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Torino, i convocati di Juric in vista del Lecce

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L’allenatore del Torino Ivan Juric ha diramato la lista dei convocati  in vista del match contro il Lecce che apre la 25^giornata.

Torino, i convocati di Juric

Torino

Il mister del Torino Ivan Juric ha diramato la lista dei convocati in vista del match contro il Lecce  in programma oggi alle 19:00, valido per la 25^giornata di Serie A.

Di seguito la lista dei convocati del Torino:

Portieri: Gemello, Milinkovic-Savic, Popa

Difensori: Djidji, Lovato, Sazonov

Centrocampisti: Bellanova, Gineitis, Ilic, Lazaro, Linetty, Masina, Ricci, Vojvoda

Attaccanti: Okereke, Pellegri, Sanabria, Savva, Vlasic, Zapata

Serie A

Lazio, infortunio Tavares: il report e i tempi di recupero

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Lazio, Nuno Tavares

La Lazio è in apprensione per le condizioni di Nuno Tavares, infortunatosi lunedì in nazionale e oggi si è sottoposto a esami strumentali al rientro a Roma.

Nuno Tavares si è infortunato lunedì in nazionale e oggi si è sottoposto a esami strumentali al rientro a Roma. Gli accertamenti hanno evidenziato una lesione muscolare di basso grado a carico del semimembranoso della coscia sinistra riportata con la propria Nazionale. Ecco il verdetto ufficiale sullo stop comunicato dalla Lazio.

Lazio, Nuno Tavares

NUNO TAVARES IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Lazio, il report medico sulle condizioni di Nuno Tavares

“Lo staff medico della S.S. Lazio comunica che il calciatore Nuno Tavares è stato sottoposto in data odierna ad esami clinici e strumentali presso la Clinica Villa Mafalda. Gli accertamenti hanno evidenziato una lesione muscolare di basso grado a carico del semimembranoso della coscia sinistra riportata con la propria Nazionale. Il calciatore ha già iniziato le cure specifiche del caso e verrà sottoposto a monitoraggio clinico e strumentale quotidiano”.

I tempi di recupero

Come riportato da Fantacalcio.it non si tratta quindi un infortunio grave per Nuno Tavares, che comunque non sarà a disposizione di mister Baroni per il match contro il Bologna nel prossimo turno in Serie A della sua Lazio. Il terzino portoghese dovrebbe essere out anche contro il Ludogorets in Europa League. Stop di circa 10-15 giorni, è in dubbio anche per il Parma considerando che non saranno corsi rischi. In questo caso tornerà in campo nel match di Coppa Italia contro il Napoli.

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Serie A

Napoli, Manna: “Conte è fondamentale. Kvara? ne abbiamo parlato e se non va bene se ne riparlerà a giugno”

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Napoli, l'allenatore Antonio Conte

Napoli, il ds Giovanni Manna ha rilasciato una lunghissima intervista sul palco del Social Football Summit 2024 andando a parlare della stagione del club finora e di altri temi caldi.

L’ex dirigente della Juventus Giovanni Manna ha discusso a lungo delle operazioni di mercato svolte quest’estate dalla società azzurra e di quali saranno le prossime mosse per Gennaio. A seguire l’intervista completa.

 

Napoli, le parole di Manna

RIPARTENZA
“Il campionato è lungo. Sappiamo da dove siamo partiti e stiamo cercando di tornare a quello che è stato il Napoli di De Laurentiis. Siamo focalizzati su quello”

GIOVANE
“Non mi dà fastidio sentir dire che sono giovane. All’inizio però porta complicazioni perché ti trovi a parlare con persone che ammiravi in TV. Io ho un profilo un po’ diverso, poi perché non sono un uomo che ha giocato. A oggi però la nostra figura sta cambiando”

SECONDA SQUADRA
“La secondo squadra? È complicato. La seconda squadra è sicuramente un qualcosa che non deve essere fine a se stesso. C’è un percorso più lungo e dispendioso dietro”. Quindi, il direttore sportivo ha parlato degli algoritmi utilizzati nel mondo del calcio: “Io penso che siano un supporto. I numeri ti aiutano ma non possono decidere per te. Io sono un romantico credo ancora che lo scouting sia improntato sull’andare a vedere un calciatore. Il tocco di Manna? Deve avere i diritti d’immagine liberi (ride). Comunque sapete come funziona il mercato, bisogna essere pronti a ogni situazione perché le cose cambiano”.

PRESSIONE NAPOLI
“L’importante è restare concentrati e focalizzati nella gestione dei momenti. Dagli entusiasmi dei risultati e della classifica fino ai momenti di difficoltà che inevitabilmente ci sono. Dobbiamo rimanere lontani dalle emozioni dei tifosi. Napoli è una città calda, non me lo aspettavo. Ti senti in dovere di dare qualcosa in cambio”

SCUDETTO
“Nel calcio le variabili sono tante, lo scudetto è un obiettivo lontano. È lì, ma noi non ci pensiamo e questa è una cosa positiva. Pensiamo a lavorare con molta serenità. Se si pensa di perseguire un obiettivo complicato si rischia di lavorare male”.

CONTE
“La mia esperienza è positiva. De Laurentiis ha uno spessore importante e da fuori ero preoccupato. Poi lui è stato bravo a supportarci. Per me la scelta dell’allenatore è stata fondamentale. Avere un allenatore dallo spessore così elevato con un cv così grande mi ha aiutato. Per me è stata una scelta anche a mia tutela avere Antonio Conte con cui parlare. Per ora non ci sono problemi”.

Napoli

PERSONAGGI ESIGENTI
“L’allenatore è molto esigente, il presidente lo è per molti alti aspetti, dobbiamo essere sul pezzo sempre”

LA CHIAMATA
“Io a gennaio ho cambiato casa a Torino perché non pensavo di andare via. Dopo Juventus-Frosinone in casa la sera mi chiama un numero che non ho e non rispondo. La mattina dopo mi chiama di nuovo, era il dottor Chiavelli. Avviso la Juventus e lo incontro e poi incontro il presidente che mi dice che avrebbe scelto entro maggio. Poi in realtà mi ha chiamato prima e mi ha detto: “ho scelto lei, parli con sua moglie e mi fa sapere”, ma avevo già deciso”.

CONTE
“Il primo incontro con Conte? A casa sua. Ci siamo conosciuti perché non ci conoscevamo alla Juventus sono arrivato con Sarri e non facevo la prima squadra. Abbiamo parlato di calcio tutto il tempo. Non aveva detto sì subito, la trattativa economica non era un problema dato che aveva parlato a ottobre col presidente. Dovevamo capire le nostre idee, le sue idee e metterle nella rosa attuale. Certi giocatori li hai visti in tv, ma non li hai mai visti in campo. Fu già lì che disse che Di Lorenzo e Kvaratskhelia non si toccano”.

BUONGIORNO
“Le alternative per ogni ruolo sul mercato? Ce ne sono un’infinità. Avevamo un diktat: dovevamo finanziare il mercato con l’uscita di Osimhen che voleva andare via. Avevamo un budget a disposizione a prescindere, la fiches l’abbiamo messa subito su Alessandro. Il giocatore ci ha detto subito di sì e quindi siamo andati diretti”.

BUDGET EXTRA
“Poi il mercato non ha portato alla cessione, ma abbiamo avuto la fortuna che avendo lavorato il Napoli così bene c’è stata la possibilità di investire ulteriormente. Abbiamo lavorato con operazioni minori e alcuni colpi sono saltati. Tutti quelli che ho trattato li ho contattati per chiudere. Avevo anche chiuso Brescianini, ma le dinamiche del mercato hanno portato ad altro e non è stato neanche bello con le visite mediche fatte. Mancavano 20 giorni alla fine del mercato e non c’erano certezze. Poi parlando con Chiavelli e De Laurentiis abbiamo capito che era il momento giusto per fare un investimento”.

VERONA NON DECISIVA
“Verona? Non è stata decisiva. Tutte le operazioni le avevamo in testa, sono stato una settimana a Londra con tre operazioni in ballo. Lukaku, Guilmour e McTominay. La fortuna è stata che De Laurentiis ha detto sì”.

CLAUSOLA RESCISSORIA
“Io non sono contrario. Il mio calciatore vale questo, se lo volete non c’è trattativa. In questo momento fissare un valore, anche con la sentenza Diarra che ha cambiato le dinamiche, la difficoltà

OSIMHEN
“Il problema è che c’è stata una stagione negativa. Se il Napoli fosse arrivato secondo o terzo probabilmente arrivavano a pagare le clausole”

KVARATSKHELIA
“Noi vogliamo premiare quello che è il suo percorso nel Napoli perché se lo merita. Al di là del fatto che ha altri due anni di contratto oltre a questa. Noi vogliamo riconoscere a lui il premio, ma ci sono delle dinamiche extra. Noi non abbiamo pressione, non ne abbiamo parlato e se non si risolve se ne parlerà a giugno. Non abbiamo un arco temporale, ne abbiamo parlato e se non va bene se ne riparlerà a giugno”.

Napoli

GENNAIO
“Ci sono troppe variabili, i nomi non ce li ho neanche io. Il mercato è di riparazione, vediamo dove arriviamo e poi facciamo le scelte. Stiamo sempre attenti per migliorare la rosa attuale. Se ci sono opportunità le miglioreremo, ma abbiamo già investito tanto e non ci saranno grandi colpi”.

COLPO IN DIFESA
“L’oggettività è che la squadra era stata sostituita con un altro sistema di gioco. Numericamente potremmo essere corti in quale zona, ma dobbiamo essere logici”.

CHIUDERE IL MERCATO PRIMA DELL’INIZIO
“Può essere logica perchè togliamo alibi al sistema. Però deve essere il sistema europeo collettivo. In questo momento non ne abbiamo parlato. Bisogna essere uniti, o tutti o nessuno. Se mi si chiude il mercato e altri possono ancora operare si crea un problema. Può differire di uno o due giorni ma non di tanto. Se basterebbero le big 5? Eh…”

LUKAKU
“È un giocatore che sposta nel mercato italiano. Ogni settimana c’è una polemica, ha fatto 4 gol e 4 assist e ha un atteggiamento propositivo. Certo nella testa dei tifosi c’è Victor Osimhen che ha dominato da solo il campionato e sono due cose diverse. Lukaku non si può discutere, ha fatto 300 gol in carriera….”

SENZA COPPE
“A questo livello col tempo non è un vantaggio. Lo è lavorativamente perché prepari le partite con una settimana di lavoro. Alla lunga non è positivo perché chi arriva a questi livelli è abituato a giocare ogni 3 giorni e quelle competizioni le vuoi giocare”.

MERCATO DA PREMIER
“McTominay io l’ho chiesto in prestito. La Serie A in termini fisici ha valori poco sotto la Premier League. Il percorso europeo delle squadre italiane negli ultimi anni è stato super positivo. Anche quest’anno le squadre stanno facendo bene, quindi è anche più facile. Forse noi ci sottostimiamo perché arriva un calciatore dalla Premier e ti dice che siamo forti. Poi a livello economico si fatica a competere. Come ho fatto a prenderlo? Con un po’ di fantasia”.

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Serie A

Inter, Asllani: “Sono cresciuto molto rispetto a prima e su Cahlanoglu”

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Inter-Arsenal

Il calciatore dell’Inter Kristjan Asllani ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di SportMediaset, relative alla sua Albania e sul club nerazzurro.

Il centrocampista ex Empoli e attualmente in forze all’Inter Kristjan Asllani ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di SportMediaset, relative alla sua nazionale e sul club di mister Inzaghi.

Le parole di Asllani

Asllani

Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal calciatore dell’Inter Kristjan Asllani ai microfoni di SportMediaset, relative a diverse tematiche legate al club nerazzurro e alla nazionale albanese.

La prestazione personale.

“Sono contento perché nell’ultimo mese non sono stato a disposizione praticamente per il problema al ginocchio. Sono venuto qui molto dubbioso, non pensavo di giocare nemmeno la prima.

Sono contento di avere fatto 90′ in entrambe le gare. Ringrazio il mister perché ogni volta che vengo qui mi aiuta, mi parla. Mi ha fatto crescere tanto in tanti aspetti e quindi lo ringrazio tanto”.

Il ruolo diverso tra club e nazionale.

“Qui faccio spesso la mezzala in un centrocampo a tre, oggi ci siamo messi a due a centrocampo e io ero il play basso. Non cambia molto perché anche qui vado a prendere la palla basso in mezzo ai centrali.

Diciamo che posso fare tutti i ruoli del centrocampo ma sono sempre stato un play davanti alla difesa e preferisco quel ruolo”.

L’infortunio di Calhanoglu e le speranze per Verona.

«Vediamo. Domani l’altro torno al campo. Cerco di lavorare duramente tutti i giorni, poi quel che viene viene.

Ho sempre detto che mi sento molto cresciuto, anche l’anno scorso. Cerco di sfruttare al massimo quel che mi viene dato. Alla fine ho solo 22 anni».

Gli obiettivi della stagione.

“Siamo l’Inter, dobbiamo portare a casa trofei. Vogliamo vincere lo scudetto ma anche essere protagonisti in Champions League.

Ci sono squadre fortissime in campionato, squadre che hanno fatto un bel mercato e che giocano per vincere anche loro. Noi abbiamo vinto l’anno scorso, riconfermarsi è difficile ma stiamo dando il massimo per portare a casa quel che vogliamo.

Riconfermarsi è difficile però ci stiamo allenando anche più forte dell’anno scorso perché abbiamo ben chiari gli obiettivi”.

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