Serie A
Torino, Juric: “Il Bologna ha fatto qualcosa di straordinario, vogliamo fare più punti possibili”
Il mister del Torino Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro il Bologna, in programma domani alle 20:45.
Torino, le parole di Juric
Di seguito le parole del mister del Torino Ivan Juric rilasciate in conferenza stampa in vista del match con il Bologna in programma domani alle 20:45 allo Stadio Olimpico grande Torino:
Quali sono le insidie di domani?
“Il Bologna è la squadra che mi ha impressionato di più, hanno uno spirito fantastico. Quando li vedo, sono davvero forti: dobbiamo affrontarli al massimo”
Quali sono le novità di Thiago Motta inserite nel Bologna?
“Dopo tanto tempo, ho visto qualcosa di nuovo e mi è piaciuto. L’ha costruita con il direttore, sono giocatori di caratteristiche europee e il modo di giocare è particolare. Nemmeno fuori dall’Italia si vedono le loro giocate. Sono curioso di vedere Thiago cosa farà in un’eventuale nuova squadra”
Thiago è accostato a grandi club: è sorpreso?
“No, era già un mezzo genio da calciatore. Ha avuto bisogno di tempo, a Bologna ha trovato la sua dimensione. Il suo background calciastico lo porta in una grande squadra, avrà una grande carriera. Sono curioso di vedere come proseguirà la carriera”
A San Siro con la difesa a quattro: andrete avanti così?
“Vedremo. A me è piaciuto tanto il Toro nel primo tempo, abbiamo creato tanto. E’ un’opzione valida”
Avete l’inerzia per cambiare questa mancanza di risultati?
“Sono punti di vista. La parte sinistra è un grande successo, ma non abbiamo toccato i picchi massimi di gioia. Ma ricordo sempre da dove siamo partiti, bisogna stare attenti con le parole”
Come mai il decimo posto è la costante?
“Sono sempre punti di vista. Speriamo di essere ancora nella parte sinistra: sono ottimi risultati. Per fare qualcosa in più, qualcosa è mancato. Poi si faranno le analisi degli errori oppure se abbiamo tirato fuori il massimo. Ho le mie idee su cosa si poteva fare di più”
Quali sono gli stimoli per domani?
“Me l’avete fatta spesso questa domanda…Ogni gara è un’inopportunità, si difende una maglia importante: basta e avanza come motivazioni. Non mi pongo questo problema. Ogni anno abbiamo problematiche di scadenze di contratto, qualcuno in prestito, ma tutti si allenano forte e ci prepariamo per fare il massimo. Se succede qualcosa che noto, reagisci e vai a risolverlo. Ma vedo sempre la squadra sul pezzo”
Domani giocherete a una o due punte?
“Vedremo come affrontarli”
Vincete o perdete, ma siete sempre decimi: la squadra è sempre nella mediocrità. Non è la collocazione ideale il decimo posto? Non solo dal punto di vista calcistico…
“No. Sono sempre punti di vista…In altri posti il decimo posto è un grande risultato, vedendo budget e situazioni è un ottimo risultato. Poi vedendo ciò che penso sulla storia e sulla gioia dei tifosi, il Toro deve avere obiettivo, struttura e lavorare per essere meglio del decimo posto.
Per avere un senso calcistico, anche di emotività della tifoseria. Bisogna provare ad ottenere di più, anche se è difficile. Decimo posto da una parte è un grande lavoro partendo dal 17esimo posto in questo triennio, ma non è gioia vera”
Potrebbero essere le nostre ultime conferenze…
“Ti mancherò? (ride, ndr)”
Qual è il rammarico di Juric in questo momento?
“Abbiamo preso tante buone decisioni, altrimenti non passavi da com’era il Toro tre anni a una situazione comoda e positiva con tanti giovani oggi.
Ma ci sono stati anche errori fatti, come in tutti i lavori. Ci sono state situazioni nelle quali si poteva fare meglio”
E fuori dal lavoro, nel rapporto con la città e con la storia del Toro?
“Bisogna capirvi…Non siete un popolo semplice, molto complesso. Passando tempo con i tifosi, siete complessi: non normali (ride, ndr)…Siete un popolo complesso che bisogna capire, a volte all’inizio non capisci certe reazioni perché non hai il bagaglio per capirli.
La storia è questa, io adesso vi capisco e anche quando parlo con amici tifosi capisco che bisogna non accontentarsi e spingere. Ci sono modi o modi, alcuni per me non sono giusti e dovrebbero essere più intensi”
Cosa avrebbe fatto di diverso in questo triennio?
“Non darei tanta fiducia se uno non ha mai fatto gol o cose simili, penserei più alle statistiche e allo storico dei giocatori. Starei molto più attento a questo”
Si è creata una forbice importante con il Bologna: dove sta la differenza?
“Hanno fatto tutto bene, hanno messo i pezzi del puzzle al posto e hanno preso giocatori europei e giovani. Hanno indovinato tutto con Thiago Motta che è di un altro livello. Hanno una doppia squadra, ci sono 20 giocatori più o meno dello stesso livello. E poi l’allenatore ha fatto la differenza”
Che consiglio darebbe al Toro per crescere?
“Non lo so…Il presidente è ambizioso e vuole fare bene. Io terrei tutti e ne comprerei tre o quattro. Così proverei a cercare di ottenere di più. Oppure vendi tutto e riparti da zero: o bianco o nero, io farei così”
Quali sono le novità di formazione?
“Linetty rientra, mentre Lovato ha avuto un problemino sembra muscolare. E non ci sarà Tameze per squalifica”
L’obiettivo può essere il record del suo triennio, i 53 punti?
“La mia unica delusione è stata il Frosinone negli ultimi quattro o cinque mesi, ci sono rimasti. Per il resto abbiamo espresso un buon calcio. Sono più che motivato per il Bologna, è una squadra importante ed è una novità, puoi vedere se puoi competere con loro.
Anche nelle gare dopo ti danno una grande spinta: il gruppo è sano e vuole fare il meglio possibile. L’obiettivo è fare il meglio possibile, ora pensiamo il Bologna che è una bella prova e vogliamo fare più punti possibili”
Ha pensato che potrebbe essere il suo ultimo 4 maggio al Toro?
“E’ stata una grande emozione. L’anno scorso qualche giocatore non è riuscito a venire mentre Buongiorno leggeva i nomi: dobbiamo organizzalo meglio perché tutti capiscano che cosa significa. Voglio che siano tutti presenti e che ricevano una spinta ulteriore per essere orgogliosi di essere qui. E’ una giornata importante per tutti noi”
Serie A
Torino, continua la sfortuna: si fa male anche Ricci
Il centrocampista del Torino Ricci è stato costretto ad abbandonare il campo al 64′ minuto del derby contro la Juventus, a causa di una botta alla caviglia.
Continua il periodo nero in casa Torino: dall’infortunio di Zapata in poi la stagione della squadra granata è stata del tutto in salita, sia per la mancanza di risultati che per la continua perdita di giocatori per infortunio. Prima Ilic e Sosa, poi lo scozzese Adams e adesso Samuele Ricci, il fulcro del centrocampo del Toro, senza contare anche il mistero dell’irrecuperabile Schuurs.
Nel derby contro la Juventus il classe 2001 è stato costretto ad abbandonare il campo in seguito ad uno scontro di gioco piuttosto ruvido con Gatti. Inizialmente ha provato a rimanere in campo e stringere i denti, ma intorno al 64′ minuto ha dovuto assolutamente chiedere il cambio. Oggi verranno effettuati gli esami strumentali per capire l’entità dell’infortunio e saranno anche chiariti i tempi di recupero.
Infortunio Ricci: cosa perdono Torino e Nazionale
Samuele Ricci rimedia questo infortunio alle porte della sosta delle Nazionali: da una parte sorride Paolo Vanoli, poiché il suo giocatore ha del tempo per recuperare al meglio prima della prossima partita di campionato. Dall’altra invece, è amareggiato Luciano Spalletti che probabilmente dovrà fare a meno del suo regista.
Ricci ultimamente si era imposto ed aveva guadagnato un posto da titolatissimo a suon di ottime prestazioni al centro del centrocampo azzurro, dunque, rappresenterebbe un’assenza importante per l’Italia. Al suo posto però, potrebbe esordire Nicolò Rovella che con la Lazio sta facendo una stagione veramente clamorosa.
Serie A
Atalanta, Hien: “Non c’è un segreto, tutti aiutano nella fase difensiva”
Il difensore dell’Atalanta, Isak Hien, ha parlato della fase difensiva impeccabile della sua squadra, dando i meriti a tutti i giocatori.
Poco prima del match contro l’Udinese, valevole per la dodicesima giornata di Serie A, Hien ha espresso la sua opinione sull’interpretazione difensiva trasmessa da Gasperini e sull’unione del gruppo.
Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Dazn.
Hien sul segreto per subire così pochi gol
“Non c’è un segreto, abbiamo lavorato tanto per non subire gol. Se c’è un segreto è che non solo noi difensori lavoriamo, ma anche i centrocampisti e gli attaccanti per difendere“.
Sul sentirsi un leader del gruppo
“Mi sento bene sempre in questa squadra. Giochiamo sempre con voglia e attenzione, siamo contenti e vogliamo sempre migliorare”.
Serie A
Udinese, Kamara: “Dobbiamo giocare con tranquillità per battere l’Atalanta”
L’esterno dell’Udinese, a pochi minuti dal calcio d’inizio, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Leggi con noi le parole di Kamara su Atalanta-Udinese.
Intervistato a bordo campo da Dazn, l’esterno ivoriano ha parlato delle difficoltà che l’Udinese potrebbe incontrare nella sfida contro l’Atalanta. Secondo Kamara, la squadra ha qualche possibilità di vincere, solo mantenendo la calma e giocare senza farsi condizionare dalla pressione.
Le parole di Kamara
La fiducia.
“Giocare con costanza mi dà sicuramente fiducia, perché ogni giocatore vorrebbe sempre giocare. Ma io continuo a lavorare a prescindere dalla mia presenza nei titolari o meno, l’importante è dare il massimo quando sono in campo”.
Sull’Atalanta.
“La cosa principale oggi sarà la mentalità. Loro corrono tanto, hanno qualità, hanno battuto il Napoli e fanno la Champions, sappiamo che squadra abbiamo davanti. Sarà importante usare la testa. Dobbiamo giocare tranquilli e non sentire la tensione, se lo facciamo le cose potranno andare bene”.
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