Serie A
Spezia, operazione riscatto
La sconfitta contro l’Atalanta ha lasciato musi lunghi in casa Spezia. Ma anche la consapevolezza che la salvezza è ancora del tutto possibile. Le parole di Gyasi.
Spezia, la grinta di Gyasi
Piangere sulle sconfitte non gli piace. Emmanuel Gyasi volta subito pagina dopo lo stop con l’Atalanta e preferisce canalizzare le sue energie verso le speranze di salvezza del suo Spezia.
“Lo Spezia visto contro l’Atalanta– esordisce con parole riprese da Città della Spezia – è quello che si deve vedere fino alla fine. L’abbraccio tra di noi è stato importante e ci rappresenta, dobbiamo ripartire da qui sin da sabato a Cremona”.
I fischi piovuti al “Picco” contro la squadra dopo lo stop contro il Monza gli sono sembrati inopportuni e ingenerosi: “i tifosi ci tengono – spiega – certo, ci sono quelli che vengono allo stadio solo per criticare e quelli che vengono per cantare. Io lo so quanto valgo e quanto ho dato per questa maglia. Penso solo a fare di tutto per salvare la squadra“.
Per la sfida di Cremona ha un obiettivo chiaro da condividere con i compagni di squadra: “a Cremona dobbiamo partire bene e migliorare il nostro modo di stare in campo nel secondo tempo, serve attenzione sempre”.
Serie A
Lazio, Pedro: “Ringrazio la Roma di avermi ceduto alla prima squadra della capitale”
Il 37enne Pedro ha parlato ai microfoni de Il Messaggero della stagione strepitosa che sta vivendo con la sua Lazio: “Tutti insieme, i giovani e un vecchietto”.
Pedro sta attraversando una fase di eterna giovinezza nella Lazio di Baroni. Sembrava un giocatore ormai arrivato al capolinea, ma la nuova gestione lo ha del tutto risvegliato. 6 gol in 12 partite per lui fin qui, contando sia campionato che Europa League. Dei dati a dir poco impressionanti, tenendo conto del minutaggio ridotto e dell’età del giocatore: ma soprattutto sono dei gol che spesso hanno un peso specifico non indifferente.
Lazio, le parole di Pedro
Pedro ha parlato ai microfoni de Il Messaggero della stagione della Lazio e si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa, mandando qualche frecciatina dall’altra parte del Tevere ai tanto odiati cugini giallorossi.
Inizialmente ha affrontato il tema della sua posizione nella squadra biancoceleste e soprattutto della sua situazione contrattuale: “Mai pensato di andar via, volevo continuare alla Lazio e rispettare il contratto. Ho parlato con il ds e il presidente e, anche se avevano comprato tantissimi giocatori in attacco, hanno deciso di tenermi. E ora tutti insieme, i giovani e un vecchietto, siamo un’incredibile macchina da gol. Non c’è stata la proposta di rinnovo al momento, vedremo più avanti con Lotito, ci siederemo a un tavolo”.
Ha parlato di cosa serve alla Lazio per affermarsi tra le big ed ha un pochino fantasticato sul cosa farebbe in caso di vittoria di un trofeo: “Trovare la continuità nei big match. I veri esami arriveranno con Napoli, Inter, Atalanta e le altre big sino al derby del 5 gennaio. Poi vincere un trofeo, come la Dea, darebbe un futuro diverso alla Lazio. Sono pronto a tuffarmi dentro la Fontana di Trevi, se mi danno il permesso e non mi arrestano”.
La frecciatina alla Roma
Infine, è riuscito fuori il tanto discusso tema del suo addio alla Roma: “Non voglio raccontare vicissitudini di cui ho già detto sulla Roma e Mourinho. Sono il passato, anzi hanno preso la miglior decisione all’epoca e li ringrazio di avermi ceduto alla prima squadra della Capitale ovvero la Lazio. Io volevo continuare in Serie A, dove c’è tanta concorrenza, e sono stato accontentato”.
Serie A
Napoli, infiammazione per Lukaku: a rischio per la Roma?
Romelu Lukaku ha lasciato il ritiro della Nazionale a causa di un problema al ginocchio ed è a rischio per la sfida tra Napoli e Roma.
Romelu Lukaku salterà la partita del Belgio contro Israele, valida per l’ultima giornata di Nations League, a causa di un’infiammazione cronica al ginocchio. A confermare l’indisponibilità del centravanti è stato il commissario tecnico della Nazionale belga, Domenico Tedesco, che ha spiegato la sua situazione in conferenza stampa:
“Romelu ha voluto assolutamente scendere in campo contro l’Italia visto che per noi era quasi una finale. Tuttavia, adesso sta facendo i conti con un’infiammazione cronica al ginocchio che lo ha costretto a un’infiltrazione” ha dichiarato il tecnico, aggiungendo poi che a Lukaku serviranno almeno 3-4 giorni di assoluto riposo in cui non potrà neanche allenarsi.
Napoli, i tempi di recupero di Lukaku
Nonostante l’infortunio, filtra ottimismo sul rientro dell’attaccante in vista della prossima sfida di campionato. Antonio Conte può tirare un sospiro di sollievo: il problema del belga dovrebbe risolversi in breve tempo, consentendogli di tornare ad allenarsi a Castel Volturno già tra martedì e mercoledì. Se non ci saranno ulteriori complicazioni, è quasi scontata la titolarità del belga nel match che vedrà il Napoli affrontare la Roma di Claudio Ranieri, in programma domenica 24 novembre alle ore 18.
Serie A
Bologna, Italiano ci riprova sotto il Colosseo: obiettivo secondo scalpo Capitale
Bologna, al rientro dopo la pausa delle nazionale i felsinei si troveranno di fronte la Lazio all’Olimpico. Dopo la Roma, Italiano sogna il secondo successo di fila contro una squadra capitolina.
Probabilmente l’avventura in Champions League del Bologna terminerà dopo la prima fase. La corsa in campionato, invece, sembra aver accelerato negli ultimi 270′.
I felsinei, stoppati solo da motivi di ordine pubblico nell’ultimo mese, hanno il vento in poppa e vengono da tre successi di fila. Due di questi sono arrivati in sfide davvero pesanti, precisamente in casa sul Lecce (1-0) e a Cagliari.
In entrambi i casi, ad aprire la strada è stato Riccardo Orsolini. Il fantasista, nel passaggio da Italiano a Thiago Motta, ha aumentato la propria propensione al gol. Sono già 5, infatti, i gol segnati in dieci presenze in questo 2024/2025, metà del bottino messo insieme in totale nella scorsa stagione, quella irripetibile della qualificazione alla coppa dalle grandi orecchie.
Proprio sulle spalle del suo uomo simbolo, il Bologna riproverà, domenica prossima, a far piangere anche la seconda sponda della Capitale.
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