Il Napoli, Campione d’Italia in carica, é in preda a una costante involuzione. Crollo in classifica: -17 punti dalla capolista Inter. Mazzarri non ha giovato.
Ripetersi non è mai facile: questo lo si sa molto bene.
Il Napoli sta facendo i conti con la stagione successiva a quella che l’ha vista aggiudicarsi il suo terzo Scudetto.
Ma l’impatto con la realtà si sta rivelando molto più duro del previsto.
Gli azzurri sono crollati in classifica e occupano la settima posizione in classifica, a -17 dalla capolista Inter.
L’involuzione dei partenopei è totale: dai numeri in classifica a quelli in zona offensiva, a cui si somma il calo prestazionale di moltissimi elementi della rosa.
17 non sono soltanto i punti di distacco con l’Inter, come abbiamo detto, ma anche quelli che il Napoli ha perso in classifica rispetto alla scorsa stagione.
Nella scorsa Serie A, al termine di questa giornata gli azzurri occupavano il primo posto con 44 punti, a 7 lunghezze sul Milan e con una seria ipoteca già fissata sul campionato.
Inutile nascondersi: la differenza abissale di punti in classifica è legata all’involuzione sul campo dei partenopei.
A questo punto della stagione, la squadra dell’ex tecnico Luciano Spalletti aveva messo a segno 39 goal subendone soltanto 13.
Invece, sotto la gestione Garcia-Mazzarri ha invece totalizzato 28 reti (-11), incassandone ben 21 (+8).
Nel Napoli sta mancando la struttura portante che ha permesso a Spalletti di vincere lo Scudetto.
Osimhen ha avuto problemi fisici, mentre Kvaratskhelia non sta riuscendo a ripetere la stagione vissuta al suo primo anno in Italia.
Anche a centrocampo gli azzurri hanno perso tanto: Lobotka è lontano parente di quello visto lo scorso anno, così come Anguissa che non sta impattando nella fase nevralgica del terreno di gioco.
In difesa la partenza di Kim ha tolto certezze e fin qui Natan sta facendo rimpiangere il coreano.
Dopo aver salutato prima Giuntoli e poi Spalletti, De Laurentiis non sembra essere riuscito a individuare la figura giusta: a partire dalla panchina.
Per sua stessa ammissione ha sbagliato ad aver puntato su Rudi Garcia, esonerato a inizio novembre dopo una serie di risultati deludenti.
Ma anche il sostituto del francese non sembra aver portato il sereno.
Il ritorno di Mazzarri non ha sortito effetti e il suo rendimento è peggiore di quello di Garcia: 5 sconfitte in 8 partite tra campionato e Champions League, oltre all’eliminazione con il Frosinone in Coppa Italia.
Aggiornato al 25/12/2023 13:13
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