Serie A
Torino-Fiorentina, le ultimissime sulle formazioni

Torino-Fiorentina, match valido per l’11^ giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Olimpico Grande Torino, domenica 3 novembre alle ore 15:00.
La Serie A torna a giocare nel week-end dopo il turno infrasettimanale: nell’undicesima giornata di questo campionato si sfidano il Torino di Paolo Vanoli e la Fiorentina di Raffaele Palladino. I granata hanno perso quattro delle ultime cinque partite di campionato, di cui la più recente contro la Roma, e cercano il riscatto davanti ai propri tifosi. I Viola, invece, arrivano da quattro vittorie consecutive nel torneo e si trovano in terza posizione a pari merito con Atalanta e Lazio: nell’ultima contro il Genoa, sono risultate decisive le parate di David De Gea e il goal nel finale di Robin Gosens.

Paolo Vanoli carica Alieu Njie ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Statistiche, fonte OPTA
La Fiorentina ha mantenuto la porta inviolata nelle ultime due sfide contro il Torino in campionato (vittoria 1-0 all’andata e 0-0 al ritorno nello scorso torneo) e non registra almeno tre clean sheet di fila contro i granata in Serie A dal periodo tra il 1968 e il 1969 (quattro in quel caso).
Il Torino è rimasto imbattuto in 11 delle ultime 12 gare casalinghe contro la Fiorentina in Serie A (4V, 7N), l’unico successo in trasferta dei viola nel periodo risale al 18 marzo 2018 (2-1).
Torino-Fiorentina, le probabili formazioni
TORINO: (3-5-2): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Coco; Lazaro, Vlasic, Ricci, Linetty, Masina; Adams, Sanabria. Allenatore: Vanoli.
FIORENTINA: (4-3-2-1): De Gea; Dodo, Martinez Quarta, Ranieri, Gosens; Adli, Richardson, Bove; Colpani, Beltran; Kean. Allenatore: Palladino.
Serie A
Como, Fabregas si gode il suo gioiello: Assane Diao

Nella sfida tra Monza e Como è tornato al gol il classe 2005 Assane Diao, siglando la rete del vantaggio che poi è valsa i 3 punti per la squadra di Fabregas.
Che il talento ci fosse era chiaro a tutti coloro che lo avevano già visto giocare, ma che potesse avere un impatto così decisivo e devastante in un campionato come la Serie A, non se lo poteva aspettare nessuno.
L’unico che veramente in lui ha visto un qualcosa che andava oltre la qualità tecnica, è sicuramente Cesc Fabregas, il quale lo ha voluto fortemente, lo ha schierato in campo fin da subito e adesso si diverte nel vederlo giocare.
L’esterno d’attacco senegalese ha messo a referto 6 gol e 1 assist in 13 partite giocate con la maglia del Como, facendosi spazio nella classifica marcatori al pari di giocatori come Leao, Dybala o Gudmundsson.
Como: Diao sulla scia di Leao, ma con più fame del gol
Oltre ad avere lo stesso numero di gol in campionato ed un nome in rima, sono simili le caratteristiche di gioco che accomunano l’esterno del Milan e Assane Diao. Leao, seppur non stia attraversando una delle sue migliori stagioni, ha un talento sopraffino, ma che è sempre stato criticato per la sua poca concretezza sotto porta.
L’ex Betis invece, è un giocatore che per caratteristiche può essere accostato all’esterno portoghese, ma con un diverso approccio alla finalizzazione e con una diversa fame del gol.
Entrambe sono giocatori che vivono per il dribbling e per l’1 contro 1 con il difensore avversario, ma a questi livelli è fondamentale anche saper trasformare la bella giocata in un qualcosa di utile ai fini del risultato e su questo si può dire che il classe 2005 è sulla buona strada.
Serie A
Atalanta, Gasperini: “Risultati? Il rinnovo non c’entra nulla, sono sciocchezze”

La Lazio apre la crisi dell’Atalanta e si rilancia in zona Champions League. Il subentrato Isaksen firma il colpo esterno a Bergamo.
Terza sconfitta consecutiva per l’Atalanta e per di più senza gol all’attivo: è la prima volta nel decennio targato Gasperini. La crisi domestica dei bergamaschi (che in campionato non hanno mai vinto al Gewiss nel nuovo anno) continua con la Lazio, che esce vittoriosa da Bergamo grazie a Isaksen e vede la Champions.

GIAN PIERO GASPERINI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, le parole di Gasperini
Il tecnico piemontese ha commentato la sconfitta ai microfoni di Sky Sport.
Crisi
“I dati parlano chiaro. Oggi abbiamo fatto una prestazione di assoluto valore ma non supportata dai gol. Non era facile mettere in difficoltà la Lazio con questa continuità e poi c’è stato il patatrack in difesa come a Firenze. Dobbiamo raccontare un’altra sconfitta ma non nello spirito con cui abbiamo giocato la gara”.
Fattore casa
“È una striscia di non vittorie che ci penalizza, poi partite come quella di oggi ancora di più. Dobbiamo avere una grande reazione, quello che non abbiamo fatto in queste tre partite lo possiamo fare nelle prossime, che sono ancora parecchie”.
Il cambio di Lookman
“Doveva uscire Ederson, sono stati sbagliati i numeri, non era giornata oggi. Non siamo riusciti a intervenite prima che Lookman uscisse”.
Retegui
“Non è una novità. Anche la Lazio ha cambiato giocatori in modo simile e sostituisce qualcuno, come altre squadre, regolarmente. Dai cinque cambi in poi, se si vedono tutte le partite, succede sempre. Sia che tu debba recuperare sia che tu abbia spazi, i giocatori freschi sono importanti. La Lazio aveva tanti attaccanti e sono entrati, difficilmente gli attaccanti finiscono le partite. Maldini è entrato insieme a De Ketelaee, non sono entrati due difensori. Fanno parte della rosa dell’Atalanta e spesso con i cambi abbiamo cambiato le partite. Non oggi”.
Rinnovo
“Questa è una stupidata. Dopo quelle parole abbiamo vinto 5-0 contro l’Empoli e 4-0 contro la Juventus. Mi sembra una cosa di comodo gettata così. Nessuno si è mai tirato indietro, l’anno scorso ho firmato ad agosto, dopo la prima di campionato. Questa cosa non c’entra niente, è un tentativo di cercare alibi. Non possiamo negare la prestazione della squadra nella partita di oggi”.
Poi su DAZN.
Momento
“In base alla partita di oggi non ci si può chiedere che fine ha fatto l’Atalanta. I numeri che avete detto sono veri, però se vi riferite alla prestazione con la Lazio, credo che la squadra abbia fatto una prestazione importante contro una squadra forte. Non credo assolutamente che i giudizi siano figli del risultato, andato in modo contrario a quella che è stata la partita. Passare dal sogno scudetto a questa dimensione è giusto, questa è la dimensione dell’Atalanta. Lottiamo per il terzo e quarto posto. Dobbiamo trovare l’entusiasmo capendo che l’obiettivo è sempre stato questo. Abbiamo sette partite da giocare, siamo ancora dentro. Con questo spirito, intensità e voglia, possiamo farcela. Bisogna accettare momenti come questo e trarre forza per reagire, perché è tutto ancora possibile. Non credo che tutte le partite giocate come oggi possano finire con una sconfitta”.
Cambi
“C’è stato un errore sulla sostituzione, l’abbiamo già detto. Doveva uscire solo Retegui per Maldini, purtroppo c’è stata un’incomprensione e questo ci è costato il cambio. Cosa mi preoccupa? Niente sul piano della volontà e della prestazione. Non era facile tenere la Lazio sotto pressione per tanto tempo. È chiaro che in questo momento, ormai da diverse partite, facciamo fatica a realizzare. Questo ci mette in difficoltà: se capita come a Firenze o come oggi, alla prima azione avversaria, vai a compromettere una gara. Perderla oggi fai fatica ad accettarla, anche se il calcio è questo. Il mio futuro? Adesso è una domanda fuori luogo. Abbiamo sette partite, la cosa più importante è ritrovare risultati consoni alle prestazioni. Tutto il resto è meno importante”.
In conferenza stampa.
Digiuno casalingo
“Non è che ci hanno tirato molto, poi qualche situazione nel finale, ma giusto negli ultimi minuti. È evidente che anche tante situazioni non sembrano nemmeno pericolose…la squadra ha avuto una grandissima pressione e ha giocato vicino l’area degli avversari, è chiaro che qualcosa si è inceppato”.
Ancora i cambi
“Probabilmente Ede e Ade (Ederson e Ademola Lookman), c’è stato questo problema, ma quando ce ne siamo accorti il giocatore era già fuori dal campo. È una cosa che è fondamentale perché la Lazio ha cambiato e ha fatto gol con un cambio. Gli attaccanti sono quelli più sollecitati, è normale”.
Preoccupazione
“Abbiamo ancora possibilità di fare risultati nelle prossime partite. Queste tre sconfitte consecutive pesano, è diventato tutto più difficile ma non è compromesso niente. Dobbiamo trovare la fiducia giusta, in avanti non siamo più concreti, facciamo un po’ più fatica a fare reparto, anche se secondo me tante situazioni sono pericolose”.
Serie A
Roma-Juventus, sfida dal sapore di Champions 0-1 [DIRETTA]

Roma-Juventus, la sfida è adesso: in campo gli uomini di Ranieri e quelli del nuovo allenatore bianconero Tudor sull’erba dell’Olimpico. Segui la diretta.
Una sfida importante in ottica Champions League questa partita Roma-Juventus. Per i giallorossi può essere l’occasione per conquistare quei 3 punti che la porterebbero a pari punti con i rivali di stasera.
Per i bianconeri, attualmente al quinto posto, il risultato è fondamentale, anche alla luce del risultato della partita Atalanta-Lazio di oggi. Con la vittoria al Gewiss Stadium, la Lazio raggiunge la Juve, a un solo punto dal quarto posto, mentre l’Atalanta presidia ancora il terzo posto. Almeno fino alla partita Bologna-Napoli di domani sera.
Ora romani e torinesi devono trovare la chiave di volta della partita, con Ranieri che punta all’ottavo risultato utile di fila in campionato e Tudor che vuole conquistare la seconda vittoria dopo l’esordio in panchina contro il Genoa.
Roma-Juventus, il primo tempo
La prima a possedere palla è la Juve, finché Cristante non approfitta di una distrazione ed è il primo giallorosso a toccare il pallone.
3’ Prima occasione Juventus, parata da Svilar che la manda fuori.
6’ Fallo di Weah su Manu Koné. Batte Svilar.
8’ Situazione pericolosa per la Roma, con un pallone che passa tra le gambe di Hummels. Raccoglie Svilar.
12’ Occasione Juventus su tiro di Thuram, che viene intercettato dall’estremo difensore giallorosso.
Roma pressata dai bianconeri nella sua area di campo, cerca in tutti i modi di risalire.
15’ Fallo di Celik su Weah: lo fischia l’arbitro ma l’Olimpico non è d’accordo.
17’ Analogo episodio di Mancini su Yildiz, ma è il turco a tirare la maglia al difensore giallorosso.
19’ La Roma riparte dal tiro lungo di Svilar, ma solo al 20’ inizia a riconquistare la metà campo avversaria.
24’ Celik conquista un corner sul tiro lungo di Mancini.
25’ La Roma si mangia un’occasione di gol clamorosa!
26’ Il primo giallo della partita va a Cristante, tra gli schiamazzi dell’Olimpico.
27’ Occasione Juventus su tiro di Nico Gonzales, ma Svilar salva la situazione.
30’ Fallo di Kalulu su El Shaarawy, che vale un corner, battuto da Soulé. Contestazione all’Olimpico per il fallo fischiato a Mancini.
32’ Surplus di fischi anche per un presunto fallo fischiato al Faraone su Nico Gonzales. È punizione: tira Vlahovic e Svilar raccoglie senza fatica.
37’ Occasione ghiottissima Roma su colpo di testa di El Shaarawy, che centra il palo.
40’ GOL Juventus! Rete di Locatelli
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