediana tornerà dopo il turno di squalifica il capitano Samuele Ricci, al fianco del confermato Cesare Casadei. Adams favorito rispetto a Sanabria nel ruolo di centravanti. Ci sarà una novità anche al centro della difesa del Torino. Adam Masina, ex della gara, dovrebbe agire al fianco di Maripan al posto dello squalificato Saul Coco.
Serie A
Bologna-Inter 1997/98, la prima rete del Fenomeno

Domenica si gioca Bologna-Inter, il precedente della stagione 1997/98 che si giocò il 14 settembre 1997, vide la prima rete interista di Ronaldo.
Domenica si gioca Bologna-Inter, il precedente della stagione 1997/98 che si giocò il 14 settembre allo Stadio Dall’Ara, i nerazzurri vinsero per 4 a 2 con la prima rete in maglia nerazzurra di Ronaldo, il Fenomeno.
Bologna-Inter 1997/98, la prima rete in nerazzurro di Ronaldo il fenomeno, ci fu la prima doppietta in rossoblù di Baggio
La sfida di questa domenica di Pasqua che si giocherà allo Stadio Dall’Ara Bologna-Inter, vede un precedente molto prestigioso disputatosi negli anni ’90, precisamente nella stagione 1997/98, giocatasi il 14 settembre allo Stadio Dall’Ara che valeva la seconda giornata di quel campionato: una vera supersfida, da una parte in rossoblù un certo Roberto Baggio, che era venuto in Emilia per riscattarsi dall’annata opaca con il Milan, ma soprattutto per convincere il CT di allora Cesare Maldini di convocarlo per i Mondiali di Francia, nell’altra in nerazzurro il colpo di mercato di quella stagione, Ronaldo, acquistato per 70 miliardi delle vecchie lire dal Barcellona.
La partita vide la vittoria dei nerazzurri per 4 a 2, primo tempo in vantaggio i nerazzurri per 2 a 0 con le reti di Galante e Ganz, poi la seconda frazione di gioco vide protagonisti i due fuoriclasse delle due squadre, in particolare il brasiliano: Baggio segnò subito inizio di ripresa, ma al 52′ ecco la prima rete in nerazzurro di Ronaldo: dopo una manovra nerazzurra su un rilancio di Pagliuca, serpentina del brasiliano che batté con un tocco di piede il portiere felsineo Brunner. Questo tipo di gol il Fenomeno li fece vedere tante volte in quella stagione, segnando alla fine del campionato ben 25 gol, secondo in classifica capocannoniere dietro al tedesco dell’Udinese Bierhoff con 27 centri.
Poi la seconda rete di Baggio al 58′ su calcio di rigore, per finire con il gol del 4 a 2 finale siglato da Youri Djorkaeff. Si trattò della seconda vittoria di fila dopo la gara d’esordio con il Brescia, ma soprattutto la prima rete in campionato di uno dei più grandi fuoriclasse che hanno calcato le platee italiane, insieme a Platini e Maradona.
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