Serie A
Tonelli su Morata: “Si complimentò con me. In campo era sempre corretto”
Lorenzo Tonelli, ex difensore di Empoli e Sampdoria, ha espresso la sua opinione sul nuovo centravanti del Milan: Alvaro Morata.
Ai taccuini di Sportweek, Tonelli ha detto la sua su Morata: fresco campione d’Europa con la Spagna.
L’ex giocatore dell’Empoli ha raccontato alcuni aneddoti di quando dovette fronteggiarlo nel corso dell’esperienza alla Juventus dello spagnolo.
Tonelli lo ha descritto come un giocatore estremamente corretto e umile, nonostante i duelli tra i due fossero sempre molto vibranti.
Di seguito le sue parole.
Indice
Tonelli sulle qualità di Morata
“Ragazzo velocissimo, un lampo che neanche facevi in tempo e vedere e già era scomparso”.
Sulle esperienze da avversari
“In campo era molto corretto, a differenza del sottoscritto che, da questo punto di vista, era un po’ più ‘ignorantello’, un po’ per ruolo, un po’ per necessità. Insomma, nei miei duelli con lui gli ho tirato parecchie pedate. E lui non reagiva mai: tranquillo, sempre educato. Forse è l’unico che non mi hai mai insultato per le botte prese” afferma Tonelli.
Sul gesto di Morata
“Ma l’aneddoto che davvero mi lega a lui risale a quella sera in cui lo trovai al ristorante, non ricordo più se a Torino o a Milano, e fu lui a venire al mio tavolo per salutarmi e farmi i complimenti: ‘Mi piace un sacco come giochi, sei proprio forte’. Capisci, Morata che si avvicina a Tonelli e gli fa i complimenti. Un atto di gentilezza e di umiltà da parte sua che mi colpì moltissimo”.
Serie A
Sabatini: “Non avrei mai speso 60 milioni per Koopmeiners. Date tempo a Fonseca e Conte. Su Inter, Roma e Lazio…”
Walter Sabatini, dirigente sportivo, ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni di “Tuttosport”, in cui ha parlato della Juventus.
Walter Sabatini, ex-dirigente di Roma e Salernitana tra le altre, ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni di Tuttosport, in cui ha parlato della Juventus ma non solo. Di seguito, le sue parole:
Juventus, le parole di Sabatini
Juventus Regina del mercato
“Al di là di quello che ha speso, la Juventus attinge molto dal lavoro fatto con l’Under 23: hanno giocato in anticipo sulle altre società e ora si godono frutti bellissimi. Hanno ragazzi del 2004 o 2005 che giocano titolari nella Juventus, come Yildiz: non è poco. Oppure sono serviti per finanziare operazioni in entrata: è una risorsa fondamentale. Hanno fatto un lavoro di selezione di qualità importantissima: è qualcosa di storico per il nostro calcio e adesso tanti stanno seguendo l’esempio. Ci tengo a sottolineare il lavoro svolto da Cherubini e Fusco: nel calcio vige la legge dell’oblio, ma io non dimenticato chi ha dato tanto per il bene del nostro movimento. Oggi vediamo i risultati di tutto questo impegno”.
Sabatini su Thiago Motta
“Motta sta riproponendo a Torino ciò che si è visto a Bologna: una squadra compatta, forte, con le idee chiare nel disegno tattico, con concetti di gioco precisi. Io non ho mai lavorato con Motta, ma l’ho seguito con attenzione”.
Vlahovic
“Sono convinto di sì. Motta ha fatto trovare la porta anche a Zirkzee, che ha tante qualità ma prima di andare al Bologna non era certo un goleador, però con Thiago è andato in doppia cifra. Per come vedo Vlahovic adesso, per la determinazione che mette in campo, sono sicuro che farà tanti gol”.
Koopmeiners
No. Non sono investimenti ai quali ero abituato durante la mia carriera da dirigente. Io prendevo giocatori di altro livello di partenza, un giocatore con queste cifre non lo avrei preso, ma non si discute il valore di Koopmeiners, assolutamente: a me nel calcio piace vedere le prodezze dei ragazzi, magari presi da altri continenti. È evidente che Koopmeiners, essendo un top dell’Atalanta, sarebbe stato pagato una cifra del genere: è un calciatore importante, ovvio che costi e la trattativa sarebbe andata su questi livelli. Se un giocatore non rappresenta una risorsa per un secondo mercato, da rivendere in futuro a una cifra maggiore, per come sono fatto io non lo valuto. Ci sono altre operazioni che mi emozionano di più, anche della Juventus”.
Sabatini elogia Cabal
“Cabal per me è un grande colpo: è un giocatore forte, che veniva dalla Colombia quindi con poca cultura calcistica specifica, però si è dimostrato subito all’altezza al Verona: secondo me nella Juve può compiere un ulteriore salto di qualità. Prendere un giocatore finito e dunque pagarlo tanto, non fa per me: io sono fatto così, ho la mia idea calcistica a cavallo tra talent scout e plusvalenza. Però non ho vinto la scudetto… Quindi probabilmente Mourinho mi disprezzerà…”.
Inter e lotta Scudetto
“L’Inter ha qualcosa in più, onestamente. Ormai è chiaro a tutti ed è nella testa di tutti, pubblico compreso: lo spartito è quello e San Siro ha una fede incrollabile, c’è osmosi tra squadra e tifosi che non è poco. Però la Juventus ha ridotto il gap, si è avvicinata”.
Figli d’arte
“Io non ho un figlio che gioca a calcio, ho un figlio eccezionale che si occupa di calcio ma che non ha giocato ad alti livello. Però ha una sensibilità particolare e certi giocatori li individua prima di me: ama il calcio, d’altronde è cresciuto con me a Trigoria ed è tifoso della Roma. Io in generale ai figli dei giocatori importanti in generale ci credo poco, ma poi ci sono le eccezioni: penso ai Mazzola, ai Maldini addirittura tre generazioni”.
Sabatini sul Milan
“Ecco, il concetto di tempo è fondamentale: questo nostro calcio brucia le persone come in un falò, come Giordano Bruno. Il nostro è più difficile da questo punto di vista: in Inghilterra e Germania c’è più pazienza, si accetta in maniera diversa la sconfitta. Da noi c’è solo la cultura della vittoria e non va bene: Fonseca, in questo senso, ha davvero bisogno di tempo. Forse l’unico che non ne ha bisogno è proprio Motta.”
Torino
“Mah, il Torino secondo me farà bene. C’è un ragazzo che avevo già notato ai tempi di Empoli: sapevo che Ricci sarebbe venuto fuori, è una risorsa importante non solo dei granata ma anche del calcio Nazionale, tant’è che Spalletti a Parigi l’ha lanciato titolare e si è visto: la Nazionale ha dato spettacolo in Francia con Ricci che aveva in mano le chiavi del centrocampo, con Tonali. Il ragazzo è rapido nella trasmissione di palla ed è bravo nel legare i reparti: è stata una mossa molto importante. Sono contento per il Torino e mi piace vedere i nostri calciatori italiani che si impongono. Tonali ha fatto un assist alla Rivera per il gol di Dimarco: se il centrocampo è competitivo, lo è anche la squadra. Tornando al Torino, sono contento per i risultati che sta ottenendo in questo avvio di stagione”.
Napoli
“Conte è veloce, di pensiero: dopo uno scivolone, si rimette subito in piedi. E così ha battuto Bologna e Parma dopo la sconfitta netta con il Verona. Ha messo in campo una squadra rivoluzionata dal punto di vista psicologico: pronta a combattere, con voglia di fare, nello stile di Conte”.
Dybala
“Esattamente come va interpretata: un atto di amore e di grande generosità verso una città grande e una società importante come la Roma, con una tifoseria straordinaria. E pure verso se stesso: Dybala in Argentina rappresenta qualcosa, ha pure indossato la maglia numero 10: continuerà a rappresentare qualcosa finché resterà in un campionato importante. Certo, la Saudi League sta molto migliorando, però ha frenato un po’ gli investimenti e la diaspora rallenterà: Dybala ha fatto una cosa molto importante per la sua crescita anche umana ed è una decisione difficilissima. Perché un conto è parlare, un altro è rinunciare a tutti quei soldi.”
Roma
“Certo, Dybala fa la differenza. Va dato atto alla Roma che negli ultimi giorni di mercato ha aggiustato la squadra: Hummels, nonostante i 37 anni, ha un carisma che sposta gli equilibri. E ha preso Koné che secondo me è fortissimo: vince i duelli in mezzo al campo, è sempre elettrico. La Roma ha riequilibrato la rosa, pure con Saelemaekers che serviva parecchio in corsia: ha lavorato alla grande. E Soulé è la gioia del calcio: chiaro che deve adeguare il suo livello a quello che gli viene richiesto da una situazione diversa. Perché Roma è Roma: bisogna alzare l’asticella. Detto questo Soulé è un calciatore fantastico”.
Lazio
“L’ho già detto, la Lazio ha fatto scelte giuste. Fabiani ha lavorato veramente bene: ha preso giocatori di livello, Noslin, NunoTavares che è una scheggia incontrollabile, ha fatto tante belle cose, ha preso Dia che sarà un giocatore da 16 gol almeno, ha preso Tchaouna che è un ottimo giocatore sul quale potrà lavorare Baroni che è un tecnico che stimo. A me piace chi arriva dalla gavetta: lo definisco un metalmeccanico del calcio inteso assolutamente come un complimento, perché io ho il massimo rispetto per il lavoro manuale. Ricordo quando Pierino Prati, che è stato mio compagno per un anno a Roma e per me è stato un onore, sentiva alla 5 di mattina gli operai che andavano a lavorare alla Breda: si girava sul letto e diceva ‘che culo che gioco a calcio…’. Quindi massimo rispetto per chi lavora e rivedo in Baroni quella mentalità, quello spirito di sacrificio. Guardo la Lazio con ottimismo”.
Sabatini e l’endorsement a Soulé
“Il ragazzo doveva andare a giocare. Faccio un esempio: Dani Olmo. Quando è andato alla Dinamo Zagabria tanti avevano perplessità: io stesso ero a dir poco meravigliato. Poi ho capito che era una scelta giusta: ha giocato in Champions, da titolare in tutte le partite e si è trasformato come uomo e giocatore, acquisendo conoscenze e bagaglio tecnico. Anche Soulé poteva rimanere, ma ha preso una decisione per il suo futuro dopo l’esperienza a Frosinone: ora dovrà alzare il livello, perché Roma ti schiaccia se non sei all’altezza. Ma lui lo sarà, perché ha le stimmate del campione”
Sabatini ha fiducia in Kean
“Kean ha il motore del giocatore importante, ma ha bisogno del campo, di giocare. Però non è che può tornare: deve diventare, perché non si è ancora realizzato. E la Fiorentina gli darà questa possibilità”.
Rabiot
“La risposta la dà la Juventus, che ha dirottato gli investimenti altrove e il campo le sta dando ragione. Parliamo di un calciatore che a me piace molto: lo volevo portare a Roma. Era fatta, quando era a fine contratto con il Psg, poi ho avuto un litigio con la mamma e la cosa saltò. Certo, se un giocatore come lui non trova squadra significa che qualcosa nel calciomercato sta cambiando: sono situazioni estreme poco prevedibili. Sono segnali di cambiamento nella mentalità dei dirigenti e forse anche dei tifosi”.
Serie A
Inter, Inzaghi sorride: già da oggi a disposizione
Inter, il tecnico Inzaghi ha concesso tre giorni di riposo al gruppo rimasto dalle convocazioni dalle nazionali, ma Barella sarà già nel pomeriggio ad allenarsi.
Doveva tornare domani, ma il centrocampista si è tagliato un giorno di riposo. Dopo l’intervento al setto nasale che gli ha fatto saltare il doppio impegno con la nazionale di Spalletti contro Francia e Israele, Barella è a completa disposizione e può ormai correre e calciare senza protezione alcuna.
Ad allenarsi con Barella alla Pinetina oggi, come riporta la Gazzetta dello Sport in edicola, ci saranno il nuovo arrivato Tomas Palacios, che sta scoprendo un mondo nuovo e ha bisogno di carichi di lavoro personalizzati e Tajon Buchanan, che sta lavorando per recuperare dalla frattura alla tibia ed è atteso in gruppo ad inizio novembre.
Serie A
Genoa, Gilardino in ansia: infermeria piena
Il Genoa prepara la sfida di domenica prossima a Marassi alle 12.30 contro la Roma: ma il tecnico rossoblu è alle prese con le assenze.
Come riporta l’edizione odierna di Repubblica, la sosta delle nazionali doveva portare qualche buona notizia dall’infermeria per Gilardino, ma pare non sia così.
Domani il gruppo si ritroverà per iniziarre a preparare la sfida contro i ragazzi di De Rossi: chi non sarà della partita è certamente Fabio Miretti, che il Gila non ha ancira avuto a disposizione dall’arrivo dalla Juventus. Un problema muscolare riscontrato nella mattinata di sabato, un’elongazione, ha rallentato il tutto e lo costringerà ai box per circa tre settimane.
In dubbio rimane Koni De Winter, rientrato anzitempo dal ritiro con il Belgio. Il difensore centrale ha riportato un affaticamento all’adduttore in seguito alla gara casalinga contro l’Hellas Verona.
Potrebbero recuperare in extremis almeno perla panchina Mattia Bani e Alan Matturro, fermi da tempo.
Chi è sotto la lente d’osservazione dello staff medico è il brasiliano Junior Messias. L’ex Milan ha un risentimento muscolare e in questi giorni sta lavorando a parte. Troppo importante recuperare bene e in fretta il talentuoso jolly d’attacco.
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