Serie A
Torino, Belotti e le due “C”: campo e contratto
![](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2021/03/belotti1-1.jpg)
Torino: Andrea Belotti sta vivendo una stagione molto particolare, sia dal punto di vista degli infortuni, che da quello contrattuale. Il rientro sembra essere vicino e questo potrebbe influire anche sul possibile rinnovo del capitano granata.
Al momento, sono solo 9 le presenze in campionato del Gallo, che ha comunque messo a referto 2 reti ed 1 assist. Per i numeri a cui viaggiava nelle scorse stagioni, quelli attuali sono bassi, ma c’è, ovviamente, da considerare le partite giocate, ancora sotto la doppia cifra. L’attaccante simbolo del Torino, difatti, è stato uno dei giocatori più sfortunati fino ad ora: molti guai fisici lo hanno tenuto fuori dal rettangolo verde (la sua ultima presenza risale al 28 Novembre).
Ma, adesso, il suo possibile rientro si avvicina. Nei prossimi giorni verranno effettuati degli esami che stabiliranno l’eventuale rientro in gruppo del 9 granata e, da lì, potrebbe anche esserci una svolta sul tema rinnovo.
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Torino, Belotti e Juric: come può rendersi utile il Gallo?
Il Torino si appresta a vivere una seconda parte di stagione con alcuni interrogativi. Prima di tutto, l’obiettivo principale è ovviamente navigare in acque tranquille, lontane da quelle della lotta retrocessione, che con la loro natura fangosa e viscosa rischiano di essere un problema non indifferente; subito dopo, sarà di fondamentale importanza chiarire la questione legata ad Andrea Belotti.
Il capitano dei granata è in scadenza di contratto e non sembra aperto ad un possibile rinnovo, già proposto dalla dirigenza nei mesi scorsi. Ma, da considerare, vi è anche il momento dell’ex Palermo. Il classe 1993 è rimasto fuori per molte giornate e questo risulta essere un fattore di novità nella sua carriera, nella quale è sempre stato presente con continuità.
Ma, con un possibile rientro, l’attaccante della Nazionale potrebbe rendersi utile alla causa di Juric (in foto). L’allenatore è solito giocare con una punta di peso che apra lo spazio ai centrocampisti ed i trequartisti in particolare, aumentando così il numero di reti segnate dalla sua squadra.
Ovviamente, una punta come Belotti ricoprirebbe al meglio questo ruolo, grazie alle sue capacità fisiche e da lottatore. Con il tanto atteso rientro, e magari qualche pallone infilato in rete, non è da escludere che il ragazzo di Calcinate possa rivalutare le sue priorità in termini di permanenza.
Tutto è ancora aperto e ci sono ancora diversi mesi alla fine della stagione. Vedremo, come sempre, quali spunti saranno offerti dall’unico vero giudice di questo sport: il campo.
Serie A
Serie A, Donati: “Atalanta e Milan devono avere calma. La Lazio? Una buona squadra”
![Massimo Donati sulle squadre di Serie A, Lazio inclusa](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/12/conte-e-baroni.jpg)
In onda su Radio Radio è intervenuto l’ex calciatore Massimo Donati, che ha commentato le squadre di Serie A e un giocatore che sta seminando il panico.
È un ex giocatore, di ruolo centrocampista, che ha militato in tante squadre importanti, dall’Atalanta nelle cui giovanili si è formato, al Milan.
Oggi è un allenatore e lavora nella massima serie del campionato greco, sulla panchina dell’Athens Kallithea.
Massimo Donati è intervenuto a Radio Radio Mattino Sport per parlare della nostra Serie A: ecco alcuni estratti delle sue dichiarazioni.
Serie A, l’intervista di Massimo Donati a Radio Radio
Le squadre di Serie A in Champions: Milan e Atalanta
“Il nuovo format della Champions ha creato entusiasmo. Atalanta e Milan devono avere calma per ribaltare il risultato, entrambe hanno sofferto l’intensità delle avversarie. Gasperini è stato bravo a non creare alibi dopo il torto arbitrale dell’andata. Il Milan ha cambiato tanto, Conceiçao ha bisogno di tempo”.
Sulle romane della Serie A
“La Roma ha trovato una buona continuità e per come aveva iniziato la stagione non era una cosa facile. La Lazio è una buona squadra, ha azzeccato i giocatori giusti, grazie ad una buona organizzazione che ha dato Baroni alla squadra”.
Su Kolo Muani
“Kolo Muani? È arrivato con grande motivazione, offre parecchie opzioni creando degli spazi. Ma si occupa anche della fase difensiva”.
Serie A
Lazio, presente e futuro in agenda: vertice a Formello tra Baroni e Fabiani
![Lazio, Baroni](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/11/Baroni.jpg)
Lazio, nei prossimi giorni a Formello si terrà un summit cruciale tra il tecnico Marco Baroni e il direttore sportivo Angelo Fabiani per fare il punto della situazione.
Il confronto, svelato dal Corriere dello Sport, toccherà diversi temi chiave: dall’inserimento dei nuovi acquisti al rientro degli infortunati, fino agli obiettivi da centrare in campionato e in Europa.
Uno degli argomenti sul tavolo sarà il futuro dello stesso Baroni. I risultati ottenuti finora hanno rafforzato la fiducia del club nel tecnico, al punto che già nei prossimi mesi – o al più tardi in estate – potrebbe arrivare il prolungamento del contratto con relativo adeguamento economico. Un segnale di continuità e stabilità per un progetto tecnico iniziato la scorsa estate e che sta dando frutti insperati.
![Lazio](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/08/baroni-perplesso-2.jpg)
MARCO BARONI PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, un inizio di stagione sopra le aspettative
Il percorso della Lazio fino a questo punto può essere considerato più che positivo. In pochi avrebbero scommesso sulla squadra biancoceleste capolista nella classifica unica di Europa League e 4° in Serie A, a pari punti con la Juventus. Tuttavia, la società sa che il cammino è ancora lungo e che la stagione entra ora nella sua fase più delicata. La Lazio è ancora in corsa su tre fronti, e la priorità resta il campo.
Il ritorno in Champions League resta comunque l’obiettivo principale, non solo per il prestigio ma anche per la sostenibilità economica del progetto. Per raggiungere questo traguardo, il recupero degli infortunati sarà fondamentale. Ma il vertice a Formello servirà anche a delineare le strategie per il futuro: Baroni e Fabiani discuteranno di chi potrà essere un punto fermo per la prossima stagione e di eventuali sacrifici necessari per ringiovanire e migliorare la rosa.
Insomma, in casa Lazio si guarda avanti con ambizione. La priorità resta il presente, ma con uno sguardo attento al domani, per garantire stabilità e competitività alla squadra.
Serie A
Inter, Moratti: “Troppi gol sprecati contro la Juve. La Roma mi offrì Totti piangendo…”
![Adriano](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/10/Depositphotos_391087604_S-e1730028038674.jpg)
Lo storico ex presidente dell’Inter Massimo Moratti ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport dove ha discusso di alcune tematiche legate alla sua esperienza in nerazzurro.
A seguire l’intervista completa
Inter, Moratti: “Potevamo prendere Iniesta a quei tempi…”
JUVE-INTER
“Troppi gol sprecati e troppe pressioni sul povero Lautaro. Troppe. Male, male. Però senta, io voglio bene a Motta, con tutti quelli del Triplete ho un rapporto affettivo eterno, sono figli aggiunti”.
ZANETTI
“Mettevo su coi figli le cassette del campionato argentino, o meglio, anche quelle fra le tante. Iniziammo a seguire Ortega. Né Zanetti né Rambert, bensì Ortega. Seguendo lui vidi però partite dove giocava questo Zanetti. Mandai Suarez in Argentina a guardarlo da vicino. Chiamò per chiedermi se si doveva procedere all’acquisto. Risposi di pazientare, corsi a svegliare i figli, dovevo visionare un’ultima volta le videocassette con Zanetti… Diedi il via libera”.
ZAMORANO E INCE
“Zamorano senza videocassette non l’avrei mai preso. Ci metteva l’anima, un interista dentro. Prima di ogni partita, talmente stava in tensione che vomitava. Ince? Con i figli andavamo alle partite del Manchester. Ero perso per Ince. Perso. Doveva diventare un giocatore dell’Inter. Punto. Andai direttamente a casa sua a corteggiarlo”.
SNEIJDER E IL BARISTA DI FORTE DEI MARMI
“Sneijder? Ringraziai un barista di Forte dei Marmi. Mi fermò per dirmi che con Sneijder avremmo vinto tutto. Aveva ragione. Chiamai Branca, Branca chiamò Mourinho per domandargli se potesse servire Sneijder, Mou disse “Sneijder? Eh magari”, Branca mi richiamò per dire che Mou lo voleva, io presi Sneijder”.
RONALDO IL FENOMENO
“Il più corteggiato? Ronaldo. Da buon brasiliano adorava essere inseguito, blandito. Non facevamo altro che sentirci mille volte al telefono ogni giorno, lui prima “sì firmo” poi “no ci devo pensare”, “sì firmo”, “no ci devo pensare”, avanti così…”.
I COLPI MANCATI
“Iniesta. In una fase in cui avevamo enorme appeal e potenza economica, non dico che avremmo potuto acquistare chiunque, ma quasi… ecco, provammo con il Barcellona, provammo in tutti i modi, con azioni diplomatiche su più fronti, con mediatori, spendendoci di persona, intavolando trattative per far arrivare, come dire, ulteriori e ulteriori input a nostro favore… Niente, non c’era verso, avrebbero ceduto chiunque ma Iniesta no, avremmo potuto avanzare qualsiasi tipo di offerta pazza, qualsiasi, ma saremmo lo stesso tornati a Milano da soli”.
MESSI
“Lo seguivamo al Mondiale under18. Stavamo per comprarlo, ma saputo quello che il Barcellona stava facendo per i suoi problemi di salute, lasciai perdere. Giuro”.
LA ROMA MI HA OFFERTO TOTTI IN LACRIME
“Totti? L’allora proprietà della Roma era piena di debiti, strapiena di debiti… Il presidente era così disperato che arrivò a offrirmi Totti. Piangendo… Poi forse Totti avrebbe comunque scelto di restare a Roma, ma anche in quel caso lasciammo stare noi dell’Inter. Cose di calcio, cose di sentimenti”.
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