Spezia, questione di Picco

Lo Spezia sarà interessato dal progetto di ammodernamento del suo tempio calcistico, lo stadio Alberto Picco. Il progetto decollerà a fine campionato.  

Spezia, il Picco del domani

La parola picco, nella vita dello Spezia, ricorre in due accezioni. La prima ha la lettera minuscola ed è ciò che la squadra vorrebbe assolutamente evitare: perché la retrocessione in cadetteria sarebbe appunto un colare a picco.

L’altra ha invece la lettera maiuscola ed è invece il quartier generale dei momenti più belli della storia della squadra. Se dal picco (con la lettera minuscola) vuole stare lontano, al Picco (con la lettera maiuscola) vuole invece stare sempre più vicino. Garantendogli, per l’immediato futuro, un vestito nuovo. 

“Il progetto definitivo – spiega Città della Spezia–  contemplerà il rifacimento della tribuna e la copertura della Curva Ferrovia e sarà poi analizzato dalla conferenza dei servizi decisoria.

Se la società Stadio Spezia Calcio è stata esclusa dalla Camera di Commercio perché in fase di liquidazione, non per questo il decollo per dare vita a un Picco in versione più moderna e robusta è stato  rinviato. I lavori saranno ora in mano a Spezia Calcio srl. 

A dare ulteriore fiato al progetto vi è stata anche la mano tesa da parte della Regione Liguria che, attraverso il Fondo strategico regionale, ha deciso di mettere a disposizione della società 3,8 milioni di Euro. 

“Entro qualche settimana – specifica Città della Spezia -si arriverà allo svelamento del progetto definitivo per il nuovo stadio. Lo studio Gau Arena ha concluso sostanzialmente il proprio lavoro, annunciato nelle sue linee generali lo scorso autunno”.

L’orientamento della società è aprire il cantiere al termine della stagione calcistica. Il progetto muove complessivamente 10,9 milioni di Euro, di cui, come detto, 3,8 a carico della Regione e gli altri a carico dello Spezia che poi andrà a gestire l’impianto per i prossimi trentacinque anni.