Categorie: Serie A

Torino, sarà lui Capitan futuro

Il Torino è in crescita, e se la squadra sta ottenendo delle buone prestazioni in campionato il merito è anche suo.

Rolando Mandragora si candida prepotentemente ad essere futuro capitano granata: l’azzurro mostra una certa personalità e tanto carisma in cabina di regia, caratteristiche fondamentali nello scacchiere tattico di Ivan Juric che non può farne proprio a meno.

Scontata la squalifica, dunque, il regista italiano riprenderà le redini del centrocampo granata: nella prossima sfida al Dall’Ara di Bologna potrà garantire la spinta che richiede il tecnico croato.

Un giocatore, e un uomo simbolo dalle parti di Torino, presente e senza dubbio futuro granata.

Con la società piemontese ha ritrovato serenità di gioco, spensieratezza con la quale può illuminare il centrocampo e destreggiarsi liberamente nelle proprie manovre di gioco.

Poi, con un Lukic e soprattutto un Pobega (che però in estate molto probabilmente farà ritorno a Milanello) in forma, in mezzo al campo si può star tranquilli in casa granata.

Certo, la salvezza (quota 41 punti circa) non è stata ancora raggiunta, ma l’11° posto

occupato in classifica è più di qualche semplice soddisfazione.

Per un club che è alle prese con trattative (rinnovi) molto complicate, futuri in bilico, giocatori in scadenza e cessioni estive già predefinite (ad esempio Bremer che comunque ha dimostrato di tenere alla società granata avendo rinnovato il contratto per far incassare poi una cifra notevole).

Non sarà perciò un rientro qualunque quello di Rolando Mandragora domenica contro gli emiliani di Sinisa Mihajlovic: l’allenatore serbo vedrà se marcare a uomo (Schouten) oppure a zona.

Ciò che è certo è che il centrocampista granata sa dare leadership in campo, doti tecniche da playmaker rare tra i centrocampisti di casa.

Tra l’altro, senza di lui il Toro è caduto per due volte di fila in casa: prima contro il Venezia poi contro il Cagliari (nell’ultima di A persa 1-2).

Entrambe le partite sono state saltate per squalifica, un’assenza troppo pesante, e un vuoto in mezzo al rettangolo di gioco che domenica vedrà (di nuovo) un mediano di tutto rispetto.

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Pubblicato da
Paolo Patianna

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