Serie A
Torino Milan 2-1: le pagelle dei rossoneri
Mazzarri si conferma la bestia nera di Giampaolo ed anche questa volta la spunta con una vittoria per 2-1 che porta il Torino al quarto posto e fa sprofondare il Milan al decimo posto con sei punti, a nove dalla capolista Inter. La panchina di Giampaolo traballa, al momento non è ancora in discussione, ma i punti devono arrivare, il tempo è impietoso e già domenica contro la Fiorentina si giocherà il suo futuro, in caso di sconfitta il rischio esonero potrebbe essere elevato. Il bicchiere può essere visto mezzo pieno e mezzo vuoto, mezzo vuoto per il risultato e per i numerosi errori dei giocatori rossoneri, mezzo pieno per il fatto che finalmente ieri sera, soprattutto nel pirmo tempo, si è visto un gioco, il Milan ha probabilmente fatto una delle sue migliori partite da inizio stagione e purtroppo è stato tradito dalle due certezze Donnarumma e Piatek. Il portierone rossonero ha steccato, colpevole su entrambi i gol e troppo confusionario, mentre il pistolero, rigore a parte, è riuscito a sbagliare due gol praticamente fatti, in un’occasione anzichè incrociare il tiro, calcia a fil di palo e nell’altra vanifica un gran cross di Suso sparando di testa contro Sirigu. C’è da aggiungere che quando il migliore in campo degli avversari è il portiere la prestazione proprio da buttare non è, il Milan infatti per larghi tratti ha dominato e la sconfitta pare eccessiva, anche se nel secondo tempo la tenuta atletica è stata compromessa ed i cambi di Giampaolo a mio parere discutibili. Vero che Leao e Bennacer erano stanchi, ma altrettanto vero che fino al momento della sostituzione erano tra i migliori in campo, mentre la scelta di tenere per 90 minuti un inconcludente Suso rimane poco comprensibile. Domenica contro la Fiorentina serviranno i tre punti.
Le pagelle
Donnarumma 5: che non fosse in serata positiva lo si era capito con lo svarione su Belotti in uscita. Colpevole su entrambi i gol, sul primo si fa uccellare sul suo palo, sul secondo respinge sui piedi di Belotti che conclude a rete. Una giornata storta può capitare anche a lui.
Calabria 5,5: gestisce abbastanza bene nel primo tempo le incursioni di Ola Aina, nel secondo tempo viene sopraffatto e va completamente nel pallone. Un inizio di stagione particolarmente complicato per lui.
Hernandez 5,5: invocato come il Messia, alla fine riesce a giocare come Rodriguez, ma con meno diligenza. Gli si chiedeva spinta, non si è vista.
Musacchio 6: perfetto nel primo tempo, durante il secondo cala come cala l’intera squadra e lascia troppo spazio a Belotti nell’occasione del pareggio granata.
Romagnoli 6: stesso discorso fatto per Musacchio, perfetto fino all’errore che permette a Belotti di raddoppiare.
Kessiè 5: che non fosse in forma si sapeva, nel secondo tempo si divora un gol a porta vuota. Poca sostanza, molta confusione, preoccupa il fatto che da inizio stagione non si notano miglioramenti.
Bennacer 6,5: uno dei migliori in campo, gioca spesso di prima e porta lucidità in un centrocampo in evidenti difficoltà di tenuta. Non si capisce perchè Giampaolo lo sostituisca. (dal 77′ Rebic 5: il suo ingresso non porta ad alcun miglioramento, praticamente inesistente)
Calhanoglu 6: sufficienza molto stiracchiata per il turco che nel primo tempo ci mette verve ed entra nel vivo di ogni azione offensiva, purtroppo non replica nel secondo tempo, ma va data fiducia a questo giocatore.
Suso 4,5: non ci siamo, ricordare una prestazione solo per un cross al bacio sprecato da Piatek non è giustificabile. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più, vederlo trotterellare sulla stessa mattonella per 90 minuti non è accettabile, come non è spiegabile non averlo sostituito prima.
Piatek 4: non posso esimermi dal dargli un voto così basso, un attaccante della sua caratura non può sbagliare due occasioni così palesi, un rigore in movimento ed un colpo di testa col pallone sparato addosso al portiere sono errori che si pagano cari. Soprattutto non è il polacco che ci ricordavamo, così è più un danno che un profitto.
Leao 6,5: confermato esterno offensivo il portoghese si fa trovare per l’ennesima volta pronto con buoni spunti. Si procura il calcio di rigore trasformato da Piatek e dalla sua parte c’è sempre l’impressione che il Milan possa far male. (dal 64′ Bonaventura 5,5: ancora fuori condizione, non regge i ritmi alti impostri nel secondo tempo dal Torino)
Giampaolo 5: qualche passo avanti c’è stato, nel primo tempo abbiamo visto un Milan apprezzabile che sembrava uscito da un torpore preoccupante durato quattro partite, nel secondo tempo toglie dal campo i due migliori e la frittata è fatta. Per di più non toglie Suso, vero e proprio ectoplasma per 90 minuti. La squadra diventa troppo attendista ed il Torino prende coraggio. Da rivedere idee e schemi.
Serie A
Como, domani Dele Alli si unisce al gruppo: primo rinforzo?
Dele Alli si prepara a iniziare gli allenamenti con il Como il 26, sotto la guida di Cesc Fabregas. Il suo futuro dipenderà dalle prestazioni.
Dele Alli: un futuro al Como?
La notizia dell’arrivo di Dele Alli al Como ha suscitato grande interesse tra gli appassionati di calcio. Il centrocampista inglese, una volta stella del Tottenham, si unirà alla squadra italiana domani 26 dicembre per iniziare un periodo di prova sotto l’attenta supervisione di Cesc Fabregas, attuale allenatore del Como. Questo periodo di allenamento sarà cruciale per determinare se Alli potrà integrarsi ufficialmente nel team e contribuire alla sua competitività in campionato.
Una nuova opportunità in Italia
Dele Alli è stato avvistato a Como, segnale di un forte interesse per questa nuova avventura. La società lombarda spera che il giocatore possa ritrovare la forma fisica ottimale e dimostrare le sue capacità, nonostante al momento non ci siano garanzie certe sul suo ingaggio definitivo. Questo periodo di prova sarà determinante per il suo futuro, e gli occhi degli addetti ai lavori sono puntati su di lui.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🔵 Dele Alli will start training with Como on day 26, all scheduled with the Italian club and coach Cesc Fabregas.
Como hope he can prove his fitness and join the team, although is not guaranteed now and will depend on performances.
🏴 Dele was in attendance @ Como yesterday. pic.twitter.com/IceT77TXFH
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 16, 2024
Serie A
Cagliari, Orsi: “Salvezza difficile, contro l’Inter il giusto coraggio”
L’ex portiere Fernando Orsi sostiene che se il Cagliari continuerà di questo passo faticherà a salvarsi. Contro l’Inter servirà la giusta dose di coraggio.
Reduce da 4 sconfitte di fila tra campionato e Coppa Italia, il Cagliari si prepara a ospitare l’Inter nella 18a giornata di Serie A, l’ultima del 2024. I campioni d’Italia vengono invece da 4 vittorie consecutive in campionato. Nella scorsa stagione la squadra di Simone Inzaghi si impose per 2-0 all’Unipol Domus, mentre al ritorno a San Siro finì 2-2.
Cagliari-Inter: cosa si aspetta Fernando Orsi
Proprio sul match si è soffermato Fernando Orsi, ex portiere di Roma e Lazio: “Se i sardi vanno avanti di questo passo sarà dura salvarsi, anche perché le partite a disposizione per recuperare punti saranno sempre di meno. Lo scontro con l’Inter non sembra esattamente l’occasione giusta per rilanciarsi… Ma i giocatori dovranno ugualmente cercare a tutti i costi un risultato positivo” ha dichiarato a Tuttocagliari.net.
I sardi affronteranno i nerazzurri con coraggio o con timidezza?
“Va bene il coraggio, ma bisogna vedere di che tipo. Se l’idea è quella di approcciare la sfida come ha fatto la Lazio all’Olimpico, allora forse conviene essere un po’ meno coraggiosi… Serviranno sia coraggio che la giusta dose di paura. Il Cagliari col Milan sembrava spacciato, invece ha pareggiato con merito. Col Napoli nonostante i 4 gol subiti ha costruito almeno 5-6 palle gol nitide. L’Inter è tra le corazzate d’Europa, ma per i sardi è arrivato il momento di raccattare punti giocando non solo di fioretto, ma anche di spada“.
Serie A
Torino, Vanoli “Ilic è un giocatore con qualità importanti ma deve imparare a mettere la squadra davanti”
La vittoria di Empoli ha rappresentato un caso. Il Torino è tornato a perdere, stavolta contro il Bologna. Dopo il match Vanoli ha espresso parole forti su Ilic
Nelle ultime partite nessuno ha fatto peggio del toro in Serie A, con 5 goal segnati in 10 partite giocate, è attualmente uno dei peggior attacchi all’interno dei top campionati europei. Nel match che ha aperto il sabato di Serie A giocato dal Torino contro il Bologna (partita persa poi 2-0), il Toro ha mostrato ancora una volta di essere nettamente inferiore rispetto al suo avversario, sia sul piano tattico che su quello prestazionale.
Malgrado la sconfitta, i granata erano riusciti a mantenere l’equilibrio almeno fino alla metà del secondo tempo, quando le scelte di Vanoli hanno scaturito una vera e propria mazzata, ed hanno fatto deragliare le speranze di vittoria. L’allenatore varesino ha fatto entrare in ordine Adams, Vlasic, Ilic e Njie (oltre che Mergim Vojvoda) senza però riuscire a dare la scossa necessaria ad indirizzare la partita nella direzione giusta.
Le parole di Vanoli
Le parole di Vanoli rilasciate in conferenza sottolineano il disappunto nei confronti del serbo, che nonostante il rientro dall’infortunio tendono a ricalcare una probabile bocciatura in arrivo per l’ex Hellas Verona. Di seguito le parole del tecnico:
“Ilic è un giocatore con qualità importanti ma nel calcio le qualità sono fine a se stesse, deve imparare a mettere la squadra davanti” a “Ho schierato Karamoh e Gineitis per un motivo, la voglia che mettono. Tutti stanno dando il massimo: non guardo 12 persone, ma chi merita gioca”.
La dimostrazione di quanto dichiarato dall’allenatore si ritrova nei 30 minuti contro il Bologna, durante i quali Ilic è sembrato spesso svogliato e in totale assenza di concentrazione.
Fattori che anche per un giocatore che si posiziona al secondo posto come acquisto più oneroso del suo club, possono costare la panchina e una inevitabile discesa nella gerarchie.
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