Lo Spezia è stato chiaro: “STOP WAR”. È questo il messaggio scritto sulla maglietta che lo Shakhtar Donetsk ha apprezzato e ringraziato.
Il calcio e, in generale lo sport, deve unire, non dividere e il bel gesto dello Spezia è uno spot, una presa di posizione, necessaria in un momento tragico come questo.
Il tweet e la foto su Instagram con ritratto Kovalenko e un grazie che vale più di mille altre parole. Questo il messaggio dello Shakhtar Donetsk.
E proprio Kovalenko, ex calciatore della squadra ucraina è uno dei tanti atleti ucraini che, nel mondo hanno manifestato solidarietà per i propri compatrioti.
Yaremchuk del West Ham, Zinchenko del City ma, per restare qua in Italia, Malinovski si sono esposti.
Ha fatto parlare di sé la convivenza nello spogliatoio dell’Atalanta tra Malinovski e Miranchuk ma, in guerra, non ci sono nemici.
Perché si è tutti sulla stessa barca, si combatte, si perdono familiari e amici, solo per stupidi giochi di potere. Nessuno ne esce vincitore, se non chi è al potere.
L’esatto contrario di quanto accade nel rettangolo verde che tanto amiamo, dove a vincere è chi scende in campo, chi sostiene sugli spalti e, solo dopo, chi gestisce.
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