Serie A
Torino – Hellas Verona: probabili formazioni e dove vederla

Torino – Hellas Verona è uno dei posticipi del settimo turno di Serie A, calcio d’inizio lunedì 2 ottobre allo Stadio Olimpico Grande Torino alle 18.30.
Le due formazioni arrivano da una sconfitta nell’ultimo turno, il Torino ha alternato buoni risultati ad altri meno esaltanti, l’Hellas Verona dopo le due vittorie nelle prime due gare non ha saputo ripetersi: solo un punto nelle restanti quattro.
Qui Torino
Ivan Juric deve fare i conti con l’infortunio occorso a Buongiorno, vittima di un problema muscolare e fuori uso per qualche partita. Contro il suo passato, il tecnico immetterà Sazonov al centro della difesa, assieme ai consolidati Schuurs e Rodriguez. Possibile turno di riposo per Zapata, il cui posto sarà preso da Karamoh come spalla di Sanabria.
Qui Hellas Verona
Nessuno stravolgimento di formazione per Baroni. Il tecnico ex Lecce porrà ancora fiducia sul 3-4-2-1, laddove Montipò sarà difeso da Dawidowicz, Magnani e Hien. A centrocampo Folorunsho e Hongla si prenderanno una maglia da titolare in mezzo, coadiuvati sulle fasce da Lazovic e Faraoni. In attacco la fisicità di Bonazzoli saranno ispirati dalla coppia Duda–Ngonge.
Probabili formazioni
TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Schuurs, Sazonov, Rodriguez; Bellanova, Ricci, Tameze, Lazaro; Vlasic; Karamoh, Sanabria.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipoì; Dawidowicz, Magnani, Hien; Lazovic, Folorunsho, Hongla, Faraoni; Duda, Ngonge; Bonazzoli.
Dove vederla
La sfida Torino – Hellas Verona è un’esclusiva DAZN, visibile in streaming con l’app per abbonati scaricabile sui vari dispositivi mobili.
Serie A
Milan, Walker: “Felice per il ritorno in campo”

Kyle Walker è ritornato in campo dopo un periodo di stop dovuto ad una frattura del gomito che gli ha fatto saltare le sfide contro l’udinese e Atalanta.
L’unica soddisfazione, dopo il periodo di stop che ha visto lontano dal campo per un periodo abbastanza lungo il terzino destro, è l’aver vinto al derby con un 3-0 contro l’Inter in Coppa Italia valso alla qualificazione della finale.

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Milan, le parole di Walker
Attraverso i canali social è avvenuto lo sfogo di Kyle Walker sul successo contro il Venezia: “Felice di essere tornato e aver conquistato i tre punti. Finiamo la stagione alla grande adesso.”
I numeri di Walker
Nel corso della stagione, i numeri raggiunti sono stati più che soddisfacenti. Si contano 9 presenze in campionato con la maglia del Milan, due in Champions, infine altre due in Coppa Italia. Una contro la Roma, più una semifinale di andata contro l’Inter. Si totalizzano 31 presenze nel complessivo, oltre il periodo di stallo dovuto all’infortunio.
Serie A
Gasperini smentisce voci di addio all’Atalanta

Il futuro di Gian Piero Gasperini all’Atalanta è in bilico, nonostante i successi conseguiti. L’allenatore ha dichiarato di non voler rinnovare il suo contratto e punta ora alla Champions League.
Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha lasciato qualche dubbio sul suo futuro con la squadra nerazzurra. Nonostante i successi conseguiti, tra cui la vittoria dell’Europa League e la competizione ai massimi livelli, l’allenatore ha annunciato di non voler rinnovare il suo contratto.
Durante un’intervista a Sky Sport a margine del premio USSI a Coverciano, Gasperini ha dichiarato: “Permanenza? Ne riparliamo quando conquisteremo la Champions League, se la conquisteremo… Ieri sera abbiamo perso due punti in casa, avrebbero significato tanto. Dobbiamo sapere che i rivali sono agguerriti, dobbiamo ritrovare la massima concentrazione e la forza di tutti. E io non ho mai detto che vado via, ma un’altra cosa, che non rinnovavo ed è diverso“.
L’allenatore ha poi aggiunto: “L’obiettivo comunque ora è solo raggiungere la Champions. E non è una cosa che matura in una settimana, ma nei mesi, negli anni. Con Bergamo e l’Atalanta ho un legame e quello che abbiamo fatto quest’anno va ancora oltre a quelli scorsi.”
Atalanta, le parole di Gasperini
Gasperini ha continuato, sottolineando quanto sia importante per lui e per la squadra raggiungere la Champions League: “Spero e mi auguro che vedere l’Atalanta in Champions non sia visto come scontato – ha detto – per me rappresenta il traguardo massimo per l’Atalanta in questo momento, anche se abbiamo provato a bluffare un po’ sullo Scudetto. Più per darci una spinta e perché ci siamo ritrovati lì a 9 giornate dalla fine. Però sarebbe l’ennesimo risultato eccezionale dell’Atalanta. 70 punti? Per essere certi, magari qualche punto in più ma lo verifichiamo domenica dopo domenica.”
Riguardo alla partita contro il Lecce, ha commentato: “Era una partita particolare, soprattutto per il Lecce. Il nostro risultato è tutto da conquistare, abbiamo un po’ di margine ma dietro c’è il fior fiore del calcio italiano, società straordinarie che mirano tutte a raggiungere questo traguardo, il più desiderato”.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
Serie A
Simonelli: “Non avrei mai fatto giocare Inter-Roma il giorno del funerale di Papa Francesco. Lecce? Capisco il lutto…”

Il presidente della Lega Serie A Ezio Maria Simonelli ha rilasciato una lunga intervista circa l’assemblea che si è tenuta oggi.
A seguire l’intervista completa
Simonelli: “Vi dico quando ci sarebbe lo spareggio Scudetto”
Le prossime due assemblee
“Abbiamo portato avanti i temi, lavorando sulle commissioni. Abbiamo fatto una lunga analisi del panorama dei diritti Tv internazionali, che sono quelli su cui dobbiamo fare meglio. Le prossime due assemblee si terranno a Roma in occasione della finale di Coppa Italia: di fatto esamineremo nel dettaglio il piano industriale, oggi accennato per le linee guida, di cui oggi abbiamo discusso molto. A Roma speriamo di poterlo licenziare. L’altra assemblea la faremo il 6 giugno, in occasione del festival della Serie A: in quell’occasione daremo il calendario, cercare di anticipare il più possibile è un obiettivo. Purtroppo siamo spesso costretti a comunicare le date in ritardo per via delle coppe, e capiamo sia un problema per i tifosi: vorremmo darle con il più ampio anticipo possibile, compatibilmente con l’impegno delle coppe. In futuro su alcune partite potremmo indicare delle X, magari indicando 7-8 partite su 10: all’inizio sarà più difficile, però mano a mano cercheremo di dare queste informazioni il prima possibile. In quest’ottica abbiamo fatto anche il calendario: il 9 maggio ci sarà Milan-Bologna alle 20.45 visto che poi ci sarà la finale di Coppa Italia. Lo sforzo della Lega è quello di dare un prodotto sempre più bello, amare il nostro calcio vuol dire passare per delle immagini sempre più accattivanti e vedrete quello che faremo a Roma. Il sabato 10 maggio ci saranno Como-Cagliari alle 15, Lazio-Juventus alle 18 e poi Empoli-Parma alle 20.45. Domenica 12.30 Udinese-Monza, alle 18 Torino-Inter e alle 20.45 Napoli-Genoa. Il lunedì Venezia-Fiorentina e poi Atalanta-Roma”.
Ci sono novità sulla Supercoppa?
“Mancano ancora due giorni alla scadenza, abbiamo già deciso di sollecitare i sauditi e la mia impressione è che, viste le quattro squadre che saranno coinvolte – Inter e Napoli per il campionato poi vedremo chi sarà la prima, Milan e Bologna come finaliste di Coppa Italia – io credo sia un panel abbastanza appetibile. La scelta è loro, contiamo di averla entro il 30 o giù di lì. Abbiamo altre alternative sul tavolo allettanti, non ci fasciamo la testa e abbiamo già delle alternative interessanti. Quali? Per il momento sono tutte soggette a clausole di riservatezza”.
Si è parlato delle polemiche sui rinvii dei giorni scorsi?
“Abbiamo ricostruito gli eventi e abbiamo convenuto che la Lega ha fatto la scelta tecnicamente più corretta. I temi erano diversi, il primo legato alla morte del Santo Padre, arrivata con ANSA delle 9.58 e noi alle 10.30 siamo stati i primi fra tutti a sospendere il campionato, seguiti da tutti. Alle 19.58 abbiamo preso la decisione di quando recuperare le partite, il mantra che ci deve sempre indirizzare è recuperare, e oggi sono tutti d’accordo, alla prima finestra utile. È quello che deve sempre avvenire e che avverrà nel corso del mio mandato: io vorrei evitare asterischi nel calendario. Se c’è la possibilità di rinviare le partite il prima possibile, abbiamo scelto la prima data utile che era il mercoledì. Ci poteva essere anche il martedì, sarebbe stato anche più conveniente, però ci era sembrato inopportuno il giorno dopo la morte del Santo Padre. Abbiamo scelto la prima data utile, e abbiamo scelto di giocare tutte e quattro le partite nello stesso momento vista la Coppa Italia la sera. Sul tragico evento che ha colpito il Lecce credo che la Lega abbia mostrato grande sensibilità nei confronti del lutto che ha colpito il Lecce e la famiglia Fiorita. Oggi abbiamo rinnovato le condoglianze. Abbiamo riprogrammato immediatamente la partita, era quello che si poteva fare. Non dico the show must go on, ma siamo la Lega calcio: dobbiamo occuparci di mandare avanti il calcio e di avere un campionato il più regolare possibile. Siamo andati incontro a tutte le esigenze possibili, ma dovevamo tutelare la regolarità del campionato, che non poteva prevedere un rinvio di una partita così delicata, rilevante per Champions e salvezza. Io dico tutti bravi dal divano, citando una trasmissione Tv, a criticare la Lega. Abbiamo preso la migliore delle decisioni possibili, che rispettasse il lutto del Lecce e della famiglia, ma anche milioni di appassionati di calcio che hanno necessità di un campionato regolare. Questa sarà sempre la linea che ci guiderà, evitare rinvii delle partite e giocare il prima possibile”.
Su Inter-Roma?
“Parliamoci chiaramente: non mi sarei sognato di far giocare nessuna squadra in concomitanza col funerale del Santo Padre. Il sabato pomeriggio o sera si sarebbe potuto giocare, come si sono tenute tante altre cose. Però alla fine, anche d’accordo con le due società, abbiamo deciso di spostare quella partita a domenica: personalmente non l’avrei fatto, avrei fatto giocare l’Inter il sabato sera, per garantire all’Inter lo stesso riposo del Barcellona. E per consentire a una squadra italiana che ci rappresenta di poter competere ad armi pari. Eccezione solo per l’Inter? Non direi così. Direi che avrei tenuto il campionato, spostando la partita della Lazio che evidentemente non si poteva tenere, perché a Roma non era possibile a livello logistico. Io avrei spostato la partita delle 15 alle 18, per allontanarci il più possibile dal funerale e la partita delle 18 alle 20.45. Mi sembrava una soluzione logica, però poi sentendo tutti, anche con grande responsabilità delle squadre coinvolte, abbiamo deciso di giocare tutto la domenica. A mio modo di vedere il mondo è andato avanti, ma mi risulta che anche il San Lorenzo abbia giocato. Data da destinarsi? Non vogliamo spostare le partite rispetto alla giornata in corso. Cercheremo sempre nei limiti del possibile di evitare rinvii. A maggior ragione in un momento delicato come quello di fine campionato”.
Lecce con maglia bianca, può succedere qualcosa?
“Non vorrei parlare di questo. Capiamo il lutto del Lecce e la decisione del non essersi visto rinviare la partita. Però credo di aver spiegato la logica. Poi mi permetto di ricordare a tutti che in tutti gli altri sport, quando capitano eventi tragici, comunque si gioca. Io ricordo Schumacher che ha corso il Gran Premio con la scomparsa della madre avvenuta il giorno prima. Ricordo la morte di Senna a Imola: la gara si fece lo stesso. Non voglio dire che lo sport deve essere insensibile a questi lutti, abbiamo cercato di avere il massimo della sensibilità possibile. Oltre questo non si poteva andare”.

LA GRINTA DI WLADIMIRO FALCONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Si è parlato di un intervento di Abodi…
“Non vorrei parlare di queste cose, io parlo delle decisioni che ho preso. Io rappresento una Lega, devo garantire la regolarità del campionato. Abbiamo preso la decisione migliore possibile e qualunque critica la respingo”.
Su Inter-Roma, ci sono stati dei club che hanno minacciato azioni legali in caso di rinvio a data da destinarsi?
“No. Ma ci sarebbero stati dei club scontenti se avessimo minato la regolarità del campionato. Abbiamo di conseguenza cercato la data che andasse bene a entrambe. E ha consentito di garantire la regolarità del campionato”.
Su Atalanta-Lecce, non si poteva aspettare il funerale?
“Intanto la data non era pronosticabile, si rischiava di andare al mercoledì e poi c’è Lecce-Napoli il sabato. Avremmo dovuto garantire il riposo, ripeto: abbiamo preso l’unica scelta che avrebbe consentito di garantire regolarità al campionato per tenersi il più lontano possibile dal tragico evento capitato. Però non c’è nessuna regola che imponga il rinvio, è stato solo il buon senso che ha portato a rinviare alla data più lontana possibile”.
Dove e quando si potrebbe giocare lo spareggio scudetto?
“Sul dove mi pare ci siano regole chiare, sul quando dipende da una serie di eventi. Tutti vorremmo avere l’Inter in finale di Champions League, in quel caso bisognerebbe trovare una data successiva: l’ultima di campionato è il 24-25 maggio, il 31 c’è la finale. Non mi sembrerebbe opportuno mettere lo spareggio tra le due, però non lo so: non ci siamo posti il problema e vorremmo porcelo perché vorrebbe dire che l’Inter è andata in finale di Champions League”.
Un tema di ordine pubblico su Milano come eventuale sede?
“Probabilmente sì. Ma sono abituato a fasciarmi la testa quando me la sono rotta, vedremo”.
Napoli e Inter in contemporanea nelle ultime due?
“Beh, le ultime due giornate prevedono la contemporaneiità per tutte quelle che si giocano lo stesso obiettivo”.
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