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Torino, Juric: “Mancano i goal di Sanabria e Vlasic. Buongiorno? Sarà titolare”

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Calciomercato Torino, Juric - Depositphotos

Il tecnico del Torino, Ivan Juric, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida contro la Fiorentina di Italiano.

Ivan Juric, allenatore del Torino, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del difficile match interno contro la Fiorentina di Italiano.

Il match è in programma sabato 2 marzo alle 20:45 allo Stadio Olimpico Grande Torino.

Torino, juric

Fonte: pagina Facebook del Torino

Torino, le parole di Juric

Che partita sarà?
“Faranno poca speculazione, sono diventati molto diretto. All’andata ho avuto buone sensazioni, a volte sembravano più forti loro e a volte noi”.
Domani gioca Buongiorno?
“Per forza. Giocherà titolare. Lo abbiamo ritrovato in questi giorni, abbiamo fatto cose specifiche per vedere se va tutto bene. Ha lavorato tanto per mantenere la condizione giusta, domani gioca”.
Domani è decisiva?
“Abbiamo fatto grandi prestazioni, lo dicono i numeri: abbiamo fatto gare di livello alto. Il calcio è così, lo devi accettare. Diminuiscono le partite e i punti diventano più importanti, domani con la viola è mega importante”.
Gli altri infortunati come stanno?
“Rodriguez abbiamo seguito il programma, domani vogliamo utilizzarlo. Lazaro ha smaltito il fastidio che ha avuto. Non ci sarà Lovato per una cosa di poco conto, speriamo di averlo già dalla prossima. Vojvoda è bloccato con la schiena, ha avuto un colpo della strega: pensavo che si sbloccasse prima, ora vediamo in questi giorni”.
Come spiega il calo di Sanabria?
“Non sono motivi fisici. Tra Sassuolo, Lazio, Lecce e Roma ha avuto sette occasioni da gol: fisicamente sta benissimo, è una situazione classica di un attaccante che non segna. Speriamo che si sblocchi, si allena bene ma ci sono momenti così. E ha avuto anche un po’ di sfortuna con il palo contro la Lazio”.
C’è il rischio di un calo mentale dopo questi risultati negativi nonostante prestazioni positive?
“Bisogna analizzare con lucidità, le ultime partite non sono andate male: non dobbiamo perdere fiducia. Bisogna credere in questo e migliorare negli ultimi metri, abbiamo commesso leggerezze in difesa. Non abbiamo sofferto, ma determinati episodi sono stati devastanti. Dobbiamo essere mentalmente forti, con lo spirito che abbiamo già da tempo. Possiamo affrontare chiunque e fare risultato”.
Ilic è una scommessa persa? Domani sarà la sua occasione?
“Ci sono ragazzi che inquadrano bene la situazione: i giovani, come Gineitis e Buongiorno…Mandragora diceva che Buongiorno non giocava, ma facendogli vedere i difetti ha lavorato e ora ha una crescita che vedono tutti. Ilic negli ultimi mesi ha preso la strada giusta per concezione del lavoro, ma le prestazioni non vanno al passo degli allenamenti.
Scommessa persa? Non ha avuto la crescita che speravo: può fare meglio, ci vorrà più tempo. Qualcuno reagisce subito bene e cresce, per altri ci vuole più tempo. Sono fiducioso, vedo cose positive anche se durante le singole gare ha momenti alti e bassi. Si ha la sensazione di avere un giocatore con grandi potenzialità ma non le esprime del tutto”.
Vanja vive di alti e bassi: che spiegazione si può dare?
“E’ come nella vita…Uno inizia a lavorare e fa un po’ di alti e bassi per raggiungere un livello alto. Tolte le ultime due partite, mi ha dato la sensazione di essere migliorato perché parava nei momenti decisivi. Anche con i piedi ha raggiunto un livello alto.
Poi come tutti gli essere umani cala: una squadra del nostro livello deve avere tutto per ottenere il risultato, deve combaciare tutto, e nell’ingranaggio ci è mancato un pezzo. Siamo una squadra media che vuole salire, questo è determinante. Vanja ha preso una buona strada, è consapevole degli errori ma il problema non è non avere un secondo esperto e non ha bisogno di altri stimoli per allenarsi come un pazzo”.
Come mai questi cali tra primi e secondi tempi?
“Abbiamo avuto poco dalla panchina durante l’anno. Le altre squadre quando cambiano diventano più forti, ho notato questo. Nelle ultime partite è capitato così”.
Dopo le prossime tre gare si avrà la certezza o meno di poter andare in Europa?
“C’è grande rammarico per ultimi due risultati: c’è soddisfazione per come ci siamo espressi e facciamo ciò proviamo in allenamento, ma rammarico per i risultati. Se vogliamo qualcosa di speciale, servono i risultati. Mancano meno partite, servono punti per restare agganciati”.
Domani è importante Linetty?
“La Fiorentina ha tanta verticalizzazione e ribaltamenti immediati, grande corsa e tanti cambi. Ho scelta a centrocampo, è lì che sono in dubbio. Linetty è uno di quelli che può giocare”.
Quanto mancano i gol di Sanabria e Vlasic?
“Tantissimo…Metto la mano sul fuoco che Vlasic farà cinque o sei anni ad altissimo livello: sta diventando forte. Sono convinto che ha la percezione delle cose e le vuole ottenere. Ha fatto grandi partite nelle ultime nonostante prendesse antibiotici per un dolore al dito.
Gli mancano un po’ di gol. Sanabria ha avuto situazioni in cui si è sentita la differenza se segni o non segni: facciamo pressing alto, abbiamo rubato tanti palloni a Roma e bisognava fare meglio”.
Belotti è rinato a Firenze
“Ho avuto un grande rapporto con lui, mai visto un idolo come lui qui: nemmeno come Milito al Genoa. Si è lasciato male qui…Ho visto un giocatore molto forte a tratti, speriamo che Buongiorno riesca a fermarlo”.
La squadra crede fortemente all’Europa?
“Sì. C’è delusione con se stessi per gli ultimi risultati: sono piccoli dettagli che, come società, devono farci riflettere. Per come ci esprimiamo, ci mancano i dettagli. E non è solo sfortuna, ma bisogna riflettere come ridurre queste cose e diventare ancora più competitivi”.
Come sta Pellegri?
“Sta bene”.

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Juventus, Weah verso il recupero: i dettagli

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Juventus

Timothy Weah è sulla via del pieno recupero. Sospiro di sollievo per la Juventus, visto che l’infortunio sembra non destrare più preoccupazione: i dettagli.

Contro il Como, alla prima giornata di campionato, la Juventus ha da subito fatto i conti con gli infortuni che rischiavano d’intasare l’infermeria. Lesione di basso grado al bicipite femorale della coscia destra per l’esterno, al quale si era aggiunto Khephren Thuram. Entrambi costretti ad alzare bandiera bianca.

Juventus, aggiornamenti dall’infermeria

Juventus

Weah sembra del tutto recuperato. Il percorso riabilitativo si può definire concluso, visto che è in programma un inserimento in gruppo già nei prossimi giorni. Propedeutico al suo ritorno in campo nella partita di Empoli, in programma Sabato 14 alle ore 18:00. Thiago Motta può tirare un sospiro di sollievo.

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Serie A

Capello: “L’Italia? Spalletti li ha cambiati”

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Fabio Capello, Inter

L’ex ct della Nazionale ha rilasciato alcune dichiarazioni sul campionato e sulla gara vinta dall’Italia ieri sera. Leggi con noi le parole di Capello.

Capello, intervenuto a Radio Deejay, ha voluto omaggiare il lavoro svolto di Spalletti dopo il successo per 3-1 contro la Francia. L’ex Ct ha avuto modo anche di affrontare il tema Serie A e in particolare le vicende legate al club rossonero.

Capello

Le parole di Capello

L’Italia vista ieri.

“I giocatori si sono visti liberi, responsabilizzati, non messi sui binari come era accaduto in Germania. Si è visto un altro tipo di spirito e di volontà: erano confusi in Germania, troppe parole e troppe chiacchiere. Spalletti l’ha detto prima della partita e si è visto in campo: bella reazione dopo lo svantaggio, soprattutto hanno messo in evidenza le difficoltà della Francia nel difendere. Milan docet”.

Le difficoltà di Mbappé.
“Quello non è il suo ruolo, a lui piace arrivare in velocità e vedere la porta. Purtroppo la Francia ha troppi attaccanti, beati loro, e lo fanno giocare da centravanti”.

Su Thuram.
“Secondo me dovrebbe sacrificare uno a sinistra, con Thuram in area”.

La crisi Milan

La questione Theo e Leao.
“No, non mi sarebbe sembrato il caso. La società doveva intervenire dicendo che l’allenatore non si tocca, ma con i giocatori deve intervenire l’allenatore: ha il ruolo più importante, è lui che deve ricreare la sintonia”.

Fonseca arriverà a Natale?
“Visto oggi, è difficile. Però spero di sì, deve avere il tempo di far capire le proprie idee: ha dimostrato forza e personalità lasciandoli fuori, ora deve farlo facendogli capire che giocando senza aiutare in fase difensiva non si va da nessuna parte”.

La corsa per lo scudetto.
“L’Inter con differenza. La scommessa può essere il Napoli con Lukaku, ho visto che stanno facendo delle cose molto interessanti. La Juve l’avrei detta dopo le prime due partite, adesso aspettiamola”.

Le otto partite di Champions League quanto condizioneranno?
“Le coppe europee saranno fondamentali per raggiungere gli obiettivi, soprattutto conterà la forza delle rose che ognuno ha. Da questo punto di vista, l’Inter è nettamente migliore di tutte le altre”.

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Venezia, Di Francesco: “Oristanio affaticato. Su Busio…”

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Venezia, il nuovo allenatore Eusebio Di Francesco

Il tecnico del Venezia, al termine dell’allenamento, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Leggi con noi le parole di Di Francesco.

Di Francesco, al termine dell’allenamento congiunto con il NK Tabor Sezana, ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista della gara con il Milan. Il tecnico si è soffermato sulla buona prestazione offerta da Busio e sull’infortunio di Oristanio.

Venezia, Di Francesco, Busio

Venezia, le parole del mister

L’ allenamento.
“Una sgambata che mi ha dato la possibilità di vedere giocatori che hanno giocato meno e fargli crescere anche la condizione. Questa settimana abbiamo fatto un buon lavoro in generale, fra cui questa partita per completare la settimana in vista del prossimo impegno con il Milan. Sapendo che dovranno rientrare gli 8 Nazionali, dei quali dovremo valutare le condizioni”.

Su Busio.
“Sì sono contento. Anche io mi aspettavo di vederlo meno reattivo e pronto, invece sia negli allenamenti che in questa partita ha dimostrato di essere un giocatore che potrà essere a disposizione già dalla prossima partita, augurandoci che poi questa settimana vada tutto bene”.

Le indicazioni sui singoli.
“Abbiamo fatto giocare dall’inizio anche Schingtienne, ha grandi prospettive e grande aggressività. Deve sì migliorare dal punto di vista tattico, ma devo dire che ha una buona predisposizione al lavoro. Anche Sagrado è stato meno timido rispetto alle prime occasioni. Questo è importante: i ragazzi devono avere coraggio, glielo chiedo sempre. Oggi ha avuto ottime iniziative, al di là del gol e dell’assist che ha fatto“.

La posizione di Busio.
“Come gli dicevo io ad un certo punto andava davanti alle punte. Si è mosso bene, credo che possa interpretare bene e con facilità sia il ruolo di mezzala che di trequartista. Ha le caratteristiche per farlo, è un giocatore moderno che sa ricoprire più ruoli“.

Il morale.
“Siamo legati ai risultati, ma sappiamo che l’obiettivo non è iniziale, ma finale. In quest’ottica dobbiamo continuare a lavorare e crescere dalle partite che abbiamo affrontato. Sicuramente avremmo meritato di più, ma lavoriamo sulla nostra crescita e sulla maturità. Dobbiamo migliorare, ma ho visto anche tanti aspetti positivi”.

Gli indisponibili

Su Yeboah.
“Più che per un fattore numerico, proprio per le caratteristiche. Le caratteristiche di determinati giocatori sono importanti. Guardate la partita con il Torino: avere giocatori che possano spaccare la partita puntando l’uomo è importante per il Venezia. Non averlo quindi è una scocciatura, purtroppo è dovuto andare in allenare nonostante non avesse ancora raggiunto la nuova squadra. Mi auguro di averlo in buona forma“.

Su Svoboda.
“Aveva un problemino, ma è rimasto fuori per precauzione e per delle terapie da svolgere. Non ha grossi problemi, ha lavorato fino a ieri con la squadra. Dandogli un giorno in più a volte si recupera meglio”.

Su Oristanio.
“Sì, aveva un po’ di fastidio, si toccava sempre. Poi ad un certo punto l’ho visto un po’ affaticato, aveva questo problemino ed allora ho preferito mettere un giocatore che avesse più serenità nel giocare. Era una partita vera, questi ragazzi sono venuti qua per farsi vedere e sono stati bravi loro”.

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