L’URLO DI PAOLO VANOLI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Domenica alle ore 15:00 andrà in scena Torino–Hellas Verona ed ha parlato in conferenza stampa alla viglia di questa sfida il tecnico dei granata Vanoli.
Nella sfida di domani tra Torino-Hellas Verona si affronteranno due squadre in salute. I granata vengono da un ottimo pareggio in trasferta allo stadio Olimpico contro la Lazio e vogliono continuare la striscia di imbattibilità che dura da 4 partite. La squadra di Zanetti invece, sembra aver allontanato il discorso salvezza ed è in cerca di punti per ipotecarlo una volta per tutte.
Come sta la squadra?
“Lazaro non ci sarà, ha avuto un sovraccarico al polpaccio. Questa settimana lo abbiamo gestito, vediamo in prospettiva futura. Per il resto stiamo bene, la bella notizia è avere Zapata e Schuurs con noi al Filadelfia“.
Ci sarà una bella cornice di pubblico…
“Dobbiamo guardare una gara per volta, sono tutte finali e domani è una finale importante. Il pubblico lo sta sentendo, c’è unione tra squadra e tifosi: dovremo tirare fuori qualcosa in più, la nostra gente ci sta dimostrando affetto e noi spingeremo al 100%”.
Che Verona si aspetta?
“E’ una squadra strutturata, fisica, ha un gioco diretto e dovremo essere bravi sui duelli. Sono compatti e si difendono, sappiamo qual è il loro obiettivo, dovremo fare una partita attenta e avere pazienza. Il Verona è una squadra capace di partire bene, le seconde palle saranno importanti”.
Gineitis può partire titolare?
“Tutti si devono guadagnarsi il posto: di certo le sue prestazioni mettono in difficoltà l’allenatore. Ma tutti devono volerlo”.
Ci dice qualcosa in più su Lazaro?
“Non sappiamo quale sia l’entità, lui voleva esserci già questa domenica e significa tanto. Ha voluto giocare e forse la soglia del dolore alta lo ha aiutato a scendere in campo. Per i nostri equilibri è importante, non abbiamo un giocatore con le sue caratteristiche. Ma un piano B e piano C ci sono sempre”.
Pensate già alla prossima stagione?
“Non penso al futuro. Il mio futuro è domani, è una partita importante e il pubblico sta rispondendo in maniera fantastica. Non c’è solo la classifica, ci sono le ambizioni personali e poi non bisogna tradire il pubblico. Le motivazioni ci sono sempre. Non devo fare nessun casting, se sono finali c’è la possibilità di dimostrare il proprio valore”.
Com’è stato ritrovare Zapata e Schuurs?
“E’ stato bello rivederli con noi: fanno parte del Toro, sono giocatori importanti e per loro è importante rivedere il Fila e respirare l’aria con i compagni. Ora procediamo con calma, senza mettere pressione a nessuno perché la strada è lunga, c’è è un processo da completare. Vederli con noi ogni giorno ci permette di sorridere e scherzare con loro”.
Ci fa un primo bilancio di questa stagione?
“Essere arrivati in questa situazione dopo aver passato un momento difficile resta un motivo di orgoglio non solo per me, ma anche per i giocatori. Ogni annata fa esperienza, il brutto è che c’è qualche anno in più: tutto quello che ho fatto, mi ha regalato qualcosa di importante che non è solo il risultato. Non è merito dell’allenatore ma pure lo staff è molto importante”.
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