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Torino, infortunio Buongiorno: quanto starà fuori?

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Torino, Buongiorno, Napoli

Il Torino vince in trasferta a Cagliari ma perde per infortunio Alessandro Buongiorno. Quante gare salterà il giocatore più prezioso di Juric?

Torino, vittoria e preoccupazione

Non era una trasferta da sottovalutare, ma il Torino è riuscito a spuntarla a Cagliari, imponendosi per 1-2. Tuttavia la vittoria è costata anche la perdita per infortunio di Alessandro Buongiorno, il calciatore forse più rappresentativo della rosa di Juric. La sua assenza, sicuramente, si farà sentire.

torino

Alessandro Buongiorno

Buongiorno out: quanto mancherà?

Al centro anche di diverse voci di mercato, Buongiorno ora dovrà fermarsi per un bel po’ di tempo. La lussazione alla spalla destra che si è procurato ieri sera, infatti, dovrà essere ancora valutata per capirne l’entità e i tempi di recupero. In attesa dei nuovi esami, che dovrebbero essere eseguiti nella giornata di oggi, si può stimare che il difensore starà fuori almeno un mese.

Torino, le parole di Juric

In merito all’infortunio di Buongiorno, che in caso di operazione allungherà i tempi di recupero da 1 a 3 mesi, Ivan Juric ha dichiarato nel post partita: “Il suo infortunio non è cosa da poco, starà fuori un bel po’” .

 

Serie A

Milan, Fonseca: “Domani Camarda titolare, a Leao la panchina fa bene. Su Abraham…”

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Real Madrid-Milan, Fonseca

Il tecnico del Milan, Paulo Fonseca, ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia della partita contro il Cagliari.

Paulo Fonseca è come il giunco dantesco del Canto I del Purgatorio. Lo pieghi, ma non lo spezzi. Ogni volta che è stato dato per sconfitto ha sempre saputo rialzarsi. Con le sue idee e il suo carattere. Si può avere personalità e credibilità anche senza urlare e sbattere i pugni sul tavolo, dopotutto. E la squadra lo ha capito, a giudicare dalla prestazione di Madrid. Il Milan a Cagliari sarà chiamato a dare continuità alla vittoria in Champions contro il Real Madrid, rendendo quel successo un momento di ripartenza.

Milan, le parole di Fonseca

Di seguito le parole di Fonseca.

Madrid
È importante avere in mente le cose buone che abbiamo fatto, ma è importante anche capire che a Cagliari sarà una partita diversa. Dobbiamo essere un’altra squadra per poter giocare con il Cagliari. Sarà una partita totalmente diversa. Da mercoledì ho smesso di pensare a Madrid per pensare a Cagliari: serve l’atteggiamento giusto per vincere domani“.

Cagliari
Anche prima della partita di Madrid la squadra aveva la consapevolezza di cosa potesse essere. È vero che la vittoria col Real porta più fiducia ai giocatori, ma tutte le partite sono importanti. Non penso che la partita col Real sia più importante di quella col Cagliari. Dobbiamo tornare ora sul campionato, che è diverso“.

Musah
Metterlo largo è stata una strategia per Madrid. Non lo so se possiamo farlo in altre partite. Magari sì, magari anche con altri giocatori, ma è stata principalmente una strategia per Madrid: per le caratteristiche dei giocatori del Real. Il successo delle squadre si basa su questo tipo di giocatori. Musah è molto importante per noi. Aveva già fatto una bellissima partita contro il Napoli. Gli ho chiesto un altro ruolo e ha fatto di nuovo molto bene. So che è un tipo di giocatore che è sempre pronto per sacrificarsi e aiutare la squadra. Ha tante qualità che mi piacciono. Per me è stato un giocatore decisivo a Madrid. Non ne ho parlato solo perché mi fanno solo domande su Leao (ride, ndr). Volevo farlo, ma le domande non arrivano (ride, ndr)”.

Morata?
È stata una situazione strana. In un esercizio ieri si è scontrato con Pavlovic e inizialmente non pensavo fosse un problema come quello che poi è stato, ma non è pronto per giocare domani. Sta bene, ma non è pronto“.

Leao
Domani Leao titolare. Io ho detto dopo Madrid che può fare ancora meglio, soprattutto in alcune situazioni. Dobbiamo tutti capire che domani sarà una partita totalmente diversa: con marcature individuali e senza tutto lo spazio che ha avuto contro il Real. Mi aspetto però un Rafa dello stesso livello. Ha avuto nove o dieci situazioni di uno contro uno negli ultimi 30 metri. Può e deve migliorare nell’ultima scelta. È chiaro per tutti che possa anche migliorare difensivamente. Dobbiamo continuare a lavorare con lui per farlo migliorare su queste questioni, che sono importanti sia per lui per la squadra“.

Classifica
Domani è una partita importante per tutto. Non possiamo perdere punti. Non ha senso questa vittoria sul Real se poi non vinciamo col Cagliari. Sarà, però, una partita totalmente diversa“.

Rapporto con Leao?
Il mio rapporto con Leao è stato sempre buono. Io non posso dire tutto, ogni allenatore ha una strategia. Io ho cercato di avere una strategia con Rafa. Forse non è stata la migliore, poi ne ho provata un’altra e mi sembra abbia avuto qualche effetto… Io non ho mai avuto problemi con Rafa. Lui ha accettato bene la situazione e ha avuto la reazione che io volevo. Mi aspetto che Rafa possa continuare così. Se questa è la soluzione, magari possiamo vedere Rafa più volte in panchina (ride, ndr)…

Momento
Ci sono diverse spiegazioni. Prima: questo tipo di partite sono una grande grande motivazione per i giocatori; i giocatori affrontano queste partite con più motivazioni che in altre partite. E questa è la motivazione per cui io sono più preoccupato di giocare con il Cagliari piuttosto che contro il Real. Secondo: sono partite totalmente diverse. Quando giochi contro squadre come il Real, ciò che non devi fare è non avere coraggio. Perché queste squadre concedono spazio, si può giocare, puoi controllare la partita e questo porta fiducia. Alle volte è più difficile giocare contro il Monza o il Cagliari che contro il Real Madrid. Contro il Real noi abbiamo spazio per giocare, ma domani sono sicuro che non avremo lo stesso spazio per giocare“.

Tifosi
È normale che i tifosi mi vogliano più bene ora (ride, ndr) ma per me non è cambiato niente. Io devo seguire la strada in cui credo, devo essere sempre equilibrato. Non sono uno che quando vince guarda tutto e che quando perde non guarda niente. Io sono sempre lo stesso: non guardo niente“.

Champions
Non ho pensato a questo. Mi piace sì, ma mi piace anche che la squadra capisca che il campionato è la priorità. Dobbiamo avere lo stesso coraggio per vincere le partite qui. La Serie A è la nostra priorità“.

De la Fuente
Non so perché De la Fuente ha detto che Morata giocherà in Nazionale. C’è un protocollo che dice che un giocatore in questi casi deve fermarsi per dieci giorni. Non so come possa dire che giocherà. Io so che non può fare niente. So che il riposo per lui non è un’opzione, è una cosa obbligatoria. Non so come de la Fuente possa dire questo“.

Modulo
Se mi dai un consiglio magari lo seguo, ma non puoi dirmi che devo mettere tre centrocampisti. Noi giochiamo già con tre centrocampisti. A Madrid ne abbiamo messi addirittura quattro“.

Cattiveria
Noi non siamo stati d’accordo sulle valutazioni di Monza, ma io ho visto l’atteggiamento giusto perché abbiamo affrontato altre difficoltà con la cattiveria giusta e la testa giusta. Mi aspetto che domani sia lo stesso. Lo Stoccarda con l’Atalanta ha avuto l’atteggiamento giusto, ma ha trovato difficoltà nell’affrontare una squadra che difende in quel modo. Come allenatore so che è una grande difficoltà affrontare le squadre che difendono così“.

Abraham
È difficile scegliere i giocatori, perché abbiamo tanti giocatori. Chukwueze sta in buon momento, ma se non gioca è perché è una scelta tattica e non per una questione di performance. Abbiamo possibilità di cambiare in funzione delle partite. A Monza abbiamo giocato con Pavlovic e Thiaw, perché serviva più fisico. A Madrid serviva più velocità e ha giocato Tomori. Io ho la fortuna di scegliere in funzione delle partite e penso che i giocatori capiscano bene questo, perché io sono diretto con loro e glielo spiego quando le cose vanno spiegate“.

Fonseca sul suo percorso
È un orgoglio essere al Milan, sono molto soddisfatto. È difficile, ma sono molto orgoglioso e molto motivato vedendo il lavoro e la crescita della squadra. È altamente motivante, sono molto motivato e soddisfatto“.

Differenze fra Europa e Italia
Quando abbiamo una partita come quella contro il Real Madrid abbiamo l’intenzione di cercare determinati spazi, perché abbiamo gli spazi. Per giocare contro il Real abbiamo un gioco posizionale buono. Per giocare contro il Cagliari abbiamo bisogno di altre cose. Quando c’è una marcatura individuale non c’è spazio per il gioco posizionale. Ci sono altre cose importanti, che però non voglio dire (sorride, ndr). È chiaro che il modo della squadra di affrontare la partita deve essere diverso. Contro il Monza, anche contro il Napoli in qualche momento, abbiamo fatto tante cose buone. Dobbiamo continuare a fare queste cose importanti, in modo tale da poter affrontare questo tipo di squadre“.

Jovic
Sta dentro il progetto, il problema è che non sta bene fisicamente. Ha un problema che continua. Lui si è allenato in questi giorni, ma con dolore. Oggi abbiamo provato, ma ha di nuovo questo dolore forte che lo limita. Domani non sarà con noi“.

Fonseca: “Domani Camarda titolare”
Per me non è sorprendente. Lavora tutti i giorni con noi. Penso che tutti nel club credono tanto in lui, lui lavora bene e capisce bene il ruolo. Per me i giocatori non hanno età, hanno qualità. E lui dimostra tutti i giorni che ha qualità. Morata in questo momento ha un ruolo molto specifico. Morata non è sempre un attaccante, ma tante volte è un giocatore che sblocca le linee di passaggio. Penso che Camarda in questo momento è più pronto di Abraham per fare questo ruolo. E devo dire che Abraham non sta totalmente bene, ma sta meglio. Io ho fiducia totale in Camarda. Si è allenato molto bene. Ha l’età che ha, ma ha una maturità molto grande. Ha coraggio, lavora tanto per la squadra difensivamente. Ieri abbiamo avuto questo problema di Morata. Non ho avuto un solo dubbio su chi avrebbe dovuto giocare domani“.

Termina qui la conferenza stampa di Fonseca.

Fonseca

LA GRINTA DI PAULO FONSECA CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Serie A

Torino, l’agente di Vanoli: “Un grande giovane allenatore, una grande persona”

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Torino, Vanoli

In un’intervista esclusiva di CalcioNews24, l’agente dell’allenatore del Torino Vanoli ha raccontato l’uomo che oggi siede sulla panchina dei granata.

Giusto un giorno prima del cosiddetto Derby della Mole, vale a dire la partita Juventus-Torino, ai microfoni di CalcioNews24 ha parlato colui che gestisce gli interessi di Paolo Vanoli: il suo agente, Andrea D’Amico.

Il procuratore ha parlato sia dell’uomo che dell’allenatore di calcio che oggi occupa la panchina del Torino. Ecco un estratto della sua intervista.

Torino, l’intervista ad Andrea D’Amico, agente di Paolo Vanoli

Buongiorno Andrea. Ormai di Vanoli conosciamo tutto come allenatore, ma cosa ci puoi dire di Paolo? Chi è l’uomo dietro il tecnico?

“È un grande amico, una grande persona. Lo seguo da quando era calciatore, sono molto amico anche della sua famiglia, di sua moglie e dei suoi figli. Lui oltre che essere un grande giovane allenatore è una grande persona”.

(…)

Ci ricordi l’emozione di quando ha firmato per il Torino? Com’era Vanoli?”

“Intanto era molto contento di aver preso il Venezia e aver raggiunto i playoff il primo anno e la promozione il secondo. Poi era molto motivato di iniziare un passo in avanti per la sua carriera, sapendo però che ogni allenatore non si deve mai sedere sugli allori, ma vivere uno step alla volta perché poi quello che conta nel calcio sono i risultati”.

Per Vanoli arriva un appuntamento difficilissimo ora: sabato c’è Juve Torino…Come credi stia vivendo l’attesa?

«Il derby è una partita molto importante. Come si dice in questi casi i ragazzi devono buttare il cuore oltre l’ostacolo. Sarà difficile nello stadio della Juventus ma sai…le partite sono imprevedibili a volte. Come le puoi perdere per degli errori, a volte le puoi anche vincere. E questa è anche la bellezza del calcio. Il Toro ci arriva concentrato e determinato, vediamo quale sarà il risultato.

Visto anche il Milan l’altra sera…sembravano loro il Real Madrid al Bernabeu“.

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Serie A

Cagliari, Nicola: “Dobbiamo migliorare le capacità nel concretizzare, con il Milan ci vorrà umiltà”

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Cagliari, Lapadula

L’allenatore del Cagliari Davide Nicola ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Milan

Il tecnico ex Crotone e Salernitana e attuale tecnico del Cagliari Davide Nicola ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa, in vista del match contro il Milan in programma domani alle 18:00.

Cagliari, le parole di Nicola

Cagliari

Di seguitole dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Cagliari Davide Nicola in conferenza stampa:

Un’analisi della partita di Roma.

“E’ stata la partita che mi aspettavo, una squadra forte. Volevamo dire la nostra e proporre il nostro modo di giocare. I ragazzi hanno fatto bene, ma ci sono stati degli errori di lettura.

Ci saranno sempre, siamo stati ordinati, ma dobbiamo continuare a migliorarci sulla qualità e sulla capacità di concretizzare”.

CI sono indisponibili? Quanto Milan ci sarà di quello visto a Madrid?

“Li porterò tutti con me, tranne i due squalificati. Il Milan? Parliamo di una squadra in una posizione che non rispecchia il suo valore. Ha dei giocatori altamente qualitativi. Contro il Real ha giocato una partita immensa. Noi siamo il Cagliari e sappiamo di incontrare una grande squadra. Dobbiamo mantenere umiltà”.

Quanto peseranno le assenze degli squalificati e come valuta Luvumbo?

“Sta migliorando. Ha una posizione specifica in campo, e le sue caratteristiche sono funzionali a ciò. Dobbiamo aiutarlo a non vivere solo dei suoi spunti, ma del gioco di squadra.

A Roma ha fatto bene, è stato molto più attento all’orientamento del corpo. Quando ha abbassato la sua frenesia ha trovato il goal. Sono contento di lui.

Gli squalificati? Avranno indubbiamente il loro peso perchè sono giocatori importanti. Ma abbiamo alternative valide, non possiamo permetterci di contare su un numero limitato di giocatori”.

Fonseca ha detto di temere di più la gara di Cagliari. Come valuta queste parole?

“Ha espresso un opinione. Lo stimo per la classe che ha nel rapportarsi con l’ambiente. Ha una filosofia ben precisa. Sarà una sua impressione. Per noi il Milan sarà un avversario tostissimo, e a volte non bassa dare il 100% per averla vinta.

Dovremo dare qualcosa in più. Sono partite bellissime da giocare, affronti giocatori straordinari. Scuffet? Il portiere è un ruolo particolare, è cambiato nel corso del tempo, e non puoi cambiarlo come vuoi. Gli atleti si stancano e non possono sempre essere al top della forma. Non possiamo additare ad un singolo gli errori”.

Cosa lascia questa intensa settimana?

“Le polemiche di Roma nascono e muoiono lì. Siamo abituati ad analizzare i nostri errori. Esprimiamo la nostra educata opinione e punto. Guardiamo alla prossima gara. Riva? Siamo andati a presenziare ad una serata straordinaria, per i suoi 80 anni, a contribuire a questo bellissimo evento.

E’ bello idoleggiare i tuoi miti, ti aiutano a capire dove sei e cosa devi fare per il futuro. Si è visto lo spirito di quanto Riva è riuscito a dare nella sua vita”.

L’attacco è in difficoltà. Come si lavora al riguardo?

“Non lavoro sulla testa dei giocatori. Lavoro sulla qualità del gioco, sulle scelte, sul passaggio. Bisogna perseverare, senza alibi. I ragazzi lavorano tanto e solo con la voglia di migliorarti non pensi al resto”.

A che punto è l’identità della squadra?

“Stiamo rispettando le intenzioni dell’inizio campionato. E’ chiaro che gli automatismi hanno bisogno di tempo. Abbiamo un’identità precisa, che varia a seconda dell’avversario. Ora parte il secondo obiettivo: quello di migliorare gli automatismi, la qualità, i tempi di gioco, e, soprattutto, non tornare indietro”.

In generale com’è il morale della squadra?

“Cerchiamo di valutare ogni sconfitta. Una squadra come noi sa di perdere un certo numero di partite ogni anno. Raggiunto il primo step, dobbiamo cercare di poter fare gioco e punti dappertutto. Dobbiamo capire il momento in cui dare equilibrio alla gara e portarla dalla nostra parte.

Sono sicuro che troveremo continuità. La cosa da non fare è non tornare indietro e mantenere equilibrio, anche quando cresce l’entusiasmo. Ricordiamo che dovremo fare più punti possibile, mantenere umiltà, ma anche ambizione di migliorarsi”.

Piccoli sembra troppo isolato, ma anche frenetico nelle scelte: come sta lavorando?

“Già detto prima: è un 2002. Sta giocando tantissimo, crediamo in lui. Sono d’accordo sulla frenesia. Lui ha un istinto legato al tiro: se non lo fa sta male. Deve capire quando è bene farlo, a volte è meglio fare un’altra scelta. Non sono d’accordo sul fatto che sia isolato. Abbiamo giocatori che sono stati presi per questo ruolo”.

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