Serie A
Torino-Bologna, le ultimissime sulle formazioni
Torino-Bologna, match valido per la 17^ giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Olimpico Grande Torino sabato 21 dicembre alle ore 15.00.
L’anticipo di sabato alle 15 della diciassettesima giornata di Serie A è Torino-Bologna. Si gioca allo stadio Olimpico Grande Torino. Entrambe le squadre sono reduci da un successo nell’ultimo turno: la formazione granata ha battuto 1-0 l’Empoli, quella rossoblù ha vinto con lo stesso risultato contro la Fiorentina.
Di seguito la designazione arbitrale e le probabili formazioni
La designazione arbitrale
ARBITRO: PICCININI
ASSISTENTI: YOSHIKAWA – FONTANI
IV: ABISSO
VAR: MAZZOLENI
AVAR: GARIGLIO
Torino-Bologna, le probabili formazioni
TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Masina; Lazaro, Ricci, Linetty, Vlasic, Sosa; Adams, Sanabria. Allenatore: Vanoli.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumì, Miranda; Pobega, Freuler; Odgaard, Ferguson, Dominguez; Castro. Allenatore: Italiano.
Serie A
Milan, Terracciano: “Centrocampo? Mi sento più a mio agio”
Ai microfoni di Milan Tv al termine della gara ha parlato Terracciano, autore di un’ottima partita in un ruolo insolito: “oggi era una guerra. Partita speciale”
Nella stagione non ottimale condotta da Paulo Fonseca fino ad adesso, bisogna anche riconoscere dei meriti e delle buone intuizioni che ha avuto l’allenatore portoghese: una di queste si chiama Filippo Terracciano. Infatti, nell’anticipo della 17′ giornata di Serie A tra Hellas Verona e Milan, il terzino classe 2003 è stato schierato in mezzo al campo ed ha condotto una prestazione di alto livello.
L’ex di giornata ha rilasciato le sue dichiarazioni nel post partita dove ha parlato dell’importanza di questa vittoria non facile e di quello che potrebbe diventare il suo nuovo ruolo.
Milan, la prestazione di Terracciano
In primo luogo il classe 2003 ha dichiarato il suo gusto nel giocare in quella porzione di campo, dove può esprimere al meglio luce delle sue caratteristiche principali: “La verità è che molta gente non lo sa, ma è una zona di campo dove mi piace giocare e dove mi sento più a mio agio con le mie caratteristiche. Quindi sono contento di aver potuto fare questa lotta in quel ruolo”.
In seguito, ha sottolineato l’importanza di questa vittoria sia per la squadra sia per lui, ex della partita: “Partita speciale. Ho cercato di portare in campo la gioia e la felicità che avevo di giocare davanti a questa gente, davanti alla mia famiglia e agli amici.
Soprattutto prima di Natale. Era importante vincere anche per quello, per poter passare un Natale sereno con le nostre famiglie che era importante”.
Serie A
Verona, Zanetti: “Prestazione importante. Sul futuro…”
Il tecnico del Verona Paolo Zanetti è intervenuto ai microfoni del canale ufficiale del club in seguito alla sconfitta incassata per mano del Milan nell’anticipo della 17° giornata di campionato.
Di seguito un estratto delle sue parole.
Zanetti sulla partita
“Oggi la prestazione è stata importante, abbiamo giocato da squadra in entrambe le fasi. Nell’unica sbavatura avuta in mezzo al campo abbiamo subito il massimo, concedendo pochissimo. Ma si sa che contro le grandi squadre non si può concedere nulla. Ma la strada è tracciata, oggi ho visto una squadra, la settimana scorsa stessa cosa. Questo è il nostro futuro, dovremo avere sempre questa mentalità e sono sicuro che ci troveremo delle soddisfazioni.”
Serie A
Pandev: “Inzaghi è un malato di calcio. Gasperini ti cambia la vita”
Pandev ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha parlato della sfida al titolo: “questo scudetto se lo giocheranno Atalanta, Inter e Napoli”
Il macedone ex Inter, Napoli e Lazio Goran Pandev ha parlato della corsa scudetto che si sta facendo sempre più avvincente. Nell’intervista fatta con la Gazzetta dello Sport ha raccontato le sue esperienze vissute in prima persona con gli allenatori e le squadre coinvolte nella corsa al titolo, ovvero: Atalanta, Inter e Napoli.
Le parole di Pandev sulla sfida scudetto
Il macedone ha dichiarato senza scrupoli o peli sulla lingua quali sono le squadre che possono davvero lottare per lo scudetto fino alla fine del campionato: “Conte è una garanzia, come Simone e come Gasperini. Io non ho difficoltà a sbilanciarmi: questo scudetto se lo giocheranno Atalanta, Inter e Napoli, in ordine alfabetico, hanno qualcosa più delle altre ed hanno allenatori che incidono. Molto si deciderà nelle ultimissime giornate.
Ora verranno i mesi difficili, la Champions lunga può essere un fattore e il Napoli che non ha impegni può approfittarne. A volte le differenze, minime, si nascondono in apparenti dettagli: giocare ogni tre giorni, a quel livello poi, ti consuma fisicamente e nervosamente. E puoi avere organici ricchi ma non è detto che possa bastare”.
La sana follia di Inzaghi e Gasperini
Successivamente, Pandev ha parlato del rapporto con Inzaghi e della dedizione che aveva fin da giocatore l’attuale allenatore della squadra nerazzurra: “Simone è amico mio, sono stato cinque anni e mezzo alla Lazio e con lui abbiamo condiviso stagioni e gol. Era un malato del calcio già a quel tempo, una specie di predestinato, sapeva tutto di tutti, gli facevi il nome di un calciatore di C e lui buttava giù una relazione. Poi è diventato bravo, anzi bravissimo, una esplosione graduale e netta, come sta dimostrando all’Inter”.
Infine, ha commentato il periodo in cui era stato allenato da Gian Piero Gasperini: “All’Inter feci il ritiro con lui, prima di andare al Napoli, e non lo consiglio a nessuno: un lavoro che ti distrugge fisicamente, anche se poi dopo ti ripaga. Poi un campionato al Genoa. La fortuna di qualsiasi attaccante è di essere allenato da uno come lui. Si capiva che aveva qualcosa di speciale e si vede: ti cambia la vita”.
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