Serie A
Torino-Monza: curiosità e statistiche
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Torino–Monza, match valido per la 30ª giornata di Serie A 2023/24, si giocherà allo Stadio ‘Olimpico Grande Torino’ Sabato 30 Marzo alle ore 15:00.
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Torino-Monza si giocherà allo Stadio ‘Olimpico Grande Torino’
Il Torino è imbattuto contro il Monza in Serie A (1V, 2N), inclusa la prima partita in assoluto dei brianzoli nel torneo il 13 Agosto 2022 (successo dei granata per 2-1); solo contro Roma e Udinese (entrambe 4) i lombardi hanno disputato più sfide senza ottenere alcun successo nel massimo campionato.
Ma entriamo nel vivo del match e scopriamo che…
Sia Torino che Monza hanno segnato in tutti i loro 3 confronti in Serie A: 4 reti dei granata e 3 gol dei brianzoli.
Serie A
Juventus, i dubbi su Motta: ecco i possibili sostituti
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Juventus, dopo le delusioni in Champions e in Coppa Italia, il tecnico si gioca la conferma. Ci sono quattro nomi sullo sfondo
La Juventus vive settimane di riflessione sul futuro di Thiago Motta. Dopo l’eliminazione dalla Champions League e dalla Coppa Italia nell’arco di una settimana, l’allenatore bianconero si trova ora a giocarsi la riconferma nelle ultime 12 giornate di Serie A e nella possibile partecipazione al prossimo Mondiale per Club. Gli occhi della dirigenza sono puntati sulla squadra e sulla sua capacità di blindare almeno il quarto posto in campionato, obiettivo minimo per evitare un’altra stagione senza competizioni europee di primo piano.
Juventus, Giuntoli difende Motta ma servono risposte sul campo…
Il responsabile dell’area tecnica bianconera, Cristiano Giuntoli, ha confermato ufficialmente la fiducia a Motta, ma tra le parole e i fatti il passo è lungo. Il rendimento della squadra nelle prossime settimane sarà decisivo per determinare il destino del tecnico.
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CRISTIANO GIUNTOLI PREOCCUPATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Secondo La Gazzetta dello Sport, in caso di separazione a fine stagione, la Juventus avrebbe già individuato una lista di possibili successori. I nomi in pole position sono tre ex juventini: Antonio Conte, Gian Piero Gasperini e Igor Tudor. I primi due potrebbero valutare un addio ai rispettivi club, mentre Tudor è libero e potrebbe rappresentare un’opzione più immediata e meno complicata dal punto di vista contrattuale.
Oltre ai profili con un passato juventino, spunta anche una candidatura inedita. Tuttosport rilancia il nome di Roberto Mancini, ex ct dell’Italia e attuale allenatore dell’Arabia Saudita. Pur non avendo mai avuto legami diretti con la Juventus, il suo profilo potrebbe rappresentare un’opzione intrigante per la dirigenza bianconera.
La Juventus si trova dunque davanti a un bivio cruciale per il proprio futuro. Il destino di Thiago Motta si deciderà sul campo, mentre sullo sfondo continuano a prendere forma scenari alternativi per la panchina della prossima stagione.
Serie A
Il flop Koopmeiners e l’infausto destino di chi lascia l’Atalanta
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Delude ancora Teun Koopmeiners. L’olandese continua a non rendere alla Juventus e riaccende il dibattito sui giocatori che lasciano l’Atalanta di Gasperini.
La Juventus ha fallito il secondo obiettivo stagionale uscendo dalla Coppa Italia contro l’Empoli ai calci di rigore. Una sconfitta pesantissima, definita “vergognosa e inaccettabile” non solo dai tifosi bianconeri, ma anche da Thiago Motta e Giuntoli.
Un ritratto perfetto della stagione deludente della Juventus potrebbe essere l’acquisto più inseguito e desiderato della scorsa estate: Teun Koopmeiners. Il trequartista olandese, protagonista ieri di una giocata goffa diventata virale sui social, sta faticando enormemente a rispettare le aspettative.
Certo, certi errori possono capitare a chiunque, ma i suoi vengono ormai amplificati al massimo, ponendolo sempre al centro delle critiche. Ovviamente Koopmeiners non sta giustificando gli oltre 50 milioni di euro spesi in estate per strapparlo all’Atalanta ma, al tempo stesso, Thiago Motta non sta facendo nulla per proteggerlo, insistendo su di lui anche quando il rendimento è chiaramente insufficiente.
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Rasmus Hojlund of Manchester United during the Emirates FA Cup Third Round match Wigan Athletic vs Manchester United at DW Stadium, Wigan, United Kingdom, 8th January 2024
(Photo by Conor Molloy/News Images)
Quando lasciare l’Atalanta diventa un problema
Il caso Koopmeiners ha riacceso un dibattito che si ripresenta ciclicamente: perché così tanti giocatori che lasciano l’Atalanta faticano altrove? Il club nerazzurro ha visto partire negli anni diversi talenti che, una volta cambiata squadra, non sono riusciti a confermarsi sui livelli mostrati con Gasperini in panchina.
Le storie sono tante e diverse: alcune legate agli infortuni, come nel caso di Mattia Caldara, altre a semplici difficoltà di adattamento o alla pressione di palcoscenici più esigenti. Da Andrea Conti a Robin Gosens, da Merih Demiral a Rasmus Højlund, passando anche per Grassi, Boga, Gagliardini e Cristante: l’elenco di chi non ha saputo mantenere il livello visto a Bergamo è lungo.
Alcuni di loro sono stati acquistati a peso d’oro e hanno deluso, altri hanno avuto un percorso meno drastico, ma il filo conduttore rimane: lontano dall’Atalanta, il rendimento si abbassa.
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ALESSANDRO BASTONI SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Quando il talento si conferma altrove
Non tutti, però, hanno sofferto la separazione da Gasperini. Alcuni giocatori sono riusciti a dimostrare il proprio valore anche con altre maglie. Gianluca Mancini si è imposto con continuità alla Roma, Franck Kessié è diventato un perno del Milan campione d’Italia, mentre Alessandro Bastoni e Cristian Romero sono indispensabili per Inter e Tottenham.
Questi casi dimostrano che il talento c’è e può emergere, ma servono le giuste condizioni e un ambiente adatto.
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GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, Gasperini e il segreto del rendimento
L’andamento dei giocatori ex Atalanta potrebbe non fare altro che confermare il lavoro straordinario di Gasperini. Il tecnico nerazzurro sembra riuscire a costruire un sistema in grado di esaltare le caratteristiche dei suoi calciatori, nascondendone i difetti e permettendo loro di rendere ben oltre le aspettative. Un modello di gioco aggressivo, un contesto tattico chiaro e una mentalità collettiva sono le basi del successo atalantino.
Ma è solo questo? In realtà, ci sono tante altre variabili da considerare. Alcuni giocatori non riescono a reggere la pressione di squadre più blasonate, altri faticano a inserirsi in sistemi di gioco diversi, altri ancora semplicemente hanno raggiunto il loro massimo proprio a Bergamo.
Resta però la domanda: ha davvero senso per i top club fare la spesa in casa Atalanta?
Serie A
Inter, il Player of the Month è Barella: un bilancio in nerazzurro
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Inter, i tifosi hanno scelto il Giocatore del Mese in maglia nerazzurra: a vincere è Nicolò Barella. Analizziamo le sue performance.
L’Inter ha appena designato il miglior giocatore della rosa nell’ultimo mese: la scelta dei tifosi è stato Nicolò Barella. Il centrocampista cagliaritano è stato tra i protagonisti di 24 partite giocate in questa stagione di Serie A, in 22 delle quali è partito da titolare in campo.
Inter, la centralità di Barella nella rosa: i numeri
Colpito da un solo infortunio stagionale finora – l’infortunio alla coscia che lo ha tenuto fuori gioco in sole 2 partite di campionato, le due vittorie contro l’Udinese e contro il Torino – per Inzaghi è una certezza.
E lo manda quasi sempre in campo: Barella è vicinissimo al traguardo delle 300 presenze nella massima serie di campionato. Insieme a Lautaro, Bastoni e Mkhitaryan, è uno dei giocatori più presenti in campo.
Nel solo mese di febbraio ha preso parte a tutte e 5 le partite di Serie A, che hanno prodotto 2 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte.
Anche in Champions League è un giocatore imprescindibile: tranne la partita in casa contro lo Stella Rossa, saltata per infortunio, Barella ha sempre risposto presente all’appello del suo allenatore. E con lui in campo l’Inter ha vinto (6) o pareggiato (1) tutte le partite a cui ha partecipato, con la sola eccezione della sfida contro il Leverkusen.
Anche contro il Napoli, in occasione della prossima sfida di campionato, cruciale anche in ottica scudetto, potrebbe essere una delle armi segrete dell’arsenale nerazzurro: d’altra parte complessivamente ha preso parte a quattro gol contro gli azzurri in campionato con un gol – in trasferta la scorsa stagione – fornendo 3 assist.
Non sorprende, quindi, che l’Inter e i suoi tifosi lo abbiano incoronato Giocatore del Mese di febbraio.
#InterFans, lo avete scelto voi 🫵
Il @Pirelli #POTM di febbraio se lo aggiudica…
NICOLÒ BARELLA 😎🖤💙#ForzaInter pic.twitter.com/zKO67PpZqO— Inter ⭐⭐ (@Inter) February 28, 2025
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