Serie A
Stop Immobile, Castellacci duro: “Gli allenatori devono fare cambi”

Tutti ancora da definire i tempi di recupero di Ciro Immobile, che potrebbero variare dai 15 ai 30 giorni. Intanto il professor Castellacci fa il punto della situazione.
Circola ormai da alcune ore la notizia relativa allo stop di Ciro Immobile, fermato da un potenziale stiramento al polpaccio. Ciò che è ancora tutto da chiarire riguarda i tempi di recupero, che in caso di conferma dello stiramento si allungherebbero. Nella peggiore delle ipotesi il bomber salterà gli impegni della Lazio contro Juventus, Lokomotiv Mosca e Napoli. Una prospettiva tutt’altro che rosea per Maurizio Sarri.
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Troppo carico di lavoro per Immobile? Ne parla il dottor Castellacci
A proposito dello stop di Immobile è intervenuto per TMW Radio il professor Enrico Castellacci, ex medico della nazionale e ora presidente della Libera Associazione Medici Italiani del Calcio. “Si è parlato di probabile stiramento. Vuol dire che il giocatore ha un ematoma, che si è creato dallo stiramento del muscolo. L’ematoma da trauma è diverso da quello dovuto a stiramento.” ha poi proseguito circa i tempi di recupero “Se recupera in 15 giorni vuol dire che aveva solo un edema e non uno stiramento.”
Particolarmente rilevante, per Castellacci, l’utilizzo dell’attaccante presso la Lazio: “Se si gioca troppo? E’ consueta ormai questa domanda, ma noi lo sappiamo perfettamente, a certi livelli giocare continuativamente tre partite a settimana non può non stressare il fisico dei giocatori. O gli allenatori cominciano a fare dei cambi o si va incontro a infortuni. Certo, possono farlo di più chi ha panchine lunghe.”
Insomma, un chiaro riferimento all’altissimo minutaggio dell’attaccante, che dopo essere rientrato dall’ultimo infortunio ha giocato in biancoceleste 625 minuti su 630 disponibili su 7 partite giocate nell’arco di 22 giorni. Un sovraccarico evidente, dovuto alla palese mancanza di fiducia da parte di Sarri nell’unica alternativa a disposizione: Vedat Muriqi. Ora l’attaccante arrivato nel 2020 dal Fenerbache sarà tenuto a giocare al posto del capitano dei suoi, ma la necessità di un intervento sul mercato è manifesta. Soprattutto per evitare di sovraccaricare in questo modo il numero 17.
Serie A
Serie A, lotta salvezza apertissima: i calendari a confronto

La lotta salvezza in Serie A diventa sempre più accesa. Parma, Lecce, Empoli e Venezia si giocano la permanenza in massima serie nelle ultime giornate.
La salvezza in Serie A è un traguardo ancora lontano per diverse squadre. Parma, Lecce, Empoli e Venezia sono tutte coinvolte in una lotta serrata per evitare la retrocessione. Nel frattempo, il Monza di Alessandro Nesta è già matematicamente retrocesso in Serie B.
La classifica vede Cagliari, Hellas Verona e Parma al di sopra della zona retrocessione, mentre Lecce ed Empoli sono a pari punti e il Venezia, in attesa della partita di stasera, in penultima posizione.

i tifosi del Venezia ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lotta salvezza in Serie A, occhio al calendario
A due giornate dalla fine, il Parma si ritrova con 4 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, ma con sfide quasi proibitive all’orizzonte. Gli emiliani dovranno infatti affrontare il Napoli e l’Atalanta.
Il Lecce ha pareggiato 1-1 a Verona, ma si trova ancora in quartultima posizione con 28 punti, gli stessi dell’Empoli. Le prossime sfide per i salentini saranno contro Torino e Lazio.
L’Empoli ha ottenuto una vittoria fondamentale contro il Parma in questo turno e ora dovrà affrontare Monza e Verona nelle ultime due.
Il Venezia ha ancora la possibilità di ribaltare la situazione. I veneti stasera avranno una grande chance contro la Fiorentina, poi dovranno affrontare Cagliari e Juventus nelle prossime giornate.
Insomma, la lotta salvezza è ancora apertissima e promette emozioni fino all’ultima giornata.
Serie A
Inter, da giramondo a titolare: la rinascita di Bisseck

Il difensore tedesco dell’Inter, Yann Bisseck, è cresciuto molto dal suo arrivo in Italia, tanto da diventare il titolare nelle due semifinali di UCL.
Yann Aurel Bisseck, difensore tedesco di proprietà dell’Inter, è cresciuto molto nell’ultimo biennio tanto da diventare uno dei calciatori più importanti della rosa di Simone Inzaghi.

Yann Aurel Ludger Bisseck sorridente ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Da promessa a giramondo
Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Colonia in Germania, Bisseck, debutta nei professionisti proprio con i tedeschi nel lontano 2017 all’età di 16 anni. Da sempre considerato uno dei talenti più cristallini del panorama tedesco non è però riuscito (almeno fino all’arrivo a Milano) a soddisfare le aspettative. Il 2019 è l’anno della sciagura per lui, decide di andare in prestito all’Holstein Kiel dove giocherà solo 5 presenze a causa di un grave infortunio al piede che lo terrà fermo per il resto della stagione. Seguono successivamente altri due prestiti, il primo al Roda JC dove colleziona 10 presenze e il secondo al Vitoria Guimaraes dove non riesce neanche ad esordire a causa di problemi al tendine del ginocchio.
La svolta all’Aarhus e la consacrazione all’Inter
Dopo molti anni sfortunati dunque decide di cambiare totalmente aria passando così in prestito all’Aarhus collezionando nella prima stagione 23 presenze 3 gol e 3 assist. Viene così riscattato dai danesi per 650mila euro e finalmente riesce a mettersi in mostra trovando continuità di presenze e di rendimento. Nel 2023 l’Inter decide di puntare su di lui, dopo la prima stagione dove, soprattutto all’inizio, non ha trovato molto spazio, riesce a trovare continuità fino ad arrivare ad essere uno degli uomini più importanti della rosa nerazzurra e il titolare nelle due partite contro il Barcellona che hanno portato la “Beneamata” in finale a Monaco di Baviera.
Serie A
Napoli-Genoa, Raspadori: “Mancano 2 finali, è tutto nelle nostre mani”

Al termine di Napoli–Genoa, hanno parlato due degli assoluti protagonisti del match, ovvero Jack Raspadori e Scott McTominay, autore di 2 assist.
Napoli, le parole di Raspadori
Sotto la curva al termine della partita? “I tifosi oggi sono stati come sempre fantastici e ci hanno dato una grande mano. È chiaro che ci dispiace perché era una partita preparata bene e giocata bene. È un punto che ci tiene davanti, ma volevamo vincere”.
Come si affronta questa settimana? “Come abbiamo fatto fino ad ora. Credo che quest’atteggiamento ci sta facendo fare un campionato importante e penso che non ci sia nulla da cambiare. Bisogna recuperare le energie sapendo che mancano due finali ed è tutto nelle nostre mani.
Le parole di McTominay
Come ti senti dopo questa partita? “La cosa importante è rimanere calmi e vedere cosa succederà nelle prossime partite. Il Genoa ha dimostrato di essere una squadra forte. Me lo aspettavo così questo campionato di serie A.

Scott McTominay punta il dito ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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